Salve a tutti e benvenuti in un nuovo episodio di "la mitologia spiegata male" dalla vostra Rachele di fiducia!

Narratore: E da Narratore... In questo episodio tratteremo Afrodite, nel prossimo Ecate e nei due successivi Artemide e Apollo (Apollo non lo ha chiesto nessuno, ma essendo il gemello di Artemide ci sentivamo un po' incompleti a trattarlo un'altra volta).

Bene, iniziamo subitissimo.

Afrodite era la dea della bellezza, dell'amore, della generazione e della primavera. Secondo l'Iliade figlia di Zeus e Dione e secondo la Teogonia figlia di Urano. Secondo altri ancora c'erano due divinità che prendevano questo nome ed a una si collegava la bellezza ed ad un'altra l'amore e la generazione. (Io la considero una e figlia di Urano, come viene detto nella Teogonia di Esidio, ma dopotutto la religione greca non ha regole scritte come tutte le altre, quindi potete pensare quello che volete.) inoltre Afrodite essendo nata dal mare era la dea che invocavano i marinai.

Molto venerata a Cnido, a lei erano deticate poche feste (ma nonostante ciò molto solenni, anche a di scapito che fosse la dea dell'amore inteso come amplesso il suo culto era preso molto seriamente), ma in compenso abbiamo belle storie che la riguardano.

Non so se vi ricordate quando parlai di Eris (penso proprio di sì), ma oggi vi farò capire quanto poco dovete credere ai nomi che vengono detti, perché mi sono leggermente inventata l'antefatto dell'Eneide. Infatti Enea non era figlio di Paride, bensì di Anchise... Scusatemi tanto.

Afrodite e Psiche

Una persona normale tratterebbe questo mito parlando di Eros, ma secondo me Afrodite ne è protagonista quanto il figlio e Psiche.

C'era una volta Psiche (che io leggo alla greca con l'accento sulla e) che era una fanciulla di incredibile bellezza. La ragazza era così bella che era addirittura temuta e considerata una dea. La vera dea della bellezza, stanca di passare in secondo piano a causa di un mortale, chiese a suo figlio Eros di far innamorare la ragazza dell'uomo più brutto e avaro sulla faccia della terra, ma Eros nonostante usi le frecce da secoli ormai si punge con una di queste e si innamora di Psiche.

I genitori disperati perché non riescono a togliersi questa figlia da davanti consultano un oracolo che gli propone di vestirla a lutto e di farla mettere sulla cima di un monte. Prima o poi un mostro alato di cui anche Zeus ha paura sarebbe andato a prenderla per sposarla. I genitori di Psiche fanno come gli è stato detto, ma Eros, per salvarla dal suo destino, con l'aiuto di Zefiro rapisce la ragazza e la porta in un castello dove al buio consumano dei bellissimi rapporti sessuali.

Eros, nonostante fosse grande e vaccinato, della madre aveva un po' paura, così chiese a Psiche di non essere mai visto, ma le sorelle di lei, gelose di tutto quello che aveva la ragazza, la spingono a vedere il viso di quello che lei crede un mostro. Ma sorpresa sorpresona è Eros! Il bimbo bello nato da Mrs e Mr Olimpo, vincitori di ben tutte le edizioni! Ma un po' l'emozione, un po' l'imbranataggine Psiche fa cadere su Eros una goccia di olio caldo della lampada che stava usando per vedere il viso del suo sposo. Per il dolore il dio si sveglia e arrabbiato perché Psiche non aveva fatto come gli era stato detto vola via. La donna, in un tentativo disperato di far rimanere il dio con lei e gli si avvinghia alle gambe ma perde la presa e cade. Per il dolore tenta più volte il suicidio, ma gli dei non glielo permettono. Eh, ma grazie, sta porella ha perso l'amore della sua vita e ora manco può uccidersi, ma bene, della serie devi stare là e soffrire.

Così decide di viaggiare alla ricerca del suo sposo, così, dopo essersi vendicata delle sorelle per cercare la benevolenza degli dei promette di dedicarsi al primo tempio trovato, che coincidenza, è quello quello di Afrodite. La dea decide di creare per lei tre prove. Nella prima dovrà dividere dei semi in base alla grandezza, ma dopo aver deciso di rinunciare in partenza, delle formiche l'aiutano. Per la seconda prova dovrà raccogliere della lana dorata da delle pecore, ma come le verrà detto da una canna (anche se era molto più probabile che se la fosse fumata) queste pecore diventano aggressive col sole così dovrà aspettare l'arrivo della notte per raccogliere la lana. Per la terza prova Psiche fu mandata negli inferi a chiedere a Persefone un po' della sua bellezza, ma la giovane decide di tentare nuovamente il suicidio gettandosi da una torre, che si anima e le indica come fare. Durante il ritorno dal regno dei morti per la curiosità apre l'ampolla datale da Afrodite e contenente il dono di Persefone che altro non era che del sonnifero. In suo soccorso arriva Eros che la sveglia (tipo le principesse Disney!).

Così i due amanti vanno da Zeus che mosso a compassione (e probabilmente un po' dispiaciuto perché con Psiche non aveva bagnato il biscotto) li aiuta a riunirsi e rende Psiche la dea protettrice delle fanciulle e della psiche.

Dall'unione di Eros e Psiche nasce Voluttà, il Piacere.

Afrodite e Adone

Adone era un giovane bellissimo, di cui Afrodite si innamorò. Una parte del mito dice che la madre Mirra era stata spinta dalla dea a fare incesto col padre Cinira, re di Cipro. Una volta scoperto che aveva fatto sesso con sua figlia (perché prima non è che te ne accorgi, no?) decide di ucciderla, ma Afrodite, per salvarla la trasforma in un albero di mirra. Da questo albero naque Adone che fu preso sotto l'ala protettiva di Afrodite, che poi lo affidò alle cure di Persefone. Ma tra le due ci fu una contesa, perché entrambe erano ammaliante dalla sua bellezza. Così Zeus o Calliope (la musa del canto) decisero che il giovane avrebbe passato quattro mesi con una, quattro con l'altra e quattro da solo. Ma un giorno Ares, geloso del fatto che Afrodite per colpa di questo mortale non gliela dava più, accecato dalla gelosia si trasformò in un cinghiale e lo uccise (re Robert docet). In realtà Afrodite era stata avvertita delle intenzioni del dio della guerra e cercò anche di avvertire Adone, ma egli, innamorato della caccia più che della vita andò lo stesso.

Afrodite e Nerito

Nerito era l'unico figlio maschio del dio marino Nereo, e Afrodite, innamorata di lui, quando giunse il momento di andare sull'Olimpo gli propose di andare con lei, ma Nerito, per restare con le sorelle rifiutò l'offerta. Così Afrodite lo trasformò in una conchiglia.