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Cap 13

Afrodite

Ero appena uscita dalla casa dei miei, ero rimasta a pranzo da loro, e poi avevo deciso di tornare a casa nel pomeriggio.

Solo che durante il tratto per il mio rientro a casa, avevo detto a uno degli uomini di mio padre di fermarsi sulla spiaggia, volevo stare un po' da sola.

Mi era venuta una voglia incredibile di gelato e una passeggiata sulla spiaggia, così mi ero fatta lasciare lì, anche se sapevo che non ero completamente sola, mi tenevano d'occhio a vista, però mi lasciavano tutta la privacy di cui avevo bisogno.

E ora mi trovavo sulla spiaggia soleggiata e bellissima della nostra città, godendomi i raggi pomeridiani con un bel gelato fra le mie mani.

Avevo mandato un messaggio a Eros, per fargli sapere dove mi trovassi, anche se immaginavo che gli uomini di mio padre avessero già comunicato dove mi trovassi.

Già la mia vita era questa, alle volte mi pesava, ma comunque non ci avrei rinunciato, non per lo stile di vita, nemmeno per i soldi, ma per l'amore che avevo per la mia famiglia adottiva e per l'amore incondizionato e perso per il mio uomo.

Lo amavo follemente, la mia vita non sarebbe la stessa se non ci fosse lui, ne sono convinta.

Ti accorgi quando si è destinati a qualcuno, intendo l'anima gemella.

Quando la si trova, la tua anima diventa immediatamente completa.

E la mia anima credo che sia sempre stata completa fin da quando ero solo una bambina, ovviamente inconsapevolmente, ma mi sono sempre sentita completa di fianco a Eros.

E forse questo l'amore?

Si.

Sentirsi completi, amati dalla persona che si ama.

L'anima gemella è un qualcosa di raro, ma quando la si trova, si è incredibilmente fortunati.

Io nella sfortuna di essere stata abbandonata, avevo trovato la fortuna di una famiglia amorevole anche se non era proprio nei canoni di una famiglia normale, ma erano comunque la mia famiglia.

Una famiglia, che mi aveva presa, e amata, coccolata, protetta dal primo momento, che mi avevano trovata.

E poi c'era lui, lui credo che sia stato mandato da Dio nel mio cammino.

Parlo nel senso di, aver perso qualcosa, ma di averne trovato altrettanto qualcosa di grandioso e bellissimo.

E credo che il destino ho come lo si voglia chiamare, alle volte a strade particolari e diverse che ti fa percorrere, però alla fine ti fa trovare la destinazione speciale a cui si è stati destinati.

E io l'avevo trovata in lui.

Non so se ci saremmo mai conosciuti in ambito diverso, oppure ci saremmo mai incontrati lungo una strada, ma infondo, io penso proprio di si.

Perché quando due anime gemelle sono destinate a stare insieme, non è il come.

Ci può volere del tempo, ma prima o poi si trovano il modo d'incontrarsi.

E quando la si incontra, beh la tua vita automaticamente acquista un senso, il senso della tua anima che viene completata dall'altra persona a cui si era destinati da tempo, facendoti sentire completa, amata e soprattutto a casa.

Mi avvicinai a un cestino, buttando la carta del gelato ormai finito, per poi proseguire la mia passeggiata, non accorgendomi di essermi allontanata troppo.

Mi fermai verso la riva del mare, sedendomi sulla sabbia, godendomi la vista mozzafiato che mi si presentava davanti a gli occhi, inebriandomi della vista e del profumo frizzante della salsedine.

-Mi scusi?-

Mi riscossi dai miei pensieri, trovandomi un bellissimo ragazzo di fronte a me, con sguardo magnetico e una sigaretta sulle labbra.

Si vedeva che però non era di questa zona.

-Si?-

Sorrisi gentilmente, spostandomi i capelli dal viso, che mi stava facendo volare il vento.

