1.
"Osi attaccare me e mia figlia"
Urló Lucifero andando in contro ad Adamo già mezzo in fin di vita.
"Non dimenticare che sei a casa mia lurido cane, adesso ti finisco una volta per tutte" aggiunse creando una palla di fuoco demoniaco dalle sue mani ,ma mentre era proprio sul punto di lanciargliela contro, notó che la sua maschera era andata completamente distrutta e vedere la sua espressione in fin di vita, con la paura di morire negli occhi, gli fece provare pietà di lui.
Sbattè gli occhi facendoli tornare al loro colore, mentre la palla di fuoco scompariva dalle sue mani.
Si alzó, pulendosi la giacca, e disse "ha un retrogusto dolciastro la pietà troietta, se vivi è solo perché te lo sto permettendo io. Ora sparisci dal mio regno e non farmi mai più vedere la tua bella faccia."
"Non avrebbe dovuto dire 'brutta faccia'?" chiese Husk in sottovoce, ad Angel.
"Beh in questo caso non poteva, hai visto che pizzetto sexy Adamo" rispose lui con il suo solito sorrisetto malizioso che fece storcere gli occhi ad Husk.
Adamo in fin di vita, riuscì comunque ad alzarsi per dire la sua.
"Non puoi decidere tu come deve finire. IO sono il cazzo di Adamo , sono il cazzo di primo uomo e tu sei solo un cazzetto buffo. IO ho dato principio a tutto sulla terra, l'umanità proviene da queste cazzute palle, dovreste venerarmi, ingrati, irriverenti cazzett-"
"Credo che qualcuno lassù ti stia abbandonando qui" lo interruppe Vaggie indicando il cielo.
Adamo si voltó verso l'alto, vedendo gli angeli esorcisti ritirarsi velocemente, senza curarsi minimamente di lui.
"CAZZO" imprecó, cercando di raggiungerle in volo, ma non appena si alzó di poco in volo, si accorse di avere un'ala danneggiata.
Cadde su se stesso, sbattendo la testa e perdendo i sensi.
Tutti rimasero a fissarlo, alquanto inebetiti.
"Lo hanno abbandonato..." affermó Charlie che sembrava quasi sul punto di piangere.
"Tesoro sei troppo empatica, stai parlando di Adamo" ridacchió Vaggie, cercando di confortarla.
"Nessuno merita di essere abbandonato così, nemmeno lui" replicó Charlie decisa, andando verso il corpo incoscente di Adamo.
"Beh che ne facciamo di lui adesso? Io non ho mai provato la necrofilia , ma c'è sempre una prima volta, no?" commentó inappropriatamentre Angel.
"Pugnalo pugnalo!" ripeteva Nifty correndo verso il corpo.
Ma Lucifero la fermó in tempo, mettendole il bastone davanti, e raggiungendo Charlie.
"Che intendi fare?" le chiese dolcemente, mentre lei cercava disperatamente di rianimare Adamo.
"Possiamo tenerlo?.." chiese , voltandosi verso Lucifero con gli occhi lucidi.
"Ma chi? Adamo?" chiese lui, con tono scioccato.
Charlie annuisce lentamente , poi gli spiega:
"Come possiamo essere redenti e andare in paradiso se in primis non riusciamo a provare pietà e perdonare. Non mi importa che è quello stronzetto di Adamo.. Io..Al momento lo vedo solo come una persona in fin di vita che è stata abbandonata dalla sua stessa gente."
Lucifero sospiró rassegnato.
"Sai che sarà difficile che lui collabori o si lasci aiutari, considerando com'è fatto?"
"Lo so.. per questo voglio il tuo aiuto"
"Il mio? Perché? Mi odia più di quanto odi tutti voi messi insieme, e francamente, lo odio anche io"
"Perché te lo chiedo io papà. Io devo occuparmi di tutti gli altri, e dell'hotel.. Quindi non posso dedicarmi solo a lui . E poi, dato che voi due siete nemici storici, questo sarebbe un motivo in più per riappacificare.. perfavore"
Lucifero sospiró nuovamente.
"Va bene, ma non appena il bastardo riuscirà a volare di nuovo lo riporto al paradiso a cazzi in culo"
"Si dice calci.."
"E io che ho detto?"
Charlie sorrise e lo abbracció, ringraziandolo.
Skip Time
"Quindi quel pezzo di merda rimane qui?" chiese Angel ad Husk mentre lo aiutava a risistemare il suo bar.
"A quanto pare si. Charlie crede che possa cambiare persino lui"
"Ah povera ragazza, non capisce che certe persone sono marce fino al midollo"
"Non lo so sai, se lei ce lo vede, forse qualcosa di buono ce l'ha"
"Lo scopriremo immagino"
—
Vaggie osservó Charlie, uscire dalla camera in cui avevano lasciato Adamo, ancora svenuto.
"Charlie sei sicura?"
"Si.. Vaggie ti prego, fidati di me"
Vaggie sbuffó, perdendo la calma.
"No sei completamente pazza se pensi che quel pezzo di merda possa avere qualcosa di buono"
"Beh sta in paradiso quindi.."
"Sta in paradiso perché è il fottuto Adamo non perchè se lo meriti. Cazzo Charlie , hai visto che alla prima occasione ce lo hanno mollato qui"
"Io posso cambiarlo, posso convincerlo che l'hazbin hotel è un posto valido e che i demoni possono redimersi.. Così
poi, quando potrà tornare in paradiso, visto che è il fottuto Adamo, potrà mettere una buona parola sul mio hotel.. non credi?"
"Ma ti senti quando parli? STIAMO PARLANDO DI ADAMO CAZZO, QUELLO ALLA PRIMA OCCASIONE CI BRUCIA TUTTI"
replicó Vaggie gesticolando animatamente.
"Perfavore, fidati di me" le chiese Charlie dolcemente, prendendole il viso con le mani.
"Charlie.. Io mi fido del fatto che tu ci creda ok? Ma mi sembra davvero impossibile poter cambiare.. lui."
Skip time
Adamo si sveglió , vedendo Lucifero nella stessa stanza, seduto ad una scrivania alle prese con delle paperelle.
Si guardó intorno confuso, ma non appena realizzó dove si trovasse, si alzó di scatto per scappare.
Ma non appena fu in piedi, si accorse di essere totalmente svestito. Si coprì con le ali imprecando
"chi cazzo è stato il maniaco pervertito che mi ha spogliato?!"
Lucifero si giró a osservarlo, senza dire una parola.
Adamo lo indicó, lamentandosi teatralmente.
"PERVERTITO! MI HAI SPOGLIATO TU"
Lucifero alza le braccia in senso di difesa.
"A mia discolpa posso dire che non pensavo che fossi nudo sotto la tua veste."
"Restituiscimela. Subito"
Lucifero, chiaramente divertito dalla situazione, inizió a stuzzicarlo.
Prese i suoi vestiti e voló fuori dalla finestra.
"Vieni a prendertela dai coglione"
"BRUCERÓ TE, TUA FIGLIA, E QUESTO POSTO DI MERDA" gridó Adamo sbattendo i pugni sul davanzale della finestra
"E se io ti bruciassi questa?" replicó Lucifero con un ghigno, accendendo un piccolo fuoco nella sua mano.
"NO TI PREGO" disse Adamo, impulsivamente.
Lucifero a quella frase, raddrizzó le orecchie.
"Cosa hai detto?"
Adamo strizzó un occhio.
"Non lo diró una seconda volta. Vieni subito qui."
Ma lucifero continuó a provocarlo ironicamente.
"Non ho capito hai detto qualcosa prima?"
"VAFFANCULO. BRUCIA QUELLA MERDA COSÌ VADO A MOSTRARE COM'È FATTO IL CAZZO ORIGINALE A TUA FIGLIA"
Tutto a un tratto Lucifero smise di sorridere e rientró subito, lanciandogli addosso la sua veste.
"Tu a mia figlia non fai vedere proprio un bel niente" disse incrociando le braccia e mettendo il broncio.
"Pft non se lo meritava comunque , sai quanto cazzo vale il mio cazzo? Cazzo." disse voltandosi,mentre si rivestiva, sotto lo sguardo attento di Lucifero, che lo scrutava attentamente da dietro , dal basso verso l'alto, in silenzio, ma facendo qualche pensiero di troppo tipo 'bel culo' .
Una volta essersi rivestito, Adamo, cercó di aprire le ali, ignorando il fatto di averne una danneggiata.
Dunque, si fece estremamente male.
Imprecó e cadde sulle ginocchia, Lucifero, con estrema naturalezza , gli andó subito incontro ad aiutarlo.
"CHE CAZZO MI AVETE FATTO" li incolpó Adamo, inconsapevole del fatto di essere stato salvato.
"Ti avevamo fasciato l'ala, ma siccome sei un idiota hai appena fatto saltare tutto"
"Perché cazzo mi avete-"
"PUOI NON METTERE LA PAROLA CAZZO IN OGNI CAZZO DI FRASE CHE ESCE DALLA TUA BOCCA" gli urló Lucifero infastidito, tirandogli per sbaglio l'ala rotta.
"CAZZO MI FAI MALE" gridó Adamo con un tono che Lucifero non aveva mai sentito da lui.
Un tono davvero vunerabile. Doveva proprio fargli un male atroce.
"Scusami" si scusó Lucifero, mollando la presa nella sua ala e incrociando le mani.
"Te l'avevamo fasciata perché ci faceva pena lasciarti sul tetto svenuto senza un ala, alla merciè dei cannibali"
Adamo sbuffó e si giró altrove per non dover incrociare il suo sguardo.
"Preferivo morire mangiato, che fare pena a te"
"Infatti, fosse stato per me saresti morto da un pezzo, ringrazia che mia figlia che ha un cuore troppo buono per questo mondo"
"Cazzate" interruppe bruscamente.
"Come prego?"
"Potevi uccidermi e non l'hai fatto, me lo ricordo questo." disse con tono piatto.
Caló il silenzio dopo quell'affermazione. Nessuno dei due sapeva cosa aggiungere. La stanza si riempì di tensione.
Per fortuna , entró Charlie nella stanza, rompendo l'imbarazzante silenzio creatosi.
"Papà, come sta Ada- Oddio è sveglio!!" esclamó con il suo tipico entusiasmo.
Adamo si voltó di scatto verso di lei con uno sguardo a metà tra il terrorizzato e l'arrabbiato.
"Adamo ehy.. so che non abbiamo avuto modo di conoscerci bene.. e siamo decisamente partiti col piede sbagliato.. peró adesso sei qui.." Disse lei camminando verso di lui con dolcezza, senza il minimo rancore.
"Ora sei qui.. al mio Hazbin Hotel, hai bisogno di far curare la tua ala se vuoi tornare al paradiso e noi tutti , siamo disposti a darti cure e alloggio, per farti capire che anche noi possiamo essere brave persone, e meritare di stare lassù."
Finì il discorso, cercando di prendere una mano ad Adamo, ma luo si scansó velocemente , e aggiungendo un un "levati dal cazzo" si diresse alla porta.
"Ti piacerebbe" si intromise Lucifero, chiudendo di botto la porta.
Adamo avvicinó il suo volto a quello di Lucifer, con sguardo minaccioso.
"Apri questa cazzo di porta io non ci sto con voi schifosi pezzenti"
Lucifero aveva stampato in volto un ghigno divertito, e gli fece no con la testa.
"Oddio questo è un inferno" commentó Adamo, mettendosi le mani tra i capelli.
"Beh si.. sei letteralmente all'inferno" affermó Charlie.
Tutto a un tratto, Adamo fu di nuovo sul punto di svenire e cadere di faccia.
E di nuovo, i riflessi pronti di Lucifero andarono verso di lui a evitare che cadesse.
Lo lasció cadere tra le sue braccia, semi svenuto con del sangue dorato che gli colava dal naso.
"È normale che un angelo svenga così tante volte?" chiese Charlie dubbiosa.
"In effetti no" rispose lui, guardandolo attentamente in volto.
"Papà"
"Si?"
"Puoi metterlo giù adesso.. non devi continuare a tenerlo"
Lucifero scosse la testa, risvegliandosi dal momento ipnotico e sentendosi quasi in imbarazzo.
"Giusto" disse, mentre lo metteva delicatamente sul letto.
"Che strano vederlo senza maschera. Non fa affatto paura visto così" affermó Charlie guardandolo da più vicino
"E devo dire che è persino carin-"
"Charlie va in camera tua." Interruppe Lucifero con un tono da padre geloso/arrabbiato.
Charlie rispose limitandosi ad una risata e andó verso la porta "Avvisami quando si sveglia di nuovo, non dobbiamo farlo scappare , può essere davvero utile papà, ti prego non ucciderlo"
Lucifero annuisce con un gesto della mano e resta lì ad osservarlo.
'Non è normale che un angelo svenga' pensó tra se e se, decise di controllare se ci fosse qualche ferita sanguinante che non avevano visto prima, considerando anche che aveva le mani e il pavimento ricoperti di sangue dorato.
