- ora dobbiamo fare una specie di caccia al tesoro, il padrone dell'orologio ha nascosto degli indizi in caso lo perdesse.-
- hei! Frena biondino! Mi servono delle prove per sapere se sono davvero nel 1700 o cosa. Io voglio tornare a casa!-
- sei matta da legare-
- disse il tizio che crede davvero di trovarsi nel 1765 a causa di uno stupido orologio!-
Lui fece finta di non aver sentito e mi disse
- dobbiamo trovare degli abiti più adatti per te-
Lo fulminai con uno sguardo assassino.
Mi prese per un braccio e mi trascinò per una via larga al massimo un metro.
Dopo diversi minuti di cammino lui si piazzò davanti ad una vetrina impolverata.
- entra e scegli- mi disse senza aggiungere altro.
Entrai. Era un ambiente mooolto piccolo e puzzava di vecchio e di chiuso. Vagai tra quegli abiti chilometrici senza una meta finché non trovai un vestito blu leggermente meno smisurato degli altri.
Misi la testa fuori dalla porta e dissi a Harry che l'avevo trovato.
Lui mi porse delle monete e io pagai l'abito dopo averlo indossato. Era perfetto.
- andiamo a casa mia, ho una stanza in più-
Neanche risposi, ero troppo sconvolta.

Arrivammo davanti ad un portone di legno incastrato in un muro.
Harry mi fece segno di accomodarmi.
Ci trovavamo in una stanza con le pareti in mattoni e pietra, arredata con tappeti rossi e poltrone foderate in velluto. Su una scrivania si ergevavo torri di fogli spiegazzati. In un angolo si intravedevano due minuscole porticine.
- quella a destra porta alla tua camera, starai qui finché non sistemiamo le cose.-
- ma hai almeno chiesto la mia opinione? Non ti ho mica detto che volevo salvare il mondo inseguendo un orologio!-
- che ti costa? Tu non hai nessuno!-
Detto ciò mi fece proprio svalvolare! Come si era azzardato!
Ero rossa per la rabbia
- già, io non ho nessuno- riuscii solo a dire; nella mia voce c'era una punta di amarezza.
Entrai nella mia camera come una furia sbattendo la porta alle mie spalle. Guardandomi intorno scoprii che l'arredamento era costituito solo da un armadio e un letto.
Mi lasciai cadere a peso morto su quest'ultimo e mi addormentai.
Fui svegliata un'ora dopo dalla voce di Harry che mi chiamava dal salotto, ma io mi ostinai a non rispondere.
Infilai la testa sotto al cuscino e in pochi minuti sprofondai di nuovo nel mondo dei sogni.