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Capitolo 30

Caleb 

Le prime ore del mattino passate turbolentemente con Althea e gli altri mi avevano fatto capire tre cose.

La prima, mi mancava viaggiare in solitaria e non dovermi preoccupare delle emozioni degli altri.

La seconda, non sarei mai più riuscito ad andare in missione da solo. Il motivo? Eravamo un gruppo troppo coeso per lasciarlo a marcire lì, nel dimenticatoio.

Terzo punto, avevo un disperato bisogno di parlare con Alita, per schiarirmi quei pochi dubbi che mi erano rimasti addosso e che mi corrodevano l'anima peggio di un acido. 

Althea stava parlando con qualcuno a palazzo ed aveva detto espressamente di non volermi intorno, ha usato la frase 'è una cosa privata.'. Non ho voluto indagare ulteriormente.

Non era difficile trovare il re a quest'ora del mattino, perché c'era un solo luogo dove andava tutte le mattine e portava a termine il suo rituale di meditazione. 

Il giardino interno.

Luogo sacro e profondamente curato dalle minuziose attenzioni di quella creatura. 

<<Sei in ritardo.>> mi dice con gli occhi ancora chiusi, seduto a terra, sulla ghiaia fredda ed umida, con le gambe incrociate avvolte da larghi pantaloni scuri. 

<<Non sapevo avessimo un appuntamento.>> rispondo e lo vedo spalancare le palpebre e rivelare gli occhi nocciola, ben celati sotto di esse.

Althea descrive Alita come una delle donne più belle che abbia mai visto, me ne ha consegnato anche un disegno. 

Per me, però, rimarrà sempre il re. Quell'uomo tra i trenta e i quarant'anni che mi ha teso la mano quando ero spaventato sulle scale del palazzo. 

<<Infatti, ma i tuoi dubbi sbattono da un capo all'altro del tuo cranio, come biglie di metallo impazzite e producono un rumore a dir poco sgradevole.>> trattengo una risata. 

<<Mi dispiace, che i miei pensieri le arrechino disturbo.>> stavolta è lui a trattenere una risata. Delle piccole rughe si disegnano ai lati degli occhi, i lineamenti dolci di quel ragazzo, così simile a me, riescono a rassicurarmi.

<<Togliti le scarpe e raggiungimi...- eseguo e quando i piedi toccano la ghiaia fredda, un brivido mi attraversa la spina dorsale -Perché vuoi interpellarmi se hai già deciso, Caleb?>>

<<Ho bisogno di un opinione, anche tu hai mille consiglieri, ma alla fine le decisioni le prendi da solo.>>

<<I legami di sangue sono un rischio, sempre, eppure con Althea non ti sei fatto problemi, perché con Clark dovrebbe essere diverso?>> è lui a pormi la domanda. In parte mi sento in colpa, come se volessi l'esclusiva su qualcosa che potrebbe davvero salvare la vita a Clark.

<<Perché saremmo in tre a giurare, ed io non...non ho mai incontrato nessuno che l'abbia fatto.>>

<<Ce l'hai davanti, e sono la stessa persona che ha anche rotto quel giuramento...perché le condizioni non erano più quelle iniziali.>> schiudo le labbra, incredulo, se c'è una cosa che ci hanno sempre detto, quasi come un mantra è che i giuramenti di sangue sono eterni.

<<Pensavo che i patti di sangue fossero..>> mi sorride.

<<Solo il nodo è per sempre Caleb, devi scegliere tu. Quanto sei disposto a rischiare per Clark? Ma c'è qualcos'altro che vuoi chiedermi. Purtroppo non sono un'incantamenti, altrimenti.- sorride e sospira -Tante cose sarebbero più facili.- rimango interdetto da questa frase ed il seme di un dubbio prende spaventosamente piede nella mia mente -Cosa vuoi chiedermi?>>

<<Quanto conosciamo del potere di Althea?>> rimane sorpreso della mia domanda.

<<Dovrai spiegarti meglio, temo.>>

<<Ho letto che ogni incantamenti ha avuto un animale diverso, e solo la prima aveva la volpe come la mia compagna. Quindi, è...- prendo un respiro profondo -è vero che Althea potrebbe essere una divinità minore?>>

<<E cosa cambierebbe?>> mi chiede, alimentando i miei dubbi.

