Cap 14
Afrodite
Ero sul tappeto di casa, mentre aspettavo l'esito del test che avevo appena fatto.
Dio ero così in ansia.
E se non lo fossi stata?
E se non ero incinta?
Eppure avevo la sensazione di esserlo insomma, poteva essere che lo fossi!
Dio, speriamo di si, lo desidero così tanto.
Ero andata a comprare il test in farmacia questo pomeriggio, ammetto di essere sgattaiolata di nascosto, ero riuscita a illudere gli uomini di mio marito, grazie anche a l'aiuto della nostra capo governante Melina.
Avevo fatto credere di essere rimasta su in camera, e invece ero riuscita a sgattaiolare senza farmene accorgere.
Non chiedetemi come cavolo ci ero riuscita, ma la fortuna quel pomeriggio era dalla mia parte.
Non volevo che gli comunicassero che ero andata in fondo alla strada, dove si trovava la prima farmacia nelle vicinanze.
Non volevo, volevo che fosse una sorpresa, se fossi stata incinta.
Ero uscita a comprare il test e poi ero rientrata a casa, e di nuovo la fortuna era dalla mia parte, credo che una fortuna del genere non mi ricapiti più.
Ero corsa in camera, e mi ero messa sul letto, mentre l'indecisione di farlo premeva dentro di me.
Avevo paura di non esserlo, lo so era sciocco, ma lo desideravo così tanto, che avevo paura di una risposta negativa.
So che ci vuole tempo, e non bisogna abbattersi la prima volta se non lo si è, ma non so, forse ragionavo in modo errato, di abbattermi se non lo fossi stata.
Ma il desiderio forte di diventare madre mi riempiva la mente e il cuore e poi secondo me, forse sbagliavo a illudermi ma, ero convinta che dentro di me, lo fossi.
Alla fine un paio d'ore dopo, mi ero decisa a farlo.
Ero andata in bagno, e poi ero scesa di sotto, andando in sala aspettando la risposta.
Ma sembrava che i minuti non passavano mai.
-Mi pequeña golondrina.- ( mia piccola rondinella)
Alzai lo sguardo, trovando il mio bellissimo uomo, che mi stava guardando con fare incuriosito, mentre si sfilava gli occhiali da sole, rendendolo un adone in tutti i sensi.
Dio, quanto ero dannatamente fortunata ad avere un ragazzo così bello al mio fianco.
-Che stai facendo mi niña?- (bambina mia)
Disse, avvicinandosi dopo aversi sfilato la giacca di pelle posandola sul divano, venendo verso di me, abbassandosi sulle ginocchia.
Mi tirai su, mettendomi seduta a gambe incrociate, mentre tenevo stretta nella mia mano il test.
-Io..-
Lo vidi abbassare lo sguardo verso la mia mano, vedendo la sua espressione cambiare completamente.
Realizzando ciò che avevo appena fatto.
-Non ti chiederò come hai avuto quel test, so che non mi piacerebbe la risposta, quindi lascerò passare mi amor, ma che ne dici, di vedere la risposta.-
Mi morsi nervosamente il labbro inferiore, non avendo il coraggio di vedere finalmente la risposta del test, grazie al tempo scaduto.
-Ho paura di guardare.-
Lo vidi alzare quel bellissimo sguardo di ghiaccio, pieno di fuoco, si aveva uno sguardo che era capace d'incendiarti l'anima, di desiderio e possesso, facendoti sentire desiderata e appartenuta e soprattutto amata.
Lo vidi mettersi seduto, per poi afferrarmi delicatamente per le braccia –Vieni qui.-
Disse, con quella sua voce calda, dominante e sensuale, mentre mi attirava fra le sue gambe, stringendomi a se, trovandomi seduta così, circondata dalle sue forti e possenti braccia, mentre il calore del suo corpo e il suo profumo invadeva piacevolmente i miei sensi, stordendomi completamente.
Sentii il calore del corpo duro del mio uomo, premere contro la mia delicata schiena, mentre, con il braccio destro rimaneva intorno hai miei fianchi e con la mano sinistra sfilava il test intrappolato nella mia mano.
-Lo vedremo insieme.-
-Aspetta mi vida non.. Non sono pronta..-
-Lo sei.
Fidati di me.-
Disse, prima di posare lo sguardo sulla risposta del test.
Vidi un sorriso dolce, non quelli che usava di solito da ti strappo le mutandine, no era un sorriso dolce e raro, pregno d'amore che lo riservava solo nei nostri momenti intimi e speciali, sentendo il mio cuore accelerare i battiti, come le ali veloci di un colibrì.
Mi mise la risposta del test davanti a gli occhi e lessi più e più volte..
Incinta.
Incinta di tre settimane.
-Oddio amore, aspettiamo un bambino!-
Dissi, quasi urlando per la forte e immensa gioia, che stava invadendo il mio cuore.
Mi rigirai fra le sue possenti braccia, mettendomi in ginocchio fra le sue gambe, mentre gettavo le mie braccia intorno al suo collo, stringendolo a me.
Sentii le sue possenti braccia, avvolgere il mio corpo, mentre mi attirava più verso di lui, mentre le sue labbra sensuali si scontravano sulle mie, dando il via a un bacio pieno di amore e desiderio, mentre il mio cuore batteva all'impazzata dalla gioia, rendendomi la donna più felice del mondo.
Presto saremmo diventati genitori, c'era qualcosa di assurdamente più bello di questo?
No, non credo, oltre a l'amore della tua vita questa era il secondo amore più grande della tua vita, che avrebbe reso la nostra vita piena e felice, ancora di più, di come era già.
-Ti amo.-
Sussurrai attraverso i nostri baci che stavano diventando sempre più esigenti e desiderosi.
- Y te amo mi razón de vivir.
Ya amo, nuestra joya preciosa, que va creciendo día a día, momento a momento, dentro de ti mi reina.-
(E io amo te mia ragione di vita.
Amo già, il nostro gioiello prezioso, che sta crescendo giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, dentro di te mia regina.-)
Continua
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