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Capitolo dieci- a cena con Tom

Dopo lunghe ore di lezione decido di andare a rilassarmi in biblioteca insieme alla presenza immancabile di Tom, visto che ormai facciamo quasi tutto insieme.
Devo ammettere che averlo al mio fianco non mi dispiace per niente anzi credo davvero che mi piaccia e ora non ho quasi più incertezze.
Ovviamente non gli dirò assolutamente nulla perché sono sicura che farei la figura della sciocca anche se lui non mi ha mai fatto sentire a disagio.
«che genere pensi di leggere?»Mi chiede con la sua solita cordialità.
«mmh sono così indecisa oggi magari mi potresti consigliare qualcosa tu.»rispondo.
«lasci davvero scegliere me?»chiede felice.
«certo mi fido ciecamente di te Tom!»ed è la verità.
«bene allora che ne dici di un saggio?»
«mi sembra un ottima idea ma su cosa?»
«ti và un classico?»
«tipo?»
«sulla divina commedia.»dice porgendomi il libro.
Sorrido entusiasta perché questo ragazzo mi capisce davvero!

Dopo aver passato molte ore a leggere io Tom sfiniti andiamo via, rimettendo a posto tutto.
«ehi Grace senti...volevo chiederti...se insomma ti andava di andare a mangiare qualcosa fuori io e te...»dice il mio amico a voce bassissima.
Cosa? Mi ha invitata a mangiare fuori?! Quasi non mi sembra vero nessuno lo aveva mai fatto!
Intanto presa da questi pensieri Tom si fa prendere dall'angoscia visto che non gli ho ancora espresso una risposta.
«se non vuoi non fa nulla...»dice tristemente.
«ma certo che mi và!»rispondo felice.
«davvero???»chiede con un entusiasmo eccessivo.
A quanto pare è sospeso quanto me.
«certo! Dove vorresti andare? Io non sono della zona e non conosco i locali.»
In realtà non conosco nulla al di fuori del campus visto che non so mai uscita.
«beh per fortuna io si! Ti và di mangiare una pizza? Perché conosco una pizzeria dove so che è ottima!»
«adoro la pizza!»
Ed ecco che la mia risposta lo fa sorridere nuovamente.
Usciamo fuori dall'Università e iniziamo a fare una piacevole passeggiata verso la pizzeria che secondo la descrizione di Tom è distante dieci minuti a piedi.
Intanto parliamo del più e del meno mentre il sole và completamente via lasciando spazio alla luna e con il calare del buio la temperatura inizia ad abbassarsi ma comunque sia si sta bene anche se siamo ad inizio inverno.
Tom felice inizia a raccontarmi la sua prima esperienza all'estero, confessando che nel momento in cui è salito sull'aereo si è fatto prendere dal panico perché i sedili erano troppo stretti e gli sembrava di stare all'interno di una gabbia e inoltre gli spazi  così lo fanno stare male.
Ma per il resto dice che si è divertito tantissimo e che ne è valsa la pena.
Poi mi chiede se anche io abbia mai preso l'aereo e mi vergogno quasi a dirgli di no, ma purtroppo mia madre li ha sempre considerati insicuri anche se siamo nel 2017, per questo motivo ha sempre preferito viaggiare con altri mezzi anche se in vita mia non sono mai stata da nessuna parte ad eccezione della mia città, l'unica alternativa che ho sempre avuto era quella di viaggiare con la mia fantasia grazie alla lettura. Ma fortunatamente le cose sono in un certo senso migliorate visto che sono qui.
Ci fermiamo nel momento in cui vediamo una grossa insegna luminosa con una pizza disegnata e ciò mi fa capire che siamo arrivati.
Entriamo nel locale affollato di studenti universitari e l'aria calda e odorante di pizza mi entra nei polmoni, facendomi sentire ancora più fame.
Ci sediamo ad un tavolo vicino ad una grossa finestra che affaccia sull'altro lato della strada e poco dopo arriva un cameriere a portarci i nostri menù.
«allora come ti sembra questo posto?»
«bello davvero forse un po' troppo affollato ma comunque mi piace molto!»dico iniziando a consultare il menù.
«forse volevi andare in un posto diverso?» chiede preoccupato.
A volte credo che Tom si agiti troppo anche quando non c'è bisogno, dovrebbe rilassarsi di più.
«no questo è perfetto davvero!»
Scelte le nostre pizze aspettiamo pazientemente il loro arrivo, discutendo dei primi esami che dovremo fare nella prima sessione.
Ammetto che sono un po' nervosa perché sono i primi ed normale per questo penso studierò molto.
