Capitolo 41 parte 2
Althea pov's
Nell'ora successiva sono state tirate fuori le idee più bizzarre, dal tirargli addosso un secchio di acqua gelida, come per farlo svegliare, fino all'ucciderlo per evitargli maggiori sofferenze. Indovinate chi ha proposto l'ultima?
Già, proprio Kane.
In quest'ora ho avuto il tempo sufficiente per mettere in ordine le idee, e recuperare quel briciolo di forze che mi serve per tornare nella mente del gigante e provare a fare qualcosa.
<<Io ci riprovo...non lo lascio morire così.>> Caleb mi guarda non sapendo cosa fare.
<<Althea...se non funziona..>> aggiunge, con voce quasi tremante, non vuole nemmeno finire la frase.
<<Lo so...ti prego.>> passano dei secondi interminabili dalla mia supplica. Guarda Dan sdraiato a terra, il viso di Caleb si contrae in una smorfia di dolore, l'ha provato anche lui. Poi volge lo sguardo verso di me, annuisce e mi inginocchio di nuovo, ripeto tutto da capo, gli altri sono andati a mangiare qualcosa con i Mong. Adesso, qui, ci siamo solo noi.
Accarezzo la mano di Dan e riesco ad entrare di nuovo in quel prato. Dan ed il ragazzo sono già in piedi, il biondo mi attacca appena mi avvicino, gli occhi azzurri iniettati di una cattiveria inumana.
<<Ti ha detto di non farti più vedere...vattene.>> Dan si avvicina, aggrotta le sopracciglia per il comportamento del suo ragazzo. Sembra non riconoscerlo.
<<Shawn, calma...che vuoi?>> mi chiede con una freddezza che non gli appartiene, e che fa sorridere di soddisfazione Shawn.
<<Dan, ti prego...voglio solo parlare, davvero.- lui annuisce e Shawn è molto nervoso -Stai vivendo un'illusione, l'ergasia ha attaccato te...quello che stai provando adesso non è reale...- distoglie lo sguardo e scuote la testa -Ti ricordi quello che ti ho raccontato?- torna a guardarmi -Del Rapax, di quello che ha fatto a Caleb e me...o del Demagon...se non torni con me, alla realtà diventerai come loro.>> concludo e lui schiude le labbra carnose che stanno assumendo una colorazione violacea, è sorpreso.
<<Sta mentendo.- mi rincalza Shawn -Le incantamenti sono tutte bugiarde, vero Althea?>> a quel nome Dan aggrotta le sopracciglia e lascia lentamente la mano di Shawn.
<<Cosa hai detto? Come l'hai chiamata?>> chiede Dan.
<<Incantamenti, è quello che è.>> risponde prontamente Shawn, aggiungendo una nota di disgusto nella mia etichetta.
<<No dopo...tu hai detto Althea.- sposto lo sguardo su Dan non capendo -Non puoi sapere come si chiama, io non te l'ho mai detto e tu non puoi averla conosciuta.>> Dan si avvicina a me, sta per prendermi la mano, quando Shawn assume la sua vera natura, inizio a pensare che probabilmente il Rapax non sia la creatura più immonda che esista.
La proiezione di Shawn è molto probabilmente un Sult, un mostro prevalentemente di forma umana, con alcune piccolissime e per nulla inquietanti differenze, è alto due metri, con gambe e braccia molto più lunghe del normale, ed è formato d'ombra. Il corpo è scheletrico ma estremamente più forte di un qualsiasi essere umano.
Afferro il braccio di Dan e me lo tiro dietro, fortuna vuole che poco lontano ci siano dei massi, li superiamo e ci nascondiamo.
<<Che facciamo?- chiede -Non ti sei portata una spada, un uccidi mostri, qualunque cosa?>>
<<È la tua mente Dan, puoi manipolarla a tuo piacimento...>>
<<Quindi se immagino che sparisce, scomparirà?- inarco un sopracciglio -Sei tu l'incantamenti, io non lo so come funziona.- chiede totalmente nel panico -Soprattutto, che cazzo è?>>
<<Si chiama Sult.>>
<<Quel coso ha un nome?>> mi gratto la nuca, cercando di farmi venire un'idea il più velocemente possibile.
<<Immagina un'arma...qualunque, immaginala, possibilmente in mano a me.>> lui esegue ed io mi ritrovo in mano un pugnale. Alzo un sopracciglio.
<<Scusa...- il pugnale si trasforma in una spada. -...Meglio.>> prova a scusarsi.
<<Ora fa lo stesso, immagina una spada in mano a te.>> esegue in tempi anche piuttosto rapidi. Sto per saltare oltre il masso, ma lui mi afferra la mano.
<<Che devo fare?>>
<<Combatti come contro una qualsiasi altra persona.>>
<<Ma quel coso avrà due metri di braccia, è praticamente indistruttibile.>> lascio la spada a terra e gli afferro il viso tra le mani.
<<Guardami, devi pensare di batterlo...la mente è l'arma più potente che abbiamo e se pensi di poterlo battere, allora ce la faremo...- lui non sembra troppo convinto -Ricordati che sono qui con te, qualunque cosa accada l'affronteremo insieme.- mi guarda come quella notte, quando voleva mollare tutto -Siamo una squadra, te lo ricordi?>> lui respira profondamente e annuisce.
Usciamo dal masso e ci avventiamo sul Sult.
Come ogni altra creatura mentale è estremamente legato alla mente che abita, in questo caso il suo obiettivo è Dan. Il fatto che la sua mente sia dimorata da un Sult spiega diverse cose, anche il fatto che i muri fossero completamente abbassati la prima volta che ci siamo incontrati, ed anche perché l'ergasia sia entrato così facilmente.
Conosce ogni mossa di Dan, ogni affondo e ripresa, riesce persino a prevedere le future risposte. Lo colpisco diverse volte ma lui combatte contro entrambi, sembra addirittura divertirsi. E quando si è stancato, afferra il mio braccio e mi lancia a diversi metri di distanza.
Non poteva essere una semplice illusione? No, un Sult, era troppo facile altrimenti. Lascio che le ombre facciano il loro lavoro e nel giro di poco sono diventata la mia volpe. Dan sgrana gli occhi, scioccato dalla metamorfosi.
Mi lancio sul Sult che si accorge troppo tardi della mia presenza, lo azzanno e Dan sta per colpirlo al cuore, quando la creatura riprende le sembianze di Shawn. Merda.
<<Non farmi questo...ti ho sempre amato Dan. Lei è il mostro, non io.- Dan esita ed io non posso fare niente, provo a tenere ferma la creatura e prego con tutte le mie forze che il mio amico non cada nella sua trappola -Uccidila, ti ha mentito per mesi...ti ha usato per i suoi scopi.- si divincola dalla mia presa salda -Uccidila e staremo insieme per sempre, lontano dai tuoi genitori e dai problemi di quel mondo...lei non si merita di vivere dopo ciò che ti ha fatto.>> lo sguardo di Dan, i suoi occhi verdi si posano su di me ed io inizio a temere che abbia deciso davvero di uccidermi. Poi il suo volto assume una luce diversa, e la spada trafigge il cuore della creatura, facendola dissolvere nel nulla.
<<Wow...- dice incredulo, guardandomi -Sei davvero...cioè puoi..>> torno in forma umana e la sua faccia sbigottita sarà difficile da cancellare dalla mia memoria.
<<Sono una mutaforma.>>
<<Che figata pazzesca.>> trattengo una risata, il modo con cui mi parla è tornato quello di prima, quando ancora mi considerava un amico. Gli tendo la mano e lo aiuto a rialzarsi.
<<Usciamo da qui, che ne dici?>> lui accetta prontamente la mano, senza farselo ripetere due volte.
Spazio autrice:
Heylà!
Allora, allora, allora. Nuovo mostro, nuovo problema 😅. Descrivere il Sult è stato abbastanza difficile per me, sia per ciò che rappresenta, sia per il significato intrinseco che ha.
Che ne pensate di ciò che è successo tra Althea e Dan?
Già vi avverto che la foresta si sta avvicinando, mancano sempre meno capitoli ed io inizio a temere per ciò che succederà a breve, e l'ho scritto io :').
Il capitolo 42 uscirà venerdì prossimo e per la prima volta ci sarà un doppio POV di Caleb.
Un abbraccio,
Belle.
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