-Avrei bisogno di un informazione.-

-Mi dica.-

-Dove posso trovare un benzinaio qui vicino? La macchina è quasi a secco, e rischio di rimanere a piedi.-

Disse con quel sorrisetto malizioso, mentre si guardava intorno in modo strano, quasi con fretta.

Lo guardai incuriosita, dallo strano atteggiamento e non so perché la domanda mi sembrava inventata sul momento.

Cercai di non dar a vedere, la sensazione che mi suscitava quest'uomo, non so perché, emanava strane vibrazioni e non intendo positive.

-A cinque minuti a piedi da qui, più avanti sulla strada ce ne uno.-

-Oh.. Davvero? La ringrazio deliziosa ragazza.-

Disse, con uno strano accento straniero, ma non riuscivo a capire di dove fosse, mentre mi strizzava l'occhio, andandosene subito dopo con passo veloce, mentre lo guardavo con fare curioso, non so, mi è sembrato del tutto strano.

Mi tirai su in piedi, pronta a tornare a casa, ma la strana sensazione di quel ragazzo che mi aveva appena trasmesso, non riusciva ad andarsene.

Sospirai, insomma non mi aveva fatto niente di male, solo una semplice domanda, anche se mi dava molto l'impressione di una cavolata, ma comunque non mi aveva fatto niente.

E allora perché mi aveva lasciato quel senso d'inquietudine?

Sospirai, cercando di scacciarla di dosso, mentre uscivo dalla spiaggia, dirigendomi al parcheggio pronta a tornare finalmente a casa, mentre vedevo gli uomini di mio padre avvinarsi a me, con sguardo serio, credo che mi sono davvero allontanata troppo dalla loro vista.

Sospirai, cercando di scusarmi con lo sguardo, promettendo che non capitava più e stando più attenta la prossima volta.

Non credo che glielo avrebbero detto ne a mio padre ne a Eros, insomma non era mai successo e grazie a Dio non mi avevano visto rispondere a quello sconosciuto, non oso immaginare che poteva succedere.

Scossi la testa, salendo in macchina, con tutti quei pensieri, cercando di scacciarli, mentre chiudevo lo sportello della macchina, pronta a tornare finalmente a casa.

Eros

Ero seduto nel mio ufficio, mentre aspettavo l'arrivo di Fernando Perez, un cliente e un assiduo giocatore del mio casinò, per non parlare anche un fottuto idiota alcolizzato che spendeva tutti i suoi soldi in puttane indebitandosi fino a l'osso.

E qui entravo in gioco io, non sia mai, che non conceda del denaro a questi poveri miserabili, e guadagnarci

sopra.

Chi ero io, per giudicare questi fottuti uomini, privi di spina dorsale che spendevano tutto ciò che avevano, in droga, gioco, alcool e prostitute?

Nessuno, perché era anche grazie a questi poveri bastardi che, il mio potere aumentava sempre di più.

Sapevano, che ciò che chiedevano davo, se lo ritenevo opportuno, ma sapevano anche il rischio, non ero io a cercarli, erano loro che cercavano me, e se chiedevano io davo, ma se poi non avrebbero potuto ripagare, beh in quel caso l'esecutore che era in me, entrava in azione, sguazzando nel loro merdoso sangue.

Mi alzai, andando verso il mobile bar, per versami da bere, mentre attendevo l'arrivo, di Perez, notando il suo essere tremendamente in ritardo e io odiavo i ritardatari.

Gli avrei concesso altri cinque minuti, poi poteva andarsi a farsi fottere.

Afferrai la bottiglia di tequila dal mobile, insieme a un bicchiere di cristallo, prendendo due cubetti di ghiaccio dal congelatore, per poi versare il tutto nel mio bicchiere, mentre mi dirigevano verso il divano in pelle appoggiato al muro, dall'altro lato della stanza, andandomi ad accomodare, bevendo il mio amato liquore, mentre la mia mente, ripercorreva le poche ore prima, passate a scopare quella deliziosa donna, di mia moglie, che spero presto avrei reso madre.

