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7.

È ora di alzarsi all'Hazbin Hotel, e come sempre il primo a svegliarsi è Adamo che stavolta non ha bisogno di chiedersi perché è nudo, lo sa, lo ricorda, sa perché si è svegliato sul petto di Lucifero e non ne fa un dramma, si gode altri 5 minuti di relax e poi si alza andando a darsi una sciacquata alla faccia e guardando la sua faccia da peccatore allo specchio.
Si chiede in che condizioni siano sue ali sotto le bende, quindi le toglie e a sua sorpresa scopre che le ferite non ci sono più e provando a muoverle non sente più nemmeno dolore, quindi a quel punto, poteva tornare in paradiso, ma date le circostanze si domandó se voleva davvero farlo.
Tornó in camera dove Lucifero si era appena svegliato e vedendolo con le ali distese sobbalzó e gli chiese "ti sei tolto le bende?"
"Si ma guarda" gli fece vedere che poteva muoverle perfettamente.
"Oh wow quindi ora puoi andartene" disse con un filo di tristezza molto velata.
"Si" risponde sedendosi accanto a lui nel letto.
"Metterai una buona parola sull'hotel?"
"Ovviamente no"
Lucifero lo guarda incazzato e Adamo risponde con una risata "Scherzo, si dai, non ti assicuro niente ma ci proveró"
"Apposto" risponde alzandosi e vestendosi.
"Quando vuoi andare?"
"Penso a breve... non ho motivo di rimanere se le mie ali sono apposto"
"Quindi dobbiamo salutarci"
Adamo annuisce e  lo guarda con una lieve malinconia.
Alla fine avevano solo scopato, quindi non aveva motivo di essere così dispiaciuto, forse una parte di lui aveva trovato una serenità in quelle notti, che non aveva mai avuto lassù, era stato se stesso, in paradiso avrebbe dovuto rispettare il suo personaggio, essere Adamo , quell'Adamo che tutti conoscono, con la maschera e la misoginia fino all'orlo, sì, in sostanza un pó gli sarebbe mancato essere coccolato da Lucifero in quel letto d'hotel infernale.
"Dai non mi guardare così lo so che ti mancheró" gli dice andandogli in contro e alzandogli il mento con le dita.
Adamo lo guarda e dolcemente dice: "Mi ha fatto piacere passare del tempo con te"
"Anche a me" risponde Lucifero mantenendo il contatto visivo, che adamo rompe guardandogli le labbra.
Lucifero sorride e afferma "Se vuoi un bacio puoi chiedermelo"
Adamo non dice nulla, semplicemente gli mette una mano dietro il collo e lo avvicina a sè, sussurra "almeno ti saluto bene adesso che posso"  per poi far scontrare le loro labbra in un bacio che non fu nè passionale ne erotico, fu solo molto dolce e triste, suonava a entrambi come un addio, c'erano voluti 10.000 anni di odio per trovarsi e 3 giorni per perdersi di nuovo.
Si staccano dal bacio e si guardano ancora una volta da vicino, Lucifero gli fa una carezza sulla guancia e poi si allontana dicendo
"Io sto scendendo sotto, tu aspetta qualche minuto e vieni, senno è sospetto"
"Ok" risponde Adamo sdraiandosi di nuovo pensando a come sarà tornare in paradiso.

"Angel ti ho detto mille volte che non devi fare avanches sessuali ad Alastor poi è normale che quello ti rompe una gamba e se ne va"
"Io non mi arrendo lo so che mi vuole" dice arrabbiato Angel rimettendo apposto la sua gamba dolorante.
"Buongiorno puttanelle" dice contento Lucifero scendendo dalle scale col suo fare regale.
"Buongiorno papà!!"
"Come vanno le cose stamani?"
"Bene, a parte Angel con qualche livido"

Mentre chiaccherano del più e del meno scende Adamo leggermente zoppicante.
"Ehy tutto bene?" gli chiere Charlie vedendolo in difficoltà con le scale.
"Si." risponde lui schietto facendo passi lenti cercando di non farsi male.
"Perché zoppichi?Ti sei fatto male?" chiede ingenuamente Charlie.
"Si." risponde appoggiando le mani allo schiena di un divano.
A Lucifero scappa una risata in quella situazione, sapeva benissimo perché Adamo zoppicava e probabilmente l'avevano capito pure Angel e Husk che erano pieni di sospetti.

"Oddio ma le tue ali.."
"Si, penso che ora me ne andró" dice con tono fermo e statico.
"Oh.." dice triste Charlie.
"Spero ti sia trovato bene qui, e spero che una volta sopra tu possa parlare bene di come ti abbiamo trattato,perché ti abbiamo trattato bene giusto?"
"Fin troppo" risponde  Vaggie a braccia incrociate.
Adamo annuisce le sorride e volta le spalle a tutti avviandosi alla porta.
"Ah aspetta!" urla Charlie correndo a prendere una cosa in camera sua.
"Ti ho riparato questa" dice porgendogli la sua maschera totalmente sistemata.
"Ah ma, come cazzo hai fatto era letteralmente a pezzi" chiede stupito.
"Mi sono fatta aiutare"
risponde con un sorriso dolce guardando Vaggie che teneva sempre il broncio quando si trattava di Adamo.
"Wow.. non dovevi grazie" risponde incredulo, mettendosela, per poi fare pat pat sulla testa di Charlie con un sorriso, la quale risponde con un abbraccio lasciando Adamo un attimo destabilizzato.