"Santo me, cosa mi tocca fare per mia figlia" affermó mentre spogliava di nuovo Adamo.
'Non guardare lì non guardare lì non guardare lì' ripeteva a se stesso, mentre esaminava se ci fossero ferite ancora aperte sul corpo di Adamo.
Ma ovviamente l'occhio gli cadde e si diede uno schiaffo da solo, per autopunirsi.
Inconsciamente si trovó a far scorrere le sue mani lungo petto di Adamo fino al collo, cercando ferite tra le ali, ma restó ancora una volta ipnotizzato a fissarlo da vicino.
"Ma porca troia" si disse dandosi un'altro schiaffo da solo per aver sessualizzato quel testa di cazzo.
Dopo qualche altro schiaffo, inizió sul serio a guardale le sue ali, e di fatto, trovó la ferita aperta che ancora sanguinava.
Nell'altra ala, aveva un taglio netto in mezzo e stava perdendo un mucchio di sangue dorato.
"cazzo merda cazzo" imprecó non sapendo minimamente cosa fare per fermare il sangue. Impulsivamente premette il pulsante che chiamava la reception, e in un attimo, stranamente, arrivarono Angel e Husk, che erano solo curiosi , non volenterosi di aiutare.
"Mi scusi,signore cosa ci fa sopra Adamo e perché diavolo ci ha chiamati?"
Chiese Husk confuso, sotto lo sguardo entusiasmato di Angel.
Lucifero era letteralmente seduto sopra Adamo con una sua ala tra le mani.
"Non è il momento di pensare a cose erotiche , chi di voi due se ne intende di medicina? Medicina angelica?"
"Ohh io ho recitato in un film in cui ero l'infermiera" affermó Angel con tono divertito.
"No io non penso gli serva questo al momento" ribattè Husk guardandolo male.
"Ah andate al diavolo bestiacce, tu passami quelle bende e tu , gattino, aiutami a tenergli ste cazzo di ali che pesano più di lui."
Angel passó le bende a Lucifero, guardando con erotismo la scena biblica Adamo-Lucifero, mordendosi un labbro.
"Ho girato un porno che iniziava proprio così"
aggiunse sussurrandolo ad Husk, che come risposta, fece un sospiro rassegnato.
Lucifero strinse il più possibile la benda in modo da non far più perdere sangue ad Adamo, e congedó gli altri due, raccomandandotli di dire a Charlie che andava tutto bene.
Non voleva che sua figlia si preoccupasse, se la sua bambina ci teneva a far rimanere in vita quel bastardo, allora lui avrebbe fatto di tutto per farlo restare tale.
Dunque, decise di rimanere li fin quando si sarebbe svegliato di nuovo, perché conoscendolo, avrebbe dato sicuramente di nuovo di matto.
Si tolse il cappello e la giacca, e si sdraió accanto a lui per stare più comodo.
Inevitabilmente l'occhio gli cadde di nuovo tra le gambe di Adamo.
Allora decise di alzarsi e mettergli una coperta addosso, in modo da evitare la costante tentazione di guardargli l'uccello.
Ma non potè comunque evitare di voltarsi verso di lui a guardarlo.
A differenza di come ammetteva, gli interessava scoprire cosa si celava dietro quella maschera che sembrava tenersi addosso anche senza indossarla.
Una maschera di rabbia contro tutti e tutto.
Da incoscente, non aveva quell'espressione arrabbiata, sembrava quasi sofferente, come se sentisse molto dolore.
Lucifero, nel notare questo, fu colto da un improvvisa scarica di empatia . Si avvicinó a lui per accarezzargli i capelli con una mano, cosa che ,stranamente, sembró calmarlo davvero, il suo sguardo si rilassó, e questo lo motivó a continuare a lasciargli piccole carezze tra i capelli.
E mentre faceva questo , Lucifero finì per addormentarsi con un braccio attorno ad Adamo.
STORIA IN REVISIONE SE TROVI INCONGRUENZE O VERBI DIVERSI DAL CAPITOLO DOPO È PERCHÈ LA STO RILEGGENDO E MODIFICANDO⚠️⚠️
Metti una stellina se vuoi farmi sapere che ti è piaciuta💛❤️
Per qualsiasi consiglio richiesta,parere, lascia un commento e saró felice di ascoltarvi.
ps: se vi siete chiesti "dov'è Alastor?" Tranquilli, non mi sono dimenticata che esiste.
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