Cap 7
-Puoi baciare la sposa.-
Un forte applauso si espanse per tutta la chiesa, mentre la giovane coppia si era appena giurato amore eterno davanti a Dio e a tutti i presenti.
E' già, Eros e Afrodite erano appena convolati a nozze.
Afrodite, insieme hai genitori erano riusciti a convincere Eros, di non sposarla quell'anno che aveva rivelato i suoi sentimenti, gli aveva chiesto e pregato di farle concludere la scuola e poi si sarebbero sposati un paio di mesi dopo che si era diplomata.
Anche se lui desiderava legarla subito a lui, erano riusciti a convincerlo e lui per quanto dominante e possessivo fosse, non riusciva a negare qualcosa che gli aspettasse di diritto e soprattutto desiderasse la sua bellissima donna.
La festa era in pieno svolgimento, un matrimonio completamente elegante ma anche con un pizzico di quel qualcosa in più, da non farlo sembrare troppo elegante e noioso.
Tutti componenti della "familia" erano presenti a quel matrimonio.
E anche se alcuni di loro non condividevano molto appieno quella unione, perché desideravano unirsi loro, con una parentela più stretta grazie a un matrimonio combinato con quella famiglia, avevano dovuto accettare che loro non avrebbero mai coronato il loro sogno, di unirsi a un potere più grande, come quello della famiglia Mendoza.
Già anche perché certamente non volevi trovarti contro uno di loro, specialmente l'esecutore.
Il boss si era appena sposato e adesso potevano dire che il re, aveva tutto il suo potere insieme adesso alla sua amata regina.
Adesso tutto era perfetto per Eros Martin Mendoza.
Era questo che stava affollando la mente del ragazzo, facendolo sentire finalmente appagato in tutti i sensi possibile.
Aveva il potere e la sua donna al proprio fianco, si sentiva finalmente come se fosse arrivato alla cima della montagna dopo aver suggellato finalmente l'atto finale per regnare come desiderava lui stesso.
La festa procedeva fra risate, cibo e balli, fino a l'arrivo della sera, la cui i nostri amati sposini se ne sarebbero andati dopo il taglio della torta.
Fecero il famoso taglio della torta, circondati da fuochi d'artificio scintillanti, rendendo tutto più magico e romantico, facendo apparire a gli occhi della piccola Afrodite come se stesse vivendo una bellissima favola.
-Credo che sia arrivato il momento che i nostri sposi, si ritirino per conto loro.-
Disse Zeus Raimundo Mendoza, alzando il calice pieno di champagne, augurando ogni bene hai suoi figli, perché si, erano i suoi figli e gli augurava solo il meglio, e tutto l'amore e la felicità di questo mondo.
Eros fece un piccolo sorrisetto malizioso, notando il rossore di sua moglie.
Cavolo sua moglie, quella parola nella sua testa, suonava come un canto sensuale e armonioso, accendendolo di desiderio.
Non vedeva l ora di andare a vivere nella casa che aveva acquistato ha sorpresa per loro.
E vivere il loro amore nella piena intimità di quella casa, come marito e moglie.
Afferrò Afrodite a mo di sposa, incamminandosi verso la porta dell'hotel, dove avevano celebrato il loro bellissimo matrimonio, sotto i fischi e gli applausi di tutti.
Afrodite si era coperto il viso con entrambe le mani per l'imbarazzo, sotto lo sguardo divertito di Eros, mentre si addentravano dentro il prestigioso e lussuoso Hotel, sentendo sempre più lontano i fischi e gli applausi rivolti a loro, mentre la musica procedeva così che la festa poteva continuare per tutta la notte.
Arrivarono al piano della loro suite, che era stata prenotata e preparata per una notte di nozze magica.
Afrodite si allungò con la mano, passando la chiave magnetica, rimanendo ancora fra le braccia di suo marito, che non aveva ancora intenzione di metterla giù, e aprii.
Entrarono dentro quella bellissima camera enorme, mentre Eros, richiudeva la porta con un calcio, avvicinandosi subito verso il loro letto, mentre Afrodite guardava incantata la camera, che era stata preparata per loro.
Era stupenda, un sogno.
Il sogno di ogni ragazza, che desiderasse una prima notte di nozze, piena di romanticismo.
Certo non era vergine, ma questo non cambiava il desiderio di avere la loro prima notte di nozze romantica, che ti rimaneva impresso per tutta la vita.
Sapeva che non era la loro prima volta, oh no..
