Drin,drin.

"pronto?"dico sbadigliando con gli occhi ancora chiusi e impastati dal sonno."hey vita,che ne dici di venire da me?"chiede Natasha.

Natasha è la mia migliore amica,
anche lei come me fa la prostituta;ha gli occhi neri e i capelli castano-scuro,
è alta ed è una ragazza davvero dolce e divertente.

"vita onesta?sono davvero molto stanca..."dico rotolando una ciocca dei miei capelli sospirando.

"ho un idea!che ne dici se passo io da te e ordiniamo una pizza?"propone la mia amica aspettando una mia risposta.

"affare fatto!"dico sorridendo chiudendo poi la telefonata.

~DOPO UNA MEZZ'ORETTA~

Din,don.

Sento suonare il campanello,così il più velocemente possibile vado ad aprire:"VITAAAA!"urla Natasha abbracciandomi forte.

"Naty!"ricambio salutandola poi con un bacio sulla guancia.

Ho sempre pensato che fare la prostituta mi avrebbe cambiato molte cose nel corso della mia vita,ma senza questo lavoro,mi rendo conto che,
non avrei mai potuto incontrare e conoscere Natasha.

So che a volte è mentalmente difficile e anche stancante da un punto di vista fisico,ma tutto sta nel sapersi adeguare.

Ricordo ancora il mio  primo giorno di lavoro...e se non fosse stato per Naty con il suo ottimismo e la sua sicurezza,non ce l'avrei mai fatta.

~INIZIO FLASHBACK~

Non credo di essere a mio agio con questo vestitino...forse dovrei tornare indietro...Penso mordendomi il labbro inferiore nervosamente.

Per non parlare di tutti questi occhi puntati addosso poi.

"hey,è la tua prima volta qui?"chiede una ragazza alta e con un bellissimo fisico avvicinandosi a me.

Ha gli occhi neri come il carbone e i capelli castano-scuro che le arrivano sotto al seno;"ti senti bene?"chiede preoccupata.

indossa un vestitino grigio-cenere che le arriva a malapena sul sedere,ha un filo di trucco sul viso e per finire un paio di scarpe sempre di colore grigio molto,ma molto alte.

Mi chiedo come faccia a stare in perfetto equilibrio e a non inciampare.

"ci sei?"domanda poggiando una mano sulla mia spalla aspettando una risposta.

"ehm..si,si"dico tornando alla realtà.
"tutto bene,tranquilla."aggiungo scacciando qualsiasi altro pensiero.

"meno male."sospira sollevata.
"io sono Natasha"con un ampio sorriso sulla faccia.

"Niky"dico ricambiando imbarazzata.
" è il tuo primo giorno non è vero Niky?"chiede dopo qualche minuto.
Annuisco guardando il pavimento.

" si capisce così tanto?"chiedo alzando la testa imbronciata."in realtà no"ridacchia."d-davvero?"dico confusa,annuisce sincera.

"li vedi quegli uomini laggiù?"indica un piccolo gruppo davanti alla reception,annuisco.

"non facevano altro che spogliarti con gli occhi e chiedere se eri disponibile"
dice.

"ma non stavo facendo nulla..."dico.
Se non uccidere il mio povero labbro.

"vedi Niky...anche se eri completamente ferma,in qualche modo sei riuscita a catturare la loro attenzione.E questo è fondamentale per la compagnia di Gabriel."dice Natasha.

"sono sicura che al capo piacerai tantissimo"dice strizzandomi una natica.

"scusami..."dice"abbitudine"continua imbarazzata,scoppiamo a ridere."così voglio vederti.ora vai,di sicuro Gabriel ti starà aspettando"dice indicandomi la strada.

"ecco...io non credo di farcela...non sono pronta..."dico mordendomi le labbra.Natasha mi afferra per le spalle iniziando a parlare:

"ascoltami Niky,non c'è un momento giusto per essere pronti per questo genere di lavoro...bisogna solo credere in sé stessi ed essere forti.

Se hai scelto questo percorso ci sarà un motivo,che sia per problemi gravi o per semplice curiosità,non importa.

e anche se ti ho conosciuta da almeno venticinque minuti,sono certa che andrai alla grande. Sì semplicemente te stessa e comportati in modo naturale."conclude portandomi davanti ad una porta rossa.

"grazie..."dico sorridendo.
"sono sicura che che ci rivedremo molto presto"dice ricambiando.

" buona fortuna"

~
E da allora,non ci siamo mai separate.

"mi stai ascoltando?"dice Naty lanciandomi un cuscino in faccia.
"che? No..."dico tornando con la testa sulla terra.

"cosa ci facciamo mettere nella pizza?"ripete la domanda con il telefono fra l'orecchio.

"patatine,patatine,patatine!"ripeto come se fossi una bambina di cinque anni.

"sei la solita. Si scusi per l'attesa,allora due pizze con patatine e due birre. Grazie" dice Natasha chiudendo poi la chiamata.

"tra venti minuti il cibo arriva,che facciamo?"chiede buttandosi con molta eleganza sul divano.

"guardiamo un film?" propongo.
"aggiudicato!"dice.

~DOPO VENTI MINUTI~

"finalmente...stavo morendo dalla fame!"dico portandomi una mano sopra alla pancia che brontolava.

"pancia mia fatti capanna"dice la mia migliore amica addentando una fetta di pizza.