33 - Come Maschere a Teatro
-Lollo, ti prego, non dire nulla dell'attacco di Flaoros di questa mattina. - lo imploro a voce bassa per l'ennesima volta da quando siamo arrivati qui.
Scuote la testa con le braccia conserte mentre batte a terra nervosamente il piede. La suola della scarpa stringata della divisa fa un rumore ovattato a contatto con il pavimento in marmo, in un altro momento sarebbe anche rilassante ma adesso riesce solo a farmi salire l'ansia.
Le divise che indossiamo oggi sono leggermente diverse da quelle dell'ultima volta: al mio abito candido si è aggiunto un cinturino argentato che si appoggia ai miei fianchi delicatamente e sorregge un sacchetto che contiene la goccia di cristallo che ho vinto al mio primo combattimento, anche il completo di Lorenzo è bianco tranne per i baveri argentati della giacca.
-Non se ne parla. - è inamovibile e sempre più convinto di dover parlare con la Regina nonostante non sia una persona che stimi particolarmente.
Non so quali sarebbero le conseguenze e non voglio pensarci, anche se la più plausibile è il trasferimento in un'altra città in cui non potranno trovarmi.
Mi guardo intorno sperando che non ci sia nessuno ad ascoltarci, sarebbe la cosa peggiore che possa capitare in questo momento.
Ci troviamo nella stessa sala d'aspetto della prima volta che abbiamo incontrato la regina, controllo con lo sguardo la scalinata in marmo che si dirama in due direzioni sperando che nessuno scenda prima dei prossimi cinque minuti, giusto il tempo di convincere Lollo a mantenere il silenzio.
-Lollo non puoi dirglielo. - ripeto piagnucolando.
Mi afferra per le spalle.
-Nyx, capisci che potresti essere in pericolo? Dovremmo quantomeno metterti una scorta per un po' di tempo.
-Stai scherzando? Una scorta? Non ho accettato di fare la Guardiana per non avere una vita.
Scuota la testa divertito.
-Come se avessi scelta, vero?- mi dice alzando un angolo della bocca col sopracciglio appena inarcato.
Sbuffo. Non lo sopporto quando fa così.
-Cosa dovete comunicare alla regina? - chiede incuriosito Cornelio subito dopo essersi materializzato alle nostre spalle.
-Non è una cosa che ti riguarda, ma se può interessarti io e Dimitri dobbiamo fare una riunione con la regina.
Dimitri ha un'espressione estremamente preoccupata, guarda Cornelio triste, come se sapesse già cosa aspettarsi.
-Ben arrivati ragazzi, siete pronti? - anche la Regina ci sorprende arrivando alle nostre spalle, scende lentamente la scalinata e passa la mano tra i capelli castani che ha appena tagliato in un caschetto cortissimo. Indossa un abito molto succinto con un'ampia gonna ricoperta di strati e strati di stoffa colorata completamente ornata dal simbolo dei cinque elementi. Il monile di perle che le orna il collo la stringe quasi a soffocarla, proprio come il corpetto steccato che le fa una vita piccola come un barattolo.
Il ticchettio regolare dei suoi tacchi ad ogni scalino che scende mi innervosisce, proprio come il rumore che fa Lollo. Lo guardo cercando di capire la sua espressione, mi piacerebbe leggergli nel pensiero per scoprire la sua prossima mossa, ma tutti se ne accorgerebbero.
-Sarete così agitati: è la vostra presentazione ufficiale al pubblico come futuri membri dell'ordine prima del vostro debutto in società al ballo. Il vostro ragazzi sarà molto presto mentre Nyx e Shadow dovranno aspettare un po' di più. - Lollo sospira sollevato, non deve andargli molto a genio se ogni volta che la Regina lo nomina ha questa reazione. - Prima che me lo chiediate lui non è qui perché doveva finire un addestramento ad Oriente. Sapete come sono pedanti quegli eremiti.
Annuiamo concordi, quella purtroppo è una tappa che facciamo tutti nell'addestramento, insegnano a separare le emozioni e ad affrontare con freddezza i combattimenti fisici. Essendo futuro membro della Guardia Reale avrà dedicato tutta la vita a quel tipo di addestramento, sarà sicuramente un gran combattente a mani nude e con le armi. Deve avere per forza un fisico da far invidia a chiunque. Non so perché ma non vedo l'ora di conoscerlo. Chissà se è affascinate come dicevano le mie compagne di corso all'accademia di magia.
Arrossisco pensando a come potrebbe essere il nostro primo incontro ma scaccio subito via questo pensiero.
-Maestà. - dice Lorenzo serio in volto. Ha deciso di sputare il rospo. - Dopo la presentazione vorrei poter parlare con lei in un colloquio privato insieme al mio collega Dimitri. è una questione molto importante. Mi dispiace per il poco preavviso. - ha un'espressione grave.
-Lorenzo non preoccuparti, ci troveremo dopo nelle mie stanze da ricevimento, adesso però fai una faccia meno triste e preparati ad uscire dal balcone.
Annuisce ed accenna un sorriso molto forzato.
Batte le mani sperando di infonderci coraggio e ci fa strada verso una finestra che di solito rimane nascosta da dei tendaggi blu scuri striati con dei sottili fili dorati.
Apre le porte anticipandoci sulla balconata da cui provengono grida di gioia e degli applausi.
-Popolo della Capitale, - La folla acclama la Regina che alza le braccia al cielo e saluta tutti quanti con energia. - oggi presentiamo quattro dei cinque membri del futuro Ordine dei Cinque. - dice a denti stretti, come se le pesasse sapere che tra qualche anno dovrà passare il testimone. Nel frattempo si sentono degli schiamazzi e si levano dei cori che ci acclamano con 'Gioventù all'Ordine'. - Vedo che siete impazienti! Lasciate che vi presenti le nostre star, i due giovani Guardiani: Nyx della famiglia Morganis e Cornelio della famiglia Crataegus. - usa i nostri cognomi latini, quelli con cui siamo conosciuti nel Regno Magico, anche se in realtà tra di noi usiamo la declinazione moderna: il Latino è pur sempre una lingua morta. Ci facciamo spazio ai lati della regina mentre tantissime persone dal basso ci mandano con la mano i loro saluti a cui ricambiamo sorridendo. - Le Guide senza le quali non potremmo istruire i nostri Guardiani: Lorenzo Fuscus e Dimitri Nepos. - Escono anche loro per essere acclamati dalla folla.
La regina fa un discorso molto lungo su quanto sia importante mantenere vive le tradizioni e che queste passino da una mano all'altra consegnandole alla nuova generazione che presto sarà pronta a guidare con saggezza il Regno Magico.
Una volta salutata la folla in delirio rientriamo, la regina si chiude le porte di vetro alle spalle e le copre con la stessa tenda di prima. Sospira stanca appoggiata alla tenda abbandonandosi con la testa reclinata all'indietro e gli occhi chiusi; torna subito con lo sguardo vigile e serio su di noi. -Ricordate: non dovete mai far vedere ai sudditi di essere stanchi o preoccupati. - Annuiamo mentre muove qualche passo verso la sala principale. - Voi due - indica Lollo e Dimitri. - nella mia sala ricevimenti, voi altri invece - parla con me e Cornelio. - fatevi una chiacchierata in sala d'aspetto in memoria dei bei vecchi tempi.
Facciamo come ci dice e ci smaterializziamo tutti quanti in una nube colorata verso i posti che ci ha indicato.
Io e Cornelio in realtà non abbiamo molto di cui parlare, infatti rimaniamo seduti su due divanetti di tela diversi, uno di fronte all'altro, entrambi con le mani sulle ginocchia a guardarci i piedi.
-La tua tigre...- provo ad iniziare una conversazione
-Katty. - mi interrompe.
-Sì, lei. Sta bene dopo l'ultimo...?
Annuisce. -Sì. Devo ammettere che mi hai dato filo da torcere. Hai più capito come tornare indietro dalla forma istinto animale? - scuoto la testa. - Dai allora ti faccio vedere.
Aggrotto le sopracciglia. Non lo ricordavo di certo così gentile, forse ho sbagliato a serbare rancore nei suoi confronti dopo tutti questi anni.
Si alza dal divanetto e si sbottona la giacca insieme ai primi tre bottoni della camicia, tira fuori la collana a cui è appeso il bracciale dei cinque elementi. Lo usa come pendente perché non sopporta la sensazione di prigionia si polsi. Ricordo ancora tutte le storie che faceva quando la madre per i compleanni gli regalava degli orologi.
-Stenterai a crederci ma la mia forma di istinto animale è, quando sono calmo, un falco pellegrino, mentre quando sono agitato una lince rossa.
Mi viene da ridere. Da bambini eravamo terrorizzati da quelle belve, passavamo molto tempo nei boschi proibiti e per farci desistere dal frequentare quelle radure i nostri genitori ci raccontavano storie di lupi e linci famelici che ci avrebbero mangiato. Forse è ai nostri ricordi che sono legate le forme istinto.
-I ricordi. Quando sei agitato si fanno vivi i nostri istinti più primitivi legati ai ricordi che abbiamo lasciato cadere nel dimenticatoio. Il tuo e il mio sono legati alle storie che ci venivano raccontate quando eravamo piccoli. Questa è la forma più difficile da controllare: devi essere sottoposto ad un grande stress fisico e mentale, quasi perdere la ragione. Non ho ancora capito qual è il fattore scatenante o se esiste una formuna e credo dovrai approfondirlo per conto tuo. Per quanto riguarda invece la forma docile devi solamente immaginare una situazione di profonda calma ed invocare lo spirito dell'elemento subordinato a quello dominante.
-E se ne domino due?
-Quello più forte. - quindi l'aria. - detto questo, lasciati cadere a terra come se non avessi più forze e ripeti in mente la formula istinto docile rendimi affidabile e per tornare indietro docile istinto non lasciarmi vinto. Mi raccomando: non agitarti altrimenti torni un lupo. In questa forma tra maghi è possibile usare la telepatia per comunicare. Per tornare nella forma umana da quella di istinto ribelle la formula è istinto ribelle ridammi la mia pelle.
-Tutto chiaro. Faccio una prova. - dico già con gli occhi chiusi.
Immagino di trovarmi in un prato sconfinato con un cielo limpido e privo di nuvole. L'erba si piega e torna dritta come fosse un'onda sotto l'effetto del vento. Degli alberi si stagliano all'orizzonte e i rami si confondono nel cielo. Sento il canto delle cicale farmi da piacevole sottofondo mentre delle foglie svolazzano intorno a me cullate dall'aria.
Istinto docile rendimi affidabile.
Quando apro gli occhi la mia visuale si è abbassata. Mi guardo intorno e Cornelio mi osserva sorridendo mentre salto dallo stupore cercando di non urtare nessuno dei tavolinetti con quegli orribili centro tavola.
-Sei una cerbiatta bellissima. - Chiude gli occhi e si trasforma nel falco di cui mi aveva parlato prima.
Vola sopra la mia testa e cerca di beccarmi per infastidirmi.
-Smettila scemo. - penso.
-Oh no, devo vendicarmi. - mi viene da ridere, non mi divertivo così tanto con la magia da tanti anni.
Continuiamo a girare per la stanza facendo anche cadere qualche vaso di cui non ci curiamo, saltello per raggiungerlo mentre lui svolazza intorno a me e sbatte le ali vicino alle mie orecchie.
- Ehm ehm. - ci interrompe la regina che è appena uscita dalla porta osservando uno ad uno i vasi rotti che non sono sopravvissuti al nostro passaggio.
Lorenzo e Dimitri ci osservano con rimprovero misto stupore. Con un gesto della mano ci fa tornare in forma umana e ci osserva divertita.
-Ragazzi vi lascio alle vostre cose adesso, grazie Lorenzo per questo colloquio, apriremo un'indagine. Vi farò sapere al più presto l'esito da parte del consiglio intero ma sapete già qual è la mia opinione.
Annuiscono seri, Dimitri e Cornelio non fanno convenevoli e spariscono in una nuvola di fumo, la Regina osserva attentamente ogni nostra mossa e ogni espressione.
Lollo scuote la testa mentre mi guarda dispiaciuto. Il peggiore dei miei incubi sta per avverarsi: dover lasciare tutto quanto e ricominciare da capo. Non so se sono pronta.
Non voglio crederci. Mi viene da piangere. Devo davvero lasciare tutto solo perché siamo stati rintracciati da Flaoros? È davvero così pericoloso?
Gli occhi mi si riempiono di lacrime e senza dire nulla mi giro ed inizio a correre. Faccio la cosa che so fare meglio: scappare. Voglio allontanarmi dalla verità e da quello che presto diventerà la mia nuova realtà. Perché deve sempre finire tutto così?
Corro per i corridoi del castello fino a quando non arrivo alle porte principali dove delle guardie riconoscendomi dicono in coro 'Salute alla Guardiana' e mi aprono le porte.
Dall'alto delle gradinate guardo la folla che ancora non si è dispersa. In molti salutano ancora verso l'alto, ma sono perlopiù quelli ai lati della piazza, quelli al centro invece, continuano ad osservare il balcone con il naso all'insù, ma come fossero degli zombie, appena mi vedono iniziano a sorridermi in modo inquietante.
Corro verso di loro in modo tale da confondermi e sparirvi dentro per fingere di essere una persona normale anche solo per un momento, ma tutti mi fermano, mi prendono per le braccia e vogliono parlare con me anche per scambiare solo una parola.
-Complimenti per la presentazione Nyx!
Sento questa frase più e più volte. è davvero questo il massimo che mi sanno dire?
Tutti continuano a sorridermi in modo inquietante e mi guardano senza neanche sbattere le palpebre, ogni tanto vengono sorpresi da un tic nervoso che gli fa piegare la testa di lato.
Mi salutano agitando la mano in alto anche se mi trovo a pochi centimetri da loro, altri ancora continuano a guardare verso il balcone sventolando bandierine e fazzoletti di stoffa blu e oro.
Che cosa sta succedendo? Perché si comportano così? Sembrano sotto l'effetto di un incantesimo di controllo: tanti fantocci messi l'uno al fianco dell'altro con dei comportamenti standard già stabiliti.
-Complimenti per la presentazione Nyx!
Continuano ad esclamare senza fermarsi, e mentre sento questa frase rimbombare nella testa vengo trascinata e sballottata dalla folla che mi trasporta da un lato all'altro della piazza.
Chiudo gli occhi sperando di scappare il più velocemente possibile ma l'ansia mi assale.
Docile istinto non lasciarmi vinto.
Mi trasformo in un lupo senza accorgermene e mi faccio strada tra la folla ringhiando e balzando di qua e di là. Nessuno si scansa, come se non avessero paura di me, o come se addirittura non fossero consapevoli del pericolo che comporta avere davanti un lupo. Sono solo tanti manichini programmati.
Arrivo all'inizio di una vietta buia che imbocco in fretta.
Istinto ribelle ridammi la mia pelle.
Torno in forma umana e trasfiguro addosso a me una cappa azzurra con cui mi nascondo il volto per non essere riconosciuta.
Cammino nella penombra tra casette alte e strette fatte di mattoncini rossi con tegole blu scuro. I pochi che passeggiano vicino a me si muovono furtivi e si guardano intorno. Giro infilandomi in una traversa che si affaccia su una via mercantile secondaria: è pieno di bancarelle e banchi pieni di merce e cibi che aspettano solo di essere venduti. A differenza della piazza e delle vie di prima qui è tutto immobile: i venditori e i mercanti dietro alle tavolate sono fermi, come se non si muovessero da tutta la vita, bloccati nelle espressioni in cui sono stati colti, chi sorride, chi è arrabbiato e chi sbadiglia. La via è piena di clienti che riempiono i propri cestini della spesa, qualcuno è intento a pagare per la merce, qualche bambino colto a rubare, per sino i cani e i gatti che si rincorrono sono fermi.
Cammino e mi guardo intorno senza capire cosa succede osservando questa fotografia vivente.
Poi ad un tratto la via si rianima e tutti continuano con la loro routine come se non fosse accaduto nulla, come se non si fossero accorti di essere rimasti bloccati per chissà quanto tempo, come se non ci fosse stato tutto quel trambusto in piazza per il discorso di presentazione, come se vivessero la loro vita da comparse sul set di un film di cui noi dell'oligarchia siamo i protagonisti. Forse neanche noi siamo veri. Forse siamo delle maschere sul palco di un teatro.
Nyx ha riscontrato una piccola anomalia nella capitale del Regno Magico, come si comporterà?
Quale sarà il verdetto della Regina e del consiglio degli anziani?
Ho ricontrollato questo capitolo migliaia di volte prima di pubblicarlo perché non ne sono ancora del tutto convinta... credo manchi qualcosa, non trovate?
Se vi è piaciuto lasciatemi una stellina!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro