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Nota autore:
Chiedo scusa se ciò messo una vita ad aggiornare ma ultimamente lavoro il doppio del solito con la conseguenza che mi sono pure ammalata... se c'è qualche errore ovviamente vi chiedo scusa però e dovuto dalla stanchezza.

Comq ad ogni capitolo piano piano vi svelerò brevi istanti del passato di Terra e Loan, buona lettura e spero che vi piaccia anche questo capitolo.

*Dal punto di vista di Loan*

Mi risveglia in una stanza buia, legato come un salame, ci misi un po' a realizare cosa stesse succedendo, Noah mi voleva usare da esca per attirare Terra da lui e questo non potevo permetterlo, ma ciò che mi smuoveva i nervi e di essere stato catturato così facilmente ma quel maledetto, però devo ammettere a mio malgrado che e veramente forte quel vecchiaccio... A diatrarmi dai miei pensieri fu la porta che si aprì di scatto, ed il fascio di luce improvvisa mi accecò per qualche istante prima di poter mettere a fuoco e capire chi fosse, e dopo che i miei occhi si erano abbituati alla luce vidi Noah sulla soglia ad osservarmi dall'alto verso il basso con fare superiore, soghignava trionfante, come di chi era consapevole di aver già vinto, ma si sbagliava di grosso se pensava che gli avrei ceduto Terra senza far niente al riguardo, assieme a lui c'era anche Ken a capo chino, non aveva il coraggio di incrociare il mio sguardo, ma capì fin da subito che era con le mani legate e se non ho potuto far niente io contro di lui, figuriamoci un bambino, quimdi non gli davo nessuna colpa se non interveniva per aiutarmi.

-"Vediamo di divertirci un po' con te in attesa che la mia signora arrivi."mi disse con ghigno malefico.

E subito dopo mi tirò un pugno così forte da farmi sputare un dente, ma non gridai né feci nessuna smorfia di dolore per non dargli nesuna soddisfazione, non mi facevo piegare così facilmente. Noah non gradendo il mio mutismo fece una smorfia di disapunto, iniziando a colpirmi sempre più forte, ma nonostante sputassi sangue e sentivo un dolore allucinamte non emisi alcun suono mi limitai a guardarlo torvo, per quanto mi era possibile perché adesso anche la vista iniziava ad appannarsi.

-"Dannazione devo ammettere che sei un osso duro, se nonstessi tentando di rubbarmi il mio giocattolo forse e dico forse mi potresti pure piacere!"

Sputai a terra un altro grumo di sangue, ed incrociando il suo sguardo risposi con ironia:

-"Spiacente non sono dell'altra sponda!"

Noah scoppiò a ridere colpendomi subito dopo con un altro pugno in pieno volto:

-" molto divertente moccioso!"

Poteva picchiarmi quando voleva ma non gli avei mai cedutoTerra, e dicerto non avrebbe mai scelto di seguire Noah, ne sono sicuro. Un forte capogiro mi distrasse dai miei pensieri finché la vista iniziava a venir meno, gli occhi si fecero pesanti e per via del forte dolore svenni.

********
*Flashback di Loan*

-" che ne sarà di me?" Mi chiese Terra con le lacrime a gli occhi.

Mi diapiaceva vederla in questo stato, con il passare del tempo mi affezionai tantissimo a lei ed iniziai a capire ogni sua sfumatura, all'apparenza sembrava una ragazza fredda che non glie ne importa di niente e di nessuno, ma questa sua prima impressione non e altro che il frutto di mille esperienze negative subite nel corso della sua esistenza, causandogli profonde cicatrici, ma in realtà è una splendida ragazza con un cuore enorme, sempre pronta a darti una mano senza chiedere nulla in cambio ed il fatto che potesse essere punita per aver perso il controllo dei suoi poteri mi distruggeva, perché fu solo colpa mia ciò che accade ieri.

-"Se non avessi presso le mie difese o se sarei stato zitto a quest'ora non sarebbe successo niente!" Dissi non riuscendo a nascondere il mio malessere.

Come non potevo sentirmi responsabile? Ma quando si tratta di Terra non riesco a stare a tacere sopratutto mentre la maltrattavano ingiustamente, non sopporto che la bullizano in questo modo soltanto perché è diversa, anche perché lei e appunto speldida per la sua diversità, ha una sensibilità ed una dolcezza fuori dal comune e se solo si soffermassero a coniscerla meglio lo capirebbero anche quel ammaso di idioti.

-"Stai tranquillo Loan, sistemerò ,le cose!"

