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Nota autore:
Vi avverto che questo capitolo e dolce e triste allo atesso tempo XD
non svelo nient'altro buona lettira.
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*Flashback di terra*
Dopo la sera che Loan mi salvò dalla morte, mi seguiva praticamente da per tutto, spesso me lo ritrovavo persino a canto con un pallone in mano al mio riaveglio, chiedendomi gioioso se volessi giocare con lui. Amavo stare con Loan è il mio unico amico all'interno del villaggio, e mi faceva anche piacere se non fosse che stava diventando uno sfinimento. Anzi dirò di più quel piccoletto insolente spesso veniva da me, mi grattava dietro un orecchio e con tono beffardo mi chiedeva di fargli le fusa.... C'è ne vogliamo parlare?!? Io sono una guardiana non un gatto, ma non riuscivo ad essere arrabiata con lui, perché sapevo che stava scherzando, e poco a poco, giorno dopo giorno Loan divenne il centro del mio universo. Gli anni passarono ed arrivammo alla adolescienza, quella sera io e Loan eravamo seduti sulla sponda del lago a chiacchierare del più e del meno, anche se parlavamo di sciocchezze mi faceva stare bene, anzi mi sentivo protetta al suo fianco, osservai il suo vol5o ormai più mascolino, stava crescendo ed anchio lo ero ma il nostro legame si rafforzò sempre di più, eravamo li solo noi due a ridere e scherzare come se nulla al mondo potesse mettersi fra di noi quando mia madre rovinò quel momento dicendo furiosa:
-"Terra per lamor di dio quante volte ti devo dire che non devi mettere piede fuori casa... non voglio che gli altri vengano a sapere che una del mio rango ha partorito un tale scempio."
Abbassai la testa mortificata, e vero che me lo ripeteva sempre però volevo essere anch'io come tutti gli altri ragazzi della mia età, non chiedevo la luna, volevo soltanto essere... Normale, ma evidentemente per mamma questo non era ammissibile, visto che per lei io ero la personificazione di una condanna divina. Mi diapiaceva delurla così tanto e volevo veramente che fosse orgogliosa di me o perlomeno che mi volesse un po' bene. Ad esempio l'altro ieri gli feci una girlanda di fiori, corsi a per di fiato per darglierla visto che lalba sarebbe sorta a breve, ma nonostante questo me la tirò a dosso dicendomi di stargli alla larga. Non capivo tutto questo odio nei miei confronti, e come potevo all'epoca ero solo una ragazina... non potevo sapere che in me non c'era niente di sbagliato. Loan come sempre prese le mie difese dicendo con tono spavaldo:
-" Qui l'unico scempio che vedo e una vecchiaccia arrogante, brutta come lei..."
Mia madre non la prese bene, lo copi con forza in pieno viso facendolo cadere nella neve. Sentì una rabbia incontrollata nascere nel profondo, in me scattò qualcosa che non saprei spiegare, poteva picchiarmi quando voleva, ma non doveva toccare il mio amico, l'unico che in questi anni mi ha trattata come un essere umano e non come una bestia...Non si toccava il mio Loan, non doveva farlo. E quella rabbia che ormai esplose diffondendosi in tutto il mio corpo, mi fece sentire come se il mio corpo stesse bruciando, poi il buio totale. Quando ripresi conoscenza ritrovai mia madre a terra con gli occhi sgranati mentre mi fissava incredula,aveva il corpo pieno di cicatrici ed una mano anputata, io invece non ci stavo capendo niente, l'unica cosa che riuscivo a capire e che mi sentivo strana e per qualche ragione non riuscivo a mettermi in piedi. Loan come sempre che era al mio fianco, mi reggeva per il collo, pregandomi di smettere, non essendo in me stessa, e se avessi fatto del male a qualcuno, anche ad una donna inutile come lei, conoscendomi non me lo sarei mai perdonata. Ovviamente non capi subito le sue parole, ma quando mi guardai i piedi e vidi delle zampe il panico prese il sopravvento, avevo paura di quello che fosse sucesso... e se non avessi perso realmente conoscenza ma semplicemente avevo perso il controllo del mio cprpo?!? Perché questo era il mio corpo giusto?!? Cosa avevo fatto...
*Fine flashback*
-"Terra ci sei? Terra.... Ohi Terra rispondi non startene li impalata!"
Mi riacossi alla voce di Loan che mi chiamava a perdifiato. Quello era un frammento del mio passato che non avrei mai voluto ricordare... mi voltai verso di lui rassicurandolo con un sorriso e gli chiesi mortificata:
-"Scusami Loan ero sovrappensiero, stavo ripensando ad una cosa che credevo di aver dimenticato, ma a mio malgrado non è cosi... purtroppo"
Il giorno im cui si sbloccarono i miei poteri, tra poco non ammazzavo mia madre. Mi trasformai davanti a loro due e nonostante quello che feci a mia madre davanti hai suoi stessi occhi, Loan credette lo stesso in me, proprio come stava facendo ora lui non smetterà mai di starmi a canto questo ormai lo avevo capito, però mi sarebbe veramente piaciuto se si fosse ricordato di me o che facesse almeno lo sforzo di provare a ricordare perché onestamente parlando non vedevo in lui tutto questo grande interesse. Ah... non me la sevo prendere in fondo Loan e sempre stato un tipo strano, e conoscendolo aveva i suoi tempi.
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Stavo ancora seguendo i ragazzi nella grotta, nonostante mi fossi persa in ricordi riusci a non perderli di vista, volevo scoprire cosa fossero per trovare una soluzione al mio problema. Purtroppo ero ancora nuda, e l'umidità della grotta iniziava ad essere faatidiosa, per fortuna riusci a trattenere due starnuti, non volevo far preoccupare Loan, anche perché già era molto in difficoltà di suo, essendo buio pesto per lui che ha differenza mia non era un problema , ma lui cadeva spesso, inciampamdo in qualche masso o sbattendo au qualche stalattite, mi si steinse il cuore non potevo starmene a guardare senza farniente così gli afferrai la mano, semtendo tante scosse invadere il mio corpo, mi imbarazzava quella situazione ma per una volta ero io a poter far qualcosa per lui, e non mi sarei fatta scappare questa opportunità. Anche lui si irigidì e per fortuna non poteva vedere il mio volto ormai in fiamme, Loan iniziò ad accarezzarmi la mano con il pollice, facendomi perdere completamente la testa, Perché si comportava in questo modo?!? Lo sa benissimo che mi imbarazzava... eh ma certo kica era lui ad essere nudo come un verme, quindi che glie ne impirtava del fatto che mi stava venendo un infarto? Infatti, bravo Loan complimenti per il tuo ,enifregismo... eppure però la sua mano sembra così gande... e calda... santo cielo Terra?!?! Non sei mica in calore per reagire in questo modo, su via pure da piccoli vi tenevate per mano che sarà mai, già vaglielo a spiegare al mio cuore, che stava per esplodermi nel petto tanto era l'emozione che suscitava in me. Lui fu il primo a trattarmi come chi unque altro, ed ora dopo esserci allontanati per secoli, siamo di nuovo qui come se nulla fosse cabiato.
-"Terra ma sei gelida?!?" Disse all'improvviso Loan facendomi trasalire. Mi faceva piacere che si preoccupasse per me, ma uscirsene così, all'improvviso mi faceva prendere un infarto, così risposi cercando di assumere un tono da dura:
-"Tranquillo sto be...!" Il mio intento di sembrare forte, fu interrotto da un fragoroso starnuto che attirò persino l'attenzione dei ragazzi costringendomi a nascondermi dietro una stalattite, trascinando ovviamente Loan assieme a me, perché se vedevano lui era la fine.. mi racchiusi a riccio tentando di smorzare il freddo, quando sentì abbracciarmi da dietro, nel tentativo di nascondermi non avevo fatto caso che mi ero messa sopra di lui...CAZZO SONO ANCORA NUDA!?!? Tentai di alzarmi ma la sua stretta non me lo permise, e la conseguenza fu che mi ritrovai ancora più vicino al suo corpo marmoreo facendomi venire un nodo in gola, l'ansia prese il sopravvento tentai di divincolarmi in tutti i modi possibili, ma lui mi tranquillozzò dicendomi:
-"Terra con me non devi nascondere i tuoi lati deboli, soono a conoscenza di quamto tu sia forte, però permettimi di scaldarti un po' non voglio che ti ammali!"
