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Catturai due gustose scimmie cappuccino, anche se piccoline una a testa dovrebbe bastare per loro, no?!? Fiutando l'aria non fu difficile trovarli, fortunatamente avevano seguito le mie indicazioni alla lettera... a quanto pare, buon per loro. Li raggiunsi in pochissimo tempo, mostrandogli i miei trofei con un sorriso di vittoria. I due ragazzi, mi guardarono come se stessero assistendo ad un miracolo, con due occhi sgranati e la bava che gli colava leggermente dalla bocca. Così ebbi la conferma che non si nutrirono adeguatamente, mi avvicinai a loro porgendo loro il cibo e loro mi guardarono con due faccie incredule per poi esclamare sorpresi:
-"Sono per noi?!?" Io feci spallucce e risposi ovvia:
-"Certo è per chi dovrebbero essere? So che non siete abituati a questo tipo di.... Alimentazione però sempre meglio di niente!"
I due mi ringraziarono con un sorriso a trentadue denti, afferando con entusiasmo i due animali che gli portai. Il moro accese il fuoco mentre quello con i capelli neri iniziò a scuoiare e pulire gli animali ovviamente con il mio aiuto, mentre nel frattempo gli spiegavo, la strada migliore da seguire. Da qui in poi ormai è una passeggiata non dovrebbero avere problemi, bastava andare sempre dritto, e in due giorni avrebbero raggiunto la fine della foresta. All'improvviso uno dei due ragazzi crollo a terra senza alcun motivo apparentemente, eppure un attimo fa stava benissimo.... mi precipitai da lui ma l'amico mi rassicurò dicendomi :
-" Tranquilla sta bene, lo stupido ha soltanto scordato di prendere le sue medicine."
-"Cos'ha?" chiesi curiosa e preoccupata al tempo stesso.
-" soffre di Narcolessia, o chiamata anche sindrome del sonno." il ragazzo notando la mia espressione confusa, specificò dicendomi :
-"I narcolettici in pratica di giorno, ogni due ore ha l'impulso di addormentarsi e se ha emozioni molto forti tipo imbarazzo, collera e così via, possono perdere le forze fino a non reggersi più in piedi"
Rimasi scioccata dalla notizia, in pratica è una malattia che ti fa addormentare... E se ne fossi affetta anch'io? Spiegherebbe perché non riesco a stare sveglia di giorno, però c'erano dei particolari che non quadravano, io di giorno non sentivo l'impulso di dormire ogni due ore, ma ancor prima che il sole si alzasse in cielo crollavo in un sonno profondo, e dormivo finché non si faceva ormai notte, in più le forti emozioni non mi facevano perdere le forze... quindi non è proprio lo stesso ma se quella medicina lo teneva sveglio, allora doveva funzionare anche nel mio caso, giusto? Così chiesi al ragazzo, se potessi avere una di quelle medicine, ripeto, se funzionava con lui, doveva funzionare per forza anche con me o almeno lo spero. Il giovane me li diete senza problemi, ovviamente non tutte perché servivano anche al suo amico. E quando si riprese ci rimettemmo in marcia.
Accompagni i ragazzi finché potetti, poi verso le quattro di mattina gli dovetti salutare, anche perché dovevo tornare indietro altrimenti non avrei fatto in tempo per tornare alla grotta prima che facesse giorno, ma prima di andarmene dissi hai ragazzi :
-"Ok ora da qui è ancora più semplice, proseguite in questa direzione, poi quando vedrete un enorme roccia a forma di cuore vuol dire che state andando nella direzione giusta,"
I due mi sorrisero e prima di andarsene mi ringraziarono per poi rimettersi in marcia, spero solo che riescano a cavarsela, poco male, per stare più tranquilla domani mattina gli manderò Loan, almeno così potrò riposare in pace.
Tornai alla grotta dopo qualche ora, a breve sarebbe sorto il sole e dovevo sbrigarmi a tornare a casa. Appena entrai, Ken stava già dormendo, ovviamente, mentre mormorava il mio nome nel sonno... Che dolce?!?! Invece Loan camminava su e giù con due occhiaie spaventose, dev'essere rimasto sveglio tutta la notte ad aspettarmi, poverino, quando mi vide il suo volto si illuminò correndo nella mia direzione mi strinse in un forte abbraccio, e vedendo quant'era preoccupato decisi di raccontai tutto, a fine discorso mi rispose :
-" ho capito, domani mattina ci vado io e mi assicuro che raggiungano la fine della foresta"
Lo ringraziai e me ne andai a dormire stringendo con me la medicina che mi aveva dato il ragazzo, ero davvero tentata di prenderla... Ormai però non c'era più tempo, tra pochi minuti il sole sarebbe sorto ed avevo bisogno di riposarmi, ma domani sera per sicurezza mi consulterò con Loan, sarebbe bello poter vedere tutti quei colori, la luce... Mi scappò un sorriso al solo pensiero di poter realizzare il mio sogno, mentre sprofondai in sonno profondo.
**** **
Camminavo in un luogo interamente buio, stranamente non riuscivo a vedere ad un palmo dal naso, nonostante sia per metà una felina, se così si vuol dire. E pure tutto questo mi sembrava un dejavu, All'improvviso, senti delle voci, il quale non riuscivo a capire che dicessero, ancora più starano visto il mio eccellente udito. Sembravano.... Arrabbiate? No... Erano tristi si è il termine giusto, ma nonostante volessi aiutarle non sapevo come fare, ad un tratto le voci si fecero come ronzi fastidiosi, sempre più forti ma comunque indecifrabili, mi accasciai a terra urlando in preda al dolore, perché mi stavano facendo del male perché?!?! Provai a tapparmi le orecchie ma senza alcun successo, era come se mi entrassero direttamente in testa per poi esplodere in un intenso dolore, urlavo mi dimenavo, gli pregavo di smettere, ma niente loro continuavano a parlare tutti insieme. i brusii si fecero sempre più intensi e sempre più difficili da sopportare fino a quanto una vocina fievole quasi impercettibile disse :
-" come il giorno ha bisogno del suo equilibrio anche la..."
****
Mi risvegliai di soprassalto, arrabbiata come non mai. Stava per dirmi qualcosa di importante ed io mi ero svegliata. Dannazione?!?! Guardai fuori e constatai che è già buio, per questo il mio sogno è finito, però e che diavolo, poteva anche durare cinque minuti in più, no? A distrarmi dai miei pensieri fu Ken che appena mi vide sveglia mi saltò addosso, accoccolandosi tra le mie braccia... E troppo dolce questo ragazzino, lo adoro. Invece Loan un po' meno, visto le occhiataccie di fuoco che gli lanciava, e non capivo il perché doveva essere sempre così cattivo con lui e solo un bambino, cui ha sofferto molto,ripeto.. non capivo il suo strano atteggiamento. Ad un certo punto, Loan si alzò di colpo, trascinando il ragazzino fuori con se, lasciandomi li, ancora più confusa... Ho come l'impressione che quei due non andranno mai d'accordo... Oh! Povera me...
***** ***
*Dal punto di vista di Loan *
Stavo in un angolo della grotta ad osservare quel moccioso spalmato su Terra, prima aveva tanta paura di lei e poi così di punto in bianco è diventato la sua ombra. Quando dormiva, di giorno gli rimaneva sempre incollato come la colla e sinceramente la storia iniziava a darmi parecchio sui nervi, non lo sopporto più, prima raggiungeremo il suo branco e prima mi libero di questa palla di pelo... Il culmine fu quando quel piccolo demonio iniziò a toccarla, si gli accarezzava il fianco, ma basto per farmi perdere completamente la testa, mi alzai di scatto afferandolo per un braccio. Quando fummo fuori, lo guardai durante dicendogli:
-"Senti moccioso stammi bene a sentire, solo perché sei piccolo non ti da il diritto di mancare di rispetto a Terra lei è troppo ingenua e dolce per capire che sei solo uno schifoso pervertito, alla tua età piuttosto che pensare alle ragazze faresti bene a bere il latte della mamma! "
Oh ..... Cavolo avevo parlato senza pensare, ma la rabbia mi aveva offuscato il cervello, i suoi genitori sono morti potevo pure evitare di dire certe cose, ma a differenza da quello che mi aspettavo il piccolo demonio non si rattristi, anzi, mi lanciò un sorriso beffardo nel vedere la mia espressione mortificata e dopo qualche minuto mi rispose scoppiando a ridere di puro gusto :
-" Davvero hai creduto a quelle stupidaggini... Le ho inventate per ricevere delle coccole da Terra, e così bella e dolce... E quando sarò grande la sposerò quindi fatti da parte vecchiaccio"
QUESTO PICCOLO DEMONIO?!?! MA IO LO UCCIDO?!? Non ci posso credere che abbia messo in atto tutta questa messicana per buttarsi fra le braccia di Terra, lei a sofferto per lui, ci si è rispecchiata e voleva davvero aiutarlo, non c'è la feci più a starmene zitto lo guardai con una tale rabbia che se i miei occhi avrebbero potuto uccidere in questo momento sarebbe già morto, causai una piccola scossa di terremoto involontaria tanto era lira che provavo in questo momento e dissi al moccioso:
-" Devi soltanto vergognarti piccolo stronzo. Terra a sofferto veramente, è stata emarginata, maltrattata ed esiliata dalla sua stessa specie per tutta la sua vita. Non è corretto far leva su questa sua debolezza per entrare nelle sue grazie e poi onestamente parlando nemmeno c'è nera bisogno, buona com'è ti avrebbe accolto ugualmente! "
Il volto del piccolo si rattristò, strinse le spalle facendosi ancora più piccolo e rispose mortificato :
-" Non nè avevo idea. E poi non è sta una mia idea ma dell'altro Guadiano"
Come faceva a sapere dell'esistenza dei guardiani, nessuno sapeva di noi... umani, vampiri licantropi siamo completamente all'oscuro del resto del mondo, quindi non è normale che sappia della nostra esistenza, si magari avrà visto Terra trasformarsi o usare i suoi poteri da come mi raccontò lei, ma non è normale.... Così gli chiesi visibilmente confuso :
-"Come sai dell'esistenza dei Guardiani?"
Lui mi guardò con la coda dell'occhio, non riuscendo a sostenere il mio sguardo inquisitorio e rispose :
-" Come ben saprai anche tu, noi creature sovrannaturali siamo allo scuro del mondo umano, infatti loro sono ignari della nostra esistenza, però voi Guardiani siete così schivi che persino quelli come noi sono allo oscuro di voi. Però un anno fa, nel mio branco, apparve dal nulla un ragazzo molto strano, all'inizio pensavamo che fosse un umano che si era perso nella foresta e così gli chiedemmo se avesse bisogno di aiuto, ma lui all'improvviso iniziò a brillare come il sole, inondando il campo di una luce gialla ed abbagliante, quando riapri gli occhi molti dei nostri compagni erano morti, compreso Alpha e così facendo prese il comando del branco.
In seguito gli altri lo seguirono più per paura che per rispetto, e li ci spiego chi erano i Guardiani, e qual 'era il loro scopo. E mi disse anche che stava cercando un Guardiano in particolare, il suo opposto "
Rimasi sbalordito dalle sue parole, quindi esisteva veramente qualcun'altro come Terra? E perché ha detto che lei è il suo opposto? Ripensando al discorso di Ken... Ha detto che il Guardiano ha emesso una luce gialla e calda come quella del sole... Ma Terra emette una luce bianca e fredda come quella di una stella, non erano proprio uguali, ma simili e forse, e ripeto forse... Questo Guardiano saprà qualcosa sulla natura di Terra e del perché è così diversa. I miei pensieri furono interrotti da uno sguardo penetrante, ci voltammo all'unisono e vedemmo Terra che ci guardava ad occhi sgranati, evidentemente deve aver sentito tutto il discorso, così tentai di parlargli, ma lei mi azzitti con un gesto della mano e rivolgendo il suo sguardo al piccolo che tremava come una foglia gli disse con uno strano tono di voce che non saprei decifrare :
-"Ken se quello che dici e vero... Voglio conoscerlo, portami da lui!"
*****
*Terra *
Stavo aspettando che rientrassero i due bambini ormai da venti minuti buoni, si perché erano due bambini soprattutto Loan che se la prendeva con quel povero piccolo. Così ormai stufa di aspettargli uscì anch'io per vedere cosa stessero facendo, insomma ci stanno mettendo un eternità. Appena uscì fuori i due stavano discutendo talmente animatamente che nemmeno si accorsero della mia presenza. Volevo intervenire, ma il loro discorso incuriosiva anche me. Ascoltai in silenzio il discorso di Ken ed anche se all'inizio mi arrabbiai molto con lui per avermi ingannata in questo mondo, la collera sparì immediatamente quando lo guardai in viso, era visibilmente terrorizzato e non solo per Loan se lo guardava come se avesse voluto farsi un cappottino con la sua pelle, ma tremava ogni volta che che raccontava di quel guardino così simile a me.... Avrei voluto consolarlo ma non ero in grado di muovere un solo muscolo, se ciò che disse fosse verso.... forse e dico forse non ero la sola... Diversa. Mi sentivo scossa da mille emozioni e non so nemmeno io se in bene o in male, visto che era la prima volta che mi capitava una cosa del genere, dopo che fini il suo discorso, finalmente si accorserò di me, mi guardavano terrorizzati o almeno Ken, perché Loan assumette un espressione spavalda come quella di un bambino che aveva appena vinto, ma non avevo tempo per questo mi voltai verso Ken e dissi fissandolo negli occhi :
-"Ken se quello che dici e vero... Voglio conoscerlo, portami da lui!"
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