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3.

"Che c'è, il grande capo dei cazzi ha paura di farsi un bicchierino?" dice da dietro Lucifero avvicinandosi al bancone e mettendosi accanto a lui.
"Gli angeli non bevono" ripete per l'ennesima volta Adamo.
"Fammene tre uguali al suo" dice Lucifero ad Husk.
Guarda Adamo con aria di sfida e li beve tutti e tre in un sorso uno dopo l'altro.
"Fanculo" afferma Adamo, prendendo il bicchiere e bevendolo anche lui tutto in un sorso come ha fatto Lucifero, solo che non ebbe la sua stessa calma una volta bevuto.
Inizió a tossire e avere conati strozzati sotto le risate di Lucifero.
"Come cazzo fate a bervi questa roba disgustosa" dice una volta essersi ripreso dal bruciore dell'alcool.
"Oh fidati, lo capirai, fanne altri due Husk"
Gli passa il bicchiere col nuovo drink e di nuovo lo beve tutto in una volta incitando una sfida.
Quindi come aveva previsto Lucifero, Adamo stette alla sua sfida e continuó a scolarsi bicchieri su bicchieri, rischiando di soffocare/vomitare dopo ogni sorso.

Ovviamente dopo un paio di bicchieri, l'alcool fece il suo effetto, per Adamo ne bastarono due, Lucifero ne dovette fare un pó di più, ma ad una certa erano entrambi estremamente ubriachi.

"E così le ho detto "Fanculo non ti meriti il mio cazzo" e lei se ne è andata piangendo, quella puttana pensava di potermi avere così facilmente"
"Ci credo che poi è venuta da me , tu non glielo davi mai"
"Senti Eva non mi è mai piaciuta in quel senso, le circostanze le responsabilità mi hanno obbligato a scoparmela ma se avessi potuto scegliere non avrei scelto lei"
"Lilith l'amavi invece" dice Lucifero tornando un pó serio.
Adamo fa un sorriso finto e risponde "se lo sai perché me lo chiedi"
"volevo sentirtelo dire, è bello pensare che anche tu possa avere un cuore"
"se ce l'avevo , è stato 10000 anni fa, la stronza ci ha sputato sopra per stare con te"
"Se può farti cambiare idea su di me, io quando lei è venuta da me non sapevo che a te importasse di lei, pensavo solo che volessi comandarla a bacchetta per i tuoi scopi, perlomeno così ha raccontato lei."
"È vero infatti, è così, ma non significa che non mi importasse che non la amassi, letteralmente mi era stato messo in testa che il mio compito era quello di procreare un'intera stirpe umana, mi aveva sopraffatto questa responsabilità e mi disturbava che lei se ne sbattesse invece per questo ero.. come cazzo si dice, ossessivo?"
"Lassativo si dice"
"Ah ecco quello, vabbe hai capito no"
" Si ma l'avevo capito quando ti ho visto mentre realizzavi che lei ti aveva lasciato per me, avevi proprio il cuore spezzato povero cucciolo"
"Ma vaffanculo coglione" gli da una gomitata.
Lucifero ride e torna a parlare dicendo "Comunque anche a me ha spezzato il cuore Lilith, ho capito troppo tardi che non eri tu il problema ma lei, desiderava troppo e tutto,aveva delle manie di onnipotenza quindi non gliene fregava un cazzo di te, come non gliene fregava di me, voleva solo diventare la regina degli inferi e avere un erede."
"Aspetta cazzo, tu e lei non state più insieme?"
"Buongiorno, non pensi che sarebbe stata qui?"
"Ma hai ancora la fede"
"Anche tu ce l'hai"
Adamo si guarda le mani e nota la fede ancora lì , e in quel frangente si rende conto che lui e il suo rivale storico avevano in comune più di quanto avesse mai pensato.
"Cazzo non pensavo che io e te avremmo mai parlato"
"Si, la vita riserva delle sorprese a volte"
"Cazzo poi mi hai fatto parlare un sacco di cose di cui non ho mai parlato a nessuno"
"Se avessi una moneta per ogni volta che dici Cazzo-"
"Saresti ricco CAZZO!"
I due parlano smettono di essere seri tutto a un tratto e iniziano a parlare di cose a caso e ridono come pazzi, come se fossero amici da una vita e avessero dimenticato di odiarsi a morte.

"Ragazzi mi dispiace interrompere la vostra professionale conversazione, ma è abbastanza tardi dovreste dormire.." dice Charlie con gentilezza mentre dietro Vaggie ribatte con "ANDATE A LETTO IDIOTI CHE QUA VOGLIAMO DORMIRE E NON SENTIRE LE VOSTRE CAZZO DI RISATE"

"HA DETTO CAZZO" la indica Lucifero ridendo ancora.
"Alzatevi forza" dice Charlie provando a prendere suo padre.
"Oh Piccola tranquilla io riesco a reggermi in piedi perfettamente" dice mentre si alza e poggia il suo bastone a terra riprendendo coscienza lucida in un attimo (non era lucido aveva solo imparato in 10000 anni a reggersi in piedi e fingere una perfetta lucidità)
"Il problema è lui che si è un pó lasciato andare ma tranquilla ci penso io vai pure a dormire"
Charlie si fida, sorride a suo padre e torna nella sua stanza con Vaggie, mentre Lucifero si toglie la giacca,si sbraccia la camicia e cerca di far alzare Adamo, che si era completamente sciolto sul divano già da un pó.
"NoooO sto coOOomoDoo peEerChee mi devi tirAare" dice sbiascicando senza fare comunque la minima resistenza, lasciandosi tirare.
"Alzati amico non rendermela difficile dai" dice ridendo provando e farlo alzare in piedi
"non mi va" continua a sbiascicare con le parole Adamo ridendo come un idiota.
A Lucifero scappa ancora da ridere in quella situazione, non solo aveva fatto ubriacare un angelo nel suo regno, era Adamo, il suo nemico biblico che in quel momento, tutto gli suscitava, fuorchè odio.
"Allora mi costringi a prenderti in braccio" dice prendendolo a mó di sposa senza comunque ancora la minima resistenza da parte di Adamo, che anzi gli facilitó la cosa aggrappandosi con le mani al collo
"Come fai a essere così basso ed avere la forza di portarmi in braccio" chiede fissandolo confuso mentre Lucifero sale le scale.
"Sono il demone più potente dell'inferno non è un problema trasportarmi un coglione ubriaco"
"Ma tu hai idea di quanto pesa questo cazzo" gli dice scherzoso toccandosi il cavallo dei pantaloni, cosa che fece venire un brivido a Lucifero che ora stava cercando in tutti i modi di scacciare qualsiasi pensiero erotico su di lui dalla sua testa.
"Peró sai una cosa.. tu a differenza degli altri demoni non sei così male da guardare" gli dice dopo un po' mettendogli un dito in faccia.
Lucifero alza un sopracciglio a quell'affermazione e senza girarsi verso di lui gli chiede.
"Mi stai dicendo forse che sono bello?"
"Siii" risponde Adamo con una sincerità ingenua che ha quasi spaventato Lucifero.
Una volta arrivati in stanza, Lucifero poggia Adamo sul letto e lui si alza tranquillamente
"MA ALLORA CE LA FACEVI A STARE IN PIEDI" afferma scioccato Lucifero.
"Si, ma mi stava piacendo essere portato in braccio come una principessa , il cesso è quello vero?" dice indicando la porta in fondo alla stanza.
"Si è quello"
"ok vado a vomitarci un attimo eh" dice con nonchalance.
Lucifero strozza una risata e lo segue chiedendogli se volesse una mano, ma il tempo che lo raggiunge, Adamo è gia per terra con la faccia dentro il gabinetto a fare versi raccapriccianti.
"Ah un tempo avrei pagato oro per una scena del genere, adesso quasi quasi mi dispiace" dice guardandolo dall'orlo della porta.
Adamo gli risponde facendo il dito medio e alzando la faccia distrutta dall'alcool.
"Dai ti aiuto." dice Lucifero andandogli in contro, mettendogli una mano in fronte, per tirargli indietro i capelli, come un papà premuroso.
"incredibile persino il vostro vomito è dorato"
"Ti assicuro che il sapore non è dorato" dice Adamo soffocando.
".. si ci credo, hai finito?"
"Mhm penso di si" dice alzandosi e andando verso il lavandino a sciaquarsi la faccia.
"Come ti senti?"
"Di merda.."
fa una pausa e aggiunge "peró in modo divertente"
"Si, è l'alcool, mi sembra assurdo che tu non l'abbia mai provato."
"Non esiste ne alcool ne droga in paradiso"
"Vi perdete il lato divertente della vita, il sesso almeno lo potete fare?"
"No in realtà è vietato."
"Ma che posto di merda quindi da quanti millenni non scopi"
"Fratello io sono il fottuto Adamo, al paradiso faccio il cazzo che mi pare."
Lucifero ride perché si aspettava esattamente quella risposta, peró non si aspettava che l'alcool in se stesso gli accendesse ogni ormone presente, più provava a non sessualizzare Adamo più lui glielo rendeva difficile, quest'ultima frase l'ha detta appoggiato alla porta con faccia e capelli bagnati , la camicia aperta e il respiro affannato.
"Cazzo ti guardi?" gli chiede interrompendo il dissidio mentale che stava avendo.
"No niente stavo pensando"
"A cos- no aspetta penso di dover vomitare ancora"
"Ok accomodati"
Si sentì come salvato perché non avrebbe saputo come rispondere e si, persino mentre lo guardava vomitare seduto per terra con la faccia dentro il cesso lo trovava eccitante.
Si siede vicino a lui per tenergli di nuovo la fronte, e con l'altra mano gli accarezza la schiena e le spalle.

"ok ora penso di aver finito davvero"
dice girandosi verso Lucifero appoggiando la schiena al cesso con un po' di oro sulle labbra.
"Aspetta sei sporco" gli dice Lucifero impulsivamente prendendo un pezzo di carta e pulendogli le labbra sotto lo sguardo attento di Adamo.
Dopo quel gesto Lucifero decide che era il momento di andarsene in camera sua, perché l'alcool stava iniziando a salire in modi che non sapeva se avrebbe controllato, e non voleva rovinare tutto da un momento all'altro saltandogli addosso e venendo rifiutato.. ma quando Adamo lo vide che si stava alzando e lo prese per mano dicendogli
"non te ne andaree fammi compagnia ancora un pó"  gli si illuminó in mente la lampadina che forse, non era poi così difficile da conquistare.
"Uhhh Adamo che mi chiede un po' di compagnia" dice provocatorio.
"Dai ti sto chiedendo compagnia non ti ho mica chiesto di scopare" dice simulando il sesso con le dita a fine frase.
"beh di certo non ti direi di no" dice sorridendo.
"Come?.." chiede stranito Adamo sorpreso dalla sua risposta.
"Mi sono fatto tutto l'Eden manchi solo tu" dice avvicinandosi alla sua faccia alzandogli il mento con un dito.
Adamo non risponde male a questa cosa ma si limita a guardarlo, cosa molto curiosa per Lucifero.
"Eddai ti sto prendendo in giro" dice Lucifero poi ridendo e dandogli un pugno sulla spalla, per poi alzarsi e uscire dal bagno.
"Vuoi rimanere seduto davanti al cesso tutta la notte?"
"No.." dice alzandosi, dandosi una guardata allo specchio e seguendolo.
Lucifero si è seduto sul letto e con la mano gli fa cenno di sedersi accanto a lui.

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