Tom inizia poi ad esprimere il suo pensiero nei riguardi della divina commedia e mentre lo fa io mi guardo intorno gustandomi le sue parole, ma qualcosa o meglio qualcuno mi distrae, un ragazzo che mi sembra un po' troppo familiare, a qualche tavolo distante dal nostro se ne sta lì a ridere e a scherzare con i suoi amici e qualche ragazza.
Indossa una felpa verde con la cerniera davanti e un paio di pantaloni della tuta neri che risaltano il suo abbigliamento sportivo nonostante il suo stile semplice rimango a fissarlo folgorata.
«ehi Grace ma quello non è Caleb?»dice indicando proprio il ragazzo che stavo "ammirando".
Il ragazzo gira il volto per parlare con una ragazza al suo fianco e per poco non mi sento male.
Caspita Grace stavi praticamente sbavando per quell'idiota insensibile!
«Dio mio si è proprio lui! Non lo avevo proprio visto e credo che sia colpa di questi occhiali.»dico sflilandomeli per pulirli contro il mio cardigan e poi rimettermeli.
«vuoi che andiamo via?»chiede.
«scherzi? Non abbiamo ancora mangiato e poi che importa...non vuol dire solo perché ci sta lui non ho più una vita.»
«sono pienamente d'accordo con te ma se dovessi sentirti a disagio possiamo andare.»dice premuroso.
«no sto bene qui dove sto.» mentre lo dico arriva nuovamente il cameriere per poterci finalmente le nostre pizze.
«finalmente!»esulta.
«ha un aspetto eccellente!»dico guardando la mia Margherita praticamente perfetta.
«già e aspetta di assaggiarla!»
Appena dò il primo morso lancio uno sguardo di approvazione verso di lui perché ha perfettamente ragione.
È incredibile come il gusto del sugo venga avvolto dalla mozzarella e il basilico, sembra quasi sciogliersi in bocca!
Improvvisamente qualcuno dietro di me ne prende una fetta facendomi girare di scatto.
«ehi lascia stare la mia fetta di pizza!»dico arrabbiata verso Caleb ovviamente e chi mai poteva essere.
Ma lui mi ignora mangiandoselo.
«mmh adoro la pizza di sto posto.»dice Caleb prendendo anche il mio tovagliolo per pulirsi.
«scusami potresti andartene cortesemente? Stiamo cercando di cenare.»dice Tom infastidito.
«hai paura che ti rubi la tua ragazza sfigata?»chiede ridendo.
«Caleb vai via per favore? Già mi infastidisci abbastanza ogni giorno almeno lasciami libera qui.»chiedo quasi pregandolo...voglio solo godermi questa serata!
« e perché rinunciare al gusto di farlo anche ora?»
«se non vai via tu andiamo via noi.»risponde Tom.
«no io voglio rimanere qui.»protesto.
«sentito la ragazza? Lei vuole rimanere qui quindi fai silenzio.»
Ecco sto per perdere le staffe ancora..
«no Caleb fai silenzio tu e vattene! Io voglio restare qui e mangiare questa pizza!»
«va bene Grace rimaniamo ma a patto che lui vada a sedersi al suo tavolo.»risponde Tom.
Caleb gli si avvicina spingendolo lontano dal suo posto per poi sedersi lui.
«facciamo invece che tu vai a sederti al mio tavolo e io rimango qui!»dice ridendo mentre chiama i suoi amici per costringere Tom a farlo sedere con loro.
Oddio sento che questa cosa andrà a finire molto ma molto male.
«ma che fai?! Perché ci devi dare fastidio?»chiedo arrabbiata.
«perché mi và semplice.»dice mangiandosi un'altra fetta.
« e con questo? Mica vuol dire che allora tutti quanti devono fare ciò che vuoi tu.»rispondo fissandolo contrariata, ormai so che la mia pizza non è più mia.
«non mi conosci ancora ma qui tutti fanno ciò che voglio io.»dice passandosi l'indice sulle sue labbra carnose.
«beh io no! E ora se vuoi scusarmi me ne vado!»
«uh...cosi puoi andare a salvare il tuo ragazzo in pericolo?»dice prendendomi in giro.
«non è...il mio ragazzo...»rispondo balbettando.
«ah davvero? Se non è il tuo ragazzo allora non hai nessun'obbligo di andarlo a salvare.»
«è mio amico e questo basta!»
«senti ho una voglia matta di andarmi a divertire ti propongo in accordo se vieni fuori con me lascio in pace il tuo ragazzo Quattrocchi altrimenti dovrai stare comunque qui con me.»
«in pratica non ho scelta?!»
«no con me nessuna ha scelta.»afferma sorridendo.
Guardo nella direzione di Tom e vedo che sta implorando gli altri di lasciarlo stare e mi si stringe il cuore.
«va bene. Dove andiamo?»

S/A:
Ciao a tutti lettori! Che ne pensate dell'arroganza di Caleb? Lasciate le vostre opinioni nei commenti e se vi è piaciuto il capitolo un bel like❤ appena possibile pubblicherò il prossimo che parlerà di ciò che succederà a Grace fuori con Caleb💕😊 vi aspetto in tanti!

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