Capitolo 5 - pt.2
Quando ero bambina adoravo le storie dei Mong, piene di eroi vittoriosi che planavano e si muovevano usando la forza dell'aria.
Un popolo di nomadi, forti e potenti, che vivono secondo le leggi della natura, senza chiedere nulla di più.
Mia madre mi raccontava le storie del suo popolo, con l'orgoglio nello sguardo, ed ogni volta che le chiedevo perché me le raccontasse, nonostante se ne fosse andata, lei mi prendeva in braccio e diceva 'Perché per capire chi sono, devi sapere da dove vengo.'
Aveva ragione, e forse io non so bene chi sono, perché non so da dove vengo.
Caleb mi ha accompagnata fino alla tenda di Kira, siamo venuti solo noi, in volo. Devo assolutamente imparare ad evocare le ali, nonostante il mio compagno sia migliorato esponenzialmente.
L'odore di cannella che sento addosso mi rilassa, nonostante ora debba parlare con una delle persone che odio di più al mondo.
Lei mi aspetta all'interno della tenda, seduta a gambe incrociate, con i capelli bianchi legati in una treccia lunga fino a metà della schiena. I suoi occhi verdi mi guardano con estrema soddisfazione, perché sono qui a chiederle una mano e a darle ragione.
<<Althea.>> mi rivolge un sorriso, fingendo di non sapere il motivo per il quale sono qui.
<<Kira.- Caleb ha saggiamente deciso di aspettarmi fuori, sa quanto questo momento sia delicato per me, ed il fatto che l'incontro si sia dovuto svolgere così presto non mi aiuta -Immagino tu sappia perché sono qui.>> mi invita a sedermi sul tappeto, di fronte a sé. Eseguo, sedendomi sul tessuto ruvido, ed aspettando che inizi a parlare.
<<Le voci corrono, e la vostra diserzione è famosa in tutte le terre di Solten. Voglio sapere cosa ti ha spinta a fidarti di Aidan?>> mi domanda, versando del tè in una tazza senza manico.
<<Kira, tu sai se papà avesse altri figli, oltre ad Alec e me?>> si blocca di colpo e si volta lentamente verso di me.
<<No, perché me lo chiedi?>> la cosa che mi stupisce di più è che sembra sincera, ma ultimamente sto iniziando a dubitare delle mie doti da incantamenti, considerando che mi hanno spinta a fidarmi di Alita per diverso tempo.
<<Perché quando Aidan si è messo in contatto con me, i miei muri si sono indeboliti, ogni volta e non mi era mai successo.>> sembra pensare attentamente alle prossime parole, aggrotta le sopracciglia, concentrandosi, forse, sui suoi ricordi.
<<Mi dispiace, non ricordo che Alma mi abbia mai raccontato qualcosa del genere...ma sai i rapporti tra noi si erano incrinati.>>
<<Grazie.- a questo punto è davvero confusa. -Sei l'unico motivo per cui le Alte non mi hanno uccisa, e che mi ha tenuta lontana da Alita, finché non fossi stata in grado di proteggermi da sola. La domanda che mi sono fatta, da quando lo so, è perché non me lo hai mai detto?>> sorride, abbassando lo sguardo sulle sue mani. Considerando i sensi di colpa che mi porto addosso, sarebbe stato facilissimo per lei manipolarmi a suo piacimento, eppure non lo ha fatto.
La vedo evocare un piccolo tornado, minuscolo, che vortica all'interno della sua mano.
<<Sai come si formano i nostri tornado? Te lo ricordi?>>
<<Evocate delle piccole bolle d'aria, iniziate a soffiare nel mezzo e con la mano dominante indirizzate il soffio nella direzione giusta. Più aria evocate, più il tornado sarà potente.>> lei sorride.
<<Sei un'ottima studentessa. I tornado vengono insegnati da sempre ai Mong, ma gli viene detto come evocarli solo quando si è pronti, altrimenti si potrebbero creare delle situazioni davvero difficili da gestire. E con te ho deciso di fare la stessa cosa.- alzo la testa di scatto, distogliendo finalmente lo sguardo da quel piccolo tornado ipnotico -Quando sono morti i tuoi genitori avevo due scelte, raccontarti la verità e farti sentire solo peggio, oppure aspettare il momento in cui saresti stata pronta ad ascoltarmi. Eri diventata un tornado, Althea. Uno di quelli che lasciano vittime dovunque vadano, e credo che sia stato solo grazie ad Alec se oggi sei qui, di fronte a me. Ma alla fine di ogni tornado, torna sempre a splendere il sole, ed ora sei pronta per sapere la verità.>> annuisco.
<<Ho bisogno del tuo aiuto Kira...>> prima che possa andare avanti lei mi prende le mani nelle sue.
<<Dovunque andrai, qualunque cosa sceglierai, i Mong saranno dalla tua parte...sei l'incantamenti più forte degli ultimi duecento anni, la nuova Althea, e noi saremo con te...di nuovo dalla parte dei giusti.>>
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