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5.Capitolo

Mi sveglio sentendo il suono della mia sveglia. Sono le sette e ho esattamente mezz'ora per prepararmi se voglio arrivare in orario il primo giorno di scuola. Mi prendo un pan chocolat da mangiare velocemente e salgo per scegliere dei vestiti da mettere. Alla fine scelgo dei jeans chiari da mettere con una maglietta bordeaux e le vans dello stesso colore. Vado in bagno truccandomi con un filo di eyeliner e con il mascara e i capelli li lascio sciolti dopo averli spazzolati. Scendo di sotto, prendo zaino e giacca e esco pensando al fatto che posso andare solo a piedi perché non ho lo scooter qui. Parto con un passo svelto, quando mi sento osservata così mi giro incuriosita. Vedo James appoggiato a un muretto intento a guardarmi con quei occhi mozzafiato. Mi sorride e io ricambio imbarazzata. Credo di essere diventata tutta rossa, perché lui scoppia a ridere e dice -Hey Carol, so di essere bellissimo, ma non per questo, ogni volta che mi vedi, devi diventare color pomodoro eh!- lo guardo male e gli rispondo -Senti carissimo uno sono parecchio timida e divento rossa davanti a tutti, ma a te di questo non deve fregartene niente, due non sei poi così bello- so di aver mentito, e probabilmente lo sa anche lui, perché scoppia a ridere dicendomi -Carol, Carol, tu proprio non mi conosci. Vedi di fare attenzione perché, a meno che non lo hai già fatto, potresti prenderti una grande cotta e io non mi fidanzo mai con nessuno. Quindi, ripeto, fai attenzione.- ora tocca a me ridere. -Sai- gli dico -Non sono il tipo di persona che si prende una cotta per persone come te e ora scusami tanto, ma devo andare a scuola se non voglio arrivare tardi. -In che scuola vai?- mi chiede curioso -Alla Roland- -Allora mi sa tanto che andiamo nella stessa scuola. Vieni che ti do un passaggio in moto, altrimenti arriviamo tardi.- -Preferisco arrivare tardi piuttosto che farmi dare un passaggio da te- gli dico -Non fare la cogliona e sali in moto- sbuffo e gli rispondo -Va bene, ma sarà la prima e l'ultima volta e non chiamarmi mai più cogliona- -Non sperarci- mi risponde beffardo mentre saliamo in moto. Mi fa mettere le braccia intorno al suo busto e parte a tutto gas. Quando arriviamo davanti a scuola gli lascio il casco e vado verso Rosy senza neanche ringraziarlo. Lei mi guarda con la bocca spalancata e io le chiedo -Che c'è, sono così brutta?- lei scrolla la testa e quasi urla -Tu eri in moto con James Andrew?!- -Si perché?- mi guarda stupita e mi dice -No, ma magari è il ragazzo più figo e desiderato di tutta la scuola!- -Ma se io non lo sopporto! Mi sono fatta dare un passaggio solo perché altrimenti sarei arrivata in ritardo, ma non succederà più- vedo Rosy paralizzarsi e sento una presenza dietro di me. Senza manco girarmi dico -Che vuoi James?- lui mi fa girare, si avvicina al mio orecchio fino a quando non sento il suo fiato sul collo e dice -Non mi hai neanche ringraziato per il passaggio timidona- ho il respiro bloccato mentre lui avvicina le sue labbra al mio collo, ma riesco lo stesso a dirgli -Non chiamarmi mai più così e staccati- provo ad allontanarmi ma lui mi ferma con le sue possenti braccia e inizia a succhiarmi con prepotenza il collo. Vorrei staccarmi ma, oltre a essere bloccata dalle sue braccia, sono paralizzata. Quando si stacca mi giro e a lui spunta un ghigno. Bastardo. -Questo è per non avermi ringraziato timidona- se ne va, lasciandomi paralizzata e con tutti gli sguardi puntati addosso. Per fortuna suona la campanella, così mi dirigo nell'aula che mi ha indicato Rosy. Entro salutando il professore che mi ferma e mi fa presentare alla classe. Io divento tutta rossa ma lo faccio lo stesso. Quando ho finito il prof mi guarda e dice -Signorina Jesper, può andare a sedersi accanto al signor Andrew- non ci posso credere. Non solo è in classe con me, cosa che non avevo notato, ma è pure il mio vicino di banco. Fantastico. Lo raggiungo e quando mi siedo dice -Non riesci proprio a starmi lontana eh timidona!-lo guardo malissimo ma non gli rispondo. La lezione inizia e noto di non essere indietro nel programma. Meno male. Mi sto quasi addormentando sul banco quando James dice -Hey principessa sul pisello, ti conviene non dormire perché il prof non accetta dormite in classe e poi potresti svegliarti con un paio di succhiotti sul collo procurati dal sottoscritto e, anche se so che non ti dispiacerebbe, magari è meglio non fare la figura della troia il primo giorno di scuola...- ora lo ammazzo-Allora: Uno io faccio quello che mi pare e due io ti odio, quindi non sopporterei un altro segno violaceo sul mio bellissimo collo riportato da una bocca stronza come la tua.-lui mi guarda malizioso e dice -Stronza ma bella...so che hai una voglia irrefrenabile di baciarmi Carol. So che ti stai immaginando le tue labbra contro le mie, le nostre lingue che si intrecciano e giocano tra di loro, le mie labbra calde che aspettano solo te, la mia...