6
Quella sera, nel villaggio c'era una festa. Loan mi disse che festeggiavano l'arrivo della primavera, e da loro è una ricorrenza molto attesa. L'intero villaggio è stato addobbato: di luci, fiori, e tanti banchetti con del cibo. Pensate che c'è anche un orchestra che suona della musica jazz. Io ovviamente mi feci leggermente in disparte, anche se Loan mi ripeteva di continuo che gli sarebbe piaciuto molto che vi partecipassi, però quel pensiero era solo suo. Infatti il resto del villaggio non gradiva molto la mia presenza a quel evento e siccome non volevo rovinare la loro festa decisi di mantenere le distanze. Tanto nè ero abituata. Però Loan mi sorprendeva sempre di più, si prendeva sempre cura di me, e devo ammettere che mi ero affezionata molto a lui.
A breve sarebbe venuto anche Joel, il saggio convocato da Daniel. Il villaggio dell'acqua era un tantino più distante da qui, però ormai sarebbe dovuto arrivato a momenti, in fondo erano passati cinque giorni, non nascondo che ho molta paura di incontrarlo, visto le mie esperienze passate. Anche se in realtà avevo paura di qualunque essere vivente, infatti mia madre mi scherniva su questo punto, dicendomi che sembravo più un gatto randagio, che un Guardiano, ma per me non era un offesa, anzi io amavo la mia parte felina, e ciò che rendeva di me libra.... Una libertà che nessun'altro ha. A distrarmi dai miei pensieri fu Loan, che sedendosi accanto a me mi porse una mela caramellata dicendo con un tono innocente:
-" mangia anche tu qualcosa!"
Io ignorando la sua affermazione, mi avvinghiai al suo braccio, accoccolandomi meglio a lui e dissi con dolcezza:
-"Loan come mai tu non mi disprezzi? Eppure sono diversa da te!"
Lui si irrigidì, evidentemente non gradiva il molto il mio contatto, che stupida che sono, ma ormai ero così abituata che Loan fosse l'unico a trattarmi come chiunque altro che non pensai minimamente che gli potesse dare fastidio. Così feci per andarmene ma lui mi cinse un braccio sulle spalle, portandomi a se. Incrociai il suo sguardo mentre iniziò ad carezzarmi dolcemente la schiena. Dopo un po' che rimanemmo in quella posizione, non so perché, ma lui mi guardò con due occhi sgranati. Solo dopo mi resi conto di quello che stavo facendo. SUL SERIO STO FACENDO LE FUSA?!?! Davvero Terra FUSA?!?! O mio dio.... Sto letteralmente morendo dal l'imbarazzo. mi staccai da lui rossa come un peperone, non mi era mai successo MAI?!?! Ovviamente non riuscivo a parlare, così boffonchiai delle scuse, ma Loan scoppiò a ridere come un bambino, aumentando ancora di più il mio imbarazzo. Lo guardai torvo per fargli capire che doveva smetterla, ma lui appena incrociava il mio sguardo scoppiava a ridere più forte di prima. In fine, dopo una mezz'ora buona a ridermi in faccia mi disse asciugandosi una lacrima:
-"Scusa Terra... Ma fattelo dire sei troppo ADORABILE. E come se avessi adottato un tenero gattino."
-"Questo gattino però.... E grande tanto quanto un orso e graffia anche" risposi in tono scherzoso per nascondere l'imbarazzo.
Lui però scoppiò nuovamente a ridere, ed ingnorando il mio avvertimento, iniziando a grattarmi dietro lo orecchio ripetendo come un disco rotto «di fargli le fusa». E fidatevi se vi dico che ci è voluta tutta la mia buona volontà per non iniziare a farle, non volevo dargli questa soddisfazione, non dopo che mi aveva paragonato ad un gattino. Ogni volta che mi toccava, sentivo mille scariche elettriche su tutto il corpo. I suoi splendidi occhi azzurri, contornano il suo splendido sorriso. Il cuore batteva forte, cos'è questa cosa che sta nascendo dentro di me.....
All'improvviso senti qualcuno avvicinarsi, così tornai seria, rivogendo lo sguardo da dove provenivano i passi, con fare sospettoso. Di fronte a noi c'è un ragazzo, che mi fissava come se avesse visto un fantasma. Alto, muscoloso e con i capelli biondo cenere. I suoi occhi azzurri mi fissavano come se stesse assistendo a qualcosa di impossibile. Ed istintivamente, mi nascosi dietro di Loan. Non mi fidavo di chi non conoscevo. Anzi a dire il vero non mi fidavo di nessuno ad eccetto di Loan. Il ragazzo notando il mio stato d'animo, cerco di avanzare, ma Loan lo fermò subito dicendogli:
-"Chi sei? E poi smettila di fissare la mia gattina. E timida non vedi?!?! "
Loan io ti ammazzo. No... sta volta per davvero, non sono un cazzo gatto.... Ma una maestosa pantera?!?! Ah?!?! Più tardi avrei pensato ad una vendetta, ora per il momento ero concentrata a fissare l'estraneo. E dopo alcuni minuti a fissarci con occhi sgranati mi disse con uno strano tono di voce che non saprei decifrare:
-"Daiana, davvero non ti ricordi di me?"
