E ancora
E c'erano
Ancora
Ancora
E ancora.
Fissi,
Ancorati al petto
Come scaglie pesanti,
Scaglie morte,
Dure,
Pietra contro il sole
O sole contro pietra.
E i morsi
Di rabbia
E quell'ira inutile
Funesta
Divaga
E la mastico,
Momento dopo momento
Tremando.
Foglia gracile,
Goccia di rugiada,
Effimera voglia
Di euforia.
E ancora fissi
Li ho
In testa
I tremolii della lacrima
E la scaglia dura
S'indurisce intanto
Sempre più.
E anch'io
Chino sulla lapide
Dei sorrisi
Ancora
Barcollo
Legato alla contigua
Inesistenza.
Spazio autore
Zalve!! Ritorno con quest'altra poesia, scritta di getto su due piedi. Cosa ne pensate? Avete capito il richiamo di "Ancora"? Come lo interpretate?
Ricordate di mettere una stellina e di farmi sapere quaggiù nei commenti tutto.
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