Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

36- Un piano per dimenticare

Lara

Si scordano molte cose nella vita. Ci si può scordare della torta in forno, che poi finisce bruciata; di una serata dopo una sbronza; di un argomento studiato a casa e di un mare di altre cose.

Prima o poi si dimenticano anche le persone. Si dice che provare a dimenticare spontaneamente una persona sia letteralmente inutile, perché non puoi smettere di pensare a qualcuno come se nulla fosse volontariamente. Quindi sì, dimenticare una persona dovrebbe essere impossibile... ma perché non provarci?

«Pensavo che non volessi più parlarne» afferma Tommaso, seduto al tavolo del solito bar in cui passiamo il tempo in compagnia dei nostri amici, a cui abbiamo rifilato una scusa per non andare con loro al centro commerciale. Io ho detto che sarei stata con mia madre, nonostante sia di turno oggi, e Tommaso che doveva assolutamente studiare per la verifica di fisica che sarà tra qualche giorno.

È passata una settimana dalla mia fuga da Giacomo, e mia madre non l'ha ancora scoperto, per mia fortuna.

«Ho cambiato idea» concludo brevemente. «Dopo aver visto Giacomo?» Sbuffo senza aver voglia di parlare di lui. Nell'ultima settimana ci siamo chiamati ogni giorno e non c'è stato nulla di strano, ma adesso non voglio parlarne.

«Hai presente il libro che ti ho prestato?» domando, «"Il giorno in più" di Fabio Volo?» Annuisco. «Il contratto dei dieci giorni, ok?» Risponde di sì, «Facciamo la stessa cosa. Stipuliamo un contratto a tempo indeterminato per dimenticare.» Aggrotta la fronte, «Dimenticare Carola e Giacomo» finisco il discorso e lui resta a bocca aperta. «Credi che sia una bu-» Scuoto la testa, «È una pessima idea, lo ammetto. Ma abbiamo qualcosa da perderci? Proviamoci... proviamo a stare insieme io e te e a vedere come va. Questo va tenuto nascosto agli altri, Bianca non reagirebbe bene, ma io e te ci proviamo davvero e magari ci dimentichiamo di loro.» Scuote il capo divertito dalla mia idea.

«Dovrei invitarti ad un primo appuntamento?» domanda incredulo, «No, questo è il nostro primo appuntamento.» Allargo le braccia in modo teatrale. «Lara... non è una buona idea» sospira posando il bicchiere che fino a poco fa era ricolmo di spremuta d'arancia. «Allora preferisci cercare di ripararti il cuore spezzato da Carola da solo?» Sbuffa, «Ti accompagno a casa.» Si alza dalla sedia, afferrando la giacca di pelle. Dopo aver lasciato il conto sul tavolo, esce senza aspettare che io lo segua. Il libro che gli ho prestato ancora abbandonato sul tavolo.

Mi alzo e lo afferro, metto il cappotto ed esco. Tommaso cammina avanti e indietro davanti al bar, con una sigaretta tra le labbra. «Non serve che mi accompagni, a lunedì» borbotto incamminandomi verso casa. «Smetti di fare l'offesa solo perché non assecondo le tue cazzate.» Mi affianca camminando con la mano sinistra nella tasca del giubbotto e la destra a reggere la sigaretta tra le dita.

«Me ne offri una?» Tira fuori il pacchetto e lo apre in modo che io ne prenda una. Dopo averla accesa con l'accendino blu, iniziamo a fumare in silenzio, continuando a camminare.

«Mi dispiace» dice ad un certo punto, «Non dispiacerti, hai ragione tu... non posso dimenticare Giacomo in un secondo mettendomi con un altro» ammetto, dandogli ragione anche se io detesto questa cosa.

Non diciamo più niente fin quando non siamo sotto casa mia, le sigarette buttate già da un po' e l'odore di fumo ancora sulle dita e in bocca.

«Non voglio stare con te per una cosa così stupida» ammette prima di salutarmi, «Non voglio usarti e lo sai» gli ricordo, «E io non voglio usare te» controbatte.