Deglutti rumorosamente, possibile che quel cretino non se ne accorto? Sono nuda sopra di lui?!? E non si trattava di non mostrare le mie deboleze o meno, ma di imbarazzo cazzo.... IMBARAZZO?!? Questa volta ci andai più pesante, se il suo timore era quello che mi sarei ammalata poco male ho la soluzione perfetta... stavo per trasformarmi nella mia forma di pantera, quanto un tonfo attirò la mia attenzione, tentai di voltarmi pwr vedere cosa fosse successo, ma si ostinava a non volermi lasciar andare, così tentai di farlo raggiungere dicendogli:
-" Loan lasciami e successo qualcosa.. non hai sentito anche tu il rumore !"
-"Snettila di inventarti scuse, sei più fredda di un cubetto di ghiaccio, niente scuse e fatti riscaldare"
Accidenti a te?!? Capisco che tu mi voglia aiutare però non sto scherzando devo assolutamente vedere cos'è successo... ed anche se mi duole farlo non mi rimaneva altea scelta:
-"Loan lasciami andare... ORA?!?" Dissi alzando leggermente il tono di voce.
Mi guardò con uno sguardo da cucciolo bastonato, facendomi sentire immediatamente in colpa, ma se non capiva con lebuone, non era di certo colpa mia, scusa Cosa avrei dovuto fare? Loan allentò finalmente la presa sul mio corpo, permettendomi di vedere cosa fosse successo e vidi che uno dei due ragazzi a terra, aguzzai meglio la vista e riconobbi che quello che era caduto, non era altro che il ragazzo narcolettico, però purtroppo nel l'impatto aveva accidentalmente sbattuto la testa su una stalattite, causando una intensa perdita di sangue. L'amico ovviamente gli fu subito accanto, lo stringeva a se con le lacrime che gli solcavano il volto, ma in quella situzione c'era poco da farsi senza soccorsi e lontani dalla loro civiltà si spense immediatamente. Senti una stretra al cuore nel assistere a quella scena, l'amico sembrava distrutto gridando incensanteme aiuto, ma nei dintorni non c'era nessuno che potessero aiutarli, perché... loro due erano due fantasmi, di conseguenza erano già morti da tempo. Ora capivo il significato delle parole "guida le anime perdute" il mio scopo era quello di soccorrere queste povere anime verso la salvezza, la stessa che non anno avuto da vivi; ora aveva tutto più senso, persino Loan sembrava stravolto dallo stupore, ma se lui non poteva vederli a cosa stava assistendo?
-"Terra li ci sono due cadaveri?!?! Cosa diavolo significa!"
Ecco cosa vedeva, con quella poca luce che c'era aveva visto i corpi dei ragazzi... adesso so quello che dovevo fare... anche se lui non capiva, io sapevo finalmente come muovermi finalmente. Mi avvicianai al ragazzo in lacrime che teneva il corpo senza vita dell'amico, appena mi vide mi lanciò uno sguardo come se mi stesse chiedendo aiuto, ed era effettivamente così, mi accovacciai al suo livello e poggiandogli una mano sulla spalla gli dissi con tono rassicurante:
-"Tranquillo non vi lascerò qui, avvertirò le vostre famiglie guidandole dai vostri corpi, in modo tale che possano darvi una egna sepoltura."
Il ragazzo mi ringraziò con un geato del capo, per poi scomparire nuovamente, temo che finché non avvertirò i loro cari dovranno vivere lo stesso incubo per l'eternità. Appena scomparvero pure io riuscì a vedere i loro corpi, fu una scena toccante l'amico non lo lasciò per un secondo, continuando a steingerlo fra le sue braccia anche dopo la morte.
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