E mente stavo per chiederle cosa avesse in mente, fu chiamata dai tre saggi delle diverse tribù, cui si riunirono apposta per decidersi della sua sorte. Terra si voltò verso di me con un espressione addolorata, mi regalò un dolce sorriso che contrastava con i suoi occhi umidi e mi sussurrò in modo tale che solo io potessi sentire:

-:' addio Loan e stato bello conoscerti!"

*Fine flashback*

Mi risvegliai di soprassalto, cos'era? Un sogno o un ricordo? Da quando la vidi oer la prima volta e m8 disse che avevamo vissuto nello stesso villaggio non ho alcuna memoria di Terra, ma sembrava così... realistico, forse miei ricordi stavano tirnando? Anche se per qualche ed oscura ragione erano come se fossero stati rimossi. Nel mio sogno Terra poteva avere quando, quindici anni? Ma nonostante ciò era comunque bellissima, con i suoi lunghi capelli rossi come il fuoco, le davano l'aria di una ragazza forte ed indomabile, però non poteva essere un ricordo, perché la ragazza che ho visto non si assomigliava per niente alla Terra di adesso. Nel sogno lei aveva un aria cruciata, con due occhioni verdi ormai spenti, forse per il troppo dolore subito, mentre la Terra che comosco io e più una ragazza timida, leggermente impacciata ma con uma grande forza di volontà, e possibile che negli anni il dolore è la rabbia abbia fatto spazio alla diffidenza. I miei pensieri furono interroti dalla porta che si aprì violentemente, per via del buio come prima mi ci vollero qualche minuto prima che potessi mettere a fuoco, ma una volta abbituati nuovamente alla luce, mi venne un groppo in gola nel vedere sulla soglia Terra, con l'aria stanca come di chi abbia appena intrapreso una maratona...

-"Terra mi hai trovato!"

-"Nessuno tocca il mio Loan, e fidati Noah ne ha pagato il duro prezzo!" Mi disse lei con aria teionfante.

***********

*Terra*

I signori Moro ci fecero accomodare a casa loro con entusiasmo una volta detto che dovevamo parlare dei loro figli. Per teovare la casa ci volle un bel po' machiedendo indicazioni a destra e manca in fine riuscimmo nel nostro intento. La donna e luomo si strinsero le mani, incrociando speranzosi il mostro sguardo, sicuramente speravano in buone notizie ma non fu' così purtoppo la notizia che stavo per dargli temo che non gli saebbe piaciuta, e sinceramente avevo molta paura di una loro posibile reazione, feci un grosso respiro per calmare i nervi e porgendo le carte di identità dei loro ragazzi chiesi anche se sapevo già la risposta:

-"Questi sono i vostri ragazzi!"

Loro si guardarono confusi mentre osservavano ciò che gli avevo dato, la madre sbiancò davanti i miei occhi mentre il padre ebbe un capogiro che lo fece sprofondare nella poltrona, temo che abbiano capito cosa stesse succedendo, ma malgrado ciò mi chiesero all'unisono con la voce tremolante:

-"Dove gli avete trovati?"

Io e Daniel ci acambiammo degli aguardi incoraggiatori, e prendendo coraggio gli risposi:

-"emm... cercherò di essere il più delicata possibile. Ho teovato i loro corpi nella grotta nera, si trova nella zona sud nella foreta mazonica, pensavo di dovervelo dire in modo tale che possano avere una degna sepoltura" i genitoni scoppiarono in lacrime, ripetendo come un disco rotto " che nom era possibile " comprendevo il loro dolore, ma non sapevo come confortarli. Anche Daniel sembrava parecchio scosso, ma da come guardava il telefono, non penso che sia per lo stesso motivo dei signori Moro, e dopo qualche secondo di paralisi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò :

-:Loan e stato rapito da Noah!"

Il cuore si fermò all'istante, il felino che era in me stava ormai per perdere il comtrollo, so che avevo un compito da svolgere, ma nessuno poteva minimamente permettersi di toccare il mio Loan e farla franca... l'ultima persona che oso colpirlo gli staccai un braccio a morsi ed era mia madre, quindi se Loan era ferito di certo non avrei fatto scrupoli per quel montato di Noah... mi uscì un piccolo rugito, che per fortuna riuscì a soffocarlo con un immenso sforzo, solo Damiel notò il mio stato d'animo e tentò di sviare l'attenzione da me, parlando con i genitori dei ragazzi, spiegando loro le cordinate precise per ritrovare i corpi, così facendo avebbero potuto dirlo alla polizia. Non riuscendo più a contenere la rabbia mi alzai di scatto, uscendo dalla porta, Daniel non è un bambino sa tornare benissimo da solo, mentre io con la mia forma felina avrei raggiunto la destinazione in un batter baleno... Noah preparati amorire.

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