"Nemmeno questo mi aspettavo" dice ricambiando con imbarazzo.
"Grazie di tutto l'aiuto che hai dato" dice lei staccandosi dall'abbraccio.
"Non c'è di che, vedró cosa posso fare per il tuo hotel lassù, non ti assicuro niente, alcuni sanno essere più stronzi di me, ma ci proveró" dice salutando nuovamente e dirigendosi per davvero verso l'uscita.
"Ti devo accompagnare" lo segue Lucifero con discrezione fino all'esterno.
Una volta fuori Adamo lo ferma e gli dice "Non è necessario che mi accompagni fino a sù, anzi è meglio di no, ci siamo salutati prima"
Lucifero lo guarda annuisce e gli porge la mano.
Adamo gliela stringe, poi gli volta le spalle per partire in volo, ma senza avere il tempo neanche di aprire le ali vede un portale che si apre a pochi metri sopra di loro dal quale esce la sua esorcista preferita, Lute.
"Oh tettina assassina mi sei venuta a prendere" le dice contento di vederla.
"Levati quel sorriso dalla faccia" lo zittisce lei appostandosi davanti a lui arrabbiata.
Adamo cambia subito espressione e le chiede "Tutto ok?"
"NO CAZZO NON È TUTTO OK ADAMO" risponde lei urlandogli contro e chiamandolo per la prima volta per nome e non 'signore'.
Sentendo urlare Charlie e gli altri escono dall'hotel per controllare.
"Che succede?" chiede a suo padre che non le risponde e guarda la scena sperando che non stia succedendo quello che Adamo temeva.
"Non capisco" dice Adamo a voce basssa, anche se in realtà immaginava il motivo della situazione.
Lute lo guarda, si toglie la maschera mostrando il suo volto rigato dalle lacrime e la rabbia che ne derivava.
"MI COSTRINGI A FARE QUESTO IO NON VOGLIO NON VOLEVO ARRIVARE A QUESTO MA CAZZO NON HO ALTRA SCELTA MI HANNO MANDATO APPOSTA"
"Lute calmati ok parliamone" dice prendendole le spalle.
"NON MI TOCCARE SPORCO TRADITORE" risponde scontandosi violentemente e puntandogli la lama angelica contro.
"Che sta succedendo..." interviene Charlie.
"VUOI DAVVERO SAPERLO PUTTANELLA? CHIEDILO A TUO PADRE CHE SICURAMENTE LO SA" afferma guardando male Lucifero.
"Che significa papà? che cosa hai fatto..."
Lucifero si blocca a guardare la scena non dicendo una parola.
"PAPÀ"
"Mi fai schifo" dice Lute ad Adamo.
"E sai qual è la cosa che mi fa più rabbia? Io ti amavo, ti ho amato per anni, sperando che il mio amore fosse ricambiato, che non mi usassi solo per svuotarti le palle, pensavo di valere qualcosa per te e ho scoperto di essere solo una cogliona , che tu sei sempre stato un falso, che ti è bastato stare tre giorni all'inferno per diventare uno di loro" continua con la voce tremolante mentre altre lacrime le rigano il volto.
Adamo rimane sconvolto da quelle affermazioni e le dice "Non me lo hai mai detto.. "
Lute lo guarda delusa e si asciuga le lacrime.
"Mi dispiace , ma devo farlo".
Si alza in volo e con un movimento fulmineo prende la lama angelica e taglia entrambe le ali ad Adamo, facendolo cadere in preda al dolore lancinante.
"Spero che un giorno mi perdonerai, ma io non posso perdonare te" dice per poi sparire di nuovo dentro il portale.
"CAZZO" urla Charlie correndo verso Adamo per terra in preda a urla di dolore.
Lucifero aveva guardato tutta la scena ed era rimasto pietrificato, non riusciva a muoversi o a spiccicare parola, tutto il lavoro di sua figlia, tutto quello per cui ha lottato era appena andato in fumo e la colpa era solamente sua, per un suo capriccio, una sua voglia, aveva rovinato tutto.
"AIUTATEMI PORTATE QUALCOSA PER BLOCCARE IL SANGUE" urla Charlie cercando di far alzare Adamo che stava perdendo fiumi di sangue dorato.
In un attimo tutti si precipitano a soccorrerlo, tranne Lucifero che era ancora paralizzato a pensare ai suoi errori.
"Portiamolo dentro che questo sangue angelico attirerà i cannibali" dice Angel portandolo insieme ad Husk.
Charlie rimane fuori e va da suo padre.
"Papà che cosa significa, spiegami che cosa hai fatto"
chiede cercando di rimanere calma.
Da dietro sentono una risata, una risata familiare, una risata che sembra provenire da una radio.
"Vuoi sapere cos'ha fatto il tuo paparino?"
Chiaramente era Alastor, che si era appena materializzato accanto a loro.

ue ue oggi capitolo triste scusate, palesemente anche il prossimo sará triste ma hey, ci piace un pó di drama🥰
non può mancare la fanart del giorno

vi prego mi fa spaccare

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