Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

"102°: L'incubo"

Bruno
Quando ritorno a casa è già notte inoltrata.
Entro e vedo la mia piccola. Si è addormentata sul divano. Forse era troppo stanca per andare nella sua stanza. La guardo. I suoi occhi sono lucidi, ma non rossi. Non sembra che abbia pianto. Non capisco. Le lascio un bacio sulla fronte, ma mi tocca ritrarmi di colpo. Sta letteralmente bruciando di febbre. Lei si è ammalata, proprio come il povero Michele.
Dora
Per l'ennesima volta assisto all'esecuzione di Michele. Fa male. Sono legata, ho un cerotto che mi tappa la bocca e non capisco. Perché nessuno sente i mugolii che emette la mia bocca a contatto con questo strappo?
"MICHELE! NOOO!" cerco di urlare, ma non ci riesco. Lo sento respirare male e dopo sento il proiettile. Le lacrime scivolano giù per le mie guance mentre sento il rumore del suo corpo che crolla a terra. Lui è agonizzante. Sta soffrendo e mi fa malissimo sentirlo. Gli occhi mi danno fastidio, continuo ad urlare il suo nome, a pregarlo di parlarmi, ma lui non reagisce... lui non mi risponde!
"MICHELE, TI PREGO! DIMMI QUALCOSA! QUASIASI COSA, MA PARLAMI, TI PREGO!" grido.
Il veleno l'ha ammazzato in pochissimo tempo, tra atroci sofferenze! Perché, perché?
Poi cambia tutto. Ora sono libera. Sono distesa sul divano del salotto di casa mia, con le braccia conserte e il cuore che batte molto velocemente. Ma cosa mi prende?
Percepisco una presenza accanto a me. Una presenza rassicurante. Allungo le mani per capire chi c'è, ma ho la sensazione che esse abbiano attraversato qualcosa che la mia pelle non ha percepito.
"Chi c'è?" chiedo con un filo di voce. Mi bruciano gli occhi, come sempre, e sento che sto per scoppiare a piangere un'altra volta. Un'altra volta!
"Sono io... Sono Michele!"
Michele... io sento la sua voce, ma non ho potuto toccarlo!
"Perché non ti posso toccare? Perché ti sono passata attraverso, perché?" chiedo.
"Perché io non sono più un corpo, piccola!"
"Cosa vuol dire che non sei più un corpo, Michele? Che cosa vuol dire?"
"Vuol dire... che... io..." dice in un sussurro e sento il mio cuore ridursi in mille pezzi, definitivamente.
"No! No, non è vero! Non è vero!" continuo a ripetere. "Perché non hai le catene, il lenzuolo bianco, la voce cavernosa... come i fantasmi nei film? Sei sempre tu... e sei uno spirito. Non voglio crederci! Non posso crederci!"
Sento la sua mano toccarmi il viso e portare via le mie lacrime. Io provo a raggiungere quella mano, perché non voglio credere che lui non ci sia più, ma mi ritrovo a toccarmi il viso e a darmi una botta sull'occhio, piuttosto forte.
"Calmati, ti prego! Non è stata colpa tua, piccola! Adesso ti dico una cosa... tu potrai vedere... non vedrai la mia faccia, ma potrai vedere!"
"Io non voglio vedere, Michele! Io voglio stare con te, incontrarti sempre! Non me ne importa niente dei miei occhi. Niente!"
"Te l'ho detto prima dell'arresto e te lo ripeto. Ci sarà qualcun'altro che ti amerà, perché sei meravigliosa e lo meriti. Spero solo che non sia un altro Michele! Per quanto tu sia forte... subirne due sarebbe troppo anche per te, amore mio!"
"E io ti ripeto quello che ti ho detto lo stesso giorno. Non esiste un altro Michele!"
Non riesco a dirgli altro. Fa troppo male.
Mi sento avvolgere, come se lui mi stesse prendendo in braccio, ma non mi tocca veramente. Mi sento sollevare.
Sono praticamente a mezz'aria e lui mi tiene stretta a sé, come quando avevo un incubo sul divano rotto del vecchio casale.
"Dimmi qualcosa." gli dico.
"Che?"
"Dimmi qualcosa, Michele! Qualsiasi cosa" ripeto.
"Perché vuoi che ti dica qualcosa, tesoro?" chiede.
"Perché tu puoi guardarmi e ascoltarmi tutto il tempo che ti pare. Anzi: potrebbe addirittura infastidirti la voce rotta dal pianto di questa stupida debole! Ma io, forse, dopo oggi non potrò mai più sentire la tua voce, e mi mancherà tanto!"
"Allora ti dirò due parole che non ti ho detto da vivo" mi dice lui dolcemente.
C'è qualche attimo di silenzio ed io desidero solo tenere stretta la sua mano, ma non posso farlo.
"Ti amo." mi dice in un soffio. Mi si blocca il respiro. Non so che fare, non so come reagire.
"E adesso che cosa devo fare?"
"Dimmi se mi vuoi bene, anche se si tratta di amicizia. Solo questo!" risponde lui con quella voce dolce che mi mancherà tanto.
"Non posso dirti che ti voglio bene come un amico... perché... anch'io ti amo!"
Lui mi adagia delicatamente sul divano. Non voglio lasciarlo andare via in questo modo, non voglio farlo! Provo a stringere la sua mano, ma mi ritrovo a chiudere il pugno nell'aria.
"No... ti prego, no! Non te ne andare..."
"Addio, amore mio!" mi sussurra lui. Un soffio di vento e quella presenza tanto dolce non c'è più.
"NOOOOOOOOOO!"
Mi sveglio di soprassalto e mi agito tanto da rischiare di cadere a terra. Due braccia forti mi prendono al volo e riconosco la persona che mi ha presa in braccio: si tratta di mio fratello Bruno!
"Piccola, calmati. Stai tranquilla, tranquilla." mi dice dolcemente.
"Bruno... tu sai per caso come sta Michele? Dimmi di lui, ti scongiuro! Dimmi che sta bene!" gli dico.
"Tranquilla, tranquilla. Michele non è esattamente in forma, ma è vivo: sta bene!"
"Ho avuto un incubo orribile, Bruno!" dico scoppiando a piangere tra le braccia di mio fratello. Lui mi stringe a sé, permettendomi di sfogarmi.
"Vuoi raccontarmelo?" mi chiede lui.
"Era un fantasma! Io ho assistito all'esecuzione e non potevo parlare... e poi lui... l-lui... è venuto qui... in veste di fantasma. Io potevo sentirlo, ma non potevo toccarlo. Era come... come un soffio di vento. Lui poteva tenermi... ma io non potevo! Mi ha detto che mi amava. Mi ha detto che avrei trovato qualcuno che mi sarebbe rimasto accanto. E poi... mi ha detto addio. Mi teneva in braccio, mi ha rimessa sul divano e mi ha detto addio. Io volevo fermarlo e farlo restare qui ancora un po'... ma non... non riuscivo a farlo. Ho provato a prendere la sua mano, ma non potevo. Mi sono trovata a chiudere i pugni tante volte..."
"Ascoltami: ora ti darò una notizia che ti risolleverà. Sei pronta?"
"Sarebbe ora... finalmente una buona notizia, dopo moltissimo tempo" sussurro.
"Potrai vedere Michele! Il giudice, stranamente, ha accettato la richiesta!" mi risponde Bruno.
"Potrò vederlo! Potrò vedere Michele!" esclamo, felice.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro