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Cap 17

Eros

Ero appena entrato nel mio locale, dove vedevo i miei clienti giocare hai tavoli, da lì a un'ora l'essenza avrebbe chiuso e riavrebbe riaperto questa sera alle dieci.

Vedevo alcune ragazze che lavoravano lì, essere prese da alcuni dei nostri clienti, alcuni di loro erano giocatori incalliti, che amavano sperperare il loro denaro nel gioco, nelle puttane, in alcool e droga.

Li vidi dirigersi verso l'ascensore dove li avrebbe condotti al piano che portava alle camere private, ancora disponibili per un ora, prima che chiudessimo il locale.

Mi avvicinai a l'ascensore, premendo il pulsante, aprendosi subito dopo le porte entrandoci dentro, dirigendomi al terzo piano, dove avrei trovano Manuel.

Pochi secondi dopo e stavo uscendo dall'ascensore, andando verso il bancone del bar, dove c'era seduto Manuel, insieme ad una prostituta che si stava alzando in piedi in quel momento, vedendo Manuel riallacciarsi pantaloni e passare una banconota da cento euro, intimando alla ragazza di andarsene.

-Pompino matuttino?-

Dissi, ghignando maliziosamente, mentre mi andavo ad accomodare allo sgabello di fianco al suo, mentre ordinavo un bicchiere di birra al ragazzo dietro al bancone.

-Avevo bisogno di svuotarmi, stasera non ho avuto il tempo per una scopata.-

-Oh.. Povero piccolo.-

Dissi con voce provocatoria, mentre lo sentivo mandarmi a fanculo, facendomi ridere divertito.

-Allora, che succede?-

Dissi, tornando immediatamente serio, mentre volgevo lo sguardo verso Manuel.

-E' successo che Sula ha tentato di spacciare proprio davanti al tuo casinò, mentre cercava di corrompere alcune dei nostri ragazzi dello spaccio.-

-CHE CAZZO STAI DICENDO?-

-Mi hai sentito. Ti ha letteralmente sfidato sul tuo territorio.-

-Questo non è solo il mio territorio, ma è la città è mia cazzo!-

Dissi, afferrando il bicchiere colmo di birra posato sul bancone, buttando giù qualche sorso.

-Lo so fratello, Arbor Sula, stava provando a spacciare la sua roba e ha tentato di corrompere alcuni dei nostri ragazzi, il coglione si sta muovendo.-

-Bene, se vuole morire, sono pronto a farlo fuori.-

Dissi, mentre inchiodavo il mio sguardo infuriato al suo.

Quel pezzo di merda arriva nel mio territorio, cercando d'impossessarsi della mia città e non solo mi sfida anche cercando di prendere i miei ragazzi, il bastardo vuole morire.

Ho lasciato correre troppo, dovevo farlo fuori quella fottuta sera, che hanno tentato di fotterci le armi al porto.

Nessuno prenderà il mio trono, affonderà ancora prima di provarci.

Cazzo, non credevo che quel fottuto bastardo si stesse preparando, stesse cercando uomini di cui, anche in mezzo hai miei.

Ma i miei ragazzi erano fedeli, sapevano da che parte stare, sapevano anche che se osavano tradirmi si ritrovavano come mangime per pesci e concime per il terreno.

Su di loro avevo fiducia, perché oltre alla loro lealtà avevo anche il loro timore nei miei confronti e questo, era un bene per me.

-Pensi che abbia in mente altro e che questa era una fottuta provocazione?-

Dissi, guardando il mio migliore amico.

-Sinceramente? Credo che il fottuto bastardo insieme a quel coglione di suo fratello, stiano escogitando qualcosa di diverso. Vogliono il tuo potere, ho almeno una fetta e stanno cercando di provocarti, quindi non cedere. Non cadere in provocazioni, aprendo una guerra inutile se possiamo evitarla.-

Mi passai una mano sul viso, mentre cercavo di capire cosa avesse in mente.

Si questa era decisamente una provocazione e certamente non avrei ceduto cadendo nella sua trappola, sono l'esecutore sono il boss della mafia Messicana, con il cazzo che due albanesi del cazzo, vogliono prendere ciò che mi appartiene, non succederà cazzo.

Prima capirò cosa vogliono e prima potrò agire come meglio credo.

Peccato che in quel momento, non avrei immaginato che mi avrebbero provocato a tal punto che avrei quasi del tutto perso la testa.


Afrodite

Quella mattina ero uscita con mia madre, la madre di Eros, ma per me era sempre la mia mamma, la donna che mi aveva cresciuta e adottata quando ero ancora solo una bambina.

Eravamo andate in città per scegliere un vestito per la festa che si sarebbe tenuto venerdì alla villa dei miei, con tutte le persone appartenenti "alla familia" per l'evento della nascita di mia figlia.

Era assurdo che avevano queste cavolo di tradizioni, persone che erano alleati a mio marito, solo perché lo temevano, alcuni certo lo rispettavano profondamente ed erano alleati veri da i tempi di suo padre, ma altri erano solo perché volevano ottenere favori e avere il boss come loro alleato.

Se non puoi batterli unisciti a loro.

Non ne capivo niente di questo mondo, ma ci ero cresciuta e qualcosa lo avevo appreso, certo il giusto, perché ciò che facevano fuori casa rimaneva fuori casa e non dentro le mura famigliari.

Ma avevo visto, si nota il loro modo di ragionare e di fare e anche se ci ero cresciuta e si vedeva lo sguardo di alcuni di loro, quando ero piccola mi intimorivano.

Dato che alcuni non erano sguardi sinceri.

Ma credo che a l'epoca mio padre sapesse come lo sa Eros, che alcuni di loro, sono suoi alleati, perché sanno che se non sei dalla parte del più forte, il re rischia di schiacciarti.

Io invece avrei desiderato tutt'altra vita per noi.

Ma so che è impossibile, lui era nato in una famiglia che da generazioni erano ciò che erano e poi era destinato a prendere il trono di suo padre, ma a parte questo so che Eros, è nato per questo, si è preparato che era ancora un ragazzino e sapevo che sarebbe successo hai nostri figli se fossero venuti maschi.

Non mi aveva mai raccontato come si entra a far parte della familia e non ci tenevo a saperlo, il modo in cui entri in quel mondo, potevo solo immaginare che era qualcosa di orrendo e brutto.

E poi amava il potere che aveva e il terrore che riusciva a scaturire con la sua presenza.

Credo che ognuno di noi sia destinato a qualcosa, lui a essere ciò che è, e io ad amare una persona totalmente oscura, ma che quando sta con me, riesce a vedere quello spiraglio di luce, che ancora esiste in lui e che lo mostra solo nei nostri momenti intimi e speciali.

Avrei potuto volere qualcosa di diverso e ammetto che alle volte lo vorrei, ma ho accetto che non tutto ciò che desideriamo possiamo ottenerlo, ma essere felici con quello che si ha.

Lo accetto, lo accettato, perché sono cresciuta in questo mondo e, è impossibile sfuggirgli, ma credo che se il mio cuore non si fosse legato alla persona che amo, ora non sarei come sono.

Non sarei felice e amata come lo sono ora, per quanto avrei desiderato un futuro diverso per noi, per certi versi non cambierei e desidererei niente di diverso, perché infondo è grazie a questo mondo che ho incontrato casualmente, sarà il fato non so, l'amore della mia vita.

Quindi sono alle volte un controsenso che vorrei una vita diversa per noi, ma allo stesso tempo sono felice lo stesso non di quello che fa ovvio, ma di avere lui al mio fianco.

-Tesoro che ne dici di questo?-

Mi risvegliai dai miei pensieri, non rendendomi conto di essermi persa nei miei ragionamenti e che eravamo entrate dentro un negozio.

"-Mio Dio Afrodite, non perderti così.-"

Lanciai uno sguardo verso l'abito che aveva fra le mani mia madre e credo che quello fosse perfetto.

-Mi piace mamma, lo provo subito.-

-Bene, vai ti aspetto qui, nel frattempo vedo qualcosa per me.-

Sorrisi afferrando il bellissimo abito azzurro ed entrai nel camerino, sotto lo sguardo incuriosito della proprietaria di quella boutique.

Si lo so, le sarò sembrata una tipa strana che era persa nel suo mondo.

Sospirai scuotendo la testa, mentre mi richiudevo la porta del camerino alle mie spalle, mentre appendevo l'abito, pronta per provarmelo.

Avevo ogni tanto la tendenza di perdermi nei miei pensieri, isolandomi completamente dal posto in cui mi trovo in quel momento.

Non lo facevo ha posta, era una cosa che avevo da piccola, non sapevo spiegarmi perché ogni tanto mi perdevo in quel mondo, ero semplicemente fatta così.

Lo so, forse ero strana.

Ma chi infondo non lo è un po' strano!?

Presi a spogliarmi completamente, per poi afferrare l'abito appeso alla gruccia, infilandomelo.

Era magnifico, mi faceva sentire come una principessa.

-Tesoro a che punto sei?-

-Fatto mamma, finisco di sistemarmelo ed esco.-

Sistemai e lisciai il vestito, davanti allo specchio, per poi aprire la porta del camerino e uscire fuori.

-Mio Dio tesoro, sei un incanto.-

Sorrisi timidamente, mentre mi voltavo per farle vedere come mi cadeva addosso.

-Lo prendiamo!-

Ridacchiai divertita, rientrando dentro al camerino, per cambiarmi, uscendo cinque minuti dopo.

-Mi dici che succede tesoro?-

Spostai lo sguardo verso mia madre, che stava aspettando che le consegnassero le due buste, con il suo e il mio abito, alla fine lo aveva preso anche lei.

-Niente mamma, sciocchezze.-

Dissi, mentre mi allungavo afferrando le buste, pronte a uscire di li.

-Che ne dici due chiacchiere davanti a una mega fetta di torta al cioccolato?-

-Andiamo!-

Dissi, incamminandomi lungo la strada, sotto le risate divertite di mia madre.

Venti minuti dopo, eravamo sedute al tavolino, di una famosa pasticceria del posto, mentre mi gustavo amabilmente la mia fetta di torta al cioccolato, con fragole.

Dio era buonissima, e credo che anche la mia principessa stia apprezzando molto.

-Allora bambina, raccontami tutto.-

Alzai lo sguardo verso mia madre, che si era presa una cischeic hai frutti di bosco.

Mi portai una mano sul ventre, mentre lo accarezzavo con dolcezza, continuando a mangiare tranquillamente, cercando le parole giuste da dire.

-Non è niente, solo che non mi piace molto l'idea di questa festa, so che in questo mondo si usa così e soprattutto il boss a dei doveri.-

Vidi mia madre sospirare –ti capisco tesoro, anch'io a l'epoca non ero molto entusiasta di dare una festa quando ero incinta, io.. E' stata dura anche per me abituarmi a questo mondo essendoci non nata, e ancora tutto ora non mi sono del tutto abituata, ma funziona così e dobbiamo solo accettarlo, non possiamo fare altro.-

-Già, so che è stupido, lo so. Ma alle volte non pensi che poteva essere diverso?-

-Dici, una vita diversa da questa e lontano da tutto questo?-

Disse, lanciando un'occhiata a gli uomini a due tavolini più indietro che ci tenevano d'occhio a distanza.

-Si, con papà. Insomma se fosse stato una persona "normale" ci pensi mai?-

-Uh costantemente, mi immagino se fosse stato diverso si, ma è così. Infondo se non fosse stato tutto questo tesoro, pensaci, forse io e Zeus non ci saremmo mai incontrati. E non avrei avuto la fortuna di avere Eros e l'arrivo della mia bellissima bambina in una sera per caso. Forse non avrei avuto tutto questo, e non parlo del potere e dei soldi che a me non me ne mai importato nulla, ma dell'amore della mia vita e di te ed Eros.

Credo che tutto sia scritto e destinato nel nostro percorso, non dico che ci possa piacere tutto, ma dobbiamo cogliere il bello che ci viene donato, e prenderlo e proteggerlo con tutte le nostre forze.-

-E' vero, hai ragione mamma.

Io sono stata fortunata, ho trovato voi e dentro quella stessa casa non avrei mai immaginato d'incontrare la mia anima gemella.-

-Vedi? Era tutto scritto e cogli il bello di ciò che ti è capitato. Certo mi ci metto anch'io, avrei voluto una vita normale ma infondo la normalità cos'è? Non è per tutti.

Ognuno di noi è destinato a qualcosa di speciale e si incomprensibile alle volte, ma bisogna prendere il bello di ciò che ci viene dato, sempre. E tu hai noi e un uomo che pende dalle tue labbra figlia mia e per non parlare dell'arrivo della nostra prima e splendida nipotina.

Voglio essere una nonna piena di nipoti sappilo!-

Risi divertita, allungando la mano verso mia madre stringendola dolcemente –grazie mamma.

Tu sei non solo mia madre ma anche la mia migliore amica, il rapporto che ho con te, non sono mai riuscita a costruirlo con nessun altro nemmeno hai tempi della scuola.-

-Andrà tutto bene bambina mia, avrete un futuro pieno e brillante di puro amore e felicità, potrà capitare durante il cammino qualcosa di complicato, ma sappi che voi riuscirete a uscirne sempre vincitori.

E smettila di perderti in quella tua testolina brillante.-

Sorrisi, mentre mi tagliavo un altro pezzo della mia amata torta, sentendomi subito meglio.

Rhianna è una donna eccezionale e io mi reputo molto fortunata a essere sia sua figlia, che sua nuora allo stesso tempo.

Quella donna a il potere, di far sembrare tutto semplice e i pensieri li fa sparire in un batter d'occhio, forse perché infondo lei ci era passata prima di me.

Continua

Cuoricinii💛
Buon Ferragosto🎉💛!

Come state?
Spero con tutto il cuore che state bene, anzi no benissimo!💛😘

Grazie di cuore per tutti i commenti, le stelline, l'elenco lettura e le visualizzazioni, grazie immensamente di cuore a tutti!😍💛
Vi adoro, al prossimo aggiornato!
Passate una bellissima giornata e chi va in ferie oppure, lo sono già, buone vacanze💛!
Ancora buon ferragosto!
💛💛💛💛💛

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