La nostra caduca esistenza è
breve e insignificante.
Sopravviviamo ai sonnolenti giorni.
Seduti, inermi, su un'altalena,
con gli occhi, colmi di speranza, sempre fissi verso l'irraggiungibile orizzonte.
Dondoliamo tra caduchi attimi di vita,
che appaiono incessanti,
quando subentra la sofferenza e il dolore
per tutto ciò che desiderano,
per tutto ciò che vorremo essere.
Ci sovviene la perpetua noia
che porta con sé,
tristezza,
la cupa depressione pervade il cuore e l'anima.
Ci fa cadere nell'eterna disperazione.
Il nostro essere si distrugge di angosce e paure irrazionali.
Siamo costretti a nasconderci dietro a delle finte maschere.
Detestiamo essere impotenti.
Odiamo venire sconfitti.
Siamo consapevoli di non riuscire a raccogliere nessuna mela matura.
Siamo anime dannate,
vaghiamo sole, perse e disperate.
Aspiriamo all'assoluta libertà.
In silenzio bramiamo di raggiungere l'infinito cielo azzurro
per toccare un solo miraggio di felicità.
Ci rifugiamo nelle frivolezze degli amori, vizi e passatempi,
finché il vento soffia via le illusioni, spegne i nostri sogni.
La nostra esistenza è solo un effimera illusione,
di ciò che non saremo mai.
Ritorneremo sempre a piangere,
a soffrire, a patire, a tribolare.
Ci dondoliamo sempre sulla stessa altalena.
Abbiamo troppa paura di spiccare il volo come una rondine.
Di saltare nel verde prato sotto di noi,
di cadere, di correre,
di tentare, di vivere.
Che alla fine ci arrendiamo a noi stessi.
Ci lasciamo andare in balia di una marea di dolore
Aspettiamo solo di essere sconfitti dal Male.