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Pettegolezzi tra ragazze

Capitolo 12:

Pettegolezzi tra ragazze.

Pov Jacob

Dopo quello che è successo in caffetteria ho portato Cora in bagno, non pensavo che una come Emily potesse rappresentare un pericolo sul piano "licantropi".

Cora entra in bagno e sento che comincia a sciacquarsi la mano.

Dopo qualche minuto vedo Emily avvicinarsi con i nostri zaini e una faccia dispiaciuta.

E: mi dispiace.

Dice porgendomi lo zaino. Io la guardo diffidente e poi prendo gli zaini.

J: senti…..

E: aspetta Jacob prima fammi dire cuna cosa.

C: sentiamo allora.

Cora esce dal bagno e lo sguardo assassino che lancia fa sussultare Emi che indietreggia.

Pov Generale

E: io non volevo farvi arrabbiare.

C: allora perché l’hai fatto?

E: volevo solo verificare se era vero, c’erano troppo dettagli, troppi particolari in quella storia per essere falsa.

C: bene e ora perché non corri dal primo giornalista o poliziotto per dare l’allarme.

E: perché dovrei farlo, da quel che ho letto non siete mostri, anzi…

J: non hai…. Paura di noi?

E: certo che no, se avreste voluto, sarei già morta.

C: non sembri minimamente scossa, hai appena scoperto che due tuoi compagni sono licantropi e non dai di matto?

E: questo perché uno dei miei più grandi segreti è che io ho sempre creduto nel soprannaturale, insomma mia zia lanciava grida che buttavano giù le porte.

C: tua zia era una banshee?

E: da quello che so’ presumo di sì, ma è morto durante una vacanza in California quando andò a trovare il fidanzato, dal poco che so’ lui dopo che lei li confesso il suo segreto la fece ricoverare in una clinica, Echen House mi sembra.

C: Eichen House? Poveretta, in quel posto fanno cose orribili agli esseri sovrannaturali.

E: lo so, non ci hanno neanche restituito il corpo.

J: immagino che ora dovremmo fidarci di te.

E: mi sa proprio di sì.

Esclama la ragazza con aria divertita.

E: ci sono altri in città che conoscono il segreto? O addirittura altri come voi?

C: che conoscono il nostro segreto ci sono altre due persone, tra cui una che ci è ostile.

E: ostile?

C: sì, ostile, ci odia e vuole rivelare a tutti cosa siamo e ci è già andata vicino più di una volta.

E: e chi sono?

C: quello che ci odia è Carla Chase, immagino sai chi è?

E: sì, lo so purtroppo, quando abbiamo fatto il progetto in concomitanza con gli altri indirizzi, sua sorella era nel mio gruppo.

J: mentre l’altro è il prof Riddick, l’ha scoperto durante uno dei tentativi della Chase di colpire Cora.

E: il prof? Davvero? Beh avete beccato proprio quello giusto, lui aiuterebbe chiunque.

J: già, ma cercheremo di non coinvolgerlo troppo, come faremo con te.

E: cosa? No, io voglio aiutarvi se ci sono problemi.

C: No. È troppo pericoloso, le ultime volte che abbiamo avuto problemi non è finita bene e come sai dal bosco ne siamo usciti malconci.

E: So badare a me stessa e non avete risposto all’altra mia domanda, ci sono altre creature soprannaturali a Rock Country?

PD: sì, signorina Highmore, ci sono.

Interviene Deucalion, arrivando alle spalle dei ragazzi, facendoli sobbalzare per poi far brillare i suoi occhi da alfa.

E: lei è….. un licantropo?

PD: esattamente e non un semplice licantropo.

E: in che senso?

C: è un alfa, una tra i più potenti.

E: intendi un capobranco? Forte! E voi fate parte del suo branco?

J: oddio no, io non sto ai comandi di nessuno.

Jacob è quasi disgustato dall’ipotesi di Emi, la quale invece ne rimane abbastanza confusa.

PD: Cora, so che non l’hai fatto apposta, ma evita di divulgare in giro il nostro segreto, già troppi umani lo sanno.

C: certo, non c’è bisogno che me lo dica lei.

Cora rimane piuttosto stizzita dal consiglio di Deucalion e se ne spedita chissà dove.

J: allora se oggi pomeriggio vieni nel mio appartamento, ti spiegheremo meglio.

PD: sì, ma ora filate entrambi a lezione.

Tutti e tre si dirigono alla rispettiva aula, dove Jacob ritrova una Cora abbastanza offesa che borbotta qualcosa sull’essere sempre tratta come una novellina.

La mattinata trascorre tranquilla e il pomeriggio Cora e Jacob hanno raccontato le generalità sui lupi a Emily, più quello che Carla gli ha fatto passare di recente e un riassunto su Deucalion, tralasciando i metodi e le motivazioni di ciò che ha fatto.

18:43 Appartamento Jacob

E: cavolo, non pensavo ci fossero tutte queste regole e indicazioni per gli esseri sovrannaturali.

C: già, l’essere una creatura sovrannaturale o semplicemente essere a conoscenza del suddetto mondo, ha i suoi benefici ma oltre hai problemi che già ha una persona normale, devi aggiungere quelli portati dal proteggere il segreto.

E: in effetti…..

J: allora che ne dite di mangiare?

C: tu non pensi proprio ad altro vero? Oggi in caffetteria sei riuscito a mangiarti 3 cornetti alla crema in 5 minuti.

E: quando? Da quel che ho capito io sono arrivata in caffetteria 5 o 10 minuti dopo di voi, come ha fatto a mangiare 3 cornetti?

C: e lo chiedi a me.

J: posso fare anche di meglio se mi impegno.

C/E: io non voglio assistere.

Mentre Jacob è ai fornelli, Cora ed Emi parlano sul divano.

Pov Cora

C: allora Emi, non mi hai ancora detto perché hai lasciato Lucas stamattina, visto che non è stato del tutto colpa mia, se non ti dispiace, vorrei saperlo.

E: tranquilla Cora non c’è problema e poi non è assolutamente colpa tua, è lui che non si sa dare un minimo di contegno.

C: ok…..

E: bene…….vedi quando stavo con lui, all’inizio era dolce, simpatico, romantico, uscivamo spesso a cena fuori e ci alternavamo con il pagare e mi trattava da sua pari com’è giusto che sia al giorno d’oggi. Ci baciavo spesso o comunque ci scambiavamo un minimo di effusioni, anche se in pubblico, un bacetto o una carezza me la dava. Ci siamo conosciuti al club di botanica, quell’anno eravamo gli unici novellini, anche se eravamo in sezioni diverse della serra stavamo molto insieme e ci aiutavamo a vicenda. Tutto è cambiato l’anno scorso, quando io e lui eravamo i membri più anziani del club, non c’erano alunni di quinta e quindi noi eravamo anche i più grandi di età. Cosi quando è arrivato il momento di eleggere il capo club, che era colui che verificava che tutto nel laboratorio era in ordine, che possedeva la chiave d’accesso a tutte le serre, che parlava con l’insegnante supervisore del club e che proponeva le competizioni cui partecipare. I candidati ideali eravamo solo io e Lucas ed io li cedetti il posto, poiché lui lo desiderava molto e a me non interessava. Poi però le cose sono precipitate, lui ha cominciato a essere molto più meccanico, è rimasto il solito ragazzo solare e amichevole di sempre, ma nelle relazioni interpersonali si comporta come se non avesse emozioni, non nel senso che è cattivo, ma che parla senza pensare a cosa le sue parole possano suscitare alla persona a cui sta parlando. Per me è stato peggio, sapevo che non avremmo più avuto molto tempo per uscire insieme, neanche prima ne avevamo molto, ma comunque nessuno ci impediva di essere affettuosi fra noi, che fossimo in laboratorio, in aula, o nella serra, 5 minuti ce li prendevamo. Invece da quando è capo club, ovvero da 2 anni ormai, con me si comporta come se fossimo solo colleghi di lavoro, lui il mio capo e io una subordinata tra mille, sia al club che alle lezioni normali o se ci troviamo per caso in giro fuori da scuola. Le volte che usciamo insieme è per vedere un film al cinema o sul divano a casa e solo durante i weekend, se siamo al cinema è già tanto se mi bacia sulle labbra a stampo quando ci salutiamo, se siamo a casa si spinge un po’ oltre ma le sue mani non vanno mai sotto alle spalle, insomma sembra quasi che lo fa’ tanto perché non ha niente da fare. Io non lo sopportavo più, avevo già provato a lasciarlo a giugno scorso, però lui mi ha fatto mille promesso, su come tutto sarebbe ritornato come prima. Per un po’ lo è stato, ma dopo l’inizio della scuola, è tornato a essere freddo e distaccato peggio di prima. Il bello è che era comunque geloso, l’unica cosa che provava nei miei confronti era gelosia.

C: cavoli che storia, ci potresti scrivere un libro.

Lei mi guarda in modo accigliato.

C: scherzavo.

E: comunque che mi dici di te e di Jake?

C: Jake?

Da quando è così in confidenza con il MIO ragazzo?

E: sì, era il nome del cagnolino di mio nonno, era un bastardino, un tenerone, ogni volta che lo vedevo mi veniva voglia di coccolarlo, il bello era che non aveva un aspetto da cucciolone, era l’incrocio tra un alano e un pastore tedesco, però faceva di quelle espressioni tenerissime, ed adorava le coccole. Jacob me lo ricorda un po’, scommetto che sotto l’aspetto da duro tutto d’un pezzo, c’è un bimbo che dorme ancora con il peluche la notte, mi piacerebbe che fosse il mio fratellino minore cosicché io abbia una scusa per poterlo coccolare ogni volta che voglio.

Ok questa è tutta matta, ma almeno non devo essere gelosa.

C: Ok, ma lo sai che abbiamo entrambi solo un anno in meno di te e che se andassi in giro con lui, sembrerebbe lui il fratello maggiore, vero?

E: senti chi parla, ti faccio notare che gli arrivi appena sotto la spalla, a prima vista direi che avete minimi 3 anni di differenza e solo perché tu hai le forme delle giuste dimensioni. A lui così com’è gli darei sui 21, 22 anni, se tu non fossi così formosa, te ne darei sì e no 14.

C: 1 non mi interessa, 2 ho solo una terza, 3 non sono io troppo bassa, è lui che troppo alto.

Insomma ho 17 anni, tra poco 18, sono alta 1.65 m ed ho una terza di reggiseno. Lui ha 18 anni compiuti da poco, è alto 1.90 m, porta magliette, felpe e giubbotti, taglia 2XL e li stanno aderenti, per indossare qualcosa di largo per stare comodo, deve mettersi la 3XL.

E: già. Ma da quanto state insieme? Insomma dal livello di intimità che avete, direi almeno 3 mesi.

C: veramente stiamo insieme da 10 giorni.

Le fa una faccia sconvolta.

E: COME DIECI GIORNI?

C: sì, beh, nemmeno noi sappiamo il perché, da quel che ha detto mio fratello è una cosa legata al nostro essere licantropi, ma non ho voluto farmi dire di più.

E: perché?

C: non lo so, preferisco non essere influenzata e godermela il più allungo possibile.

E: ok, ma vi siete già spinti un minimo oltre il bacio?

Chiede curiosa, io divento un peperone, e lei alla mia reazione pare rimanere confusa.

C: veramente…… abbiamo già dovuto far ricorso ad un……ad un…..

E: a un cosa?

C:……..un……preservativo.

L’ultima parola la dico quasi sussurrando e con lo sguardo dritto sul pavimento, con i capelli che impediscono a chi mi è di fianco di vedermi in faccia.

Lei però capisce comunque e sbianca.

E: voi….v-voi…voi due….avete già…fatto…

C: al secondo bacio, che poi è stato il primo vero bacio che ci siamo dati e a quel bacio, è susseguita rapida una dichiarazione d’amore reciproca.

E:…………………………………………………..........

La bocca di Emi forma un’O perfetta e la mascella se potesse si staccherebbe.

J: RAGAZZE È  PRONTO!

C: meglio che andiamo a mangiare.

Mi alzo in fretta facendo finta di nulla e mi dirigo verso la cucina, dopo aver superato il divano, vedo che Emi è ancora nella stessa posizione a fissare il vuoto con la bocca spalancata. Quindi torno verso di lei e l’afferro per il braccio.

C: Forza Emi, andiamo.

E la trascino in cucina a mangiare.

Una volta seduti, in cucina Emi riprende a parlare con tono malizioso.

J: e così Jacob, ho saputo che ti dai da fare.

Lui per poco non soffoca con il risotto.

J: Cora? Perché gliel’hai detto?

C: scusa è che lei mi aveva raccontato praticamente tutto della sua storia con Lucas che non me la sono sentita di mentire.

E: e comunque, com’è che tu avevi già un preservativo a portata di mano.

Dice ammiccando in direzione di Jacob.

J: veramente non era mio.

Guarda a testa bassa nella mia direzione.

C: sì, beh l’ho trovato nella felpa di un ragazzo che conosco, anche se non so perché è finita nella mia valigia.

E: allora devo presumere che questo ragazzo sia un casanova se va in giro preparato.

Io scoppio a ridere.

C: no, ti assicuro che Stiles non è quel genere di ragazzo, da quel che so, quando me ne sono andata era ancora vergine e la ragazza di cui era innamorato lo aveva friendzonato.

E: friendzone? Poverino, ma che razza di nome è Stiles?

C: mio fratello dice è un soprannome della sua famiglia che lui si è dato da solo, dato che nessuno, a parte sua madre, è in grado di pronunciare il suo vero nome.

E: Ah però, quindi è amico di tuo fratello. Hanno la stessa età?

C: no, lui seppur un umano fa parte del branco che mio fratello aiutava prima di andarsene da Beacon Hills, ha la nostra stessa età, a occhio sembra che lui e mio fratello si detestano profondamente e anche se entrambi non lo ammetterebbero mai, si considerano amici.

E: sì e questo Stiles com’è? È carino?

C: aspetta, ho una foto.

Gli mostro una foto di Stiles, che gli avevo scattato per metterla come foto profilo del contatto nella rubrica.

E: UH carino. Non ne hai una di tuo fratello.

Gli mostro una foto di Derek che gli avevo fatto di nascosto mentre si allenava con una canottiera, che per colpa mia era diventata da bianca a rosa.

E: oddio! gli salterei addosso, seduta stante.

C: sarebbe inutile.

E: perché? È gay? In effetti con quella canottiera.

C: no, no, lui non è gay, semplicemente è burbero, freddo e indifferente, solo una ragazza è riuscita a fargli battere il cuore e avevano entrambi quindici anni al tempo e di recente ha avuto una storia con una mercenaria del mondo sovrannaturale, ma nulla di serio, le piaceva, ma lui stesso ha detto che non ne era innamorato.

E: tentar non nuoce.

C: come vuoi.

Suona il campanello. Io annuso l’aria e sento un odore abbastanza familiare.

C: cavolo, parli del diavolo spuntano le corna, dopo che gli ho detto di Deucalion mi aveva detto che avrebbe verificato di persona le sue intenzioni, ma non pensavo si precipitasse qui.

J: di chi parli amore?

C: di mio fratello.

Detto questo a Jacob, cade il cucchiaio nel piatto, mi guarda terrorizzato a morte mentre sbianca a tal punto di diventare trasparente.

E: ah interessante.

Dice Emi con sguardo di chi ha intenzioni poco caste.

E: mi ci vorrebbe proprio una distrazione.

Suonano di nuovo e dato che Jacob è praticamente pietrificato, mi alzo e vado ad aprire la porta.

C: Derek, ciao è un piacer averti qua fratellone.

Dico dolcemente abbracciandolo.

D: anche per me è bello rivederti sorellina.

FINE CAPITOLO.

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