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7

- tutti sanno dove inizia, nessuno sa dove finisce. Aspetta il sogno che svanisce.-
- dai Harry, è facile...-
- ah! se lo dici tu, versione italiana di Hermione...-
Cercando di cambiare argomento dissi
- tutti sanno dove inizia, nessuno sa dove finisce; credo che si riferisca al tempo. Aspetta il sogno che svanisce... Bè, è abbastanza chiaro, no?-
- hum...-
Lo guardai di sbieco.
- hum. Hum.-
- la smetti di dire "hum"!?-
- hum-
- mi stai facendo inca...- stavo per terminare la mia bella frase ma mi accorsi che lui non apriva la bocca, era come incollata.
- Harry! Che.Succede. ?-
- hum-
- uffa!-
- hum, hum, hum!-
- non capisco!-
Lo vidi prendere il foglietto con "l'indizio" e scriverci dietro:
"Non riesco a parlare, risolvi l'indovinello e credo che smetterò di dire hum."

Tutto intorno a me scottava, faceva caldo. La lava zampillava dai buchi nella roccia.
Cercai di guardare il cielo, ma era oscurato da nuvole color rosso sangue.
Un corpo.
Un cadavere.
Due cadaveri.
Uno era il mio.
E l'altro?
Quello di Harry.
Provai a gridare. Nulla, solo un filo d'aria usciva dalla mia bocca.
Ero uno spettro.
Uno spirito.
Dov'ero?
Guardandomi intorno, le pareti di roccia piene di fuliggine. Il fumo del fuoco. Il Vulcano.
Conoscevo quel posto. Ora ricordavo. L'indizio era lì.
Io e Harry eravamo andati a prenderlo. Eravamo morti. Io, almeno. Vidi il biglietto bruciacchiato. Lo afferrai ma la mia mano da fantasma lo trapassò.
Provai di nuovo ad urlare. Harry si mosse. Cadde dalla roccia su cui era steso, di fianco al mio cadavere.
Si alzò in piedi e avanzò verso di me. Era strano, minaccioso.
Alzò le mani. Era uno zombie.
Non poteva farmi del male, ero un fantasma. O forse poteva?
Le sue mani mi tapparono la bocca. Non respiravo. Ma ero morta, non ne avevo bisogno. Una lama d'oro mi attraversò il petto. Non sentii dolore, solo paura. Veniva dal cuore.
Avevo paura, perché stavo per essere uccisa dalla persona che amavo... Lui mi amava. O forse no?
Il dubbio mi attanaglió il cuore, sempre che ce lo avessi ancora.
Un'altra pugnalata, tutto divenne rosso, nero e.... Blu. Harry aveva gli occhi blu?
Non capivo più niente. Niente!
L'ultima cosa che vidi fu Harry che diceva che non valevole niente, non mi amava, dovevo morire.

-Sogno che svanisce! Aurora sei un genio!- " da quando parlo il terza persona?" Pensai.
Ero in piazza stesa di fronte alla pala eolica mezza smontata di Harry.
- tu mi ami?- gli chiesi.
Lui, che era di fronte a me, si chinò e mi baciò sulle labbra.
Poi sorrise.
- tu,mi ami?-
- certo...- ora sembrava spaventato.
- c...cosa hai sognato?-
- ero morta, in un vulcano. C'erano i nostri cadaveri. Poi ti sei alzato e mi hai uccisa.-
- ah-
- questo è il sogno che svanisce.
Era un mese che mi piacevi, baciarti era il mio sogno.-
- non capisco come possa centrare con l'indizio.-
- neanche io -

Passai di fronte ad un chiesetta. Aveva un piccola cupola con una campana squartata e le pareti sgretolate.
Una scritta sul cancello infestato dall'edera attirò la mia attenzione:
"Il sogno della vita mai svanisce"
Non avevo mai notato quella chiesetta, quando ero nel 2018.
Strinsi il pugno.
Non ricordavo di aver preso la sfera luminosa, quando ero andata da quello stregone, insieme ad Harry.
Fatto sta che c'è l'avevo sul palmo della mano.
Una ruspa passò sopra alla chiesetta, le suore che protestavano, non volevano che la loro casa venisse distrutta. Io ero là, a guardare la scena. Un po' mi dispiaceva, anche se non ero religiosa. Cercai di farmi notare ma la pala continuava a demolire quel luogo.
Tornai alla realtà. La sfera luminosa funzionava.
La strinsi nel pugno, un'altra visione.
L'indovinello balenò nella mia mente, " Attenti al sogno che svanisce". Poi la frase sul cancello: "il sogno della vita mai svanisce".
Tornai di nuovo in me, quello non era un indovinello, ma un avvertimento. La nostra vita era in pericolo.
Un uomo saltò dal cancello.
Era magro, alto con i capelli di un rosso accecante. Grazie, mettendo in mostra i suoi denti d'oro. Si prostrò in un elegante inchino. Il suo abito da cerimonia svolazzò al vento.
- Ser Frablod!- esclamò.
Io non risposi.
Chi era?
Forse lo sapevo.

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