- -Signorino Andrew, le dispiacerebbe lasciare in pace la signorina Jesper? La ringrazio.- non potrei amare il prof più che in questo momento. Guardo James con uno sguardo compiaciuto e lui mi dice -Sul serio? Secondo te io lo ascolto? Ahahahahah, sto cazzo- sbuffo e, avvicinandomi con aria maliziosa e assumendo una voce rauca e sexy, gli dico -Tesoro bello, non devi instigarmi. Tu non sai cosa potrei farti. Stai attento- e, con la bocca a due centimetri dalla sua, sento che gli accellera il respiro, così mi avvicino ancora poco per poi staccarmi del tutto con uno sguardo compiaciuto sul volto. Sono riuscita a lasciarlo senza parole. Ma le sue parole sono contenute in un altro posto. Gli guardo i panatloni e vedo un rigonfiamento enorme. Cazzo, l'ho fatto eccitare. Dio mio, quanto ci godo. Mi metto a ridere sotto voce e poi mi metto a seguire la lezione. Finalmente. Quando suona la campanella esco dalla classe per raggiungere Rosy e andare con lei nella prossima aula, ma vengo spinta e chiusa dentro uno sgabuzzino buio e quello che mi ha spinto è entrato con me. Ok, non devo farmi prendere dal panico. Quando la misteriosa persona accende la luce riconosco la faccia di quel bastardo di James. Sto per gridargli contro, quando lui mi tappa la bocca e dice -Senti dolcezza, non credere di poter scappare dopo avermi fatto venire una cazzo di erezione in classe. Ora tocca a me farti eccitare un po'...- cerco di dimenarmi, ma lui si avventa sul mio collo e inizia a farmi una marea di succhiotti. Sto qua ha la fissa di marchiare il territorio vedo.
Tu non sei un suo territorio cogliona.
Beh, si, ma secondo lui lo sono. Con il respiro affannoso riesco a dire -J-James, ti prego l-lasciami st-tare...i-i-io sono stata già stata mezza v-viol-lentata d-due volte...ti p-prego, non voglio rivere l'esperienza...- mi scende uma lacrima al ricordo e vedo lui che si stacca precipitosamente. Il suo sguardo si addolcisce e appare quasi preoccupato. Mi abbraccia e mi sussurra dolcemente -Scusa, io...non era mia intenzione, te lo giuro...- lo abbraccio a mia volta e gli dico -Non importa, tu non potevi saperlo- ci stacchiamo dall'abbraccio e, mentre usciamo dallo stanzino, suona la campanella -Cazzo, no, ora arriverò in ritardo!- urlo. James scoppia a ridere e io lo guardo aspettandomi un spiegazione. Smette di ridere e dice -La classe ce l'hai esattamente di fronte, non puoi arrivare in ritardo Carol- scoppio a ridere pure io ed entriamo in classe. Il prof non c'è ancora e noi due andiamo a posto con gli sguardi di tutti puntati addosso. Rosy corre verso di me e mi allontana da James. Lui fa uno sguardo confuso e io gli faccio un cenno come dire 'tranquillo, arrivo subito' e raggiungo Rosy. Con lo sguardo curioso e allo stesso tempo di rimprovero mi chiede -Che cazzo hai fatto in quello stanzino con James?!- per farle uno scherzo le dico -Non sai quante cose...è stato divertente- Rosy assume una faccia sconvolta e dice -Oh mio Dio Carol! Ma sei scema per caso! Ma che cazzo ti passa per la testa! Non ti credevo così!- la fisso per un attimo e poi scoppio a ridere come una pazza. Lei mi guarda male e io le dico -Oddio, scherzavo! Ci sei cascata in pieno!- continuo a ridere e lei, dopo avermi guardata male, si unisce a me. Il prof entra in classe così vado a sedermi vicino a James che mi chiede -Tutto ok?- io sorrido e dico -Certo...ma cos'è, ora ti preoccupi per me? Dov'è finito il "cattivo ragazzo"?- mi metto a ridere mentre lui mi guarda malissimo. Non mi risponde e si gira, così mi giro anch'io. Ops, forse ho detto la cosa sbagliata. Beh, chi se ne frega, tanto io non lo sopporto. Si è addolcito solo quando gli ho detto che sono stata violentata, ma adesso tornerà a essere uno stronzo come prima. Comunque a me non importa, perché non voglio di certo diventare sua amica.
Ma ti senti? Dici che non te ne frega niente ma è da più o meno mezz'ora che pensi a lui!
Taci, a me lui non interessa come amico e di sicuro non mi piace!
Vedi? Io mica ho detto che ti piace, lo hai detto tu!
A me non piacciono ragazzi come lui e smettila di farmici pensare...
A chi, a James?
Sì.
Beh, io non sto facendo niente, io sono te, quindi sei te che ci stai pensando.
Oddio, qualcuno mi spiega perché parlo sempre da sola? Mi sento una cogliona, così smetto di pensare e ascolto la lezione, magari così mi concentro un po'.
Sento qualcosa scuotermi il braccio e mi ritrovo un professore incazzato di fronte a me. -Ben svegliata signorina Jesper! Vedo che si è fatta una bella dormita! Ora che ne pensa di recuperare quest'ora nella quale ha dormito pulendo i bagni dopo la scuola? Scommetto che le piacerà- o mio Dio, i bagni? Stiamo scherzando spero! -Prof, la prego, non succederà mai più, glielo giuro!- lui mi guarda cattivo e dice -Mi dispiace, ma la reglola è uguale per tutti. La aspetto di fronte alla presidenza alla fine delle lezioni.- Bene. So già che sarà un incubo.

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