Lara

Uscita di casa, mi stringo nel piumino rosso; non manca molto a Natale e la città è addobbata con luci e alberi di natale enormi. Tommaso è lì, con un cappellino nero sulla testa, che mi aspetta pazientemente. Non so proprio come comportarmi con lui, soprattutto per la voglia di piangere che non è ancora andata via dopo questa mattina.

Non so dove sia ora Giacomo, probabilmente da Miriam, ma sto pregando che non ci sia andato, che sia caduto un meteorite sulla strada per andare da lei o che si sia rotta la macchina... Qualunque cosa.

Saluto Tommaso con un bacio sulla guancia, ma lui mi prende il viso e posa le sue labbra sulle mie. Lo lascio fare, come se non ci fosse Giacomo nella mia mente e gli rivolgo un sorriso quando si allontana di pochi centimetri da me.

«Che ne dici di andare al cinema?» propone camminando con la mano in tasca, l'altra intrecciata alla mia come se non gli importasse del freddo. Mi farebbe stare bene se solo non fosse Tommaso, e mi sento in colpa al pensiero che, alla fine dei conti, io lo sto solo usando. «Certo» replico, prendendo il telefono che ha emesso un suono, in segno di un messaggio. È Bianca.

Bianca: Vieni con noi al bar? Tommaso ci ha dato buca per fare qualcosa che non ho capito.

Levo la mia mano da quella di Tommaso per rispondere.

Lara: Mia madre è di riposo oggi, sto con lei.

Bianca risponde che va bene e che ci vediamo domani a scuola... ha creduto alla mia bugia. Quando sto per spegnere il telefono sotto lo sguardo di Tommaso che ha seguito la breve conversazione tra me e la sorella, il nome di Valerio compare sullo schermo.

«Vale?» rispondo mentre Tommaso mi osserva. «Che gli hai fatto?» sospira sconfitto. «Io ho fatto cosa a chi?» domando confusa. «Giacomo è qui, sul mio divano e ha la faccia di uno distrutto. Visto che non penso che starebbe così per Miriam e non penso che si siano lasciati, io non ho fatto nulla... quindi il sospetto ricade su di te. Gliel'hai detto?» Indietreggio leggermente per allontanarmi da Tommaso, che però resta concentrato per seguire la conversazione. «Sì» ribatto. «Cazzo Lara» impreca. «Pensavo che avessi capito le mie parole. Ti ho detto di dirgli la verità, non che stai con un altro!» Sbuffo alle sue parole, «Ha detto che sarebbe andato da Miriam per conoscere i suoi, perché non è lì?» Valerio non risponde, «Ti dispiace raccontarmi bene com'è andata? Vorrei aiutare il mio migliore amico» dice in tono ironico. «Sono fuori» rispondo. «Allora allontanati e parla con me» sentenzia. Non mi resta che allontanarmi da Tommaso, che sbuffa spazientito.

Quando sono sicura che lui non possa sentire, inizio a parlare con Valerio. «Gli hai detto di Tommaso prima o dopo che lui ti dicesse di Miriam?» domanda, «Prima» dico appoggiandomi al muro del vicolo in cui mi sono rifugiata. «L'ha fatto di proposito» spiega. «Miriam l'ha invitato a pranzare con i suoi, ma ha rifiutato perché non vuole che lei pensi che la cosa tra loro sia così seria. Non la ama... Ama te.» Un sorriso sollevato spunta sul mio viso, non posso evitarlo.

«Ce la farete a non uccidervi a vicenda?» borbotta Valerio, «Ha bisogno di te» dice. «Sai che è sbagliato» rispondo. «Io credo che sia sbagliato il fatto che tu stia con Tommaso per dimenticarlo» ironizza.

«Vado da lui, ma La... Credi davvero che abbia senso tutto questo?» Non mi lascia il tempo di dargli una risposta, riattacca lasciandomi immersa nel silenzio rotto dal chiacchiericcio proveniente dalla strada principale. Sospiro passandomi le mani sul viso.

Mi chino per prendere fiato, mi sento come se avessi appena corso una maratona. Mi stringo forte la testa per schiacciare tutti quei pensieri che ci sono al suo interno, anche se è impossibile. Giacomo resterà sempre lì dentro.

Laura: Giacomo mi ha detto del tuo nuovo ragazzo... sono molto felice per te!

Scrive Laura, la zia di Giacomo, in un messaggio.

Lara: Posso chiamarti?

Se conosco una persona esperta in amore e, soprattutto, delusioni amorose, quella è proprio Laura. Oltre ad essere stata con tantissimi uomini in cerca dell'amore perfetto, quello dei libri, è forse la persona che ha letto più romanzi d'amore sulla faccia della terra. Passa le notti sveglia a leggere per scoprire se, alla fine, i protagonisti avranno un lieto fine oppure no.

«Ciao tesoro» mi saluta quando è lei a chiamarmi, dopo aver letto il mio messaggio. «Come stai?» chiedo allora io. «Bene e tu?» Sospiro, «Male» borbotto.

«Senti, so perché stai male quindi evito in convenevoli. Non ti dirò lascia quel tizio e vieni qua a prenderti Giacomo perché è ciò che vuoi, e lo sai. Quindi per farti questo discorso userò un libro che ho rubato a Giacomo. La felicità è un'arte, non una scienza. Non puoi pensare di seguire delle determinate regole per far si che arrivi. Non sarai felice dimenticandoti dei tuoi sentimenti per Giacomo. Non provare nemmeno a negare che provi qualcosa per mio nipote, perché altrimenti non starei facendo questo discorso. Lara ti conosco da quando hai sei anni, da quando pensavi che le ballerine fossero le scarpe che avresti portato a vita. Ero con te quando mi hai detto che avresti messo solo scarpe da ginnastica. Ero con te anche quando hai comprato il tuo primo paio di tacchi perché tua madre era al lavoro e la sera avresti avuto una festa. Ti ho prestato il tuo primo assorbente perché eri a casa nostra quando ti è venuto per la prima volta il ciclo. Per me non sei stata e non sei ancora ora la migliore amica di Giacomo. Sei amica mia e ti considero mia nipote. I tuoi sono figli unici, non hai zie e sono sempre stata io la tua, e non sai quanto ringrazio Agnese e Fabio per avermelo permesso. La felicità è compimento. Non puoi pensare di stare lì ferma a fare nulla pensando che lei arriverà. Ma hai un braccialetto che ti dice chi è la tua felicità: Giacomo. Allora perché sei lì a sprecare tempo con un ragazzo che magari ti piace, ma che non è Giacomo? Non ti renderà felice perché se questa cosa durerà per le lunghe alla mattina non troverai due occhi belli come quelli di Giacomo a guardarti; non troverai una persona che ti presterà i suoi libri pieni di sottolineature e ti chiederà di fare lo stesso in modo da poter vedere le tue osservazioni; non troverai qualcuno che, dopo aver visto ciò che hai sottolineato tu, vorrà darti tutto quello che hai evidenziato; non troverai qualcuno disposto a prendere un aereo per te non dormendo per giorni; non troverai una persona così poetica e profonda; non troverai qualcuno disposto a difenderti davanti a tutto, anche nel momento del torto. Rinunciando adesso, rinunci a Giacomo. Ed è vero, le cose potrebbero andare male e sai che sono la prima a pensarlo. Sono la prima a temere le delusioni amorose, ma pensi che io abbia mai rinunciato a cercare l'amore? E poi alla fine avevate ragione tu e Giacomo e l'amore non era su Tinder, ma davanti ai miei occhi perché ho trovato una persona speciale, ma non mi sono mai fermata nella ricerca della felicità. Lara so che hai paura, so che Giacomo è una delle poche cose belle che sei riuscita a trovare in questo mondo che spesso può risultare uno schifo, e tu mi sembri tanto mia sorella. Mi ricordi tanto Marta che ha rinunciato a Mattia. C'è una cosa che Giacomo non sa. Ma io non voglio che tu faccia la fine di Marta, è chiaro? Quindi lo dirò a te.»

Spazio autrice
Non uccidetemi per il grande punto interrogativo con cui ho concluso questo capitolo... cosa vorrà dire Laura a Lara?

Che ne pensate della storia tra ma nostra protagonista e Tommaso? Vi piacciono come coppia? Dureranno?

Ma passiamo subito a Valerio... che ne pensate del suo personaggio? Lo credete nella parte del torto o della ragione? In questo capitolo non abbiamo avuto apparizioni dirette di Giacomo... Ma si parlerà un po' di più di lui (anche se lo facciamo già tanto) nei prossimi capitoli.

State all'erta per la pubblicazione del prossimo capitolo... scoprirete a breve il grande segreto di Laura♥️

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