Sasuke impugnò la spada e la puntó contro il fratello.
Naruto ed io rimanemmo paralizzati e stupiti.
Il cielo si schiarì.
<Che ci fai qui ?>  chiese Sasuke secco.
Ma come, non avevano ancora fatto pace ? Forse Sasuke non era ancora a conoscenza della verità su Itachi ?
Itachi, difatti, indossava ancora la divisa dell'Organizzazione Alba.
Non potei finire di pensare, che Itachi mi fece Amateratsu. Ma non mi faceva niente. Avevo come una specie di campo magnetico, che respingeva gli attacchi.
Deve avermi attaccato vedendosi pensierosa, difatti abbassò la testa, continuando a guardare la mia faccia sorpresa.
Naruto si ritrasse verso un albero,  vicino a me.
Sasuke non capiva. Aveva ancora impugnata la spada contro Itachi.
<Non è ancora ora Sasuke, per ora...voglio curiosare> disse avviandosi versi Naruto e me.
Sasuke sembrava sbalordito, ma gli corse dietro <Codardo!> gli urlò.
Lui si girò.
Mi guardai intorno. Sakura e Ino erano scomparse e non avevo neanche notato che se ne erano andate.
Il mio sguardo tornò su Sasuke, che aveva urlato. Era in ginocchio e si toccava il petto con la mano destra, da cui gli era caduta la spada: era caduto in un'illusione.
Mi tappai le mani con la bocca perché vedere Sasuke così mi faceva star male.
Itachi guardo me, poi Naruto.
<Naruto...> disse <Da quanto tempo> .
Il ragazzo dai capelli biondi di fianco a me si fece coraggio <Non ho paura di affrontati Itachi !> .
<Oh, ma io non voglio affrontarti, neanche rapirti> disse.
<Allora...perché sei qui ? > chiese Sasuke, ancora inginocchiato per il dolore.
<Ogni tanto vengo a trovarti fratellino> disse.
Sia io che Sasuke ci stuppimmo.
Sembrava che condividessi gli stessi sentimenti di Sasuke, non so perché.
Itachi mi fissò. Era sempre più interessato a me.
Guardò Sasuke e gli fece un'altra illusione. Stava soffrendo, era evidente.
Poi guardò me. Allungò la mano verso la mia faccia.
<Laaciala stare ! > disse Naruto,stando  di fianco a me. Itachi ritrasse la mano e attivò lo sharingan a terza fase contro Naruto.
Ero sbalordita. Itachi era sempre stato uno dei miei personaggi preferiti e invece ora mi faceva paura, lo temevo. Forse è l'effetto che gli Uchiha fanno su di me. Io ho sempre desiderato essere un Uchiha o avere lo sharingan.
Istintivamente mi alzai e mi misi davanti a Naruto, con le braccia aperte verso l'esterno.
<Vattene Itachi> dissi decisa. Rimase stupito, forse perché conoscevo il suo nome.
Attivó la vera forma del suo sharingan e io mi sentii strana, più del solito.
Rimasi paralizzata. Cosa mi aveva fatto ? Cosa mi stava succedendo ?
<Kristal...i tuoi occhi !> mi urlò Sasuke, coricato per terra.
Mi ripresi dal mio shok. Itachi e Sasuke erano a bocca aperta, stupiti e...spaventati ?
Mi girai verso Naruto.
<Lo sharingan ?! > mi urlò.
<Cosa?! > dissi.
Cosa intendeva ? Mi guardavano tutti e tre. Cosa avevo ?!
Itachi mi scagliò un calcio verso il fianco, ma io lo schivai con facilità. "Coooosa? !"
Non sapevo di essere così veloce. Il mio corpo si è... mosso da solo. Io non sapevo neanche che Itachi mi stava attaccando.
Itachi indietreggiò, guardandomi interessato. Il suo corpo si spezzò in corvi, che iniziarono a volare in cielo.
Ero ferma,immobile e in piedi in un punto della collina.
Naruto era corso da Sasuke e lo aiutò ad alzarsi.
Mi guardarono stupiti.
<Tu...hai lo sharingan !! > urló Naruto eccitato.
<Cosa ? Io ? >
<Si, tu. Hai attivato lo sharingan appena Itachi ti ha mostrato il suo, com'è possibile ? > mi chiese Sasuke, ma io non sapevo cosa rispondergli. Rimasi in silenzio.

<Dunque...non sei un Uchiha e non hai preso quegli occhi ? > disse una voce maschile da sopra di me. Alzai la testa e vidi Kakashi seduto su un ramo di un albero.
Si buttò giù e scese cadendo in piedi. Venne verso di me.
<Chi sei veramente ? > .
Mi squadró .
Nessuno a Konoha doveva sapere da dove provenivo, ma come potevo mentire o fingere di fronte a Kakashi Hatake, soprannominato Kakashi dello sharingan ?
Naruto e Sasuke corsero verso di me e mi presero i polsi.
<Appena torniamo, le spiegheremo tutto maestro Kakashi ! > disse Naruto, mettendosi una mano dietro la testa mentre stavamo scomparendo.