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9

Mi inseguii fino ad una stanzetta buia.
L'unica fonte di luce era una porticina fosforescente.
La me piccola la scostò. Dall'altra parte si vedeva un boschetto.
Anzi una foresta.
- cosa fai, Aurora!?!- la vecchina mi stava rimproverando.
-Oh, niente...- disse l'altra me.
- bene. Ora va-
Prima di seguire la "signorina" Mary fuori dalla stanza "Aurorina" prese da uno scaffale un libro con la copertina di velluto blu. Una scritta d'oro diceva:
"Il coltello della foglia di lacrima."
Non so come ma capii che dovevo prenderlo, aveva sicuramente a che fare con l'indizio.
L'ultima cosa che riuscii a vedere prima di tornare fui io, stavo riponendo il libro sotto una piastrella. Avevo l'aria di una che sarebbe andata a riprenderlo, molto tempo dopo.

Scossi la testa. Tenevo ancora per le orecchie Harry e Frablod, che mugugnavano di dolore.
- è un minuto che ci stai tirando le orecchie!- sbottò Frablod.
"Un minuto?" Pensai " a me era sembrata un'ora!"
-Ora ci puoi mollare?- Chiese al limite dell'esasperazione.
- Oh, certo. Scusate- dissi arrossendo.
- so come risolvere l'inzio!- esclamai rivolta a Harry che mi guardò interdetto.
- prima, mentre vi sfracellavo le orecchie, ho avuto una visione.- gli raccontai tutto. - poi la me del passato ha nascosto un libro sotto una piastrella. Il titolo era: il coltello della foglia di lacrima. Sono sicura che centra con " una foglia caduta, una lacrima versata. La lama preceduta, la dama avvelenata."!- esclamai.
A Frablod luccicarono gli occhi ma io lo immobilizzai con uno sguardo assassino.
- dobbiamo trovare quel libro.- dissi decisa- ma senza di lui- aggiunsi secca puntando un dito contro il petto di Frablod.
- sai,- mi disse Harry- ho la sensazione che tu, in un'altra vita, abbia lavorato per l' F.B.I. o qualche altra associazione investigativa segreta-
- spiritoso- gli risposi sarcastica
- era un complimento!-
- meglio per te, allora- mentre lo dicevo sogghignai.
- ma se il libro lo hai nascosto quando avevi sette anni, quel fatto non è ancora accaduto, siamo nel passato!-
- hai ragione, Harry.-
- ma magari è dove l'ho hai preso prima di seppellirlo!-
- sicuro.-

Il cancello d'ingresso al cortile dell'orfanotrofio era alto è formato con spesse sbarre.
Si poteva vedere il cortile, alti pini e cespugli fioriti costeggiavano il sentiero che conduceva alla porta principale.
Un muretto alto circa due metri circondava l'intera struttura.
Mi issai sul muretto e, nel cadere dall'altra parte, mi spiaccicai sul lastricato come un pollo che non sa volare.
Mi misi in piedi a fatica e invitati Harry a raggiungermi.
Sprangai la porta principale.
Era tutto come lo ricordavo.
Le stesse colonne, lo stesso pavimento di piastrelle.
Presi Harry per la camicia e lo trascinai nello stesso sogno che nel sogno conduceva alla stanza misteriosa.
Quest'ultima era... diversa...
C'erano più libri, ed un tavolo con uno sgabello, la porta che conduceva alla foresta luminosa era blindata.
Mi misi a cercare il libro dalla copertina di velluto blu.
Ne trovai uno simile, il titolo era:
"C.F.L.".
Il coltello della foglia di lacrima.
Lo presi dallo scaffale.
Era una leva.
Ma non si aprì nessuna porta segreta.
Un rumore di cardini arrugginiti mi fece sobbalzare. Una botola si aprì dietro di noi.
Nascondeva una nicchia, dentro c'erano un pugnale dalla lunga lama d'argento incrostata di sangue rappreso; una boccetta di vetro vuota e una foglia secca.
Per ultimo un biglietto: "una foglia caduta, una lacrima versata. La lama preceduta, la dama avvelenata."
- ecco risolto l'indovinello!- esclamai.
Il libro tornò di colpo apposto con un rumore secco.
Sobbalzai di nuovo.
La botola stava per richiudersi.
Afferrai il contenuto e lo nascosi nella mia gonna extra large.
Harry estrasse nuovamente il libro dallo scaffale. Questa volta venne via senza nessuno scatto.
Lo aprii su una pagina a caso.
L'indice.
Ma che ci faceva l'indice a metà libro?
Un capitolo attirò la mia attenzione:
Precedere la sua lama avvelenando la dama. Pagina 356.
Sfogliai il libro in cerca di quel capitolo.
Era la ricetta di un veleno.
Lessi in fretta:
Una foglia di ginepro.
Una lacrima della vittima.
Una goccia d'argento fuso.
Dei passi, un cigolio.
Credevo che l'orfanotrofio fosse deserto. Ma mi sbagliavo.
- cosa ci fate qui? Teppistelli!- urlò una vecchina.
Di corsa strappai la pagina con il veleno e la infilai nella gonna insieme agli altri oggetti.
La vecchia ci minacciò svendolando in aria un mattarello.
La prima cosa che mi venne da fare fu lanciare lo sgabello contro la porta blindata.
Non si apriva. Provai con un calcio. Niente. Allora mi lanciai con tutta la forza che avevo e la sfondai.
Trascinai Harry nella foresta.
Potevo vedere la donna che ci guardava basita. Sembrava non vedesse la foresta.
Mi voltai verso il folto di alberi verdi.

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Ben ritrovati raga❤️
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Mi scuso se il libro non è stato molto Fantasy fino ad ora ( ho standard molto alti di fantasy) ma state tranquilli, il bello arriva nei prossimi capitoli❤️
Vi saluto❤️
A presto raga ❤️
Aury❤️

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