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Okay, non avrei dovuto farlo.
Insomma,so quanto i figli di Apollo odino il buio – la loro capanna è leggermente illuminata anche di notte!- e anche il luoghi cupi e ristretti. E so quanto un figlio di Apollo in particolare non riesca quasi a respirare se l'aria non è fresca e pulita, quanto soffra di claustrofobia e quanto la morte lo terrorizzi. Ma non avevo potuto farne a meno.
Lui mi ha costretto a stare rinchiuso in quella stanza accecante e asettica, soffocato da piumoni e cuscini! Inagosto!
Dovevo vendicarmi.

Sì, come no.

Taci, te ne prego.
Questa stupida vocina nella mia testa la ho scoperta da poco. Parla con la voce sarcastica di mia sorella Bianca, a voltesembra addirittura Talia Grace. La odio profondamente.

Ma certo. Resta il fatto che non èper vendetta che lo stai portando laggiù.

Sento l'odio verso di te crescere.
Quella stupida vocina mi ha già costretto ad ammettere a me stesso troppe cose, non insinuerà altro.

Nico!!!

Oddei, quando usail tono di rimprovero non la posso sopportare. È anche esasperata,lei! OH, d'accordo, sto parlando con la mia testa e le sto anche dando retta, ma giuro, non sono pazzo. Succede a tutti di conversare con la propria coscienza, no?
Tornando a noi, d'accordo, forse non lo ho portato laggiù per vendetta. Magari, e dico magari,volevo mostrargli qualcosa di me, un posto che io chiamo ''Casa''. E vedere quanto ne sarebbe stato terrorizzato, questo non puoi non concedermelo!

Oh, sì, concesso

E che è!Okay.
Sono passati un paio di mesi dalla battaglia contro la cara bisnonna Gea, siamo ai primi di ottobre. Per la cronaca, quell'idiota totale di Valdez è ricomparso due settimane dopo a dorso di quel suo drago di bronzo, portando con sé Calipso, e sono stato io a salvargli il deretano assicurando agli altri che era davvero lui.Quelli pensavano che fosse un mostro e volevano ammazzarlo, cosa che poi hanno fatto in una battaglia di solletico che ha coinvolto tutto il Campo. A volte mi chiedo ancora perché mai ho impedito loro di infilzarlo, ma comunque...
Fatto sta che i miei giorni in infermeria, quei maledetti giorni ordinati dal dottore, sono finiti,da un pezzo, però io non mi sono allontanato dal dottor Biondo Infradito. Mi ha ''fatto compagnia'' per tutto il tempo, riempendomidi Ordini del dottore e alla fine mi sono reso conto che FORSE non è così terribile.

Cosa sento !

Sorvolando sulle orride infradito gialle e la camicia arancione, ovviamente.

Ci siamo ritrovati insieme in quasi tutte le attività al campo - è stato lui a costringermi a farle-, anche se non capisco come sia possibile,tranne il corso di musica e il lavoro nelle fucine. Io sono davvero davvero negato con la musica, e lui odia il secondo, quindi... Non riesco comunque a spiegarmi come mai finiamo insieme in tutto ilresto, ma in realtà da un po' ho, emh... smesso di chiedermelo. Cisto bene, okay? Anche se non lo ammetterò mai.

Oh,oh, oh! Accidenti, Ragazzo Ombra...

Questa vocina è davvero insopportabile.
Comunque dopo qualche settimana siamo diventati piuttosto amici, diciamo, anche se lui continua a rabbuiarsi tutte le volte che accenno a mettere in dubbio la mia permanenza al Campo e si infuria, e finiamo per litigare. In realtà questi momenti sono quasi rassicuranti, per me. Arrabbiarsi e litigare, chiudersi in sé stessi mi è familiare, mentre quel modo di Solace di essere sempre allegro e aperto con tutti... mi mette a disagio.

Oh là là... Cosa c'è? Continua pure!

Devo stare calmo.
Comunque... il giorno dopo Will è sempre seduto davanti alla porta della mia capanna, sempre pronto per dire :<<Iobvoglio che resti, Nico>>

E io resto sempre.
Non riesco a capire cosa Ade mi passi per la mente, ma non voglio mai andare via se lui è qui a trattenermi. Ma che misuccede?!