E chi lo avrebbe tenuto a freno Eros per due anni, senza poterla toccare come lui desiderava.
No, no.
Assolutamente no.
Era una cosa improbabile.
Infatti stessa la sera del suo primo bacio, la cena si andò a benedire, tutto quello che aveva preparato con cura Afrodite, era andato "buttato" perché lui, l'aveva trasportata al piano di sopra, diretto nella sua camera con un'unica intenzione.
Farla sua completamente.
Una sera piena di sorprese.
Dichiarazioni, primo bacio e prima volta, si quella sarebbe stata sicuramente indimenticabile per lei.
Eros salì sulle scale del letto illuminate romanticamente con candele, adagiandocela sopra.
-Mia sposa, non posso crederci. Cazzo sei completamente mia bambolina.-
Disse, prima di sdraiarsi su di lei, per poi premere le sue labbra frementi su le sue dolci e tenere come fragole mature, baciandola con desiderio crescente e amore.
Presero a spogliarsi a vicenda, togliendosi i loro vestiti, mentre gli occhi pregni di desiderio cocente di Eros, la stavano mangiando viva, facendola sentire piccola e vulnerabile, ma anche tanto amata e desiderata.
Si, era esattamente così, che si sentiva quando lui la guardava in quel modo.
E il che era sempre.
Ed era un qualcosa di assolutamente bellissimo e speciale per lei.
Le loro labbra si unirono nuovamente per un nuovo bacio, mentre le mani di entrambi accarezzavano sensualmente i loro corpi nudi e frementi di desiderio.
Quel desiderio carnale che ti faceva agognare di unirti nell'unico modo più bello e speciale, legandosi anima e corpo, diventando un'unica cosa sola.
Eros, si sistemò meglio fra le cosce calde e sensuali di Afrodite, mentre la sua bocca scendeva lenta e sensuale, dalle sue labbra, lungo la sua gola fino hai suoi seni pieni e morbidi, catturando un bocciolo fra le sue labbra, iniziando a succhiarlo e torturarlo sensualmente, mentre prese a entrare finalmente dentro di lei.
Dentro sua moglie.
Quella parola, lo stava rendendo folle di desiderio.
Afferrò entrambi i suoi polsi portandoli in alto sopra la sua testa, tenendola intrappolata sotto di se.
Così sottomessa e accogliente, era sempre così gli piaceva prenderla.
Lui così dominante, e lei così dolce e sottomessa a lui e al piacere che era pronto a donarle ed essere donato da lei stessa.
Entrò finalmente dentro di lei, con la sua grossa e lunga presenza, invadendo quello stretto passaggio, caldo e accogliente, facendolo ruggire di puro piacere.
-Cazzo, piccola!-
-Amore..-
Sospiro in preda al piacere la ragazza, mentre allacciava le gambe, intorno hai fianchi duri di suo marito.
Eros prese a muoversi dentro di lei, con spinte lente, cadenzate e profonde.
Quella sera voleva godersela, era giusto.
Una notte di nozze romantica e dolce, come la sua donna si meritava, anche se lui amava un diverso tipo di sesso a questo, ma non gli dispiaceva ogni tanto un po' di dolcezza e romanticismo.
Non gli dispiaceva, unirsi dolcemente alla sua donna, che lo accoglieva dentro di se, stringendolo come una morsa sensuale.
Continuò a muoversi dolcemente dentro di lei, ma con affondi profondi, ancora e ancora, fino a che entrambi non raggiunsero insieme l apice del piacere.
Unirono le loro labbra in un bacio pieno di amore, abbeverandosi dei loro gemiti di piacere l'uno dell'altro, mentre raggiungevano un orgasmo lento e dolce, disfacendoli completamente anima e corpo.
Si era stato un qualcosa di completamente diverso.
Qualcosa di dolce e di assoluto.
Come a coronare finalmente il loro amore eterno.
-Ti amo amore mio.-
Sussurrò Afrodite, sulle labbra di Eros, ancora unite.
Eros le liberò i polsi, baciandola ancora e ancora, sussurrando a ogni bacio, quanto l'amasse e quanto rendesse la sua vita piena e speciale.
Era un bastardo, sapeva di essere un mostro, e non gli dispiaceva esserlo, anzi ci sguazzava nel potere e nell'oscurità, ma agognava anche l'amore e la vicinanza della sua donna, sentendosi dannatamente felice e completo.
Le loro anime, una pura e l'altra oscura, si sarebbero amate anche dopo, oltre l'eternità.
Continua
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