26 - Con te riesco a calmarmi
Questo è uno dei miei capitoli preferiti, ci ho lasciato il cuore, vi prego cercate di apprezzarlo almeno un decimo di quanto lo apprezzo io💕
Gli occhi iniziano a pizzicare e sento un nodo alla gola stringersi.
Mi scende una lacrima, sulla sua scia ne scende subito un'altra, poi un'altra ancora
Chi mi ha inviato quella foto di Narciso e quella sirena? Tra l'altro è la sorella di Proteo, che schifo.
E poi perché mi è arrivata proprio adesso?
Già si è dimenticato di me?
Contavo davvero così poco per lui?
Lancio il telefono sul letto e mi chiudo in bagno. Le lacrime finalmente sono libere di scorrermi sulle guance, sento un vuoto all'altezza dello stomaco e sono certa non sia la fame.
Non so che mi succede.
Perché sto piangendo?
Non avevo detto che non ci sarebbe stato nessun "noi"?
Forse è davvero arrivato il momento di lasciar andare il passato, ma perché fa così male?
P.O.V. Leonardo
-Ci ha sfinito con quest'allenamento. E per fortuna che doveva essere solo una riunione.
Come non dare ragione a Matteo?
Annuisco in silenzio, non ho le forze per parlare. Per fortuna siamo venuti qui in moto, il tragitto a piedi mi avrebbe distrutto completamente. È una fortuna che sia riuscito a salire gli scalini così alti del palazzo in cui abita.
-Grazie per avermi invitato a cena.
-Vuoi scherzare? Abito praticamente a casa tua!
Sorrido.
Appena entro con Matteo nella sua camera cogliamo Lollo, che se l'è svignata prima di noi dalla fantomatica riunione saltando l'allenamento distruttivo, ad origliare con l'orecchio appoggiato su un bicchiere rivolto verso il muro che comunica col bagno in camera dello Scricciolo.
-A che serve il bicchiere? - chiede Matteo.
-Ssh zitti per favore. - ci rimprovera. -e comunque fa sentire meglio il suono.
Lo imitiamo e ci mettiamo in ascolto. Si sentono dall'altra parte del muro dei singhiozzi quasi impercettibili.
-La ragazzina?
-Che è successo? - chiede Matteo preoccupato, ma Lorenzo fa spallucce.
-È da quando è tornata a casa con Spencer che sta così. Non ha voluto parlare con me e non ha neanche pranzato, e Nyx non salta mai un pasto.
Appena fa quel nome mi sento colto da una rabbia inspiegabile. Stringo i pugni e cerco di capirne il motivo, ma più ci provo, più sono arrabbiato e meno riesco a tenere a freno la lingua.
-Magari è in quel periodo del mese...- dice Matteo ridacchiando.
-È successo qualcosa con Spencer. Lo devo ammazzare. Sapevo che avrebbe combinato qualcosa. Non dovevate lasciare che l'accompagnasse a casa. -dico tutto d'un fiato.
I gemelli mi guardano con un'espressione mista tra l'incredulo e l'interrogativa.
Lorenzo in particolare sembra piuttosto divertito da questa mia affermazione, soprattutto sapendo cosa è successo alla festa di Ilaria, e dubito che Nyx gli abbia risparmiato i particolari che ho omesso nel mio racconto. Incrocia le braccia e alza impercettibilmente un sopracciglio.
-Ah sì?
-Cioè intendevo dire che... non ci si comporta così con le ragazze, soprattutto se è la sorella dei propri amici... No?
Cerco di salvare la situazione che è talmente imbarazzante da non poter essere salvata.
-Oh beh sì hai ragione. Dovremmo andare a parlarci in ogni caso... Forse sarebbe meglio che andassi tu, Lollo.
A volte non capisco se Matteo faccia finta di essere stupido o lo è veramente.
-Ma tu stai in classe con lei!
Prima che li senta finire di discutere esco dalla camera sbattendomi la porta alle spalle.
La porta della sua cameretta è semiaperta, do un'occhiata ed entro. Sul letto c'è lo schermo del suo telefono ancora sbloccato. Lo prendo e vedo la foto di due ragazzi che si baciano, lei con i capelli rosso fuoco, è mascherata da sirena ed entrambi sono seduti sul bordo di una piscina.
È per questo che piangi Scricciolo?
Scuoto la testa e mi dirigo verso la porta del bagno, busso delicatamente.
-Va via! - dice con un filo di voce rotta dal pianto.
Busso di nuovo, la mia testardaggine avrà la meglio.
-Scricciolo va tutto bene?
Nessuna risposta.
-Se vuoi parlare sto qui.
Mi appoggio con la schiena alla porta, ma dopo neanche trenta secondi da quando le ho detto che sarei rimasto lì, sento la chiave girare nell'occhiello della porta. Mi preparo psicologicamente per quanto sia possibile: non so come si consoli una ragazza.
Apre la porta e mi fissa, ha gli occhi arrossati e le guance rigate dalle lacrime. Mi osserva con il suo solito sguardo perforante, come se volesse leggermi nell'anima per capire cosa penso. Tira su con il naso un paio di volte per poi gettarsi tra le mie braccia e sprofondarvi. Si lascia travolgere da un pianto liberatorio ed inizia a bagnarmi la maglietta. Mentre la stringo a me inizio ad accarezzarle i capelli. Sento una scossa fortissima non appena le sfioro il collo.
-Smettila di darmi la scossa. - dice a bassa voce.
Non è una maga e ne ho le prove, ma perché continuo a pensare di sbagliarmi?
-Sediamoci sul letto.
Annuisce e facciamo come ho detto.
Si appoggia alla mia spalla mentre in silenzio continua a piangere. Le avvolgo le spalle con un braccio sperando che possa farla sentire meglio.
Non credevo fosse così sensibile, sembra così forte eppure crolla in un attimo appena vede qualcuno di importante per lei felice con qualcun altro.
-Non è il tuo ragazzo, vero?
Non so bene perché gliel'abbia chiesto, forse per rassicurare me.
-È il mio migliore amico. -dice a bassa voce.
-Adesso ha una ragazza... non sei contenta?
Rimane in silenzio.
-Tu lo ami?
Mi guarda negli occhi, poi distoglie lo sguardo e gira la testa.
-Non ti interessa. - Risponde con tono aggressivo, come per sollevare di nuovo tutti i muri che di solito ci dividono ma che ora sono completamente crollati.
Mi pervade un sentimento di impotenza.
Forse è inutile cercare di avvicinarmi a lei?
So riconoscere quando una ragazza non vuole avere nulla a che fare con me ma non riesco a pensare a nessun'altra in questo momento. Mi sento così bene vicino a lei. Non è più una semplice scommessa ma pensare che lo sia rende tutto più facile.
Si sdraia per sfuggire dal mio sguardo interrogativo e dalle mie domande, ma mi sdraio vicino a lei tenendomi su con un gomito per guardarla ancora.
Le passo una mano tra i capelli ignorando le scossette che mi arrivano sui polpastrelli.
Anche nel momento in cui è più vulnerabile con il suo naso piccolo e arrossato e le labbra tremolanti piegate all'ingiù, rimane sulle sue senza lasciar trapelare nulla.
-Non so se lo amo. Non so cosa significhi, sembra così semplice ma non lo è affatto. E poi non so neanche se penso ancora a lui, ma non riesco a far altro che sentirmi amareggiata. - dice di getto senza tentennare, ora sorride guardando in basso. -Però ho conosciuto un ragazzo... mi sconvolge ogni minuto che passo con lui... Credo di odiarlo a morte, però quando mi guarda passa tutto quanto, tutte le preoccupazioni che mi turbavano, in un attimo riescono ad andarsene. Mi fa sorridere nonostante sembra non provare le stesse cose. Forse mi piace o forse no. La verità è che penso di dover lasciare andare Narciso. Fa parte del passato.- mi guarda negli occhi.
A chi stai pensando Nyx?
Distolgo lo sguardo dai suoi occhioni blu. Vorrei essere la persona di cui parla ma so già che non è così.
Le faccio una carezza per asciugarle le ultime lacrime che le scorrono lungo le guance ma scosta delicatamente la mia mano dal suo viso.
La stringe intrecciando le nostre dita, proprio come avevo fatto alla festa di Ilaria, mi piace osservare come le nostre mani sembrano completarsi perfettamente. Continua a fissarmi, vorrei darle un bacio in questo momento ma so già che peggiorerei le cose.
Perché è così indecifrabile?
-Spencer, vero?
"Amaro in bocca" forse ne sto capendo il significato. D'altronde che mi aspettavo? Non tutte le ragazze possono cadere ai miei piedi, tanto meno lei che sembra avere un minimo di cervello. Solo una stupida si innamorerebbe di me.
Sorride, guarda in basso ma scuote la testa.
-Chi allora?
Fa spallucce sorridendo divertita.
-Pensi davvero sia così stupida da dirtelo?
-Sono qui a consolarti, mi pare il minimo.
Accenna una risata. È così bella.
-Mi accontenterò delle mie supposizioni allora.
Sono certo che sia lui.
-E poi anche se volessi non potrei fidanzarmi con nessuno.
-Perché?
Sospira come se le pesasse parlarne. Si alza con lo sguardo triste e va a sedersi sul davanzale della finestra ad osservare la pioggia.
-Nel paesino in cui vivo ci sono dei contratti matrimoniali per far aumentare il potere delle famiglie potenti e la mia fa parte di quelle... Purtroppo, anche se in realtà l'unica cosa che quei contratti siglano è la comunione dei beni e non si parla di rapporti interpersonali. capita spesso che i due si innamorino ma non è il mio caso, quindi...
-Sei già sposata.
Funziona proprio come nel mondo magico. È una fortuna che la mamma si sia opposta ad una stupidaggine del genere.
-Esatto.
Rimane a guardare la finestra con malinconia. Come se davanti le scorresse un film pieno di ricordi.
-Puoi lasciarmi da sola?
-Certo.
Le do un bacio sulla fronte ed esco dalla camera, mi fermo sulla soglia. Sorride ma abbassa lo sguardo imbarazzata per poi tornare con gli occhi sulla finestra di nuovo assorta nei suoi pensieri.
-Quando serve ci sono.
Annuisce senza girarsi verso di me.
A quel punto capisco che forse dovrei andarmene. Esco rassegnato. È impossibile entrare nelle sue grazie.
-Grazie. - dice a bassa voce mentre mi chiudo la porta alle spalle: un sussurro quasi impercettibile forse vittima del proprio orgoglio.
Appena entro nella camera dei gemelli mi assalgono con le domande.
-Cos'avete fatto lì in camera da soli fino ad ora? - Lollo non smette di provocarmi, è ovvio che con lui devo stare attento a quello che dico, gli piace da morire far da cupido, ma devo sbrigarmela da solo.
-Piangeva, e piangeva e abbiamo parlato, in realtà non mi ha detto nulla di che, ma si è calmata e va bene così, no?
-E tra voi due è successo qualcosa? - I ragazzi mi guardano come qualcuno che la sa lunga.
-No ragazzi tranquilli... Non c'è nulla tra me e lei
Anche se... ammetto che mi piacerebbe... - aggiungo tra me e me senza farmi sentire.
Questi ragazzi sono dannatamente ciechi, non trovate?
Come avete passato il weekend?
Il mio è stato dannatamente inconcludente: avevo due commissioni da finire (per chi mi segue su instagram sa che disegno), un cosplay cucire e altre cose superflue come recuperare alcune lezioni o ripassare per i prossimi esami, ma sono stata incastrata da mia sorella minore che mi ha portata al mare.
Ovviamente bianca come il latte sono stata tutto il tempo sotto al sole sperando di prendere un minimo di colore, in effetti è stato così, peccato che io sia diventata rossa come un peperone (prima che ve lo chiediate, sì avevo messo la crema), come se non bastasse sono andata a cena a casa di mia sorella maggiore e hanno ordinato al Mc Donald's, quindi ho fatto l'ennesimo sgarro alla dieta (diciamo che gli sgarri sono iniziati da Pasqua e non sono ancora terminati) e, per chiudere in bellezza, sono tornata a casa con almeno mezzo litro di gin in circolo sperando che la polizia non mi fermasse😂
Tirando le somme non ho fatto nulla di produttivo ma almeno mi sono divertita
Il vostro fine settimana è staro disastroso come il mio?
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