Lascerò una luce accesa.
La lascerò sempre,
sperando che un giorno
verrai da me.

Magari la sera,
mentre piango,
pensando a te,
verrai.

M'immagino che verrai,
col dorso della mano tesa,
calda,
che premi contro la mia guancia.

M'immagino
che mi guarderai negli occhi
e riuscirai a farmi ridere
in qualche modo.

M'immagino
che riuscirai a capirmi,
ma ora so che non sto immaginando,
mi sto solo illudendo.

M'immagino di non starmi illudendo,
m'immagino che mi capirai,
che resterai con me, che non mi abbandonerai,
che i nostri respiri saranno intrecciati.

M'immagino di non starmi illudendo,
ma ora questa non è illusione,
M'immagino di essere una persona stupida,
Una persona sbagliata, una persona malata.

Ho bisogno di una cura,
che solo tu mi puoi dare.
Per questo lascerò una luce accesa.
Uno spiraglio del mio cuore spezzato,

ancora di una luminescenza stentata,
di una luminescenza stroncata.
Lascerò una luce accesa,
le porte del mio cuore saranno semichiuse,

e io giacerò svenuto sull'uscio,
aspettandoti.
Ma non ci resterò per sempre,
prima o poi sfiorirà anche quella luce.