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Capitolo 35

Althea

Attendere.

È strano aspettare, essere dall'altra parte.

In questi mesi mi è sempre capitato di essere nel vivo dell'azione, e lì il tempo passa veloce, quando devi prendere decisioni veloci. 

Qui, invece, il tempo sembra non passare mai, i minuti sono scanditi dai sospiri preoccupati di Clark, uno ogni cinquantadue secondi per essere precisi. 

Shahd è seduta di fianco a me, e giocherella con le punte dei suoi capelli, è nervosa anche lei.

<<Devo tagliarli anch'io?>> mi chiede, estraendomi dalla mia bolla.

<<Come?>>

<<Devo tagliarli anch'io i capelli?>>

<<No...non credo...io mi sono vestita da uomo, tu non sei obbligata.>> annuisce.

<<Sei preoccupata?>> mi chiede con dolcezza. 

<<No, so com'è Caleb, e sono sicura che abbia un piano preciso. Non so cosa abbia in mente, ma di sicuro ce l'ha.>>

<<Sei molto sicura del tuo compagno.>> sorrido in risposta, quando sono andata da Nehet sapevo di avere il suo completo appoggio, e questo mi ha aiutato a sprigionare la luce al momento giusto.

<<È fiducia, lui crede in me ed io credo in lui.>> ho assoluta e totale fiducia in Caleb, so quanto sappia essere persuasivo. 

Il problema è proprio Haris. 

Durante la guerra ci sono stati degli sfortunati che hanno deciso di avventurarsi nella foresta, questi sono stati sottoposti ad un indovinello e non hanno mai fatto ritorno.

Non credo che Caleb sappia questa parte della storia, e non penso che sia così idiota da giocarsi la vita per ottenere la chiave.

Eppure un sentimento di incertezza mi fa tremare le gambe. 

Il mio compagno sarà anche una persona intelligente, ma pone la missione al primo posto, quindi, effettivamente potrebbe aver accettato di rispondere all'indovinello.

Sospiro, in simbiosi con Clark, e la tentazione di dare una testata al primo albero disponibile, abbastanza facile da trovare in una foresta, è tanta.

<<Vedrai che andrà tutto bene.- è Tolin a rassicurarmi. -Scusami Shahd, ma vorrei parlare con Althea, da solo.>> la ragazza annuisce, sgranando gli occhi, ancora terrorizzata dal doversi interfacciare con il dio del tuono e si allontana, raggiungendo Li e Clark.

<<Cos'è successo?>> chiedo immediatamente, i colloqui tra Tolin e me avvengono solo se è successo qualcosa di fastidioso o catastrofico.

<<C'è un odore nuovo, caramello salato e cioccolato.>> annuisco, la catastrofe è scampata.

<<Sì...l'ho sentito anch'io, qui è pieno di gente che potrebbe scoprire e creare nodi.>>

<<Quindi mi confermi che è un legame?>> chiede curioso, passandosi una mano tra i capelli sciolti.

<<Sì...è sicuramente un legame, solo quelli odorano di dolce. Invece, voglio chiederti una cosa io.- alza il mento in risposta -Nel nostro gruppo, c'è un altro mutaforma?- ci pensa per qualche secondo -Haris ha parlato dell'assenza di un mutaforma oggi.>> gli spiego.

<<In realtà, ci stavo pensando anch'io. Potrebbe essere qualcuno che non ha ancora scoperto i propri poteri. Potenzialmente anche Kane o Dan.>>

<<È strano però, siamo tutti adulti, è raro che si riescano a nascondere i poteri così a lungo.>> lui annuisce prontamente.

<<Raro, ma non impossibile.- ci tiene a precisare -Caleb, per esempio, è riuscito a tirare fuori le ali solo dopo che ha stretto il patto di sangue con te.- si volta verso Shahd -Inoltre, la tua amica non sa trasformarsi da quanto ho potuto vedere.>>

<<Shahd sa trasformarsi, solo che...non riesce a controllarla.>>

<<Cosa le è capitato? Lupo, volpe, orso..>>

<<Fenice.>>

<<Ca...volo.- sorrido -Adax non ama le parole volgari, compromessi.- alza le spalle ed io annuisco in risposta, divertita dalla situazione. -Non avevo stima di Caleb, per niente, invece...devo dire, che è un buon comandante.- mi dà un colpetto con il gomito, che mi costringe a guardarlo -Anche se tu sei meglio.>> a questo punto mi lascio andare ad una risatina. 

<<Grazie, Tolin.>>

<<Di nulla, e non dirlo a Caleb, mi piace poterlo prendere in giro ogni tanto e si monterebbe la testa sapendo di avere la stima di un dio del mio calibro.>> sicuramente la modestia non appartiene alle caratteristiche principali del dio del tuono. 

Siamo seduti su un masso ad attendere l'arrivo del mio compagno. La roccia è fredda, ma la vicinanza di Tolin mi rende più piacevole questa permanenza.

<<Ti piacevo?- si volta di scatto -Durante l'addestramento, ti ero simpatica o mi odiavi come Kane? E non fingere, so che sapevi che sono una donna.>>

<<L'ho sempre saputo, Adax me lo ha detto nel momento in cui sono entrato nel campo d'addestramento. Il mio compito era quello di tenerti d'occhio e di darti una spintarella se ne avessi avuto bisogno.- lo guardo inorridita, sto per aggiungere qualcosa, ma lui mi ferma -Non ti ho mai aiutata, non né hai avuto bisogno. Inutile dire che Adax gongolava ogni volta che le raccontavo dei tuoi successi, eri la migliore durante l'addestramento...e detto da me è un grosso complimento.>> sorrido, abbastanza compiaciuta della cosa.

<<Grazie Tolin.>>

<<Ammesso che Caleb ci riesca, a palazzo saremo accolti con una grande festa.- aggrotto le sopracciglia scure -Giusto, tu non c'eri alla fine della guerra, è stato dato un gran ballo a palazzo e succederà anche stavolta, Adax ne è convinta.>>

<<Ma non doveva rimanere segreta questa cosa?- chiedo, un po' seccata dalla situazione. -Poi, non abbiamo ancora risolto nulla.>>

<<Devi farti vedere forte dai tuoi nemici, in ogni situazione e fargli sapere che nonostante i loro sforzi tu sei comunque riuscita nel tuo intento.>>

<<Sono stati i Ramiz a far crollare il ponte?>> 

<<Sì...Alita né ha avuto conferma pochi giorni fa, me l'ha comunicato Adax.>> annuisco, portando lo sguardo sui miei piedi. 

<<Tolin...- mi volto verso di lui e lo trovo intento a guardarmi -hai mai avuto paura di me?>> mi posa un braccio sopra le spalle.

<<No, Althea. Non ho mai avuto paura di uno scricciolo come te. So cosa sai fare, ti ho vista contro Adax, eppure non mi hai mai fatto paura.- lo guardo incuriosita e lui prosegue -La magia, i tuoi poteri, l'intero mondo, si tiene in piedi grazie all'equilibrio. Qualcosa che noi non riusciamo a capire, però c'è e ci aiuta tutti i giorni. Nonostante tu dica il contrario, possiedi un controllo che farebbe invidia alle Alte e alle sacerdotesse più addestrate.>>

Lo guardo schiudendo le labbra, è raro che Tolin riversi parole di conforto per qualcuno, ed è ancor più assurdo il fatto che le abbia usate proprio con me.

<<Ti hanno insegnato a reprimerti in maniera perfetta.>>

<<Le Alte sono state brave in quello.>>

<<Non parlavo di loro. Credi quel che vuoi Althea, ma sappiamo entrambi chi ti ha spinto a reprimere il tuo animale.- non aggiungo altro, e torno a guardare l'orizzonte. Il sentiero è deserto e una leggera nebbia data dall'umidità si sta alzando -Non voglio rovinarti il momento, ma potrebbe anche non tornare, lo sai vero?>> annuisco.

Giustamente il momento di conforto è finito, ed è durato anche troppo per i suoi standard.

<<Lo so...e sarei la prima a sapere cos'è successo..- gli accarezzo il braccio -Grazie, so che stai cercando di distrarmi.>>

<<Ci si prova.>>

Sento un rumore, dei passi tra le foglie cadute.

Mi volto di scatto e schiudo le labbra quando lo vedo. 

Non solo il mio compagno è tornato sulle sue gambe, cosa che non speravo, ma alza una mano verso di noi, e nel pugno stringe una cordicella, da cui pende l'argentea chiave.

Ce l'ha fatta.

Spazio autrice:

Salve bella gente,

come state? Spero tutto bene.

Che ne pensate del capitolo? Chi sta creando il legame? E soprattutto, chi è il mutaforma mancante?

Non prometto niente ma lunedì potrebbe uscire un altro capitolo 👀👀, chissà.

Fatemi sapere le vostre supposizioni.

Un abbraccio,

Belle

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