Eh, lo so io...

Taci!
Comunque,anche Solace è strano. Poco tempo fa mi ha detto che mi stavalentamente intrappolando nella sua rete d'oro. Ma cosa dovrei essere,un pesce?!

La tua stupidità continua a sorprendermi

Ma vuoi tacere?Lasciami parlare con me stesso in pace, mentre cammino.

Preferisco non commentare

Stavo dicendo, che abbiamo continuato a passare insieme il tempo, e che lui mi fa dire tante più cose di quelle che vorrei dire, tante troppe. Però non è il belloccio superficiale che credevo che fosse, lo devo ammettere...

Per quanto io abbia tentato di togliermelo di dosso, e di autoconvincermi del contrario ripetendomi che erano tutte idiozie, è un buon amico, e stare conlui è piacevole...

Mimifafasol, cosa stai dicendol?

Ma perché la mia vocina nella testa è così idiota?! Sto dicendo che mi forse comincia a piacermi UN POCHINO, va bene?!

Ah, benissimo!

Niente di che,okay? Solo questo, che sarà mai!

Che sarà mai? Per uno cresciuto negli anni Quaranta che ha avuto per anni una cotta platonica per ilpiù grande eroe greco di questo secolo?! Non è affatto niente diche! Sono estremamente soddisfatto.

Contento tu...

Così ora mi ritrovo a trascinare Will Solace per un braccio in un tunnel buio,ringraziando l'oscurità perché gli impedisce di vedere che sono arrossito. Maledetto me! Cretino cretino cretino!
Lo sento ansimare e tremare dietro di me.
<<N-Nico manca ancora ta-ta-tanto?>> balbetta.
<<Hai freddo, Solace?>>

<<Ho una temperatura interna media di quarantuno gradi e mezzo, Nico. Io non ho mai freddo>> ribatte. Oh, ma allora perché tremi? Sto ghignando e lo so, è ora di lavargli via quella sua spavalderia.

<<Giusto,Figlio del Sole>> fingo di ricordare, in falsetto <<Allora perché tremi?>>

Will sussulta e io trattengo una risatina.

<<Muoviti ad arrivare a questo lago sotterraneo,o io torno indietro!>>
Inun cunicolo stretto e buio, da solo. Come no.

D'accordo, lo ammetto, gli ho mentito. Mi sono inventato di una certa caverna sotterranea, piena di cristalli luminosi, con tanto di lago dove è vissuta un tempo una ninfa stupenda. E lo ho costretto a cantare perbaprire il passaggio di Orfeo e portarlo invece negli inferi. Tra parentesi, credevo che essendo figlio di Apollo fosse intonato, mavno. È peggio di Percy sotto la doccia. Comunque, è un semidio ed havanche partecipato alla guerra contro Crono, poteva anche ricordarsi di quel passaggio a Central Park!

Perché, ne avete mai parlato?

Poteva stare più attento e fare più domande, non è colpa mia.

<<Non mancabmolto, dopo quest'ultima curva...>> gli rispondo.

Sbuchiamo dalvpassaggio e la sterminata vastità dell'Ade si para davanti a noi. Ilvsoffitto è così in alto che quasi non posso vederlo, con la luce grigia che illumina quella certa desolazione che contraddistingue gli inferi. Da questo punto i Campi Elisi e l'Isola dei beati non si vedono, così davanti a noi c'è solo la vista del paesaggio brullo del regno di mio padre, la terra di nessuno. È comunque casa mia,questo posto.

Sentimentale

Oh, per l'amor di Era, taci!

<<Questo non è affatto una grotta sotterranea! >> esclama Will. Beh,veramente...
Mi si affianca strofinandosi le braccia. <<Dovesiamo, Nico? Sembrano gli inferi, ho i brividi>>

Sinceramente, non mi sono reso conto di essere arrossito. Io NON arrossisco. Ma Will mi ha piantato gli occhi azzurri in viso, e mi fissa con aria scnadalizzata.

<<Nico Di Angelo>> comincia, trattenendo la rabbia <<Tu non mi hai portato nell'Ade, vero? Vero?! >>

Oh, comincio a divertirmi.
<<Magari l'ho fatto, Solace>>

Will ringhia, e mi sembra che stia per dire qualcosa, ma viene interrotto da un lungo suono di corno. Il figlio di Apollo trasalisce, ma io no. So perfettamente cos'è quel suono.
<<Dai vieni, Figlio del Sole >> lo incito, incamminandomi. Will non si muove.

<<Neanche per sogno! Io non ti vengo dietro di nuovo!> protesta, battendo nervosamente un piede. Alzo gli occhi al soffitto, irritato. Certe volte sembra proprio un bambino!

<<Va bene,fa' come ti pare >> gli rispondo senza nemmeno voltarmi <<Quando arriveranno le guardie scheletro ci penserai tu a spiegargli cosa ci fai quaggiù>>

So perfettamente che non gli passerà nemmeno in mente di tornare indietro per il cunicolo da solo.
Infatti, con un ghigno in faccia, lo sento fare un versetto impotente e venirmi dietro.

Ci ritroviamo a camminare affiancati, ma non è come al solito.
Will rabbrividisce in continuazione e si guarda intorno terrorizzato,camminando in fretta, mentre di solito più che camminare saltella in giro sempre sorridente come se nulla possa rovinargli la giornata.Anche se io penso di esserci riuscito, quando ero in infermeria e anche dopo, qualche volta. Ma mai fino a quel punto.

<<Dai Solace,non fare la bambinetta, smetti di tremare>> lo prendo in giro,come faccio di solito.

Ma lui mi rivolge uno sguardo rovente, nel vero senso della parola. Credo mi abbia fatto una bruciatura sulla maglia.

<<Non fare tanto il belloccio con me, Di Angelo! Lo sai perfettamente che odio il buio e i luoghi chiusi, e dove mi trascini? NELL'ADE!>>.

È davvero infuriato.Credo che il suo grido mi abbia lesiontao un timpano, maribatto comunque.

<<Io non ti ho trascinato proprio da nessuna parte! Tu mi hai seguito>>

Will allora pianta i piedi e mi fissa contrariato e ancora arrabbiato, con le braccia così strette che dubito riuscirà a districarle prima della prossima Guerra.

<<Ti ho già detto tante volte che non devi provare a rigirare la frittata con me>> con quello sguardo mi sta bruciando la pelle. Sul serio.<<TU avevi detto che mi avresti portato in una caverna di cristalli con un lago sotterraneo, per questo ti ho seguito!>>
Non riesco a trattenermi dal replicare, è più forte di me.<<Avresti dovuto pensarci prima di fidarti!>

Il figlio di Apollo spalanca gli occhi per una frazione di secondo, poi torna a stringerli così tanto che a malapena ne vedo il colore.

<<Bene>>dice gelido. Will gelido è qualcosa di inconcepibile <<Bene.Me ne ricorderò la prossima volta>>

Storco il naso senza più replicare e riprendiamo a camminare.

Sei un idiota

Non ho bisogno di te a ricordarmelo, grazie. Ho appena distrutto quel legame sottile che mi univa all'unico ragazzo che io abbia mai avuto l'impressione mi capisse e non ci sarà più a trattenermi quando vorrò andare via. Mai più.

Sei sempre esageratamente tragico.Ma di certo è arrabbiato

Non si fiderà più,ora, e comincerà ad evitarmi come tutti gli altri. Giustamente, non ha nulla più degli altri a trattenerlo.

Oh miei dei,quanto sei stupido!

Stai zitto ora, per favore.
Con chiunque altro avrei continuato a ribattere qualcosa di tagliente, senza preoccuparmi di allontanarlo,ma con Will è diverso. È tutto diverso.

Oh... cosa stai cercando di dire?

Niente! Non sto cercando di dire niente! Solo non mi va di stuzzicarlo oltre il limite, non vuol dire nulla! Lo hai visto, dai,sembra un cucciolo di leone esageratamente allegro, nemmeno io riuscirei ad ammazzarlo!

Un cucciolo di leone? Ma ti senti?

Ma perché parlo con te? Taci!

Stiamo camminando in silenzio nella desolazione, quandoball'improvviso suona di nuovo il corno, vicinissimo. Nemmeno riusciamo a rendercene conto che già siamo circondati da soldativscheletro di tutte le epoche, che ci pungolano con le armi.
Will sta tremando come una foglia, con gli occhi sbarrati. Non è moltovcoraggioso da parte sua, però... so che odia qualsiasi cosacollegata alla morte, anche se non so perché. Non capisco come mai passi tanto tempo con me...

Non che ti dispiaccia...

... I soldati, come provengono da diverse epoche,hanno anche diversi stati di decomposizione. Alcuni erano disgustosi anche per me. Il soldato meno decomposto, con un'uniforme della guerra in Iraq, credo,apre la bocca – cosa di cui avrei fatto volentieri a meno- edemette una serie di versi gutturali che interpreto come : <<Vivi uguale intrusi. Rendere non più intrusi>>

Rassicurante, davvero. Ho già rischiato di morire troppe volte per i miei gusti, nei miei miseri quasi quindici anni di vita. Gli anni al Lotus non li conto, non facevo un bel niente e non crescevo, e per di più sarebbe imbarazzante.

<<Fermi>>ordino, con la voce più autoritaria che trovo <<Sono figlio di Ade, il vostro padrone. Non toccherete il semidio che è con me o la sua ira cadrà su di voi>>

Quelli abbassano subito le armi e si mettono a borbottare. Sono utili come esercito,gli scheletri, ma non sono molto svegli, quindi devo farli smammare subito. Prima che decidano di ammazzarci lo stesso.

Will non si è mosso di un millimetro, continua a tremare e boccheggiare come se gli mancasse l'aria. Comincio a spaventarmi per lui, devo trascinarlo via.
Prima che gli scheletri possano cambiare idea, lo afferro per un braccio e me lo tiro dietro nella direzione opposta a quella dei soldati, verso un gruppetto sparuto di alberi scheletrici.

Non mi sembra molto allegro, in questo momento.

Me ne sono accorto,grazie.

Si blocca all'improvviso, allontanandosi di qualche passo, e si appoggia ad un tronco sbiancato.
<<Will!>>

Si piega su sé stesso e vomita tutta l'anima. Corro verso di lui e gli metto una mano sulla spalla per sostenerlo. Ma che gli prende? So che odia levcose legate alla morte, il buio, le cose oscure o simili, ma... non penso che possa essere solo questo!
È sbiancato e ha gli occhi sbarrati.

Hai paura per lui...

Sì,ce l'ho. Sta malissimo, lo vedo, ma non riesco a capire perché.Sempre sorreggendolo, lo faccio camminare qualche metro e poi mettere seduto con la schiena contro un albero.
Will si raggomitola con la testa fra le ginocchia e non dice nulla per qualche minuto. Io rimango seduto accanto a lui, senza chiedere, perché so che qualche volta una persona ha bisogno solo di essere lasciata in pace per un poco. Mi è successo così tante volte.
Passato qualche altro minuto, alza la testa e si appoggia al tronco, senza curarsi delle lacrime che gli scorrono lungo le guance. Rimango colpito, io non avrei mai permesso che qualcun mi vedesse piangere.
<<Will...>>lo chiamo, esitante. Io odio esitare, da sempre agli altri il tempo per colpirti. Ma non con Will. Con lui è davvero tutto diverso,nessuna delle regole per gli altri vale con lui.

Oh, prevedo che il mio ruolo sta per finire...

Cosa?Shh, silenzio.

Provodi nuovo a riscuoterlo. <<Will, che cosa...>>
<<Tu sai che odio ogni cosa che è legata alla morte>> mi interrompe, con lo sguardo perso lontano<< Lo sai. Non sai il perché>>
Sto per dirgli che non deve, che non è costretto a dirmi nulla, ma mi rendo conto che lo sa benissimo. Se me ne parla è perché sente il bisogno di farlo. Così taccio.

<<Quando ero bambino vivevo da solo con mia madre. Lei non mi aveva detto di mio padre, ero così piccolo e sarebbe servito solamente ad attirare più mostri.
<<Avevo già avuto diversi incontri con mostri o altre creature, cose che io vedevo e gli altri no, ma nessuno  mi credeva. A volte mi arrabbiavo così tanto, mi faceva essere triste... ma mia madre mi consolava, diceva sempre che erano loro a vedere la versione sbagliata. Diceva che io ero perfetto, il suo bellissimo bambino, e che non dovevo curarmi di loro. Era difficile per me>> fa una pausa, tirando su col naso. Io non lo interrompo.
<<Poi, quando avevo nove anni, mia madre si sposò con un uomo, anche e io non ho mai capito perché... era divorziato e con due figli, e tutti e tre vennero a vivere con noi.In realtà per vederla come una cosa economica non era male, non era come il patrigno di Percy, lavorava e guadagnava anche bene. Il fatto è che... non so se avesse finto all'inizio, ma mi odiava. Non mi sopportava proprio. Non lo so, forse perché tutti sapevano che mia madre mi amava molto più di lui, o perché anche con tutti i miei problemi la gente mi considerava adorabile mentre i suoi figli erano terribili, non lo ho mai capito. Comunque ... lui diceva sempre che ero il problema della famiglia, che io ero la causa di tutte le difficoltà, che avrebbero dovuto mandarmi via in qualche collegio...Ma mia mamma si opponeva sempre, e litigavano... Questo lo ha portato ad odiarmi ancora di più, credo.

<<Soprattutto dopo qualche episodio con i mostri, che io ancora non capivo, finivo sempre in punizione. Io ci provavo a protestare che non era colpa mia, però... E non erano delle belle punizioni, sai. Anche quei due,i miei fratellastri,mi odiavano... mi sfottevano in continuazione>>
Io sussulto.Mai, mai ho sentito una parolaccia o una volgarità da lui. Mi sposto leggemente verso di lui.
<<Ho passato un anno orribile,soprattutto a causa loro, mi facevano cattiverie e pessimi scherzi.Ma c'era sempre mia mamma con me. Lei poteva sempre consolarmi,rassicurarmi, portarmi via per qualche ora e promettermi una spiegazione e una vita più bella e felice>>
Sto pensando a mia madre. Anche lei era stata una donna stupenda e ci ha resi felici prima di morire, come la mamma di Will faceva con lui. Ma il suo tono non mi piace, è così nostalgico... di quelli che precedono una brutta notizia. Infatti, Will riprende a parlare con gli occhi lontani e cupi.
<<Beh, non ha mai visto quella promessa avverarsi. Quando avevo poco meno di dieci anni è morta in un incidente stradale, mentre era in macchina con il mio patrigno e tornavano da una festa. Quel- lui si è salvato, e ha sempre sostenuto che lei fosse al volante ubriaca. E poi lo era anche lui, e la macchina è stata completamente distrutta nell'incidente, e mia mamma aveva un pochino di alcool nel sangue, così... caso chiuso.

<<Ma mia mamma non si ubriacava mai. A malapena beveva, era quasi astemia,e se lo faceva non si metteva mai a guidare, mai. Io... non gli ho mai creduto, ma mi ha divorato dentro>> gli si rompe la voce.Oddei, Will. Trema di nuovo, piangendo, e non riesco a non accostarmidi più a lui. Io odio con tutto me stesso il contatto fisico, ma luiè la persona più espansiva che conosca e so che ne ha bisogno. Non gli faccio nessuna domanda, lascio che continui da solo, non ho intenzione di spingerlo a fare nulla. Sto solo lì.
E dopo poco Will riprende.
<<Ho passato quasi due anni con David e i suoi figli. Due anni peggiori di quello prima, e questa volta non c'era mia mamma con me. Io li odiavo, mi umiliavano e mi trattavanomale. IO non ho mai detto nulla, perché non volevo fare la parte della ''Cenerentola'' come dicevano loro. Vincent e Gregor, poi,peggiorarono. Non c'era un momento in cui non mi prendessero in giro o mi insultassero. Intanto le cose strane intorno a me presero ad aumentare e David le sopportava sempre meno e se la prendeva con me,quei due le usavano per prendermi in giro e darmi del pazzo e dello sfigato>>

Mentre racconta, sto sentendo che la rabbia verso quegli sconosciuti mi afferra lo stomaco come con degli artigli, ma non dico nulla, e Will continua.

<<Ricordo che covavo una rabbia immensa contro di loro, ma cercavo sempre di non fare nulla perché mia madre mi ripeteva sempre di essere buono e di non fare del male. Ma quando hanno insultato lei sono esploso>>ricorda con amarezza <<E solo sono caduti nella fontana con i vestiti bruciacchiati>>
La sincerità di Will è incredibile, sta raccontando ogni cosa, senza vergognarsi di sé stesso.
Questo ti piace

Io...

Forse non vuoi, ma ti stai avvicinando sempre di più a lui, e sei sempre più vicino al bordo
Al bordo... Will riprende a parlare con le lacrime di nuovo sulle guance.
<<Oh, ma si sono vendicati, eccome >>commenta,amaro. Tutta questa amarezza, in lui, è così strana. La sua voce,sempre allegra, è velata di rancore. Non è da lui, amarezza,rancore e odio sono per me...
<< Mi hanno distrutto.

<<In prima media, e loro erano ai primi anni delle superiori, ho preso la mia prima cotta. Io ... non avevo idea di cosa fare, mia madre non era con me, mi vergognavo ed avevo paura. Non so come, ma.. lo hanno capito. E allora... beh, non ho avuto speranza. Non riuscivo quasipiù a vivere. Persino David mi insultava>>

Sto tremando di rabbia, ora, la sento ribollire nelle viscere. Devovlottare con me stesso per non balzare in piedi. Non posso sentire cos'altro gli hanno fatto. È così amaro, così triste, e io sento l'odio montare dentro di me sempre di più... Potrei andare a cercarli. E io non sono buono come Will.
Ha negli occhi il segno del dolore di cui parla, ma sembra che debba ancora raccontare la cosa più orribile di tutte. C'è una sospensione, come quando si vede qualcuno cadere e si aspetta solo che si schianti a terra.

<<Un giorno, a maggio, David aveva deciso di andare a visitare un vecchio castello, dei primi coloni europei credo. Non si sarebbe detto, malui era un tipo da castelli. Soprattutto per le guerre e le sale di tortura>> commenta. È così arrabbiato, così pieno di rancore, di dolore. Oh, Will, che ti hanno fatto? Non sei tu...
Sei sempre più vicino, più vicino...
<<Incredibilmente,per una volta aveva deciso di portare anche me. Quando io invece  non avrei desiderato altro che stare un giorno lontano da loro, da lui e Vincent e Gregor. O forse lo ha fatto proprio per quello.
<<Quelcastello era terrificante, pieno di strumenti di tortura e dipinti estorie di nativi massacrati. C'erano scheletri veri, raggrinziti, in ogni nicchia e ogni cella e angolo, deturpati o con qualche parte mancante. Io le odio quelle cose. Ed ero un bambino, mi facevano paura... Loro mi costringevano a camminare vicino a loro, e ad ascoltare le loro battutine e e loro allusioni a me, e io...>>
Penso che li ammazzerò. Se solo Will smette di tremare, mi alzo e li trovoper ammazzarli, e mi assicuro che abbiano una pena terribile quaggiù!
Non puoi andare adesso.

È vero. Will continua a tremare, lo sento perché siamo praticamente attaccati. Cosa possono avergli fatto ancora? Li odio, li odio...

<<Il pomeriggio,David si è allontanato per uscire a fumare e mi haordinato di restare appiccicato ai suoi figli. Io ho visto le loro espressioni, e non avrei voluto fare altro che scappare, ma non potevo. Una volta a casa, David sarebbe stato sicuramente peggio di loro. Ma io non sapevo cosa avevano visto, né quanto mi odiassero.Non capivo perché  mi odiassero tanto!>>

Perché sei migliore di loro, Will. Lo sei, sei una persona molto più bella.

<<Avevano trovato una cosa interessante da farmi vedere, prima, mi hanno detto.Io ho dovuto seguirli, ed ero terrorizzato, per gli dei, tremavo e mi vergognavo di esserlo, pregavo qualunque cosa... c'era una nicchia davvero profonda, al quinto piano, con un portoncino aperto. Non- non mi ero accorto che era un'ala vietata...>> la voce gli si strozza in gola e strizza gli occhi. Io gli stringo il braccio. Com'è possibile, Will?

Così vicino al bordo, sei sempre più vicino...

<<Mi hanno spinto là dentro e mi ci hanno chiuso dentro. Li ho sentiti andarsene ridendo, e ho gridato. Ho gridato tanto, ma non mi ha sentito nessuno. Vuoi sapere perché, Nico, oltre a odiare la morte gli scheletri mi bloccano?>>

Oh,Will. Lui soffre di claustrofobia... Sono semre più vicino al bordo,e lo so. Ma non mi importa. Mi importa solo di Will che piange,seduto a terra nel regno dei morti.
<< Mi sono voltato, e ho trovato uno corpo menomato e decomposto con una lancia puntata contro di me. E la porta non si apriva, era bloccata. Avevo undici anni...sono rimasto per ore schiacciato ad occhi chiusi contro quel portoncino, senza quasi respirare Io... credo che mio padre mi abbia aiutato, in quel momento. Sentivo una musica lontana, nelle orecchie, e caldo, e luce...>>

Abbassa lo sguardo, e io gli stringo più forte il braccio.
<<Quando mi hanno trovato il mio patrigno, gridando che ero un idiota senza cervello perché ero scappato via, mi ha tirato uno schiaffo davanti tutti. Forte>> si interrompe di nuovo.
Ha il terrore degli scheletri, e io lo lo portato quaggiù.
Come a fatto a non distruggerli, quelli che gli avevano fatto tanto male? Se non fosse per lui, mi alzerei e lo farei io stesso, in questo stessobistante.
<<Gli hanno creduto tutti quando ha spiegato che ero un ragazzino impulsivo e disobbediente, e io non ho osato aprire bocca. Siamo tornati a casa, e Vincent... ha detto ''Piaciuta la compagnia? Proprio uguale alla tua cara mammina, no?''

<<La mia fantastica mamma... li odiavo. Avrei voluto dargli un pugno, e ci ho provato. Ma David mi ha afferrato il braccio e mi ha spinto per terra fissandomi gelido. Lo aveva sentito. Lo aveva sentito, ma non ha fatto nulla. Nulla! Ero così arrabbiato,Nico, così infuriato. Ho urlato, gli ho urlato che li odiavo e che erano dei mosti. Ero piccolo, ed ero ancora sul pavimento, e David miha dato un calcio>> si ferma, osservandosi i palmi delle mani.Ci sono dei segni a mezzaluna, come se ci avesse piantato le unghie.
<<Oddei Will>> non mi rendo nemmeno conto di cosa sto facendo, ma non riesco a trattenermi dallo stringerlo con un braccio intorno alle sue spalle. Lui sembra sorpreso, non l'ho mai fatto prima. Ma in questo momento non mi importa. Non è possibile che sia successo davvero, non a lui. È sempre così sincero, non nasconde mai ciò che pensa. E capisco che non vuole più doverlofare, mai più.
Seisul bordo, ormai.
Io...lo so.

<<Quella è stata la sera in cui mio padre è venuto a prendermi. È comparso in un alone di luce, gridando <<Ora basta!>> con una voce spaventosa. È risuonata in tutto l'appartamento, e lui sembrava spaventoso, emanava luce e calore in modo quasi insopportabile... Non mi dimenticherò mai di quella scena... non ho mai visto Apollo con una furia come quella. Ma mio padre era da me. Me ne sono andato con lui e non sono tornato mai più in quella casa>>
<< Mi devi ancora chiedere perché odio ogni cosa legata alla morte? Perché odio gli scheletri?>>
E si volta a guardarmi, con gli occhi blu rossi di pianto, il viso tanto stravolto da non sembrare più Will Solace. E io lo abbraccio.

Sono caduto ormai, sono caduto.

Finalmente,Ragazzo Ombra
Sì,finalmente. Will mi piace, e lo ho addirittura abbracciati. Non so che Ade mi prenda, ma adesso va bene così.
Will sussulta,sopreso.
<< E tu vuoi sapere perché ti ho portato quaggiù,Will? Ti giuro che non lo avrei mai fatto, se...>> lascio lafrase in sorpreso, senza lasciare lui. È rimasto rigido per un attimo, adesso invece si è appoggiato alla mia spalla.

<<Tu mi hai portato in tanti posti che adori, mi hai fatto fare tante cose che adori, mi hai dato tante parti di te >> spiego tutto d'un fiato, prima di perdere lo slancio. Altro che essere caduto nel Baratro dell'Amore, mici sono buttato di testa. Ma che mi è preso, tutto d'un tratto? <<Ma ti me tu avevi solo quello che vedono tutti, quel mio essere solo chiuso e scuro che faccio vedere>>
M scosto da lui. Ci guardiamo negli occhi, ma non smetto di parlare. Non posso smettere ormai, perderei tutto quello che ho capito.
Mi piaci, adesso
<<Volevo darti qualcosa di me che non ha nessun altro, come tu hai fatto con me. Volevo portarti quaggiù perché è casa mia, è parte di me come l'aria aperta lo è di te. Quaggiù, per quanto sia desolato e triste, è comunque il regno di mio padre. Volevo...renderti vicino a me, portarti con me a casa mia>> lo dico tutto insieme, senza pensare a cosa sto dicendo. Le parole mi sono venute fuori da sole, e lui mi fissa stupito.
Il bisbiglio sembra sfuggirgli dalle labbra. <<Grazie>>
Il mio respiroa ccellera, così come il suo, e arrossisco, proprio come lui.
Sto per correre via, ma Will mi blocca.

<<Odio tutte le cose legate alla morte, Nico>> sussurra,avvicinandosi. Io sono paralizzato, non riesco a smettere di guadarlo negli occhi blu.
<<Tranne una>> mormora. Siamo a pochi centimetri, Will mi tiene per le spalle e lo sento tremare mentre tremo anche io, e continuo a dirmi di muovermi ma non lo faccio. Il cuore minaccia davvero di uscirmi dalle costole, dopo tanto tempo.
<<Cosa?>> gracchio.

<<Te>>

E,in un attimo, mi bacia. Sposta le mani dalle mie spalle al mio viso,e mi bacia. E io rispondo al bacio.
Rispondo al suo bacio perché non posso fare altro, e non c'è altro che voglio fare.

Penso a Bianca che mi sorride furba, al sorriso tagliente di Reyna, al sorriso dolce di Hazel con il suo Frank, a Percy, al quale sono andato dietro per tanto tempo... Percy che la sua Annabeth fa vivere in un mondo incantato, e che era un amico speciale. Penso a Jason,quel ragazzo cocciuto con la sua Piper, e persino a quel deficiente di Valdez con la sua Calipso.

E penso a me. Penso a me e a quanto sia strano, a quanto sia bello. E penso, in un breve disgustoso attacco di romanticismo, che ora hoanche io qualcuno da chiamare mio. Penso a Will. Will,così insopportabilmente allegro, colorato, felice... A Will che mi piace. A Will che sto baciando.
Penso a me e Will, insieme, e mi scopro a pensare a quanto mi sta piacendo questo bacio.
Perché mi piace molto. Io non credevo di piacere a Will, invece ci stiamo baciando.
E per una volta, al centro ci sono io. E il bello è che non mi importa. Mi importa soltanto che sto baciando Will, che lui mi sta baciando, che ci stiamo baciando.
Siamo negli Inferi, ora da lontano si intravedono i Campi Elisi, può passare qualunque scheletro, spirito, mostro.

E io sto baciando Will.

Lo baciavo un minuto fa, lo sto baciando ora e lo bacerò altre volte,per molto tempo ancora, facciamo...

Oh,dei, stai per dirlo?

Facciamo per sempre.

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Salve! Spero che questa Solangelo vi piaccia!
È bella, veeroo?
Da Marta e Ida....
ZAOOO!!!

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