Capitolo 2
«Mamma? Papà?» dissi rimanendo a bocca aperta. «Ma voi non eravate morti?»
«Bambina mia, noi siamo sempre qua con te.» disse mia madre avvicinando una mano al mio petto.
«Mi siete mancati da morire..» e una lacrima mi rigò il viso.
«E io?» sentii una vocina parlarmi da dietro. Non era possibile. La mia sorellina era proprio lì, dietro di me. I suoi lunghi capelli scuri, le ricadevano sulle spalle con delle piccole treccine.
«Alya!» dissi correndo ad abbracciarla.
La presi in braccio e la feci girare.
Per la prima volta nella mia vita mi sentii davvero felice, ma poi un dubbio assalì la mia mente.
«Ma..» dissi stupita. «Come posso riuscire a toccarvi senza che voi moriate?»
«Tesoro, siamo nella tua mente. È tutto possibile.» disse mio padre avvicinandosi a me e dandomi un tenero bacio sulla fronte.
Rimasi in silenzio, volevo godermi questo momento con la mia famiglia ancora per un po'.
Erano passati già sette anni dall'ultima volta che li avevo visti.
«Kyara, ora devi svegliarti. Devi provarci con tutte le tue forze.» disse mio padre in tono serio.
Scoppiai a piangere.
«No, vi prego. Voglio rimanere ancora con voi!»
In quel momento non ebbi più controllo del mio corpo. Le lacrime scendevano copiosamente e d'un tratto, sentii le gambe cedere.
Mi buttai a terra.
Non volevo andarmene da quel posto meraviglioso, tra le braccia dei mie genitori e di Alya.
«Kyara, devi farlo subito, prima che sia troppo tardi.»
A queste parole sentii un calore invadermi il corpo. Non vidi più nulla, solo un'intensa luce bianca.
Aprii gli occhi. Delle coperte pesanti bianche mi avvolgevano delicatamente, ma non appena provai a muovermi, un dolore molto forte alla testa, mi bloccò.
Rimasi immobile.
Che stava succedendo?
Mille pensieri invasero la mia mente mentre io continuai a guardare sopra di me. Vedevo solo un'immagine scura, leggermente distorta che, dopo qualche minuto, vidi più nitidamente.
Era un soffitto in legno che però io, non ricordavo di aver mai visto.
Sentii un lieve rumore poco lontano da me e mi spaventai. Cercai di capire cosa fosse, ma il dolore alla testa e, in generale, le scarse forze a mia disposizione, non mi permisero di farlo.
Mi si avvicinò una figura leggermente sfocata che, mentre io provavo a mettere a fuoco, mi parlò.
«Finalmente sei sveglia dormigliona.»
«C-che mi è successo?» chiesi con voce tremante.
«Senti.. Mi dispiace davvero tanto, ma io credevo che.. E poi tu.. Cioè..»
Forse per via del mio stato di confusione, o forse perché fu proprio lui a parlare in modo sconnesso, non capii nulla.
«Cosa? Per favore, ripeti più lentamente.» dissi in tono decisamente più calmo.
Lui prese un respiro profondo e mi parlò nuovamente.
«vedi, io non sono una persona normale.»
A quelle parole, dei brividi percorsero tutto il mio corpo. Che lui fosse come me? Non credevo fosse possibile, perciò lo lasciai parlare senza dire nulla.
«Delle persone mi stanno cercando per questo. Non so cosa vogliano farmi, ma non credo abbiano buone intenzioni.
Due giorni fa stavo tornando al mio rifugio, dopo aver fatto una passeggiata. Cammino sempre un poco prima di ritornare al rifugio. Faccio qualche strada nascosta, giro un po' di là e un po' di qua. Sai.. Ho sempre paura che qualcuno mi stia seguendo e perciò, a modo mio, cerco di sviarli facendo strade che non conosce nessuno per farli perdere, e poi ritorno nella mia, per così dire, casetta, in tutta tranquillità.
Ed è lì che ti ho trovata. Eri in ginocchio, rivolta verso la finestra. Io ero dietro di te.
Tutto ciò che vedevo però era qualcuno vestito di grigio e con un grosso cappuccio sulla testa. Ho pensato tu fossi una di quelle persone che mi stavano cercando e, perciò, senza rifletterci su, mi sono avvicinato evitando di far rumore e ho preso un pezzo di legno che c'era per terra.
Un colpo secco in testa, e tu eri già a terra senza sensi. Fu allora che mi accorsi che tu non eri uno di quelli che mi cercava, ma una semplice ragazza.»
«E come facevi a sapere che io non lavorassi per loro?» chiesi guardandolo negli occhi. Non me n'ero ancora accorta, ma aveva degli occhi stupendi. Erano color ghiaccio e, come già si sa, io adoro i colori chiari. Rimasi incantata a guardarlo e lui fece lo stesso. Mi guardò intensamente per qualche secondo e poi riprese a parlare.
«Eri così delicata. I tuoi capelli chiari erano una cornice perfetta per il tuo viso così pallido. E lì, svenuta a terra sembravi così pura e candida che, non so, mi hai fatto subito capire che non potevi essere cattiva.»
«Be', non sai come ti sbagli..» sussurrai.
«Che hai detto?» mi chiese lui sentendomi pronunciare delle parole a basso volume.
«Oh, nulla.. Non preoccuparti..»
Fu in quel momento che mi accorsi di essere su una superficie ben più morbida di un pavimento. Non riuscivo a muovere nessuna parte del mio corpo perciò non capii subito su cosa il mio corpo fosse adagiato.
«Dove sono ora?» chiesi non appena finii di formulare i miei pensieri.
«Sul mio letto. Ti ci ho messa subito dopo averti colpita. Sei rimasta incosciente per quasi due giorni e io mi sono preso cura di te. È il minimo dopo averti procurato quella ferita in testa..» disse lui diventando leggermente rosso in viso.
In quel momento, alcune domande terrificanti balenarono nella mia mente. Come aveva fatto a prendermi, o anche solo toccarmi, senza morire?
E la lettera? Che fine aveva fatto? L'aveva letta?
Così aprii la bocca come per dire qualcosa, ma mi bloccai e decisi ancora una volta di tacere e non fare domande.
Mi fissò per qualche istante ed io feci lo stesso. Aveva davvero un viso dolce.
Rimanemmo entrambi in silenzio fino a quando lui non ruppe il ghiaccio.
«Non mi sono ancora presentato, io sono Luke.»
«io sono Kyara»
Dopo esserci presentati, parlammo per la maggior parte del pomeriggio e ci raccontammo qualcosa di noi per conoscerci meglio. Verso sera però la stanchezza si fece sentire e il sonno ebbe la meglio su di me.
«Buonanotte Kya» sussurrò Luke in modo quasi impercettibile.
«Notte.» pensai tra me e me, un istante prima di addormentarmi.
Salve cari lettori!!
Questo è il secondo capitolo della mia storia, spero vi stia piacendo.
Per favore fatemi sapere che ne pensate in modo che io possa decidere se continuarla o meno.
Grazie mille a tutti!
-Giulia💕
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