Capitolo 11
Sto sbagliando tutto!
Di questo passo non vincerò mai!
Passato il momento di sconcerto ero riuscita a disarcionare il Lupo e poi ad allontanarmi da Lui. Stranamente era stato abbastanza facile liberarsi ed ora che stava ridacchiando dall'altra parte della radura capii che, in effetti, c'ero riuscita solamente perché Lui me l'aveva permesso.
Stringendo i denti e confinando il dolore in un angolo remoto del cervello, mi lanciai all'attacco un'altra volta e poi un'altra ancora. Ma il Lupo respinse ogni mio pugno e paro' ogni mio calcio; in pratica mi stavo soltanto stancando senza riuscire a risolvere alcunché.
Cosa posso fare?
Lui è me!
E realizzai che, effettivamente, quella era la verità: il Lupo era identico a me. E non solo nell'aspetto.
È per questo che riesce a parare ogni mio attacco!
Allora..
Come potevo sconfiggerlo?
Anticipava ogni mia mossa, parava ogni mio colpo mentre io non riuscivo nemmeno a sfiorarlo. Era una cosa davvero irritante.
《Tutto qui? Mi deludi..》mi derise il Lupo, leccando dalla mano gocce del mio sangue.
Lui era praticamente indenne mentre io, oltre ad un braccio rotto, avevo uno squarcio sanguinante al fianco e vari graffi e lividi in tutto il corpo.
《Dannato..》brontolai, soffocando un ringhio.
Il tempo scorreva implacabile ed io non avevo alcuna idea su come battere il Lupo. Era una situazione disperata, mi faceva venir voglia di gridare tanta era la frustrazione che provavo.
La Bestia, dal canto suo, non poteva essere più tranquilla: attaccava raramente, erano più le volte che doveva difendersi dai miei attacchi, ma soprattutto pareva mancare i punti vitali; in pratica stava giocando con me, facendomi perdere tempo.
E se non fosse così?
Sgranai gli occhi appena realizzai appieno la portata di quell'innocua osservazione.
Forse fa tutto parte di una sua strategia per uccidermi..
Ma scartai subito quell'ipotesi; non la giudicai verosimile, anche perché, nonostante tutto, le ferite che mi aveva inferto non erano mortali.
E mi domandai nuovamente il perché.
《Ma certo! Che stupida che sono!》gridai, scoppiando in una sonora risata. Ogni tanto ero così distratta da non accorgermi delle cose più ovvie. Il Maestro Ike mi ripeteva sempre di usare la testa oltre i pugni, ma spesso tendevo a fare il contrario.《Tu non puoi uccidermi! Altrimenti perderesti la vita anche tu!》
Era una cosa talmente ovvia. Me l'avevo detto persino Val, ma io, ovviamente, non le avevo prestato la giusta attenzione.
L'unica reazione che ottenni dal Lupo fu un lieve cenno d'assenso.
《E pensi che questo mi fermerà?》mi domandò prima di sferrare un nuovo attacco.
Non lo vidi nemmeno arrivare, però sentii i suoi pugni. Mi distrusse le costole, lasciandomi stramazzata a terra a rantolare.
《Dimmi.. Che cosa hai in più ora che hai capito che non posso ucciderti? Di sicuro quest'informazione non ti tiene al sicuro da me..》commentò ridacchiando compiaciuto.
Però aveva ragione: non ci guadagnavo nulla. Certo, non poteva uccidermi, ma cosa lo tratteneva dal torturarmi?
Lacrime di frustrazione ed impotenza si addensarono nei miei occhi.
Ero così arrabbiata con me stessa.
Avevo fallito su tutta la linea.
Avevo commesso passi falsi anche durante l'addestramento, ma nulla in confronto al fatto di aver contribuito alla distruzione del mio villaggio.
Nadja.. Lee.. Il Maestro Ike..
Ero l'unica responsabile della loro morte.
Se solo fossi rimasta sola com'era mio destino..
Invece no!
Mi ero affezionata, avevo aperto il mio cuore; loro mi avevano fatto conoscere l'amicizia, il calore di una famiglia, l'amore..
《Dannazione..》mormorai, coprendomi il viso con un braccio. Non volevo più vedere quel brutto cielo color sangue, ma soprattutto non volevo più vedere Lui.
《Ma guardati! Sei solo l'ombra della persona che eri un tempo..》commentò in tono disgustato il Lupo《Una volta eri così forte e determinata mentre ora.. Sei una debole ragazzina
piagnucolosa.. 》
《Sta zitto..》sussurrai scocciata. Non volevo sentire quello che aveva da dire.
《Hai sempre avuto bisogno di essere salvata, non sei mai riuscita a cavartela da sola.. Proprio come una bambina.. Ed io dovrei vivere dentro di te? 》continuò in tono derisorio《L'unica cosa giusta che hai fatto è stata questa.. Non sei scappata quando dovevi ed ora il villaggio è distrutto.. I tuoi amici sono morti.. Me ne sono occupato personalmente..》
Maledetto!
《STAI! ZITTO!》urlai, scattando in piedi in preda alla furia.
Non doveva permettersi di nominare i miei amici. Nadja, Lee ed il Maestro erano le persona che amavo di più al mondo e lui non aveva alcun diritto di menzionarli.
Nonostante le ferite debilitanti mi avventai su di lui e lo atterrai con troppa facilità. Mi sedetti sul suo petto e, ignorando il dolore al braccio, lo tempestai di pugni in volto.
《Non! Permetterti! Di! Parlare! Dei! Miei! Amici!》Ad ogni parola la mia mano serrata si abbatteva sul suo viso.
Alla fine mi ritrovai senza fiato ed il suo volto era una maschera di sangue; aveva entrambi gli occhi neri, il naso rotto ed un labbro spaccato.
《Sì.. È questo che sei.. Furia.. Odio.. Oscurità.. Scatenati! Ripensa a tutti quegli anni d'indifferenza e dolore.. Non vuoi fargliela pagare a quegli stolti? Ti hanno sempre trattata come immondizia.. Nessuno ti ha mai capita..》disse il Lupo col viso trasfigurato dalla follia.
Mi fermai, raggelata dalle sue parole così oscure eppure così veritiere.
Aveva ragione: al villaggio tutti mi evitavano come un'infetta, persino i miei compagni di Accademia non mi volevano e mi trattavano con indifferenza.
Però..
Nadja, che voleva per forza vestirmi come una ragazza..
Lee, che mi vedeva come una rivale, ma aveva sempre avuto rispetto per me..
Ed il Maestro Ike, che aveva rappresentato il centro del mio universo dopo un inizio alquanto incerto..
Loro..
Sopportavano i miei scatti d'ira, la mia maleducazione, la mia testardaggine..
Loro..
Mi amavano..
Ci avevo messo tanto a capirlo, ma alla fine mi ero resa conto di provare affetto verso quelle tre persone che il destino aveva messo sul mio cammino.
《No..》risposi con voce colma d'emozione《No.. Io non sono come te.. Porto il tuo Spirito dentro al mio corpo a causa di una scelta avventata, ma non sarò mai come te.. Però, grazie a te, ora so come sconfiggerti..》
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