Non so cosa succeda nei secondi dopo. Devo essere sincera: lo dimentico del tutto. È strano. È strano come se mi baciasse Giacomo, ma al contempo è diverso perché non provo le stesse cose che proverei con lui. Mentirei se dicessi di amare Tommaso. Ok, forse penso che sia una persona straordinaria, ma non è Giacomo. So solo che Tommaso mi bacia. Mi bacia tenendomi una mano sul viso, mentre l'altra intorno alla vita per stringermi forte a sé. Non sento i fuochi d'artificio e la danza di farfalle nello stomaco che descrivono i libri.

Ci stacchiamo dopo un po' senza fiato, senza allontanarci l'uno dall'altra. «Alla fine loro due si innamorano» mi ricorda, «L'obiettivo non è quello?» rispondo sarcastica facendolo sorridere, «Bianca e Cecilia non devono saperlo per un po', Andrea è ok» dice. «Credo di doverti lasciare» mormora senza però allontanarsi. Posa di nuovo le labbra sulle mie, questa volta avvolgo le braccia attorno al suo collo e cerco di non pensare a Giacomo. Cerco di non immaginarlo a baciarmi al posto di Tommaso.

«Ci vediamo domani allora.» Annuisco, «Ti scrivo per accordarci... Usciamo con gli altri o solo noi due?» domanda, «Usciamo io e te» replico, pensando che dobbiamo abituarci alla nostra "relazione". Mi lascia un ultimo bacio, poi mi spinge delicatamente verso il portone d'ingresso.

Quando entro mi appoggio contro di esso e sospiro, «Te l'avevo detto.» Spunta mia madre dalla cucina, «Non dovevi essere al lavoro?» sbuffo spazientita, «Oh no, il mio turno finiva alle sei... Allora state insieme?» Mi passo le mani tra i capelli.

«Posso dirti una cosa?» Annuisce e ci andiamo a sedere insieme sul divano, mio padre è al ristorante in cui lavora e tornerà per le undici.

«È il momento di dirtelo credo.» Lei mi guarda preoccupata, credendo che io stia per dirle qualcosa di strano. «La settimana scorsa non ero da Bianca... sono scappata e ho preso un aereo per andare da Giacomo.»

La osservo stringere la mascella e assottigliare gli occhi e le labbra, «Mi dispiace. Abbiamo litigato e avevamo bisogno di chiarirci. Se te l'avessi detto mi avresti impedito di andare e io ne avevo veramente bisogno.» Lei non replica, sta zitta e mi lascia il tempo di parlare. «La sua ragazza, Miriam, è gelosa di me e gli ha imposto di scegliere tra noi due. Sapeva che avrebbe scelto me, quindi gli ha detto di prendersi del tempo senza farlo rispondere e lui ci ha riflettuto. Avevo bisogno di spiegazioni, pensavo che preferisse lei a me quando non è così. Ma sai qual è il problema?» Scuote il capo, senza riuscire a dimenticare il fatto che io le abbia mentito per scappare e cambiare stato. «Io la invidio da morire, invidio la sua posizione. Bramo con tutta me stessa di poter essere lei anche solo per un giorno e dovrei sentirmi in colpa nei confronti di Tommaso, ma per un po' credo proprio che sia meglio fare finta di nulla.»

Mia madre apre leggermente la bocca, forse capendo cosa sto per dire. «Ricordi quel giorno in cui ti ho chiesto cosa fosse quel mal di stomaco piacevole?» Annuisce, «Ero io la mia amica.»

Narratore esterno

Ma Agnese lo sa da molto tempo, da prima di Lara. «Sono innamorata di Giacomo, da sempre.»

Spazio autrice
Ciao a tutti... Come va? Che mi raccontate di bello? Mercoledì inizio la scuola e voi? Ho un sacco ansia!

Ma parliamo di noi... Lara ha scelto di provare a stare con Tommaso per dimenticare Giacomo... credete che ce la farà? E lui dimenticherà Carola?

Lara ha detto la verità ad Agnese, anche sulla sua fuga... ma non abbiamo particolari reazioni, per adesso.

Non vi resta che continuare a leggere per scoprire cosa succederà tra questa nuova coppia e tra i nostri due protagonisti. Alla prossima!💞

Instagram Wattpad= giuliascrive4
Instagram privato= giuliacattii

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro