Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

"92°: Una speranza per Michele [parte 2]"

Michele
"Michè! Michè, viene ccà! 'Nu giovane sta parlanno cu 'o commissario De Marco, chillo ca vene sempe ccà! Forze tiene 'na speranza 'e te salvà! Viene!" ["Michele! Michele, vieni! Un giovane sta parlando con il commissario De Marco, quello che viene sempre qui! Forse hai una speranza di salvarti! Vieni!"] esclama Antonio. Sembra talmente entusiasta!
Anche nel mio cuore nasce una piccola speranza di salvezza, di rivedere la luce del Sole e la mia piccola.
Chissà come sta lei in questo momento? Spero che abbia trovato qualcuno che le voglia bene quanto gliene voglio io e che stia bene con quella persona, di chiunque si tratti... mi basta che le voglia bene e che la protegga da mio fratello.
"Commissario... sotto il pavimento del casolare in cui Dora è stata confinata per mesi c'erano delle cose che confermano l'implicazione di Mattia in una violenza ai danni di Angela Genovesi... che è la sorella adottiva di Mattia e Michele." dice il giovane di cui mi ha parlato Antonio. Riconosco la sua voce. È Bruno! Perché continui ad insistere, amico mio? Perché lo fai?
"Di che prove si tratta?" chiede il commissario che mi sta difendendo a spada tratta da quando sono qui.
"Un diario e una cassetta sulla quale è salvata una ripresa del tormento più grande della sorella di quel ragazzo. Angela ha subito una violenza atroce da Mattia, il suo stesso fratello, per quanto sia un fratello acquisito. Lui avrebbe dovuto proteggerla, volerle bene, o, se non altro... rispettarla almeno come persona... ma non l'ha fatto!"
Le parole di Bruno mi riportano il ricordo delle grida di disperazione lanciate da mia sorella il giorno in cui ha scoperto che sulla sua pelle c'era un marchio orribile. Un marchio d'infamia, di violenza. Una parola che non rappresenta minimamente quello che lei è in realtà, ma che è lo specchio di quel mostro che l'ha aggredita. Forse questo io non dovrei neanche pensarlo dato che si tratta del mio gemello, ma ho dovuto apprendere che purtroppo la verità è questa.
Ricordo le sue grida. Ricordo lo sguardo di puro disgusto che ha lanciato al suo riflesso.
Ricordo le lacrime che scendevano dai suoi bellissimi occhi azzurri, profondi come il Mare e traboccanti di un dolore troppo grande per lei.
Ricordo la fitta che ho avuto in pieno petto quel maledetto giorno di poco più di un anno fa e che mi si abbatte addosso ogni volta che mi si nomina quel maledetto evento. Angela mi aveva dato il nome di qualcun'altro prima di dirmi la verità, e forse è stata questa la cosa che mi ha fatto soffrire di più.
Un grido, proveniente forse da un registratore, mi risveglia dal filo conduttore dei miei pensieri tormentati, ma rende tangibili i miei tormenti.
Il grido di mia sorella, che implora pietà. Dei colpi. Degli insulti. Il rumore di un coltello che si abbatte sulla pelle candida di Angela, lasciandovi il suo definitivo e dannato segno, quello che ho visto sulla sua schiena quel giorno, in quella camera d'ospedale. Quello che l'ha portata a scoppiare in lacrime tra le mie braccia, come quando era piccola e veniva a rifugiarsi da me quando Mattia voleva darle fastidio o farle uno scherzo che non le piaceva per niente. Quel grido che riecheggia tra le pareti di questi pochissimi metri quadri mi porta a raggiungere il petto con entrambe le mani e sbattere più volte gli occhi.
"No... Angela... No!"
"Michele! Michele!" Antonio mi scuote con forza per le spalle e mi riporta alla realtà. Io mi accascio a terra e scoppio in lacrime. Non ce la faccio ad ascoltare questo dolore. Non ce la faccio a pensare che mio fratello sia arrivato a farle questo... a registrarsi mentre le toglieva il suo primo contatto con un uomo: il suo primo tutto!
"Michele, dimmi qualcosa, ti prego!" dice il mio compagno di cella, facendomi girare la testa da una parte all'altra, come per svegliarmi da questo tremendo incubo.
"Quanto male le avrà fatto quel mostro? Quanto ancora mi dovrò aspettare? Mia povera Angela! Perché ho abbassato la guardia? Perché ho permesso che quel mostro le si avvicinasse?"
"Tu non potevi saperlo, Michele! Non potevi sapere che tuo fratello è uno squilibrato, un pazzo maniaco... non lo sapevi!"
"Mattia ha sempre odiato quella ragazza!"
"Certo, ma tu dimmi che potrebbe immaginare una cosa come questa, per giunta da suo fratello! Chi avrebbe potuto?"
Non riesco a dire altro. Il dolore aumenta e lo stesso fanno le lacrime. Il mio amico, molto gentilmente, le spazza via dalle mie guance, una per una. Sento che se ascolto ancora un po' di quelle urla perderò il senno e mi sarà impossibile uscire da qui. Ma il peggio è che viene letto anche il diario.
Quel diario che contiene tutti i sentimenti più nascosti del mio gemello... quelli che hanno portato alla distruzione quasi totale una ragazza che non se lo meritava.
Il commissario dice a Bruno che farà analizzare il diario da un grafologo. Non esistono due scritture uguali e difficilmente Mattia avrebbe potuto stampare quelle pagine. Si sarebbe visto se fossero state incollate dopo essere state strappate.
Per il filmato, invece, ci vorrà più tempo.
Sento la porta aprirsi per poi richiudersi e qualcuno scendere la rampa di scale che mi divide dall'ufficio nel quale si sporge denuncia. La porta della cella in cui ci troviamo si apre e vedo il commissario accedervi e soffermarsi sullo stato in cui sono adesso.
"Michele! Michele! Coraggio ragazzo, alzati" mi dice l'uomo.
Ci provo, ma mi ritrovo a finire nuovamente sul pavimento. Mi prendo la testa tra le mani, perché la sento battere fortissimo. Sta per scoppiarmi, ne sono sicuro!
"Coraggio, vieni! Tirati su, ragazzo!" mi dice il commissario avvicinandosi a me per prendermi dalle braccia e aiutarmi ad alzarmi dal pavimento costantemente coperto da uno strato di polvere. Essa mi si attacca addosso, ma ora come ora non m'importa tanto.
"Santo cielo... calmati, ti prego, Michele! Se continui ad agitarti finirai per sentirti male sul serio. Ehi! Io lo so che tu non hai toccato quell'altra ragazza... e so quanto può averti fatto male quello che hai sentito, ma ti assicuro che verranno riscattate entrambe. Farò di tutto perché questo avvenga!"
"La prego... anche se dovesse giungere prima la mia esecuzione, faccia giustizia almeno a loro."
"Non ci sarà alcuna condanna, Michele! Non per te, perché non lo meriti! Non sarebbe affatto giusto!"
"Commissario..." interviene timidamente Antonio.
"Cosa?" gli chiede quest'ultimo.
"Lo aiuti a scappare. Io devo essere qua dentro, non Michele! Lo guardi... le sembra un ragazzo da cella o qualcosa del genere? Lo faccia fuggire!"

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro