10 - Il Frontisterio
-Lorenzo posso fare un giro per Firenze da sola?
-Si ma non perderti. - Risponde prestando poca attenzione mentre scrive qualcosa sul telefono.
***
Dopo qualche giro per i negozi decido di andare in Piazza San Marco. Sarebbe un vero peccato se non ricordassi la strada per tornare a casa.
- Ti sei mica persa?
Mi giro. La voce proviene da un gruppo di ragazzi con le moto da Cross. Uno di questi scende dalla sua e viene verso di me. Toglie il casco che ancora indossava e mostra un viso conosciuto.
-Ciao Nyx, che ci fai qui?
Ma certo! Ci siamo conosciuti questa mattina!
-Caleb, giusto?
-Spencer, Spencer Whine. Piacere di RI-conoscerti. Allora? Perché sei in giro da sola?
Che figura, ho sbagliato il suo nome.
-Volevo conoscere un po' la città.
- E i negozi. - mi interrompe mentre osserva le buste che ho tra le mani. Mi scappa una risata.
-Sì... ma non ricordo come tornare indietro.
-Vuoi uno strappo?
-Un che?
Sorride amabilmente e mi porge il suo casco.
-Lascia stare, ti porto a casa.
-Grazie. - prendo il casco e lo seguo.
Andiamo verso i suoi amici e mi fa salire in moto.
***
-Posso lasciarti qui? Il portone è proprio quello lì.
Lo indica.
-Non dovrei perdermi in cinquanta metri.
-Sei sicura? - alza un sopracciglio divertito.
-Sono grande e vaccinata, sai? Grazie mille per lo "strappo". - faccio le virgolette con le dita e poi raccolgo le buste di vestiti.
-Di niente! -
Mette in moto e va via. Quanto corre. Spero non si faccia male.
Guardo l'orologio. Sono in anticipo di un'ora. Potrei fare un sacco di cose.
Lentamente dei pezzettini di oro cadono dalle mie dita. Non mi sembra di avere alcuno smalto particolare. Le buste mi si sfilano dalle mani. Le mie braccia si stanno smaterializzando e con queste anche le mie gambe.
Ricompaio in una stanza buia. Spero che ci sia anche il resto del mio corpo con me.
Si accendono tutte le luci, metto a fuoco uno per uno delle figure in abito elegante.
-Sorpresa!
-Buon compleanno Nyx!
-Tanti auguri!
Ho talmente tanti pensieri per la testa che mi sono dimenticata del mio compleanno.
-Tesoro, non sei contenta di vedere tutti i tuoi amici qui?
La mamma mi abbraccia. È vero, ci sono proprio tutti: Dorina, Alexandra, Filippo e Proteo, la squadra di cheerleader, quella di anello incantato. Tutti tranne Narciso.
Che mi voglia dimenticare? O forse l'ha già fatto?
-Sì mamma. - sorrido fingendo che questi pensieri non esistano.
Dorina ed Alexandra vengono ad abbracciarmi.
-Non sai quanto ci manchi!
-Ma sono passati due giorni!
-La camera è vuota senza di te!
Sorrido. Mi serviva proprio rivederle.
-E questo bracciale?
-Te l'ha regalato qualche bel ragazzo scommetto.
-È un regalo che si fa nella nostra famiglia per il sedicesimo compleanno, gliel'ho dato con qualche giorno di anticipo perché temevo non l'avrei vista...- dice la Mamma mettendomi una mano sulla spalla -Posso rubarvela un secondo?
-Certo Signora Morgani!
Vanno via sorridendo ed allontanando tutte le persone che si stavano avvicinando per salutarmi.
-Devi dirmi qualcosa riguardo quel bracciale?
-Se sai qualcosa dimmelo tu, ne so molto meno di te!
-Cosa vuoi sapere?
-I cinque elementi, i guardiani e perché sono stata mandata in missione sulla terra.
Mi fa cenno di seguirla. Chissà se gli altri si accorgeranno della nostra assenza.
Uscite dalla sala piena di luci colorate mi accorgo di essere a casa mia. La Mamma mi fa strada verso la porticina in vetro opaco dello studio di papà. Ci sarò entrata al massimo due volte.
-Prendi quel candelabro e portamelo.
-Cosa ci devi fare con un candelabro?
Non mi risponde ma allunga il braccio in attesa che glielo porga, appena lo prende lo appoggia su una mensola e lo abbassa come se fosse una leva.
Sento dei cigolii provenire dalla libreria di fronte a noi. Sprofonda nel muro e poi sparisce nel pavimento per lasciare spazio ad un tunnel di pietra.
-Non pensavo che i passaggi segreti esistessero anche a Villa Morganis, sai?
-Invece di fare battutacce passa il bracciale vicino a quella piastrina di Giada.
-Perché?
-Puoi limitarti a fare quello che ti dico invece di riempirmi di domande? - risponde irritata.
Alzo gli occhi al cielo e faccio come mi dice. Una dopo l'altra si accendono delle fiaccole appese alla parete, illuminando il tunnel prima di una luce fioca e dopo di una molto più luminosa di colore azzurro.
-La fiamma pura. - sussurra quasi estasiata. Mi guarda orgogliosa e mi stringe a lei.
Non ho la minima idea di cosa voglia dire ma sembra qualcosa di davvero importante a giudicare dal suo tono di voce.
-Andiamo, forza.
Faccio di sì con la testa e la seguo.
Sulle pareti del tunnel di rado sono incastonate gemme preziose di tantissmi colori, man mano che avanziamo si infittiscono, talmente tanto vicine da non lasciare neanche uno spiraglio della parete scavata che c'era prima. Ognuna di queste gemme riflette la luce delle fiaccole creando giochi di luci sul pavimento che seguono l'andamento della fiamma che brucia.
Finalmente riesco ad intravedere la fine della galleria: uno schermo bianco nasconde quello che c'è oltre e per un momento mi irrigidisco.
-Lo attraverserò prima io, non farti spaventare.
Questo posto non mi ispira molta fiducia.
Cosa c'è oltre lo specchio?
La mamma lo attraversa. Viene inghiottita da quella superficie che sembra gelatinosa, sparendovi dentro.
Adesso tocca a me.
Lo sfioro con le dita della mano, al solo contatto con la mia pelle inizia a vibrare.
Che succede?
Prima che accada qualcosa di pericoloso decido di buttarmici dentro ma inciampo e cado per terra.
Mi trovo in una stanza tappezzata di quadri. Al centro, sola e maestosa, sullo specchio d'acqua di una larga fontana, si erge una statua di pietra.
Una donna con lunghi capelli sparpagliati al vento con un abito lungo su cui sono incisi pizzi e merletti, il suo sguardo è vuoto: gli occhi non sono neanche scolpiti nella pietra.
Tiene una mano sollevata, come se volesse mostrare tutti i quadri che le stanno intorno, mentre con l'altra tiene uno scettro che ha sopra un cerchio con cinque sfere.
-È stata la prima guardiana della nostra famiglia.
-È la signora con il vestito nero.
-È lei che ti è apparsa in sogno per donarti i cinque elementi? - Chiede la mamma stupita.
Annuisco. Stringe il setto nasale tra indice e pollice. Sospira.
-Beh è di certo un segno che va interpretato nel modo giusto...
Si siede sulla fontana e mi invita a fare lo stesso. La imito. Metto una mano nell'acqua ed inizio a giocare creando striature sulla superficie cristallina.
-Che razza di posto è questo?
Sorride malinconica.
-Il frontisterio. Non so a cosa serva di preciso questo posto. Ci venivo quando avevo un problema. È come se fossi riuscita a trovare sempre tutte le risposte alle mie domande. Sai, è qui che si allenavano i nostri antenati prima che si decidesse che le guide diventassero i nostri mentori.
-L'acqua della fontana sembra essere miracolosa per noi Morganis, per gli altri maghi invece è un vero e proprio veleno. Venivo qui dopo i miei combattimenti e tutte le ferite guarivano completamente. - Dice sorridendo malinconica con lo sguardo perso nel vuoto come se cercasse di ripercorrere una parte della sua vita che ormai è viva solo nei ricordi.
-Ora puoi rispondere alle altre domande?
-I Guardiani sono i precettori della principessa che nascerà tra due anni, appena avverrà la cerimonia di riconoscimento. Cornelio, un tuo amico d'infanzia della famiglia Biancospino, si contenderà con te il ruolo da Guardiano. Combatterete per questi due anni, non so con che modalità: cambiano ad ogni generazione a seconda della volontà della regina. So solo che chi vincerà sarà il Guardiano e beh, i cinque elementi sono gli elementi fondanti della magia il cui potere è consegnato la notte del sedicesimo compleanno dello sfidante più piccolo ad entrambi i candidati. Siete stati mandati entrambi sulla terra per vedere come vi adatterete in un ambiente a voi completamente sconosciuto. Anche questo decreterà la scelta da parte della regina.
-E chi vince?
-Beh insomma fa quello che farebbe un qualsiasi precettore: accudisce la principessa, la istruisce fino ai suoi 16 anni e la prepara per regnare ovviamente. Sai, pensavo che questo onore spettasse a tuo cugino, con la storia dell'incidente... però il destino ha voluto scegliere te! Non è fantastico tesoro?
Mi carezza una guancia con la mano che afferro e stringo come per cercare conforto.
-Mamma scusa se ti interrompo... ma se volessi costruirmi una famiglia? O fare qualsiasi altra cosa come ad esempio vivere la mia vita come un'umana qualsiasi o come una semplice maga.
-Non puoi sfuggire al tuo destino. Nessuno nel mondo magico può scegliere per sé, neanche noi dell'oligarchia.
Non capisco cosa significhi questa cosa che mi ha detto ma non so come ribattere.
-Vorrei solo poter scegliere da sola il mio futuro.
La madre di Nyx le ha appena spiegato come si evolverà il suo destino nei prossimi anni, riuscirà ad accettarlo?
Continuate a seguirmi per scoprirlo!
Lasciatemi una stellina e un commento per aiutarmi a migliorare!💕💕
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