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Avevo segnato Loan come promesso. Lui non aveva avuto paura di me. Così rimasi costretta ad andare con lui nel suo villaggio. Non vi nascondo che non avevo per niente voglia di andare in quel posto, sotto gli sguardi inquisitori degli altri guardiani, però non avevo altra scelta, il patto era chiaro, quindi non potevo tirarmi indietro. Appena raggiunto le vicinanze del villaggio, feci un grosso respiro per infondermi coraggio e calmare l'ansia ed infine entrai, rimanendo incollata a Loan come la colla.

Era da parecchi anni, se non da sempre che non parlavo né mi facevo vedere dai miei simili. Quindi in questo momento stavo morendo letteralmente di paura.
E come previsto, appena feci il mio ingresso, tutti iniziarono a guardarmi male. Alcuni Bisbigliavano fra loro «che ci faceva un tale abominio nell'oro villaggio» altri invece dicevano « che ero uno scherzo della natura» tutti loro erano convinti che non potessi sentirli ed in teoria doveva essere così, però il mio udito è superiore alla norma.

Mi avvicinai di più a Loan, afferrandogli la maglietta. Lui mi guardò interrogativo, non capendo il motivo della mia paura. Non poteva sentire quello che dicevano di me, ma io si. Il colmo fu quando i bambini del posto iniziarono a buttarmi addosso le uova per beffeggiarsi di me, ed il resto del villaggio scoppiò a ridere di gusto, nel vedermi li, impalata, con la testa china mentre i bambini giocavano al tiro e il bersaglio su di me. Non era cambiato di una nulla.... Perché speravo ancora di trovare il mio posto nel mondo?!? Sono solo un abominio... Le lacrime iniziarono a solcare le mie guance, comprendendo che nessuno mi avrebbe accettata o amata, sono sola e lo sarò sempre. Sono solo un illusa se speravo....

-"Ora basta?!?!" tuono all'improvviso Loan, facendomi trasalire. Non mi aspettavo una simile reazione, insomma per dirla tutta era la prima volta che qualcuno prendeva le mie difese, quindi non sapevo come reagire.

Nel villaggio della terra, scese un silenzio tombale. Nessuno fiatava né osava muoversi di un millimetro, sembravano tutti terrorizzati da Loan, quindi intuivo che è una persona rispettata e temuta al tempo stesso, a confermare la mia teoria, furono soprattutto i bambini che rimasero fermi come statue con gli occhi sgranati e le mani sospese a mezz'aria. Io invece lo guardavo incredula. Stavo proprio per pensare che nessuno avrebbe preso le mie difese, ma non feci nemmeno in tempo a formare il pensiero che intervenne Loan. Più lo conoscevo e più ne rimanevo sorpresa. Sapevo cos'ero, perché glie lo avevo mostrato io stessa, eppure nonostante tutto continuava a trattarmi... Come chiunque altro. Lo ringraziai con lo sguardo o almeno ci provai, perché in questo momento era così intento a fulminare i prestiti che non si accorse nemmeno della mia gratitudine. Loan dopo varie occhiataccie aggiunge con un tono furibondo :

-" dovete soltanto vergognarvi. Come potete alzarvi la mattina e definirvi guardiani? Noi proteggiamo ogni essere vivente e lottiamo per ciò che è giusto. E poi venite ad umiliare una povera ragazza, soltanto perché è differente da voi? Mi fate tutti immensamente schifo. "

E finito il suo discorso, mi trascino con se in una casetta di legno. Facendomi accomodare, mentre mi passò una bacinella d'acqua con un asciugamano per pulirmi. Mi diede anche una delle sue tunche bianche, anche se a mio parere in dosso a me era come un pugno in un occhio. Loan notando il mio sguardo incerto mentre mi guardavo allo specchio mi disse con tono dolce :

-"Terra ti sta benissimo, non preoccuparti."

Distolsi il suo sguardo imbarazzanta, ci avrei scommessò la testa che il mio viso, in questo momento, ormai fosse dello stesso colore dei mie capelli. Perché era così dolce con me? C'è se mi trattava come tutti gli altri sapevo come reagire, ma se faceva così non sapevo come comportarmi, mi lasciava impreparata. Anzi, mi faceva sentire a disagio. Non che mi dispiacesse attenzione, però era difficile o almeno per me sostenere queste conversazioni... Pacifiche se possiamo defirle così. Loan notando il mio imbarazzo, distolse anch'egli lo sguardo e schiarendosi la gola disse indicando una porta :

-"Li c'è il bagno se vuoi farti una doccia per bene, la bacinella con l'acqua.... Bhe era per.... Niente lasciamo perdere, mi sento ancora confuso per via della rabbia. " disse mentre contrasse freneticamente la mascella.

Se l'era presa davvero tanto, e solo per me? Perché?!?! Non aveva senso in fondo, fino a qualche minuto fa non sapeva nemmeno il mio nome. Non sapevo cosa fare, ne come comportarmi. Così per il momento decisi di non arrovellarmi troppo sulla questione, così andai in bagno prendendo con me la tunica bianca, e dopo essermi lavata ed asciugata, Loan mi condusse da una persona che avrebbe potuto chiarire tutti i miei dubbi. Almeno così disse lui. Ma dubito che lui sapesse dirmi qualcosa su chi fossi e del perché ero così diversa, ma tentare non costa nulla giusto?

Arrivammo ad una casetta di legno più appartata dal resto del villaggio e molto più grande rispetto alle altre case, così pensai che vi era la dimora di qualcuno di molto importante. E la cosa mi spaventò parecchio, e se mi avrebbe trattato male anche lui? Guardai Loan in cerca di aiuto o di un po' di coraggio e lui invece mi regalò un bellissimo sorriso, così luminoso che mi fece arrossire nuovamente. Diamine?!?! Perché mi fa sentire così... Strana? Oh no e se fossi malata?!?! No, no Terra calmati. Chiusi gli occhi. Fai un grosso respiro ed entra... Devo stare calma infondo com me c'era Loan, lui mi avrebbe difeso male che va, così facendo un grosso respiro, bussai alla porta e quando ebbi il permesso di entrare, varcai la soglia.

Ad accogliermi fu un ragazzo molto gracile con due occhi azzurri quasi elettrici, ed i capelli biondo platino, con l'aria da svampito. Ora ne ero certa, questo ragazzino di certo non poteva sapere qualcosa su di me. Però ciò che mi insospettì e che non mi guardava con disprezzo, ma con curiosità. E questo mi mando talmente in confusione, che mi fece arrossire nuovamente. In fatti, anche se non può sembrare, io sono molto timida, ma non era da biasimarmi dopo aver passato la mia eterna vita in solitudine. Non sapevo come confrontarmi con gli altri.

Il ragazzo mi fece cenno di accomodarmi ed una volta che mi misi comoda, il ragazzo incrocio le mani posandovi il mento. Mi guardava con uno strano sorrisetto che mi fece diventare ancora più rossa di come già non fossi. Così feci l'unica cosa che potevo fare.... Mi avvicinai a Loan che era seduto accanto a me e nascondendo il mio viso dietro la sua schiena, dicendo a bassa voce per non farmi sentire dal ragazzo mozzarella:

-"Loan fallo smettere. Mi vergogno!"

Senti Loan irrigidirsi, così prendendo coraggio, alzai lo sguardo ed incrociaì il suo sguardo e notai che anche lui era arrossito... E parecchio anche. Così balbettando delle scuse mi allontanai, riprendendo le distanze. Il ragazzo avendo assistito a tutta la scena scoppiò a ridere come un bambino e disse :

-" Carina ed anche timida. Loan ma dove l'hai trovata e adorabile?!?! Mi ricorda quasi un cucciolo di foca!"

Ecco ora potevo pure morire dall'imbarazzo. Mi aveva paragonata ad un dolce cucciolo di foca?!?! No.... Questo è pazzo. Per fortuna intervenne Loan in mio soccorso rispondendogli con tono spazientito:

-"Non fare il pedofilo, ti ricordo che hai cinquantamila anni. E poi non vedi che la stai mettendo in imbarazzo? Ora Terra ha delle domande da farti!"

Lui mi fece un sorrisetto divertito e rispose guardandomi negli occhi :

-"Che nome stupendo che hai. Io sono Daniel ti piace il mio? eh? Eh?"

-"Daniel fa il serio per piacere, non è il momento di fare il cretino?!? ! ." rispose Loan ancora più infastidito.

Daniel a quel punto alzò le mani al cielo, sghignazzando come un bambino. Bhe... Almeno lui si stava divertendo, perché vedevo che Loan a differenza sua, stava perdendo letteralmente la pazienza. In fine la mozzarella si chiari la gola e prosegui dicendo :

-" Scommetto che vorresti sapere del perché sei diversa. Perché sei l'unica Guardiana con il tuo insolito aspetto o con i tuoi particolari poteri." io annui ed egli prosegui dicendo :

-"Terra tu sei veramente una guardia a tutti gli effetti ma il tuo compito... Il tuo scopo da seguire e una cosa che devi scoprire da sola, anche perché io non lo so, pensa che soltanto fino a ieri ti consideravo una leggenda. Però posso dirti che sei una ragazza a cui verrà affidato un compito molto grande, persino più grande di te e devi essere preparata. Io purtroppo non posso darti le risposte che cerchi perché non mi è mai capitata una situazione del genere. Però nel villaggio dell'acqua c'è un altro saggio che ti potrà aiutare. Si chiama Joel ed e molto più anziano di me, forse lui saprà darti delle risposte concrete."

Il villaggio dell'acqua, non lo avevo mai visitato ma già sapevo come sarebbe andata a finire, io umiliata e cacciata. Senza di Loan non mi avrebbero mai fatto entrare, già lo so. Però rimaneva un problema?!?! Lui non poteva uscire dal villaggio, a tanti compiti di cui occuparsi a differenza di me, di certo non avrebbe perso tempo con una come me. Loan intuendo il mio sguardo mi disse :

-"Ho già risolto tutto, ho parlato con il capo del villaggio ed a detto che farà venire il saggio qui da noi. Infatti loro a differenza nostra possono spostarsi. "

Loan aveva pensato a tutto, nel momento stesso in cui mi ha incontro. Perché si dava tanto da fare per una come me?!? Non aveva senso, e sapevo che prima o poi tutto questo sarebbe finito... Per la prima volta in vita mia, avevo paura di perdere l'unica persona che mi accettava per quello che sono. Spero soltanto che duri il più allungo possibile....

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