Daiana?!?! Mi avrà scambiato per qualcun'altra. Però non c'erano poi così tante guardiane con i capelli rossi. In effetti sono l'unica. Allora perché mi chiamava in quel modo? Stavo già per rispondergli ma Loan fu più veloce di me :
-" Lei si chiama Terra. Non Daiana, temo che si stia sbagliando."
A quella risposta, il ragazzo sfilò una vecchia foto dal taschino. E la porse a noi. La foto è vecchia ed un po' logora. E notando che era in bianco e nero intuì che era molto antica. Quando guardi la foto rimasi pietrificata. Quella nella foto sono io. MA È IMPOSSIBILE?!?? così chiesi al ragazzo :
-"Quando è stata scattata questa foto?"
-"1839 eravamo andati a Parigi ed avevano appena inventato la macchina fotografica. Così volevamo provarla. Ora ti ricordi?" mi chiese speranzoso.
I suoi occhi trasmettevano gioia e tristezza allo stesso tempo. Ed anche se avrei voluto dirgli di si per alleviare il suo cuore, purtroppo non ero io. A quell'epoca nemmeno ero nata. Quindi doveva essere una Guardiana che mi assomigliava molto. Ma... Troppo. Stessi occhi, stesso viso, tutto faceva pensare che fossi io. Così guardando il ragazzo gli risposi :
-"Mi dispiace deluderla, ma la ragazza nella foto non sono io visto che sono nata nel 1840 quindi la foto è stata scattata un anno prima della mia nascita. Quindi non posso essere io?!??"
Quando senti la mia data di nascita, sbiancò peggio di un lenzuolo. Se non saprei che fosse immortale, giurerei che stesse per avere un infarto. Il ragazzo dopo un po' a fissarmi con occhi sgranati, mi afferrò con forza per un braccio, allontanarmi da Loan. Iniziò a strattonarmi dicendomi con un tono sconvolto :
-"Non e possibile?!?! Devi essere Diana. Non ci sono altre spiegazioni, non lo vedi tu stessa che siete identiche. PERCHÉ NON CAPISCI?!?! "
Ero completamente terrorizzata. Iniziai a tremare dalla paura e poco dopo anche le lacrime iniziarono a scorrere silenziosamente. Per fortuna intervenne Loan che mi afferrò, portandomi fra le sue braccia. Joel iniziò ad imprecare contro di Loan dicendogli « che doveva stare lontano da me e di non immischiarsi» ed anche lui iniziò ad urlare contro di lui dicendogli « che non erano modi di trattare una ragazza» io invece affondai il viso nel suo petto, scoppiando a piangere più forte di prima, tutto questo casino scoppiò a causa mia... E sempre colpa mia.... Però fu lui qd avermi aggredita in quel modo?!? Loan sentendo il mio stato d'animo, mi strinse di più a se, cercando di tranquillizzarmi con delle dolci e tenere carezze dietro la schiena. E quando smisi di piangere, disse con tono furioso al ragazzo :
-"Ma che modi sono?!? Non vedi che l'hai spaventata. Se solo osi toccarla un altra volta giuro che ti uccido!"
Proprio in quel momento arrivo anche quel buffone di Daniel, che posando una mano sulla spalla del ragazzo, disse con la sua solita faccia da ebete :
-"Joel, finalmente sei arrivato. Ragazzi vi presento il saggio dell'acqua. Joel i due piccioncini che vedi sono Loan e Terra"
Quindi era lui il saggio che stavamo aspettando. Loan che mi stava ancora abbracciando, sbiancò peggio di una mozzarella. Aveva mancato di rispetto ad un saggio, e di solito è una cosa gravissima, in casi estremi anche punibile con l'esilio. Ma non era colpa sua, infondo che ne poteva sapere? In più se gli aveva risposto male fu solo perché lui per primo aveva esagerato, solo perché era un saggio non poteva fare come gli pare. Daniel finalmente cadde dalle nuvole e intuendo i nostri sguardi, iniziò a chiedere cosa fosse successo. Ma non ottene risposta da nessuno. Loan secondo me voleva sparire, Joel lo fulminava con lo sguardo, mentre io rimanevo appiccicata come una cozza a Loan per la paura. Dopo alcuni minuti, Joel mi disse dispiaciuto :
-"perdonami Terra, non era mia intenzione spaventarti."
Mi voltai lentamente, e guardandolo meglio negli occhi e lessi che in lui c'era molto dolore. Forse questa Diana era sua sorella o forse la sua ragazza. Perché sennò non si spiegherebbe la sua reazione di poco fa.
-'Daniel penso di aver capito cosa sta succedendo. Premetto che è solo una supposizione. Per prima cosa devo parlarti in privato, adesso " tuonò Joel.
*******
Nota autore :
Ooook sparate le vostre ipotesi.... Secondo voi cosa sta succedendo? Vediamo se sono prevedibile. Buahahahahah....
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro