_PERCHÉ MI FAI SENTIRE SPECIALE SE NON LO SONO?_

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Uhm...

Che mal di testa!

Apro gli occhi di scatto ritrovandomi in una stanza,è così familiare...

Ad un certo punto corro in bagno e rovescio tutto quello che ho bevuto,
sento scostarmi i capelli dal viso:

"va tutto bene,ti tengo io"dice.
Continuo fino a rigurgitare pure la mia povera anima,per poi essere presa in braccio e fatta appoggiare delicatamente sul letto.

"tieni,bevilo e poi prendi questa. Ti sentirai meglio"continua porgendomi un bicchiere d'acqua e un aspirina.

"Santiago...?"sussurro confusa.
"non fare storie."afferro il bicchiere e faccio come dice.

"ti senti meglio?"chiede preoccupato sedendosi di fronte a me.

I nostri occhi si incrociano...

Annuisco distogliendo il suo sguardo.
"perché sono qui?" domando dopo pochi minuti.

Non risponde.

Continuo a fissare il lenzuolo-stranamente diventato interessante-per poi mordermi le labbra nervosamente.

"mi dispiace..."sussurra all'improvviso.

Con l'indice mi alza il volto delicatamente,facendo incastrare nuovamente i nostri sguardi:

"Sei qui perché non riesco a smettere di pensarti."inizia a dire,il mio cuore smette di battere.

"Credo di essermi innamorato di te..."

Okey...è ufficiale,non riesco a respirare più.

"Sono stato davvero un coglione,non volevo ferirti quel giorno...Ero geloso. Le cose che ti ho detto non le pensavo davvero.Ti chiedo scusa Niky."dice sincero afferrando le mie mani per poi stringerle forte.

Una strana sensazione di calore invade il mio corpo.

Credo di stare andando a fuoco.

"ti perdono."dico sorridendogli lievemente.

"d-davvero?"annuisco avvicinandomi al suo viso,per poi unire finalmente le nostre labbra.

Senza perdere il contatto mi fa sdraiare delicatamente sul letto,con una mano mi accarezza dolcemente la schiena quando,i ricordi della sera precedente tornano a farsi spazio nella mia mente:

"mi stai facendo male..."dico gemendo dal dolore.

"stai zitta troietta"dice mordendomi le labbra eccitato,continua a spingere veloce mentre penso a quanto sono stata una stupida.

Rimango pietrificata.

Sento colare da sotto le mie cosce uno strano liquido...

Abbasso lo sguardo notando delle macchie rosse scivolare lentamente.
Ma questo è... Sangue.

"ti prego fermati...mi fai male..."dico con gli occhi lucidi. "tanto lo so che stai godendo puttanella!"ansima sul mio collo.

Scoppio a piangere...

"Piccola che hai?"Santiago si stacca di colpo preoccupato.

Non rispondo.

Continuo a piangere senza guardarlo negli occhi,in quel momento la testa inizia a girare...

"portami in bagno..."dico velocemente.

Dopo essermi sentita meglio,
ritorniamo nella sua stanza sedendoci:

"mi dispiace,forse non dovevo..."lo blocco subito.

"tranquillo...non è colpa tua."
sussurro piano.

Ed ecco che ritorna quel fastidioso silenzio.

"ti va di mangiare qualcosa?"chiede dopo pochi minuti.

I miei occhi si illuminano.

Annuisco come una bambina di cinque anni che non vede l'ora di assaggiare un lecca lecca.

(questa potevo evitarla di scrivere😅)

Mi prende in braccio e cercando di non cadere,scendiamo al piano di sotto;

mi fa accomodare su uno sgabello ed incomincia a cucinare qualcosa.