17
Arrivata al branco dove Noah aveva preso il comando con la forza, avanzando nella mia forma di pantera con passi delicati ma decisi, i licantropi appena mi videro fecero per attaccarmi ma con un ruggito gli feci capire che se tenevano alla loro pellaccia, dovevano mantere le distanze da me e pensare minimamente di interferire, questa faccienda era una cosa che riguardava soltanto me e Noah e poi in questo momento non sapevo nemmeno io come avrei potuto reagire per via della rabbia che mi ribbolliva nelle vene. Ovviamente non arrivai nella foresta amazzonica correndo sennò sarei stata troppo stanca per affrontare Noah, ma grazie ad essa raggiunsi l'aeroporto in un batter d'occhio, in modo tale da riuscire a prende il primo volo di ritorno. Noah arrivò all'istante, fisaandomi con due icchioni luccicanti, sembrava felice di vedermi ma posso giurargli che gli avrei strappato quel suo sorrisino dalla faccia se aveva fatto del male al mio Loan.
-"caspita Kalya, sei molto più grande di com'eri in principo, ma forse morire due volte avrà influenzato sul tuo animale giuda!" Si fermò un secondo, guardandomi con ammirazione per poi proseguire dicendo con tono autoritario :
-"Torna nella tua forma umana e da millegni che non ti vedo"
Animale guida? Sono morta due volte?di cosa diavolo stava parlando... ma soprattutto come cavolo osava darmi ordini?!? Contrassi la mascella dal nefvoso, fulminandolo con lo sguardo, ha osato rapire la persona più importante della mia vita e per questo posso giurare sugli dei che ne pagherà pegno. E se credeva che mi sarei messa a fare salottino con lui si sbagliava di grosso, non prendevo ordini da nessuno figuriamoci da lui, meglio mettere subito le cose in chiaro fin dal principio, così balzando su di lui lo buttai a terra, tuonandogli un ruggito spaventosamente forte ad un centimetro dalla faccia, tanto da farlo sulsultare. Sicuramente si aspettava un incontro più pacifico, ma dopo ciò che fece non avrei avuto pietà per lui.
-"Kalya ti giuro che non ho cattive intenzioni, tu sei l'amore della mia vita e dopo chegli aztechi ti anno catturata ed uccisa non ho avuto pace, ti giuro!" Mi diase con le lacrime agli occhi.
Primo, non so di che stava parlando, secondo non mi chiamavo Kalya e per ultimo ma non meno importante NON ME NEFEGAVA UN CAZZO SE GLI ERO MANCATA O NO!?! E trasmisi questo mio sentimento mordendogli una spalla, non lo dilaniai, prima di ucciderlo doveva soffrire per ciò che aveva fatto, così strinsi lievemente il morso e lui iniziò ad urlare.
-" Kelya per favore fermati ti darò ogni tipo di spiegazione ogni tuo dubbio riguardante le tue vere origini saprai tutto, ma oer favore fermati!"
Lasciai la presa dalla sua spalla ed indietreggiando da egli tornai normale. Lui mi guardò meravigliato mentre eseguivo la mia mutazione, il manto nero si fece da parte per far posto alla mia lumga chioma rossa, le mie zampe divennero braccia e gambe permettendomi di mettermi in posizione eretta, ed una volta tornata umana incrociai il suo sguardo e risposi fredda come il ghiaccio:
-" tu prega gli dei che Loan stia bene, se ha un solo capello fuori posto ti farò vedere quanto possa essere terrificante la notte!"
Noah passò dal sorpreso alla rabbia, sono certa che non gradì il mio commento, e lo capì da come contrasse la mascella per la rabbia, mi guardo per qualche istante come se ferito dal mio commento, i suoi occhi bicromatrici si strimsero in due fessure e rispose contrariato:
-"io volevo usare le buone maniere, ma vedo che non mi lasci altra scelta!"
Emise un ruggito potentissimo trasformandosi a mezz'aria mente si scagliava contro di me. Soghignai combattiva, se voleva morire peggio per lui, mi trasformai nuovamente anchio, balzatndo verso di lui, la conseguenza fu che ci andandommo a scontrare a mezzaria, creando un onda durto così forte che rase al suolo due capanne. Il leone si Noah o come lo chiamava lui il suo animale guida, era molto più piccolo rispetto al mio animale guida, ma nonostante questo e ugualmente se non più forte di me, ciò che lo avvantaggiava era l'esperienza di secoli e secoli, ciò che io non avevo ma anche se era più esperto, io avevo l'ira dalla mia parte e vedrà con i suoi occhi quant'è forte il mio ruggito. La lotta prosegui allungo, fino a quanto non ci ritrovammo entrabi feriti ed esausti, lui ansimava con le fausi spalacate mentre una goccia di sangue gli colava lumgo il muso, ed anch'io non ero messa meglio, tra tutti quelli che ho affrontato e decisamente il più forte che avevo mai visto. Noah torno normale, fissandomi con disappunto e disse più furente che mai:
-"Ti ho certata per secoli, ed ogni volta che ti incontravo tu eri già presa da un altro uomo, questa storia deve finire ti farò capire una volta per tutti che il tuo posto è accanto al mio."
*********
*Da punto di vista di Noah*
Non sopportavo più questa situazione e pure io e Kalya ci siamo amati così tanto da infrangere le tre leggi inviolabili, tanto da contaminarci, così tanto che Kalya e morta ed ora me la ritrovo davanti a me, con lo stesso aspetto ma completamente diversa sia caratterialmente che nel modo di vedere il mondo. La Kalya che comoscevo io era una donna spietata, insieme abbiamo compiuto i più bei massacri in nome di un nuovo mondo ed adesso? E veramente possibile che si sia scordata dei suoi sentimenti per me come se nulla fosse? Kalya tornò normale, e riapose alla mia affermazione di prima dicendomi:
-"Sta zitto Noah, tu non capisci che io non appartengo a nessuno, mai lo sono stata e mai lo sarò! E un ultima cosa il mio nome e Terra non Kalya fattelo entrare bene in testa"
Mi addolorava tutto questo odio che trasmetteva nei miei confronti, l'amai così tanto e tutt'ora la amo da morire che incrociare il suo sguardo carico di rabbia trafiggeva il mio cuore. Dovevo tentare di farla raggionare, almeno dovevo provare con un ultimo tentatuvo:
-:Kal- emm... Terra ti prego dammi solo un minuto, ti chiedo solo questo, ascolta almeno la mia storia prima di sparare senzenze!" Lei sembrò contrariata, ma nemmeno mi colpì, così lo interpretai come un "si" forzato e ne approfittai per proseguire: -" Terra un tempo esistevamo solo tu ed io a stabilire il controllo del pianeta, avevamo tanto potere ed eravamo venerati come dei da moltissime civiltà. Ma c'erano tre regole inviolabili: la prima che non potevamo abbusare dei noatri poteri per scopi personali, la seconda ci era vietato innamorarci non solo fra noi ma con chi unque e la terza e la più importante fra le tutte e che non potevamo commettere atti carnali, il nostro corpo essendo un tempio doveva rimanere puro ed inviolato per l'eternità"
mi fermai un secondi per osservare Kalya, e sembrava paecchio interessata visto che si era accomodata tranquillamente per terra con le gambe incrociate attenta a seguire il mio discorso, mi sorprendeva il suo istantaneo cambio d'umore, un minuto prima non voleva sbranarmi? Ah... lasciamo perdere, non inporta per quante volte può rinascere, lei rimarrà sempre un po' strana, ma c'è anche da die che mi sono innamorato di lei anche per questo suo lato stravagante che per fortuna non e mutato, così facendo un grosso espiro prosegui dicendo:
-"Noi le abbiamo violate tutte e tre, ci siamo innamorati, abbiamo commesso atti carnali e così facendo abbiamo dimezato i nostri veri poteri e non solo, anche il nostro aspetto ha subito un mutamento radicale, devi sapere che inizialmente io avevo i calli rossi come il crepuscolo mattutino e tu neri come la notte, ma avendo violato le tre sacre regole abbiamo inquinato i nostri corpi e le nostre anime. Terra se per anni ti sei sentita sbagliata o diversa sappi che non lo sei mai stata, ma bensi gli altri lo sono, essendo il frutto del nostro peccato!" Terra sembrava sconvolta, ma non so quando abbia capito perché per qualche strana raggione sembrava fissarmi con un espressione carica di compassione, e dopo quanche minuto di silenzio si alzò, il suo sguardo sembrò essersi addolcito e questo mi faceva piacere, accorciò di un poco le distanze e disse:
-"Dovevi amare molto questa Kalya." Fece una breve pausa, e dopo un piccolo sospiro prosegui dicendo:
-" Noah comprendo il tuo dolore, e ti ringrazio per tutte le cose che mi hai detto, però la Kalya di un tempo anche se io fossi la sua reincarnazione siamo due persone distinte e separate, con sentimenti e caratteri completamente opposti, il mio aspetto potrà essere uguale alla tua persona amata ma... non sono più Kalya e sarò sincera con te, amo Loan lo sempre amato quanto tutti mi picciavano ed emarginavano e stato l'unico a non trattarmi come un abominio nonostante non fossi uguale a lui, perciò detto questo ti prego ti farti da parte e di farmi raggiungere il mio Loan"
Ok anche la testardagine di Kalya sembra essere rimasta, ma non finisce qui, per ora la lascerò andare via ma tornerò e me la riprenderò, lei e mia e non la cederò a nessuno, la fissai malamente e capi subito il mio messaggio perché tornò in posizione dattacco, pronta a balzare verso di me, però anche se per poco sono riuscito a farla fidare di me, e questo è solo l'inizio perché sarà lei a cercarmi essendo l'unicoi n grado di darle le risposte che cerca.
*Flashback di Noah*
-" Kalya per favore rispondimi KALYA?!?!" urlai a sguarcia gola per il dolore.
Kalya era fra le mie braccia, con il corpo pallido e freddo come il chiaccio, la strinsi più forte a me con i singhiozzi che spezzavano il tombale silenzio della foresta, era come se ogni animale pianta e persino il vento si sia arrestato anch'esso addolorato dalla perdita. Avevano ucciso la mia Kalya, gli umani mi avevano tradito dopo tutto quello che feci per loro, dopo tutte le vite che avevo gemtik ente risparmiato?!?
Non dovevano farmi questo, tutti gli esseri umani avrebbero pagato il duro prezzo di tale crimine, sotterrai il corpo di Kalya nella raduna dove ci eravamo conosciiti, in un piccolo piazzale con un lago circondato dalla vegetazione, e nei pressi di essa vi era una piccola grotta, dove abbiamo consumato insieme il nostro peccato carnale, ed anche se stavamo infrangendo le regole niente e nessuno poteva dividerci, anche dopo la morte perché quando rinascerà io sarò al suo fianco in un modo e nell'altro ci sarò, mi avvicinai a nostro figlio ormai in lacrime, gli accarezzai dolcemente la guancia e gli sussurrai:
-"Mio piccolo Daniel non essere triste, mamma non può morire, rinascerà e quamdo lo farà voglio che tu la cerchi e gli starai accanto qualunque decisione prenda!"
Daniel mi guardò speranzoso chiedendomi:
-"E mamma mi riconoscerà"
-"No tesoro, e nemmeno tu la riconoscerai, non sappiamo quando si reincarnera e quando lo farà molto probabilmente sarà passato tutto di quel tempo che ti sarai scorsato persino del suo volto, in fondo hai soltanto tre anni, ma quando accadrà verrò io per ricordartelo, e fino a quel momento dovrai fare il bravo e stare con il nonno in tesi?"
Daniel sembrò titubante, e lo capivo aveva perso sua madre ed ora anche suo padre se ne stava andando ma purtroppo non sapendo quando si sarebbe reincarnata dovevo mettermi in marcia per cercarla, il mondo era vasto e poteva anche nascere da un momento all'altro. Avrei voluto davvero tanto portarlo con me essendo lultimo ricordo che mi legava a Kalya, ma non potevo, il viaggio sarebbe stato lungo e pericoloso ma soprattutto doloroso, immaginate quando possa essere traumatico per un bambino vedere la propria mamma e non essere riconosciuto? No per lui e meglio dimenticare tutto, e con il passare del tempo avrebbe scordato le sue origini forse e anche meglio cosi... gli diedi un ultimo abbraccio prima di lasciarlo andare via con il nonno, so già che mi mancherà però quando tornerò a prenderlo sarà con sua madre e saremmo nuovamente una famiglia.
*Fine flashback*
Nota autore :
Per chi se lo sta chiedendo e si Daniel e proprio quel Daniel che conoscete voi... e dopo questa vi lascio spero che vi sia piaciuto il capitolo...
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