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Capitolo 2

Due anni prima della battaglia




《Ma perché diavolo devo vestirmi così?》esclamai, a disagio in quegli abiti così femminili.

Era pomeriggio e il sole splendeva alto nel cielo, donandoci un tepore magnifico.

La scorsa settimana noi allievi avevamo sostenuto l'esame per diventare Sentinelle, ossia sconfiggere il nostro Maestro in un combattimento, e l'avevamo passato a pieni voti; nonostante le numerose ferite riportate eravamo felici: ora potevamo formare un team.

Solitamente, infatti, le Sentinelle si muovevano in gruppi di tre individui, due combattenti ed un guaritore, ma ogni Clan aveva le proprie regole, quindi le abilità dei membri di un team potevano variare, a discrezione di Maestri e Sciamani.

Lo Sciamano del mio villaggio, una persona che non avevo mai visto in vita mia, aveva deciso che io avrei fatto squadra con Nadja e Lee, il che mi stava benissimo visto che eravamo grandi amici.

Avevo conosciuto Nadja il giorno dopo il mio ritorno in Accademia, quasi 8 anni fa: secondo lei mi vestivo come una stracciona e voleva inculcarmi un po' buon gusto, quindi si presentava ogni giorno, davanti casa mia, con abiti nuovi e pretendeva che li indossassi.

All'inizio la trovai seccante ed irritante, ma, alla fine, non so come, riuscii a superare le mie barriere e s'insinuo' nel mio cuore assieme al Maestro Ike.

Con Lee, invece, fu tutta un'altra cosa: lui era il mio nemico giurato.

All'inizio gli ero del tutto indifferente, non mi conteggiava tra i compagni, ma quando scoprì che ero un'ottima combattente mi guardò con altri occhi, pieni di sana invidia e competizione.

Ogni volta che il Maestro Ike elogiava me, Lee si allenava più duramente per riuscire a superarmi; da bambina lo trovavo divertente, ma ora, che avevamo quasi 16 anni, ero diventata competitiva anch'io, anche se lo facevo più che altro per prenderlo in giro.

Domani ci sarebbe stato il Festival e noi giovani Sentinelle avremmo dovuto combattere, in maniera amichevole ovviamente, con i migliori allievi degli altri Clan. Per me era un sogno che diventava realtà - finalmente avrei potuto misurarmi con altri allievi-, ma Nadja non la pensava proprio così.

Quel giorno, infatti, mi aveva portato un abito lungo che secondo lei mi avrebbe valorizzato rispetto alle altre ragazze; si trattava di un vestito verde, che richiamava il colore dei miei insoliti occhi, aderente, che metteva in risalto sia i miei muscoli che la mia femminilità, con inserti dorati e lucenti.
Nel complesso era un abito magnifico ed unico, ma decisamente non per me.

《Perché sei stupenda!》esclamò Nadja, alzando gli occhi al cielo.

Lei e Lee erano seduti sul mio letto mentre io sfilavo davanti a loro, cercando di coprirmi il petto con le mani dato che quel dannato vestito aveva una scollatura profonda quanto un burrone.

《Lee! Tu che dici?》chiesi il suo parere, anche se a lui probabilmente non interessavano certe questioni.

Era lì solo perché c'era anche Nadja; da quello che avevo capito lui aveva una cotta per lei, ma la mia amica era un po' dura di comprendonio.

《A cosa ti serve vestirti elegante se dopo devi combattere?》domandò con logica disarmante, facendomi ridere a crepapelle.

Nadja, stizzita, gli diede uno schiaffo sul petto e lui la guardò confuso.

Sono proprio una bella coppia...

Lei, bionda, occhi chiari ed un fisico invidiabile; lui coi capelli scuri come gli occhi ed il fisico allenato di una Sentinella.

Sembravano compensarsi, in un certo senso.

E per questo l'invidiavo un po'.

《Sei un ragazzo...》osservò Nadja, arricciando il naso.《Non puoi capire certe cose!》

《Ahahahah! Se è per questo non le capisco neppure io!》mi aggregai al povero Lee e la nostra amica ci guardò esasperata.

《Se ti fa così piacere indossero' il vestito per accogliere gli ospiti e mi cambierò solo prima di combattere... Va bene?》capitolai.

Alla fine, Nadja la spuntava sempre; infatti mi rivolse un sorriso radioso e soddisfatto che la fece sembrare un angelo e che fece arrossire il povero Lee.

《Voi sapete già chi verrà? In qualità di Sentinella, intendo...》domandai ad entrambi mentre mi cambiavo, chiusa nel mio piccolo bagnetto, che, in pratica, consisteva in un lavandino, un wc ed una doccia.

Niente specchio: avevo superato qualche problema, ma non tutti.

《Io ho sentito che ci saranno Leif del Clan della Sabbia, Neji del Clan della Nuvola e Falyn del Clan del Sole...》mi rispose Nadja con tono pensieroso.

Tutti nomi che avevo sentito fra i corridoi dell'Accademia, ma, personalmente, non conoscevo nessuno; avrei dovuto chiedere al Maestro.

Perfetto...

Finalmente ero riuscita ad uscire da quel dannato vestito e mi ero riappropriata dei miei adorati pantaloni neri; aggiunsi la fusciacca verde, il fodero col pugnale d'ordinanza e, per ultima, la maglia scura che completava la divisa da Sentinella.

Vestita così mi sentivo molto più a mio agio, ero me stessa; i colori del mio Clan non m'infastidivano come una volta.

《Il Maestro Ike mi ha avvertito che arriveranno Sentinelle anche dal Clan della Pioggia e da quello delle Ombre》aggiunse Lee, facendomi precipitare fuori dal bagno con un'espressione allarmata in volto.

《Davvero?! Loro non...》balbettai tra il confuso e lo spaventato, portandomi istintivamente una mano alla pancia.

Il tatuaggio che m'identificava come portatrice del Lupo era sempre lì, immutabile nel tempo, una presenza costante nella mia vita.

Il Clan della Pioggia e quello delle Ombre ci detestavano, o meglio, odiavano me: secondo loro chi riusciva a governare lo Spirito del Lupo Vendicativo avrebbe guidato gli altri Clan, dominando incontrastato. Peccato che lo Spirito in questione fosse racchiuso dentro di me. Infatti loro volevano prima uccidermi e poi appropriarsi del Lupo.

《Purtroppo lo Sciamano ha dato il suo benestare, anche perché gli Sciamani dei due Clan hanno giurato di non arrecare alcun danno al villaggio. A detta loro parteciperanno al Festival solo per "divertirsi" e favorire il dialogo fra i Clan》mi spiegò Lee con uno sguardo carico di preoccupazione.

Guardai Nadja, ma lei aveva la stessa espressione stampata in volto.

I miei amici credevano che i due Clan ci avrebbero giocato un brutto tiro durante il Festival ed io mi trovavo d'accordo con loro.

Prevedo guai per domani...

Grossi guai...

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