Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

24- Bendata

Lara

Perché gli ho detto di essere innamorata di un ragazzo che è in Italia? Potevo prendere coraggio e dire che il ragazzo è lui, che ho una costante voglia di baciarlo e non voglio che mi lasci mai. Ma se lo avessi detto, secondo il racconto di mia madre, mi avrebbe lasciata.

Meglio una bugia per proteggere Giacomo ed evitare che soffra. Perché è vero, lui mi spezza il cuore ogni giorno quando ripete che sono la sua migliore amica o mi racconta di Miriam, ma anche io lo spezzerei a lui se confessassi i miei sentimenti non ricambiati, portando alla fine della nostra amicizia.

«Quindi non ti piace Tommaso» dice dopo un po'. Stiamo camminando tra il canale Singelgracht e la strada trafficata per andare alla mia scuola. «Tommaso?» domando scioccata. «Sareste carini insieme, secondo le cose che mi racconti e le foto che ho visto» ammette. «Siamo amici» spiego. «Come lo siamo io e te?» Sbuffa ala fine della frase. «Era innamorato della sua migliore amica sai? Si è trasferito qui ed è finita» racconto. «Io e te non siamo innamorati» borbotta spazientito. Già, io e Giacomo non siamo innamorati e non lo saremo mai. Intendo l'uno dell'altra.

Sono la prima pensare che in un'amicizia, tra due uomini, due donne o un uomo e una donna, non debba necessariamente esserci amore. Sono fermamente convinta che si possa vivere un'amicizia senza sesso e sentimenti diversi dall'amicizia.

Però io mi sono innamorata di Giacomo, andando dietro a tutti i cliché immaginabili. Mi sono innamorata dei suoi occhi diversi che si illuminano quando è felice; del modo in cui sistema i capelli nervosamente quando deve riflettere sulla prossima frase da pronunciare; del suo ordine maniacale che spesso è irritante se messo a confronto con il mio disordine; del modo in cui guida e stringe la mani sul volante per superare la paura che ha della strada, una paura ben motivata; della sua espressione rilassata mentre dorme, con i capelli scompigliati che lo fanno sembrare un angelo caduto sulla terra; del fatto che alla mattina si sveglia presto per andare a correre e non pensare; del suo dolore nascosto con tutti tranne che con me; del modo in cui si prende cura di sua zia Laura, quando dovrebbe essere il contrario; di come tiene la sigaretta tra le dita quando fuma; di come beve il caffè della macchinetta per poi fare un'espressione disgustata perché, in effetti, fa davvero schifo; della sua concentrazione quando scrive un tema; della sua espressione corrucciata quando cerco di spiegargli matematica; della sua risata; della sua faccia sullo schermo del mio telefono, che vorrei restasse sempre impressa nella mia mente; del modo in cui arriccia le labbra dopo aver buttato giù la tequila che detesta ma che si ostina a bere; di come mi stringe tra le sue braccia; di come mi bacia la fronte. Sono innamorata di Giacomo Riva e non posso negarlo, se non davanti a lui.

«Smetti di pensare così tanto» ridacchia. «Guarda, un cane!» esclama. Mi sono innamorata del suo amore per gli animali, qualsiasi tipo. Gli piacciono anche i ragni e non penso sia molto normale.

Quando corre avanti per andare ad accarezzare il cucciolo di Labrador, che si mostra subito voglioso di coccole, io resto indietro a guardarlo e sospiro nel vederlo con un sorriso solare stampato sul viso.

«Dimentichiamo tutto va bene?» propone quando il padrone del cane se ne va e lui torna indietro. «Sì, certo» rispondo prontamente. Provo sul serio a scordare il nostro discorso di prima, ma soprattutto a smettere di darmi della stupida per aver detto a Giacomo di essere innamorata di qualcuno.

«Questa è la mia scuola.» Apro le braccia in modo teatrale, e il mio gesto lo fa ridere animatamente in mezzo alla strada. «Cavolo, che posto di classe!» esclama. «La nostra scuola fa schifo, piove nelle aule e cose simili.» Faccio una smorfia, «Quasi quasi non mi manca» confesso con un sorriso in volto.

«Bene, ora tocca a me scegliere dove andare» dice Giacomo, frugando nello zaino ed estraendone una pezza rosso scuro. «Ora ti bendo e ti guido.» Sbuffo. «Amo le sorprese, ma mi stai mettendo ansia» ridacchio mentre lui annoda la benda attorno alla mia testa. Mi prende per le spalle e sento la mia schiena a contatto con il suo petto: mi sento bene. Rallento leggermente per aumentare il nostro contatto fisico, non so se Giacomo ci fa caso visto che non posso vederlo.

«Quanto manca?» domando spazientita dopo un po', «Tranquilla La, non ti sto portando in un bosco per ucciderti, anche perché non saprei proprio dove trovare un bosco» mi tranquillizza e sento che sorride vicino al mio orecchio.

«Sai, dovremmo completare la nostra lista» dico inciampando. Giacomo mi afferra per la vita in modo che io non cada e ci fermiamo per un secondo. La sua stretta su di me mi fa rabbrividire, così come il suo braccio attorno al mio corpo. Sento il suo respiro vicino alla testa, si è abbassato, non arriverebbe alla mia testa altrimenti. «Sei viva?» Annuisco, senza trovare la forza di aprire bocca; mi manca l'aria.

«Possiamo accelerare i tempi?» Prima che io possa accettare la proposta mette il braccio sotto le mie ginocchia e mi solleva. Tra le sue braccia inizio a ridere divertita all'idea di cosa potrebbero pensare i passanti nel vedere un tizio con una ragazza bendata tra le braccia. Mi aggrappo al collo di Giacomo per paura di cadere. Nel farlo i nostri visi si avvicinano di più, credo, perché sento il suo fiato caldo sul volto.

«Giacomo» sussurro, «Sì?» replica con lo stesso tono di voce che ho usato io. Sospiro, non posso. «Nulla, muoviti» rispondo con un sorriso stampato in volto. La sua risata armoniosa inonda le mie orecchie ed è un suono così inebriante. Avete presente quando siete in macchina e ad un certo punto parte la vostra canzone preferita, una canzone così bella che vi fa stare bene e quasi piangere al contempo? La risata di Giacomo per me è quella canzone. Quella canzone per cui alzi il volume al massimo e ti metti a cantare a squarciagola e a muoverti a ritmo. È quella canzone che spari al massimo nelle cuffie quando sei sola in camera e balli in modi strani, perché nessuno può vederti. È quella canzone che da un lato vuoi tenere per te, ma dall'altro vorresti condividere con il mondo per mostrare la sua magnificenza, ma mi basta poter assistere personalmente a questo spettacolo.

«Pronta?» Scuoto la testa. «Oh andiamo, è solo una sorpresa!» mi tranquillizza ridendo. «Sto odiando le sorprese.» Lui stringe di più la presa sul mio corpo, come se avesse timore di farmi cadere. «Sai cosa vorrei regalarti?» Scuoto la testa, non lo so. Mi posa a terra, «So che non è possibile ma... restare qui con te ad Amsterdam.»

Spazio autrice
Ciao a tutti... Come va? Partiamo subito con le domande: quale sarà la sorpresa per Lara? Sospetti? Se ne avete scriveteli pure nei commenti, sarò felice di vedere ciò che pensate. Non mi dilungo troppo e vi lascio... Ma ci vediamo al prossimo capitolo e su Instagram!

Instagram Wattpad= giuliascrive4
Instagram privato= giuliacattii

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro