13 - AustraliaNO
Perché devono esserci tutte queste persone concentrate in un bar a ricreazione? Vorrei incenerirli tutti.
Mentre cerco di allungarmi per dare i soldi al barista qualcuno me li sfila dalle mani facendo riapparire una pizzetta rossa.
Cos'è successo?
Spencer esce dalla folla sgomitando tra i corpi dei ragazzi.
-Ti ho vista in difficoltà e visto che mi trovavo già davanti al bancone... - Dice sorridendo.
-Grazie, Spencer.
-Devi scappare dalla classe appena suona la campanella se vuoi mangiare.
Ci allontaniamo dal bar. In effetti ha ragione: è difficile destreggiarsi tra la folla se si è in ritardo.
Camminiamo fianco a fianco fino a raggiungere le scalette di emergenza in cortile per poi sederci sui gradini in ferro.
-Come ti trovi in questa scuola?
-Molto bene, grazie, siete tutti così gentili.
Sorride. Che bel sorriso che ha.
-Che materie hai avuto questa mattina?
-Storia... Scienze e Inglese!
-Abbastanza leggero dai... Quindi sei anche tu Australiana?
Mi irrigidisco. Ho studiato bene la parte ma non mi aspettavo di trovare un australiano qui. Che sfortuna.
-Sì...- sorrido un po' agitata.
-Di dove?
-Sidney.- Dico annuendo. -Tu?
-Canberra.
Mi rimangio tutto: che fortuna.
-Oh che peccato. Ti immagini se fossimo stati della stessa città? Sarebbe stata una bellissima coincidenza! - Cerco di fare la parte, ma la verità è che sono grata che sia di Canberra. Almeno non mi salterà la copertura.
-Beh credo che anche così sia abbastanza! È bello avere qualcuno che parli la tua stessa lingua.
-Già. Comunque non sembri proprio un grommet.
-Eh si... - dice arrossendo.
Spero di non aver detto una cavolata. Nelle indicazioni del Direttore c'era scritto che significava "giovane surfista" e da quanto ne so il Direttore non sbaglia mai.
La campanella suona la fine della ricreazione, lo vedo sospirare di sollievo, ci alziamo ed andiamo in classe.
-Ci vediamo domani al Bar?
Annuisco. -Va bene.
Sorride e mi dà un pizzicotto sulla guancia. Credo sia un modo amichevole per salutarsi.
-A domani.
Entro in classe e prendo il mio posto ma appena mi rilasso sulla sedia...
-Nyx esci fuori un attimo per favore.
Lorenzo si affaccia con la testa alla porta ed assume un'espressione incredibilmente seria.
-Eccomi.
Esco dalla classe e lo osservo con insistenza, vorrei che mi dicesse cosa sta succedendo invece non fa altro che rimanere in silenzio e guardarsi intorno con aria furtiva.
-Non c'è nessuno, vero?
-No, nessuno. Che succede?
Mi guarda negli occhi, sussurra qualcosa e schiocca le dita. Mi ritrovo a cadere nel buio, l'unica cosa che riesco a vedere è una luce bianca sotto i miei piedi.
Perché Lorenzo è in grado di fare magie? Non capisco... Sarà anche Matteo un mago? Oppure Lorenzo è un semi-umano? E se fosse uno stregone? Insomma sono una Guardiana, cosa mi farebbe se lo scoprisse? Non so neanche che magie utilizzare per difendermi.
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