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19.


Passano i giorni ma la ferita che Lucifero ha fatto nel cuore di Adamo non accenna a risanarsi, e Lucifero non accennava a farsi rivedere all'hotel, era scappato dal problema come era solito fare, mentre Adamo si distruggeva ogni giorno buttandosi sull'alcol e le droghe per tenere occupata la mente e non fermarsi a pensare nemmeno per un attimo a quanto fosse realmente ferito, aveva deciso di fingere che il problema non esistesse e mettere da parte la tristezza, giustificando il suo comportamento con "non ho nulla da perdere quindi almeno l'inferno me lo godo".

E continuó così una settimana..e poi due.. fin quando arrivó l'effettivo giorno in cui toccó il fondo.

In pochi all'hotel erano già svegli, e Adamo si era appena svegliato sul pavimento accanto il divano nella hall, chiedendosi perché cazzo avesse dormito a terra e non sul divano che era lì accanto, e mentre prova ad alzarsi sentendo il male che gli faceva la spalla capisce che è effettivamente caduto dal divano mentre dormiva.
Neanche il tempo di essere in piedi, percepisce di essere troppo lucido e cerca tra le sue tasche la rimanenza di qualcosa della sera prima, cosa che effettivamente trova e consuma senza pensarci due volte, poi senza un briciolo di razionalità va verso il bancone di husk e si versa da solo, uno o due cicchetti della prima cosa forte che trova.
Aveva pure preso il vizio del fumo, tutto quello che poteva fare per sabotarsi, lo stava facendo, e in quelle settimane non aveva avuto nemmeno uno spiffero di lucidità per potersene effettivamente accorgere.
Si accende una sigaretta e si appoggia ad un muro fissando il vuoto quando con la coda dell'occhio nota Angel al telefono impegnato a scrivere con qualcuno, appoggiato con le braccia ad un divano in una posizione abbastanza provocante, come era solito mettersi.
Senza pensarci due volte in preda agli effetti di qualsiasi sostanza, gli va dietro, appoggiandosi contro di lui e attraversandogli i fianchi con le mani sussurrandogli all orecchio un "hey" in modo seducente.
Angel si gira lentamente a guardarlo con un espressione visibilmente confusa.
"Vuoi farmi compagnia in stanza?" gli chiede continuando a tenergli le mani nei fianchi e respirandogli dietro il collo.
"Quanto cazzo sei sballato" risponde Angel girandosi del tutto verso di lui e guardandolo con molta tenerezza perché compativa a pieno il suo stato d'animo e il modo in cui si stava comportando ultimamente.
Adamo ignora la domanda e continua a provare a portarselo a letto mettendogli una mano al collo e guardandolo mordendosi un labbro.
"Non faró sesso con te,smettila." dice Angel che nonostante abbia sempre un pó voluto farselo, non lo trovava giusto, sapeva che Adamo non voleva davvero farlo, ma
voleva solo smettere di pensare a Lucifero buttandosi sull'edonismo più totale.
"Dai che l'hai sempre voluto" afferma Adamo avvicinandosi al suo volto per baciarlo, ma Angel allontana la faccia e lo blocca mettendogli una mano sulla bocca, cosa che Adamo rivolge a suo favore mettendosi una delle sue dita in bocca guardandolo sensualmente.
"Oh cazzo fai sul serio.." dice tra sè e sè Angel trovando sempre più difficile rifiutarlo.
"Certo che faccio sul serio, non lo senti?" dice alzando un sopracciglio e mettendo una mano di Angel tra le sue gambe facendogli toccare la sua l'erezione.
Angel sospira e per un attimo l'idea di fregarsene e andarci a letto sfioró la sua mente mentre glielo tastava dai pantaloni e si perdeva nel suo sguardo intenso con quegli occhi che senza la sua forma demoniaca tornavano a essere giallo oro, ma la sua morale diceva no, non riusciva a non sentirsi triste di vederlo così abbandonato a se stesso e finto.
"Adamo, smettila, non vuoi davvero"
"Si,voglio" afferma freddamente, cercando di prenderlo dalle gambe.
"SMETTILA" gli urla allontanandolo con le mani.
"Ma che cazzo, mi hai sempre scopato con gli occhi, molestato e ora che puoi farlo sul serio mi respingi?" chiede confuso Adamo.
"Si cazzo, guardati, sei ubriaco o strafatto ogni cazzo di ora di ogni giorno, esci, non si sa dove cazzo te ne vai e torni messo peggio di quando sei uscito, ti stai autodistruggendo recitando che tu non sia estremamente ferito, credimi ne so qualcosa, questa recita non ti porterà a nulla, non puoi soffocare quello che stai provando buttandoti sull'alcol , le droghe o il sesso.. cazzo mi sembra di parlare a me stesso..."
Adamo non risponde e lo guarda con l'espressione spenta.
"Te ne rendi conto o no? Che stai facendo un dramma solo perché non vuoi fermarti un attimo a soffrire per una delusione d'amore? È da codardi te ne rendi conto?" gli appunta.
Adamo a quel punto prende parola "Forse mi sono stancato di essere scaricato dalle persone che amo..non trovi? Forse alla terza volta che mi spezzano il cuore mi sono rotto il cazzo no?"
"Si ma.. non è questo il modo di affrontare la cosa.."
"Invece è l'unico fottuto modo per accettare che non sono fottutamente stato fatto per essere amato da qualcuno, quindi vaffanculo e lasciami vivere come stracazzo mi pare" dice con rabbia Adamo per poi andare verso l'uscita scontrandosi contro Vaggie la quale infastidita gli dice subito "Ma che cazzo guarda dove vai" girandosi verso di lui notando il suo sguardo visibilmente sotto effetto di qualcosa che non le risponde ed esce.
"È di nuovo strafatto?!" urla verso Angel che risponde con espressione triste facendo spallucce.
"No io non ne posso più" afferma arrabbiata telefonando subito Charlie che era altrove da un paio di giorni con suo padre a sbrigare cose in altri cerchioni dell'inferno.

"Charlie dobbiamo parlare, devi risolvere questa situazione tra Adamo e tuo padre"
"È così grave?"
"Decisamente, io non ne posso più, sta diventando un tossico alcolizzato non posso stargli dietro a controllare che non faccia danni"
"... vedo cosa posso fare"
Charlie chiude il telefono.

"Chi era?" chiede Lucifero.
"Era Vaggie..."
"Oh come sta? È successo qualcosa?"
"No niente di che"
"Ah menomale"
"No, menomale un corno papà, non devi davvero chiedermi niente?"
Lucifero la guarda con aria preoccupata facendo uno sguardo confuso.
"Non mi chiedi come sta Adamo?Non me l'hai mai chiesto da quando siamo insieme"
Lucifero abbassa lo sguardo e si tocca il petto come se avesse avuto una fitta solo a sentirlo nominare, come se avesse archiviato la sua l'esistenza fino a quel momento.
"Come .. sta?.." chiede senza guardarla.
"Non sta bene, io non so cosa tu gli abbia detto o fatto.. ma non sta affatto bene.."
"Me lo aspettavo"
"Mi spieghi cosa gli hai detto?"
"La vera domanda è, cosa NON gli ho detto"
"Eh..?"
"Mi ha confessato di avere sentimenti per me e io non gli ho saputo dire assolutamente nulla.. e me ne sono andato .. di nuovo"
"Oh... non gli hai detto nulla perché non provi nulla?.."
"Non lo so piccola, non è facile per me"
"Io.. anche se non si direbbe.. vi ho osservati, non mentre facevate le vostre cose ovviamente.... in altri momenti, e secondo me non puoi dire di non provare proprio nulla.. magari se scavi dentro di te qualcosa c'è papà,perché non puoi dargli una possibilità? Tu sei il motivo per cui lui è cambiato..."
"Ma infatti io so di provare qualcosa nel profondo, è che non mi sento pronto a portarla a galla e provarla sul serio dopo.. sai.. tua madre.."
"Ma non puoi rimanere attaccato per sempre al passato, cazzo papà, la mamma se ne è andata, togliti quella fede dal dito e va avanti"
Lucifero automaticamente si guarda la fede che non aveva ancora mai tolto.
"Non saresti offesa se lo facessi?"
"Ma perché dovrei? Pensi che io voglia vederti eternamente infelice per stare in speranza di una donna che al 99% non tornerà mai nelle nostre vite?"
A Lucifero sembró di star parlando per la prima volta con sua figlia solo in quel momento.. lui provava dei sentimenti per Adamo, semplicemente aveva paura di uscirli allo scoperto perché si sarebbe sentito dentro di se di star tradendo la sua famiglia, e perché Lilith l'aveva fatto soffrire così tanto che temeva l'idea di provare di nuovo qualcosa.. ma non erano buone scuse per aver spezzato il cuore ad Adamo, non se lo meritava, si sentì estremamente stupido ad aver spezzato l'unica cosa bella che aveva.
"Charlie"
"Papà?"
"Torniamo all'hotel."

