Scoprii con stupore ( ma evitando di aprire la bocca per non farmela richiedere da Harry) che si trattava di un minuscolo bigliettino scritto con una calligrafia millimetrica. La carta era molto vecchia e ingiallita.
- molto rassicurante- esclamai sarcastica.
Gli occhi di Harry si illuminarono.
- cosa dice?- mi chiese
- che siamo capitati in un film giallo.
Lui mi guardò malissimo e io gli lessi il messaggio.
-oggi stesso la mezzanotte suonerà, mistero e morte risolti dovrà.-
Il ragazzo di fianco a me era ancora più inebetito di prima, ma almeno stava zitto.
- la prima parte si comprende, almeno credo,la seconda e la dimostrazione di un italiano schifoso.
-Ma chi l'ha scritto, un bambino di prima elementare?- chiesi.
Harry fece spallucce e insieme ce n'è andammo dalla discarica.

Mancava un minuto a mezzanotte, dopo esser andati alla discarica eravamo passati a mangiare qualcosa e avevamo fatto mooolto tardi.
Stavamo per entrare in casa quando un urlo spacca timpani echeggiò per la strada.
La gente si fermò e io ed Harry ci guardammo intorno. Mi avvicinai ad un uomo e, toccandogli la spalla scoprii che era stato immobilizzato da qualcosa, tipo un incantesimo. Lo stesso era accaduto agli altri passanti.
Solo allora compresi: dovevamo scoprire di chi era quell'urlo.
Tirando Harry per un orecchio, punizione per avermi fatto esasperare, mi avviai verso il punto da cui proveniva l'urlo.

Un uomo di circa quaranta anni era fermo a metà di una caduta verso la strada lastricata.
Aveva l'addome e la pancia squartati.
Mi avvicinai al poveretto e con orrore scoprii che le ferite erano state fatte da degli artigli mooolto grandi.
Un brivido mi attraversò la schiena.
Un urlo assordante squarciò il cielo notturno.
Guardai verso l'alto, un enorme uccello nero planava verso di noi e per poco non mi prese in pieno.
- ma che ti salta in mente, stupida gallina!- gridai.
- è una fenice nera!- disse Harry mentre schivava l'uccello.
-posso portarla a casa?-
- taci, tu e la tua maledetta gallina volante!-
- secondo me è stata lei ad aver squartato quell'uomo!-
- probabile!- dissi. Ma l'uccello sembrò avermi sentita e mi si lanciò addosso.
- okay, è sicuro che è stata lei!- urlai e la fenice deviò.
Nel suo becco notai qualcosa, come un bigliettino.
Mi misi a gridare come una maniaca pazza, per attirare la sua attenzione, e ci riuscii!
Quella gallina dagli occhi rossi mi si lanciò sopra come un proiettile. Tentai di afferrare il foglio ma l'unica cosa che riuscii a fare fu nascondermi dietro Harry.
Almeno si rese utile perché riuscì a estrarre dal becco della fenice il biglietto.
L'uomo davanti a noi cadde a terra e la folla riprese a bisbigliare.
Il tempo era ripartito e la gallina volante se n'era andata.
Harry mi porse il biglietto ma io lo rifiutai, avevo un nuovo superpotere: attirare la sfiga dei bigliettini.
- non c'è scritto niente!-
Disse Harry.
- che significa?- mi chiese mentre gli toglievo il foglio dalle mani.
Di colpo si fece tutto buio, o meglio, io vidi tutto buio.
Poi tornò la luce. Mi si era semplicemente appiccicato un volantino in faccia ed Harry me l'aveva tolto.
Aprii il foglio spiegazzato e lo guardai.
Era vuoto.