extra 21.
Il paradiso ha chiesto l'ennesimo incontro per discutere di alcune pratiche e Lucifero non potrebbe che essere più pieno, tra pratiche da sbrigare, contratti da firmare e accordi da stipulare, non ne poteva più, le responsabilità dell'inferno lo stavano piano piano sommergendo in un qualcosa che era mille volte più grande di lui.
Lilith inizialmente l'aveva fatto sembrare un sogno per Lucifero:
'Dio ma lo immagini? Un intero regno di peccatori governato da me e te?'
Andava manipolando la mente di Lucifero dando vita a progetti di potere che neanche lui aveva mai immaginato, e li faceva sembrare dei veri e propri sogni.. certo Lucifero non avrebbe mai immaginato che non appena le cose si sarebbero fatte stancanti, Lilith avrebbe preso tutto e se ne sarebbe andata, abbandonandolo a se stesso in quel buco di anime dannate che insieme avevano creato.
Si automalediceva in ogni modo mentre varcava le porte che collegavano paradiso e inferno, chiedendosi cosa cazzo volessero ancora da lui.
Suono il campanello e le porte si aprirono, entró a passo rapido nella sala in cui lo attendevano sperando che finisse il prima possibile.
Ma a sua sorpresa stavolta non c'erano i serafini ad attenderlo, ma altri due angeli che tutto sembravano fuorchè dei veri angeli.
La figura davanti a lui era oltremodo inquietante, aveva le vesti di un angelo, le ali e l'aureola, ma indossava una maschera che riuscì a inquietare persino lui che aveva visto le peggiori facce all'inferno, riusciva a percepire dell'immensa rabbia anche se non vedeva il volto dell'angelo che aveva davanti.
L'altro angelo era a pochi metri da lui, era una donna e sembrava più un soldato che un angelo, impugnava persino una lama.
"E voi sareste?" chiese sedendosi al tavolo dopo averli scrutati da testa a piedi.
L'angelo seduto fronte a lui dall'altro capo del tavolo alzó lo sguardo e lo osservó per qualche istante facendogli raggelare il sangue nelle vene.
"Lute, lasciaci soli" disse all'altro angelo, che subito scomparve dentro un portale.
'Questa voce mi è familiare' pensó Lucifero osservandolo incuriosito.
"Lucifero, che piacere rivederti" disse ricambiando il suo sguardo.
"Ci conosciamo?"
"Oh se ci conosciamo? Certo che ci conosciamo, mi conosci praticamente da quando sono nato." disse con fare minaccioso l'angelo.
"La tua voce mi è familiare, ma non abbastanza da ricordarmi chi tu sia, hai idea di quante persone io conosca?"
L'angelo fece una risata e incroció le mani.
"Ah non ti ricordi di me?"
"Senti non ho tutto il giorno, perché mi avete chiamato?"
"Nessun motivo, volevo solo fare quattro chiacchere con te"
"Non ho idea di chi tu sia e non ho la minima voglia di perdere tempo con te"
L'angelo fa un'altra risata e poi tornando serio si toglie la maschera, mostrandogli il suo volto.
Lucifero sbalanca gli occhi e rimane pietrificato non appena vede il suo volto.
"Adamo..." mormora tra se e se affondando le unghie nel tavolo.
"Vedi che te lo ricordi?"
"Cosa ti è successo..?"
"Cosa mi è successo? COSA MI È SUCCESSO? HAI DAVVERO IL CORAGGIO DI CHIEDERMI COSA MI È SUCCESSO?"
risponde Adamo perdendo leggermente la calma ma riacquistandola poco dopo.
"Nulla, semplicemente eccomi qua, ho pensato che dovessi sapere chi era a capo degli esorcisti che ogni anno vengono a massacrare il tuo popolo"
"Perché.. perché tu?"
"Mh perché sai, è difficile trovare angeli che riescano a uccidere senza ritegno.. è difficile trovare qualcuno che riesca a provare tanto odio quanto ne provo io.. per te"
"Adamo senti.. mi.. mi dispiace ok?"
"Ti dispiace? Ti dispiace per cosa esattamente? Per esserti scopato la donna che amavo? Per esserti scopato anche la mia seconda moglie? O forse per averla manipolata affinchè ingannasse anche me a mangiare quella cazzo di mela ed essere cacciato dal fottuto Eden?"
".. si per tutto insomma.."
"Ah certo, ti dispiace.. chiaro.."
Adamo lentamente si alza e si avvicina a lui fino ad arrivargli davanti, e mentre gli afferra il collo con una mano dice:
"Mi ci pulisco il culo con le tue scuse pezzo di merda bastardo che non sei altro, hai la minima idea di cos'ho passato dopo esser stato cacciato dall'Eden?"
"Se ti rasserena, nemmeno io me la sono passata tanto bene-" cerca di dire Lucifero soffocato dalla presa di Adamo nel suo collo.
"Non me frega un cazzo, qualsiasi cosa tu abbia passato te la sei meritata e cazzo ti prometto che faró di tutto per rendere la tua vita più merdosa di quanto non lo sia già.. secondo quello stupido accordo del cazzo che hai fatto coi piani alti non posso toccare nè te nè quella troietta di tua figlia.. dunque qualsiasi legame che stringerai, o che hai giá, stai sicuro che ho occhi ovunque e lo scopriró , e non mi faró scrupoli a massacrarli tutti davanti i tuoi fottuti occhi."
"Lurido .. bastardo" mormora Lucifero cercando di liberarsi dalla presa.
Adamo stringe ancora più forte e poi molla la presa di scatto, mentre Lucifero riprende fiato.
Alza lo sguardo e con rabbia gli dice:
"Ma perché cazzo uno stronzo psicopatico come te è in paradiso?"
"Che c'È? Sei forse invidioso?" lo provoca Adamo con un sadico sorriso.
"Evidentemente per i piani alti io me lo meritavo a differenza tua" continua a provocarlo in modo infantile avvicinandosi al suo volto.
"Va a farti fottere" esclama Lucifero alzandosi e andando verso la porta, ma Adamo lo bloccó tirandolo verso di sè dai capelli e minacciandolo un'ultima volta sussurrandogli all'orecchio.
"Non avrai mai pace fin quando io esisteró"
Lucifero si liberó subito dalla presa e si ricompose guardandolo con odio e affermando:
"Te lo giuro su Satana, un giorno ti trascineró con me all'inferno"
"Non vedo l'ora, salutami quella gran troia di tua moglie" rispose Adamo alzando un sopracciglio con sguardo soddisfatto.
Lucifero non lo degnó di una risposta e se ne andó.
Tornó a casa e subito si accasció al pavimento mettendosi le mani contro la testa.
Era da solo, sua moglie l'aveva abbandonato, e non l'aveva ancora affatto superata, sua figlia lo ignorava, e cazzo quanto era stato terribile da affrontare quell'incontro.
Certo lui era il re dell'inferno, ma per lo sterminio, non aveva alcun potere, non poteva interferire col volere degli angeli, non poteva salvare i suoi demoni, non poteva fare assolutamente niente, quindi le minacce di Adamo, erano fin troppo fattibili.
Ma pensó che di certo non poteva ferirlo, se non aveva legami.
Si sentì quasi fiero di sè per aver pensato a quella soluzione, mascherando il fatto che non fosse affatto una soluzione.. stare da solo, per sempre, nel suo covo, a collezionare paperelle di gomma fatte a mano.
Ma lo fece comunque, non creó mai alcun legame con nessun dannato, non uscì se non per sbrigare qualche pratica infernale, non si fece mai delle vere compagnie, solo qualche storia di una notte con demoni del quale non conosceva neanche il nome, mai si concedette una sana amicizia, perché sapeva che non sarebbe mai durata più di un anno, e la cosa che lo devastava di più, è che se lo meritava, o almeno, pensava di meritarlo.
E passó una vastitá di anni, a sentirsi solo e ad essere effettivamente solo.
Fin quando un giorno sua figlia lo invitó al suo Hotel per mostrargli il suo progetto, e di li a poco, la sua vita cambió definitivamente in modi che mai avrebbe ritenuto possibili.
Ma una cosa è certa, riuscì a mantenere la promessa che aveva fatto ad Adamo.
Raga ma cos'ho fatto uscire fuori??? ceh ok non sono mai stata modesta ma stavolta mi sento di esserlo, brava meth brava brava.
No scherzi a parte, stavolta mi piace un botto quello che ho scritto e niente spero piaccia anche a voi.
di base adoro scrivere le gag o cose che fanno ridere ,ma non so perchè ma quando voglio soffermarmi di più su Lucifero mi vengono meglio le cose drammatiche lolol
e siccome non vi mettevo qualche fanart da tempo eccone alcune:
ringraziamo twitter
ci si becca al proximo extra , e tranquilli che continueremo per un altro pó a includere il povero lucifero che avevo quasi escluso✨
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