intanto

Adamo ormai aveva preso dimestichezza con le strade infernali, diciamo che si era 'fatto conoscere' da un paio di demoni, dopo il messaggio radio di Alastor era particolarmente rispettato da tutti.
Entró in uno dei nightclub che aveva frequentato negli ultimi giorni, e in un attimo rimorchió una demone-gatto e se la portó in un posto a sedere all'angolo a pomiciare a tanto così dallo scoparsela.
Se la mette in braccio e con le mani le attraversa le cosce strizzandogliele e baciandole il collo e il petto, attirando l'attenzione di qualcuno qualche metro più in là che piano piano si avvicina sempre più a loro, fin quando la ragazza lo nota e scappa subito non appena lo vede.

"Oh e dai che cazzo amico, quella cazzo di troia voleva il mio cazzo , che cazzo fai"
"Incredibile, finalmente ti vedo di persona, sei mooooolto più bello di come pensavo" afferma il tizio alzandogli il viso dal mento con un dito.
Adamo risponde con un sorriso malizioso e dice "Che è vuoi trombarmi tu?"
"Interessante.. ti piacciono pure gli uomini.. sei perfetto.. proprio quello che mi serve adesso"
Adamo alza un sopracciglio confuso da quelle parole e richiede "Cazzo se sei strano, vuoi trombare o no?"
"Certamente mi piacerebbe, MA posso proporti di meglio"
"Eh? Cioè?"
"Innanzitutto che maleducato perdonami, sono Valentino" dice la figura porgendogli la mano, Adamo gliela stringe chiedendosi dove avesse già sentito quel nome.
"Sono Adamo ma immagino che tu lo sapessi già"
"Si, assolutamente si, hai una certa fama ormai"
"Che devi propormi?"
"Un lavoro"
"Ah? No col cazzo che mi metto a lavorare, per chi mi hai preso per un coglione? Sono il fottuto cazzo originale cazzo il capo dei cazzi questo cazzo pesa troppo per lavorare."
"Oh tesoro, non è un vero lavoro, io ti renderó UNA STAR, sarai famoso, l'unica cosa che dovrai fare è usare quel cazzo originale"
"Oh cazzo io amo usare il cazzo"
Valentino fa una risata e fa comparire un contratto e una penna dalle sue mani.
"L'unica cosa che devi fare è mettere una firma qui"
"Oh vacci piano, non mi hai spiegato ancora un cazzo"
"In parole povere, ti sto offrendo fama ,soldi,successo, un alloggio e tu in cambio scopi con chi ti dico io ripreso da delle telecamere"
" Questo è in parole povere? non potevi semplicemente dire che vuoi farmi fare il pornoattore? Cazzo ci sto, scopo un sacco e mi paghi pure? Cazzo dammi la penna"
"Certamente tieni" dice con un ghigno malvagio in viso Valentino mentre porge la penna ad Adamo, ma un istante prima che la penna poggiasse sul foglio, qualcosa lo fa bruciare, entrambi si girano e vedono Lucifero con gli occhi rossi dalla rabbia e le ali aperte.
"Sparisci da questo posto." dice contro Valentino, il quale senza farselo ridire indietreggia e va subito via, per quanto facesse il forte e lo spocchioso, Valentino si cacava sotto di Lucifero.

"Che cazzo ci fai tu qui?" gli chiede Adamo infastidito dalla sua comparsa.

forse ho esagerato con l'auto sabotaggio di Adamo ma secondo me si sarebbe comportato esattamente così in questa situazione, gli ho pure ridato un pó il carattere da cazzone pre-lucifero bo ci stava

comunque comunque ho avuto questa botta di ispirazione e vi siete acchiappati due capitoli di fila adesso peró mi sa che passerà qualche giorno perché me la devo pensare molto bene, il 20esimo capitolo potrebbe essere quello finale, ma potrebbero venirmi altre idee nel mentre quindi meglio se ci penso qualche giorno in più.

intanto beccatevi queste fan art bellissime

accurata con lo scorso capitolo

QUESTA MI UCCIDE ABSBSBSB

e per ultima questa che penso sia meravigliosa

ceh.. wow (lucifero sulle punte😭), canonicamente adamo nella mia fanfic ha dello smalto nero e dei piercing sappiatelo slayyy 💅🏻

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