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Stavo ancora affianco al bambino, ora stava bene però passarono cinque giorni e ancora non si svegliò. Ma per fortuna non c'era da preoccuparsi, essendo fuori pericolo ormai è questione di giorni se non di ore prima che riprenda completamente i sensi. Nel frattempo andai con Daniel nel villaggio della natura, Joel non sarebbe potuto rimanere allungo, e in questi giorni fui molto presa dal mio piccolo amico, e nonostante non volessi lasciarlo solo non avevo altra scelta, quel poveretto fece così tanta strada per me e non potevo ignorarlo allungo. E poi con il ragazzo ci rimase Loan a sorvegliarlo nel caso si sarebbe svegliato.

Arrivata al villaggio come sempre iniziarono a borbottare, ma essendo in compagnia del saggio non si azzardavano minimamente ad importunarmi. Joel camminava su e giù come un fossenato, sembrava preoccupato per qualche ragione, ed appena mi vide mi corse in contro, abbracciandomi forte. Mi irrigidì peggio di un pezzo di legno, odiavo essere toccata, va bhe... Loan è un eccezione però a parte lui è una cosa che odio profondamente. Così cercai di allontanarmi con discrezione, ma lui vedendo il mio sguardo intuì da solo che mi stava dando fastidio, così mi lasciò andare e disse intimidito :

-"mi ero preoccupato, dove sei stata?"

-"Emm... Ho avuto un contrattempo, scusami se ti ho ignorato non è mia intenzione." risposi intimidita. Lui mi guardò con un dolce sorriso e rispose :

-"Non devi scusarti sono certo che l'hai fatto per un ottima ragione. Comunque ora vieni con me dobbiamo parlare"

Feci cenno a Daniel di seguirci, non volevo stare con lui, è.... Strano. Per parlare in privato, andammo in mezzo alla foresta, poco distante dal villaggio, lontano dagli sguardi di quei trogloditi. Raggiungemmo un enorme albero di Ebano, ci sedemmo tutti e tre hai piedi del possente albero millenario e Joel poco dopo facendo un grosso respiro disse seriamente :

-" Terra ho motivo di credere che la tua natura di Guardiana sia più importante di quello che pensi. Secondo ho motivo di credere ed è solo una supposizione..."

Non fece nemmeno in tempo a finire che Daniel gli lanciò un vecchio ramo per farlo tacere, si scambiarono qualche occhiataccia di fuoco per poi iniziare litigare, non capivo il motivo della loro disputa, ma stavo per perdere la pazienza, così emisi un ruggito che li fece tacere entrambi. Guardai Joel con decisione, non servivano le parole perché il mio sguardo parlava da se. Se sapevano qualcosa, allora che sputassero il rospo, a breve sarebbe tornato nel suo villaggio non avevo tempo da perdere. Ma a prendere parola non fu Joel, ma bensì Daniel:

-"Terra questo demente, sta affermando cose assurde senza alcuna prova al riguardo. Secondo me prima di parlarti ed informarti dei nostri sospetti, dovremmo aspettare di avere delle prove al riguardo"

Si ma quali sospetti, quali cose al riguardo?!?! Che cavolo... parlate chiaramente dannazione. Stavo già per rispondere quando i due bambinoni ricominciarono a litigare. Uffa non ne potevo più, così mi alzai e me ne andai lasciandoli soli con i loro battibecchi, quando si decideranno a parlare chiaramente saprò io dove andare, insomma lo troverò in un modo o nell'altro il villaggio dell'acqua. Così mi incamminai verso casa mia, volevo vedere come stava il bambino. Mentre camminavo per la foresta pluviale, incontrai due escursionisti, dai loro volti sembravano affaticarti e preoccupati, e se si fossero persi? In fondo è notte fonda e non è sicuro per degli umani aggirarsi per la foresta, così mi avvicinai a loro con cautela, non vorrei che per il mio strano aspetto li spaventasse, per me non è un problema camminare al buio, visto che ci vedevo benissimo, in fondo sono per metà un felino quindi per me è pure normale, ma vidi chiaramente che per loro non è così semplice come lo è per me, visto che stavano sbattendo contro ogni albero.

Reggevano una piccola torcia, che si affievoliva man mano, se non intervenivo subito sarebbero rimasti senza luce e per loro sarebbe stato vero problema. Appena fui nel loro campo viso dissi cercando di essere il meno spaventosa possibile :

-"Buonasera ragazzi, tutto bene? Se servisse aiuto potrei aiutarvi!"

Sentendo la mia voce i due ragazzi si illuminarono, si voltarono nella mia direzione con due sorrisi stampati in volto. Erano entrambi bei ragazzi, uno con i capelli neri e occhi castani, mentre l'altro ha gli occhi verdi e capelli di un castano scuro. Avanzarono nella mia direzione, con i loro pesanti zaini, e disse il ragazzo con i capelli neri :

-"oddio ti ringrazio?!?! Ci siamo persi ormai da cinque giorni e non riusciamo ad uscire dalla foresta, inizievamo ad aver paura di morire qui dentro!" Io gli sorrisi e risposi per tranquillizzarli mentre indicavo alla mia destra :

-"Tranquilli ragazzi vi posso aiutare io, se proseguite dritto per quella direzione raggiungerete la fine della foresta, però c'è tanto da camminare più o meno due o tre giorni di cammino quindi vi consiglio di accamparvi qui per la notte."

Loro mi guardarono stupefatti, sicuramente erano sbalorditi dal mio senso di orientamento, però io ci sono nata in questa foresta ed ormai dopo duemila anni la conoscevo come le mie tasche, non c'era angolo di essa che non sapevo. Prima di andarmene, accesi per loro un piccolo fuocherello, e dissi :

-"Domani mattina voi seguite le mie indicazioni, in serata vi raggiungerò adesso ho delle cose da fare!"

-"Ma come farai a trovarci, la foresta è enorme!" mi rispose il moro.

Bhe... Di certo non potevo dirgli che avevo memorizzato il loro odore, così dissi loro di non preoccuparsi e di seguire le mie indicazioni. Detto ciò me ne andai nella mia grotta, sia per controllare il ragazzo ed anche perché tra poco si sarebbe fatto giorno. Però confesso che uno dei miei più grandi sogni, il primo in classifica a dire il vero ed è quello di poter ammirare il giorno, per vedere com'è, perché anche se può sembrare strano io non lo mai visto, il sole è così caldo come dicono? Ed e vero che è pieno di colori caldi è accesi? Ma è un sogno che non si realizzerà mai, ormai ne sono consapevole. Appena arrivai nella grotta, la stanchezza iniziò a farsi sentire, barcollavo e gli occhi iniziarono a farsi pesanti ma cercai di resistere, non potevo dormire ora, non prima di aver visto le condizioni del piccolino. Loan si volto verso di me, ed appena incrociò il mio sguardo, si precipitò da me sorreggendomi, mi scassi dolcemente da lui non riuscendo a trattrattenere uno sbaglio, e dissi per rassicurarlo:

-" Tranquillo, te lo avevo detto no?!? Io dormo solo di giorno." e rivolgendo uno sguardo al ragazzino aggiunsi :

-"Come sta?"

Loan fece per rispondermi ma ad un tratto non riuscì più a stare in piedi, caddi a terra, sforzando di tenere gli occhi aperti, ma senza alcun successo, infatti crollai a dormire, udendo le urla di Loan che si fecero sempre più fievoli.

********

Camminavo in un luogo interamente buio, stranamente non riuscivo a vedere ad un palmo dal naso, nonostante sia per metà una felina, se così si vuol dire. All'improvviso, mentre avanzavo nel nulla, senti delle voci, il quale non capivo che dicessero, ancora più starano visto il mio eccellente udito. Sembravano.... Arrabbiate? No... Erano tristi si è il termine giusto, ma nonostante volessi aiutarle non sapevo come fare, ad un tratto le voci si fecero come ronzi fastidiosi, sempre più forti ma comunque indecifrabili, mi accasciai a terra urlando in preda al dolore, perché mi stavano facendo del male perché?!?! Provai a tapparmi le orecchie ma senza alcun successo, erano come se mi entrassero direttamente in testa. Così in preda alla disperazione urlai:

-"COSA VOLETE DA ME? PERCHÉ NON MI LASCIATE IN PACE?!?!"

Ma non ottennì rispostrisposta, anzi i brusii si fecero sempre più intensi e sempre più difficili da sopportare.

******

Quando mi risvegliai, mi tranquillizzai nel costatare che era solo un sogno, sempre e lo stesso maledettissimo sogno ma non ebbi nemmeno il tempo di pensarci che mi ritrovai due occhi azzurri e due occhi color nocciola che mi fissavano preoccupati, mi rialzai di scatto constatando che il ragazzino si era finalmente svegliato, appena lo vidi gli saltai addosso stringendolo in un forte abbraccio. Tentò di liberarsi ovviamente, ma pappamolla com'è ovviamente non ci riuscì, lo stritolai ancora più forte a me, quando delle lacrime di gioia iniziarono a solcare il mio viso e non ne capivo il motivo, fondamentalmente è la terza volta che lo incontro però sembra così piccolo ed indifeso.... Mi ricordava tanto quando ero io da piccola. Loan si intromise salvando il ragazzo dalla mia presa, e mi disse con un tono stranamente preoccupato :

-"Terra sicura di stare bene?"

Lo guardai confusa, perché non dovrei stare bene? In fondo mi sono fatta soltanto una dormita che c'è di strano ed intuendo il mio sguardo perplesso specificò dicendo :

-"Terra sembravi morta.... E venuto anche Daniel che inizialmente anche lui lo pensò, solo dopo senti i tuoi battiti. Secondo Daniel eri entrata in uno stato di morte apparente per via dei tuoi battiti così deboli, quasi impercettibili"

Questa mi era nuova, non sapevo che andassi in modalità zombie. Ormai mi prendevo in giro da sola per evitare che mi facessero del male, ma loro non mi guardavano con disprezzo, anzi sembravano molto preoccupati per il mio stato di salute. Persino il ragazzino... Aspetta non posso mica continuare a chiamarlo così dovrà pur averlo un nome, così incrociando il suo sguardo gli chiesi dolcemente :

- " Come ti chiami piccolo?"

Lui mi guardò ad occhi sgranati, diventando completamente rosso, bhe... almeno adesso non gli facevo più paura è un grande passo avanti. In fine abbassando lo sguardo rispondendo intimidito :

-"Mi chiamo Ken!"

MA QUANT'È DOLCE?!?! È semplicemente adorabile... Disse il suo nome con una dolcezza infinita, così gli sorrisi gentilmente e risposi trattenendomi dalla voglia di strapazzargli le guance:

-" Molto piacere, io sono Terra. Ma devo chiederti una cosa, cos'è successo ieri e perché stavi in mezzo al campo di battaglia?"

Lui si irrigidì di colpo, assumendo un espressione addolorato e saprei riconoscere quel sentimento ad un chilometro di distanza... E la faccia di qualcuno che ne ha passate di cotte e di crude. Esitò un po' prima di parlare ma i fine sputo il rospo confessando la verità :

-" Il giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta, i miei genitori furono uccisi da quei vampiri che affrontasti tu stessa, ti fui molto grato per l'aiuto che mi dasti, dico davvero, però avevo paura e tu eri così... Spaventosa, così sono fuggito.
Non avevo nemmeno un branco da cui tornare, perché fummo esiliati dal Alpha per motivi che papà non mi spiegò. Fatto stà che mi ritrovai da solo e spaventato, provai persino a tornare dal mio ex branco, ma non vollero accettarmi con loro, sostenendo che il crimine di mio padre fu troppo grande per riammettermi con loro. Nessuno mi voleva così iniziai a girovagare da solo e ieri per sbaglio mi imbattei in una guerra fra le due fazioni, ovviamente nessuno prese le mie difese in fondo non ero né con l'uno né con l'altro e ne rimasi ferito. "

Povero piccolo, mi si strinse il cuore a sentire la sua triste storia, praticamente è rimasto da solo come me? Non potevo accettarlo, no.... Lo guardai con decisione e posando una mano sulla sua gracile spalla gli risposi :

-" Ken, ti giuro che ti farò riammettere nel tuo branco, userò persino le maniere forti se sarà necessario, ma io ti aiuterò perché in prima persona posso capire cosa stai passando, anch'io sono stata ripudiata dai miei simili, per motivi diversi dai tuoi ma comunque so cosa significa essere soli, non permetterò che tu subisca il mio stesso trattamento. "

Ken inizialmente mi guardò con un espressione sorpresa, ma poi mi abbracciò forte rimanendo incollato a me come una sanguisuga, ma capisco che questo piccolino a soltanto bisogno di affetto dopo il trauma subito, chi sa quante ne avrà viste. Così contraccambiai il suo abbraccio iniziando a fargli le fusa, lui mi guardò con un sorriso innocente, quando Loan all'improvviso interruppe quel momento dicendo infastidito:

-"Ken ora basta, staccati da Terra sei un ometto!" Lui lo guardò incrociato per poi rispondergli a tono:

-"Sta zitto vecchio, come ti ho già detto, appena sarò grande mi sposerò con Terra!?!" Loan contrasse la mascella dal nervoso e rispose alzando leggermente la voce :

-"Ohi... Moccioso ma come ti permetti. Primo non sono vecchio e secondo non puoi sposare Terra."

I due si scambiarono due sguardi di sfida, mentre io rimasi impalata fra i due più confusa che mai, ma che diavolo prendeva a tutti e due?!?! E poi non era questo il modo di rivolgersi ad un bambino, non credevo che Loan potesse essere così cattivo. Così lanciandogli un occhiataccia di fuoco, gli dissi zittendo entrambi :

-"Loan, Ken. Smettetela tutti e due, ora se non vi dispiace ho una commissione da fare e mentre sono via siete pregati di andare d'accordo, soprattutto tu Loan è soltanto un bambino quindi si più gentile con lui"

Stavano già per rispondermi entrambi, quando uscì di fretta e furia. Prima di aiutare Ken, dovevo mantenere la mia promessa con i due escursionisti, così mi incamminai da loro, ma prima.... Andai a caccia sicuramente avranno molta fame....

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