Il sole caldo,
illuminava il mio viso
di piacevole calore.

Il vento leggero,
mi accarezzava la pelle
e scuoteva con delicatezza
i miei capelli dorati.

I miei occhi blu,
erano rivolti verso l'azzurro cielo.
Ammiravo,
assorta e incantata
quel pesco,
solo e abbandonato
nella campagna incolta.

I suoi mille rami
erano sbocciati,
in una moltitudine di fiori
rosa, come lo zucchero filato.
I petali erano morbidi e delicati.

Ne assaporai il profumo.
Chiusi le palpebre.
Fui immediatamente pervasa
da una sensazione di piacevole freschezza,
mai provata prima.
Inspirai quel beato sentimento di leggerezza.
Il mondo divenne quieto e sereno.

Una folata d'aria impetuosa
fece sussurrare
il piccolo albero.

Un fragile fioretto
si staccò da un bruno ramoscello
e volò,
sfiorandomi la guancia.

Giunse a me,
come una tenera carezza di primavera.