11 - Tutta Colpa Di Dante
Queste due notti non ho dormito per niente. Ho pensato tutto il tempo a quello che mi ha detto la mamma.
Praticamente non avrò più una vita dai diciotto anni in poi. Non potrò mai inseguire i miei sogni.
Non che ne abbia.
Ma se ne avessi qualcuno? Potrei ritirarmi dalla sfida? Se così si può chiamare.
E poi sbaglio o anche la mamma è una guardiana? Non svolge il suo incarico in modo congiunto con i Biancospino? Deve esserci la possibilità di scegliere due Guardiani.
-Stai pregando per il compito di Italiano, vero? Anche Matteo lo sta facendo!
Lorenzo mi distoglie per un attimo dai miei pensieri. Stacco la fronte dal finestrino e guardo Matteo. È proprio buffo. Sorrido cortesemente cercando di nascondere la stanchezza.
-In un certo senso sì... Sono arrivata da due giorni e fissano già dei compiti in classe. Non è proprio il massimo!
Lorenzo si preoccupa molto per me, mi chiede sempre se mi trovo bene e cerca in tutti i modi di mettermi a mio agio, credo che andando avanti nascerà una bella amicizia tra noi.
***
-Dai! Dimmi solo quando è nato Dante!
Leonardo spera che il gli suggerisca ma non ha capito con chi sta parlando.
-Non lo so.
-Vedo da qui che l'hai scritto. Non prendermi in giro!
-Sta' zitto! - dico irritata.
-Ti prego - si sforza di fare un sorriso, ma sembra più una smorfia di dolore. Alzo gli occhi al cielo.
-Nel '65.
-Grazie, sei fantastica!
Mi stampa un bacio sulla guancia e scrive subito la data. Al solo contatto delle sue labbra sulla mia pelle sono attraversata da una scossa elettrica. Subito vado con la mano a toccare l'impronta del suo bacio. Mi sento andare a fuoco. Spero non se ne accorga.
Perché ho la sensazione di aver già vissuto questo momento? Sono sicura che non si tratti semplicemente del frutto della mia immaginazione. E se l'avessi già incontrato? Magari a scuola...
Perché dico idiozie? Non può essere un mago, né un mostro!
Fisso il compito finito da dieci minuti e penso a dove posso averlo già incontrato. Rivolgo il mio sguardo verso Leonardo. Più lo osservo e meno cose mi vengono in mente. È come se quel bacio avesse risvegliato in me qualcosa di già vissuto...
E se fosse quel ragazzo da cui mi sono separata prima di svegliarmi dal coma?
Sembra proprio essere il ragazzo del sogno, se non ricordo male si chiamava anche lui Leonardo.
È vero: sono passati quasi quattro mesi ma ne sono abbastanza sicura. È decisamente il ragazzo del sogno.
Appena giungo a questa conclusione lo vedo sbarrare gli occhi. Si gira lentamente verso di me e mi guarda. Forse anche lui mi ha sognata e l'ha realizzato solo adesso.
-Qu...qualcosa non va? - Chiedo con un filo di voce.
Sembra riprendersi subito ma i suoi occhi hanno ancora l'aria sconvolta.
-Sto bene. Devo solo... andare un attimo in bagno.
Si alza, consegna il compito, poi esce passandosi le mani sul volto, tirandosi i capelli indietro e scuotendo la testa. Chissà a cosa starà pensando.
P.O.V. Leonardo
Che ti sta succedendo, Lion?
Guardo la mia immagine riflessa nello specchio e cerco di dare una risposta alla domanda. Insomma non può essere la ragazza del sogno, dovrebbe essere una maga come me. Questo potrebbe spiegare il motivo della scossa che ho sentito quando le ho dato quello stupido bacio.
Forse l'ho solo immaginato.
Devo chiedere spiegazioni a mia madre, lei sicuramente mi saprà rispondere. Ma se davvero fosse una maga sarebbe giustificato il perché mi senta così strano da quando l'ho incontrata.
No, non devo pensarci.
Anche Leonardo è un mago, l'avreste mai detto? Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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