POV'S CATERINA/KHATRIN

Sento il telefono di Santiago suonare...
"RISPONDI!"urla da sotto la doccia.

"pronto?"pronuncio aspettando una risposta.

Silenzio.

"pronto?"ripeto.

"Niky,che fai?sbrigati... Sta per tornare"grida una voce dall'altra parte del telefono.

Rimango per un secondo paralizzata,
barcollando subito dopo verso il divano.

Ha detto Niky...?

Neanche il tempo di trovare le parole che la chiamata si stacca.

"va tutto bene?"chiede Santiago uscendo dal bagno pronto.

"chi era al telefono?"continua avvicinandosi preoccupato.

"Niky..."sussurro,piccole gocce scivolano dal mio viso.

"stai scherzando??"dice incredulo, scuoto la testa abbastanza seria.

Era lei...

Chissà se si ricorda di me...?

"dobbiamo andare!"dice Santiago riportandomi alla realtà.

Annuisco asciugandomi una piccola lacrima per poi scattare dal divano e afferrare le mie armi.

"andiamo"dico pronta.

Salimmo in macchina partendo, arrivando dopo pochi minuti davanti ad un enorme palazzo grigio mezzo distrutto:

"dovrebbe essere questo il posto"
commenta il biondo slacciandosi la cintura.

Annuisco."è qui che si trovano"dico quasi in un sussurro.

"sei sicura di stare bene?"chiede aggrottando la fronte.

Annuisco di nuovo.

"aspetta qui. Non appena ti farò il segnale mi raggiungerai."dico aprendo la portiera  per poi uscire.

Senza farmi vedere da nessuno mi intrufolo dal retro entrando dentro l'edificio:

Percorro un lungo corridoio e senza fare rumore salgo le scale trovandomi così,davanti ad una porta di metallo arrugginita.

La apro lentamente e sgattaiolo dentro nascondendomi dietro ad un muro quando,qualcuno mi afferra da dietro.

Merda.

"da quanto tempo Caterina"parla una voce a me troppo familiare.

"o dovrei dire Khatrin"sorride beffardo ad un centimetro dal mio viso.

Sento pungere il collo per poi vedere tutto buio...