Avevo notato qualcosa di diverso il lei, partendo dai suoi seni, trovandoli più gonfi del solito, facendomi sorridere maliziosamente.

Oh si..

Cazzo, dovevo darmi una calmata.

Mi sistemai il cavallo dei miei pantaloni, sorseggiando la mia tequila, mentre speravo di aver visto giusto, dandomi la conferma che la mia bambina fosse incinta.

Mi riscossi dai miei pensieri avvertendo un leggero bussare dalle porte del mio ascensore.

Mi alzai, andando verso la mia scrivania, prendendo il telecomando che azionava le porte, trovando uno dei miei uomini Enrico, insieme a Perez.

-Signore.-

-Puoi andare Enrico, te lo rimando giù io.-

Dissi, mentre intimavo l'altro uomo a fare un passo avanti, per entrare nel mio ufficio, mentre il mio uomo premeva il bottone di scesa, per tornare al piano principale.

-Bene, si accomodi pure Signor Perez.-

-Buongiorno Signore, la ringrazio.-

Disse, mentre andava ad accomodarsi di fronte alla mia scrivania, mentre io mi accomodavo di fronte a lui con fare rilassato, bevendo l'ultimo sorso della mia amata tequila posando il bicchiere ormai vuoto sulla mia scrivania.

-Allora, passiamo direttamente al sodo, di quanto hai bisogno Fernando?-

Dissi, inchiodando il mio sguardo sicuro nel suo, completamente terrorizzato dalla mia presenza, facendomi ghignare con fare divertito.

-Vorrei chiederle un prestito di cinquanta mila euro, Signore..-

-Bene, bene, bene..

Posso anche accordartelo Fernando, sai però che dovrai ripagarmi puntualmente tutti i mesi, fino alla scadenza dell'anno e della somma data, se questo non avverrà beh..

La prima sarà un avvertimento la seconda..-

Non finii la frase, piena di sotto intesi, mentre il mio sguardo glaciale si puntava nel suo tremante.

-Si, Signore lo so.-

-Bene, non ce bisogno che dica altro.-

Dissi, alzandomi in piedi, andando verso la seconda porta del mio ufficio, emettendo il codice per farmi aprire la porta, dove tenevo la cassaforte blindata, prendendo tutti e cinquanta mila euro, mettendogli in un borsone, uscendo subito dopo, mettendo il codice di chiusura della porta.

Mi avvicinai a l'uomo tremante dalla mia forte presenza, mentre si alzava in piedi, passandogli il borsone.

Allungò la mano per afferrarla, mentre con l'altra strinse la mia –A buon rendere Perez.-

-Signore, sicuramente, non se ne pentirà.-

-Oh non mi pento quasi mai di nulla Fernando, stanne certo. Adesso puoi andare, uno dei miei uomini lo attenderà al piano principale.-

Dissi, andando verso la scrivania, premendo il bottone del telecomando, dove azionavo le porte del mio ascensore privato, pronto per farlo andare via.

Lo vidi quasi volare dentro le porte, mentre premeva il bottone per scendere alla sala scommesse, andandosene soddisfatto e terrorizzato allo stesso tempo, dalla mia presenza.

Ghignai sadicamente, amando l'effetto che avevo sulle persone, andandomi di nuovo ad accomodare sul divano, mentre afferravo il portatile, per vedere come procedevano i conti del mese.

Continua

Buongiorno☀️ cuoricini💛
Come state?
Spero con tutto il cuore che state benissimo!😘💛

Grazie di cuore a ognuno di voi, per tutte le visualizzazioni, le stelline, i commenti e l'aggiunta nell'elenco lettura di tutte le storie.💛

Sono felice che vi piacciono, mi riempite il cuore di gioia.💓

GRAZIE DI VERO CUORE A TUTTI VOI💓!

Buona giornata cuoricini💛

Vi adoro
💛💛💛💛💛

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