<<Che...che sarebbe immortale, e mentre io invecchierò e morirò da umano, lei...lei dovrà dirmi addio, sarò l'ennesima persona che l'abbandonerà..-  trattiene una risata ed io sospiro amareggiato -Cosa c'è da ridere?>> gli chiedo, offeso da questa reazione.

<<Caleb, ti risulta che gli umani volino?>> 

<<Cosa?>>

<<Rispondi alla domanda, l'ultima volta che hai controllato, gli umani erano in grado di volare?>>

<<No? Non credo?>>

<<E quando ti sono spuntate le ali?>>

<<Quando ho giurato con Althea.>> lo vedo sorridere.

<<I Sirase non sono solo orfani, siete scelti accuratamente tra gli orfani che dimostrano abilità peculiari e tu hai la fortuna, di esserti unito con una persona estremamente potente.>> schiudo le labbra.

<<I suoi poteri passano attraverso il giuramento, per questo...>>

<<Per questo ti ho chiesto quanto ti fidi di Clark. Vuoi davvero avere qualcuno nel tuo stesso gruppo che ha esattamente i tuoi stessi poteri, se non di più.>> rimango interdetto, perché Adax non l'ha detto ad Althea?

<<Ma Adax ha detto...>> mi afferra il braccio in una presa d'acciaio.

<<Adax ha il suo tornaconto per spingervi a giurare.- tuona lui, la rassicurazione che tanto decantavo, ora non c'è più -ricordati quello che ti dicevano sui veggenti Caleb, e trai le tue conclusioni. Se poi capirai che è la scelta giusta, e che non mina la tua linea di comando, allora sei liberissimo di procedere.>>

<<Anche Althea potrebbe minare la mia linea di comando.>> un'alternativa decisamente migliore di vedere Clark al mio posto. Non per altro, ma Althea è molto più capace di Clark nel guidare il gruppo, rassicurarlo, spronarlo.

<<Infatti, non ti ho detto che hai fatto bene ad unirti a lei. Proteggila Caleb, soprattutto da Adax, hai visto cosa le ha fatto in passato e nulla le vieta di ritentare.>>annuisco, ma in tutto ciò c'è solo un pensiero che mi ha invaso la mente, e che mi continuo a ripetere.

Riesco faticosamente a liberarmi dalla presa di Alita, e mi dirigo all'uscita del palazzo, più veloce di quanto abbia mai fatto.

'Cosa succede? Hai i battiti accelerati.' ed eccola la voce che mi scalda l'anima e riesce a distendere tutti i miei nodi.

'Devo parlarti.'

'Stasera, i cavalli sono sellati, ti stiamo aspettando per partire.'


Attendere la sera per poter discutere con Althea è davvero uno strazio, la vedo parlare con gli altri, e lanciarmi continue occhiate. 

Quando finalmente ci troviamo un posto appartato in cui parlare la attiro a me.

<<Che succede?>>

<<Posso baciarti?>> lei sorride, porta le braccia dietro al mio collo e si sbilancia in avanti.

Il suo bacio è dolce e premuroso. Esattamente come la sua voce attraverso il legame. Le afferro le gambe, facendole stringere intorno al mio bacino.

La sostengo senza sforzo e lei continua a tenere le mani unite, gli avambracci che mi sfiorano i lati del collo.

Le nostre labbra si uniscono per qualche secondo, permettendoci di estraniarci da questa realtà.

<<Mi sei mancata.>> sussurro sulle sue labbra.

<<Anche tu..- si allontana di qualche centimetro, e si morde il labbro, mentre appoggia la sua fronte sulla mia. -Hai parlato con Alita, vero?>>

<<Sì.>> rispondo in un sussurro.

<<E ti ha detto che potrei avere l'eterna giovinezza?>> schiudo le labbra, sono sorpreso che non me l'abbia detto prima, ma sapendo i nostri trascorsi, soprattutto i suoi, non mi stupisco più di tanto.

<<Sì...mi ha anche detto che il giuramento permette uno scambio di questi poteri.>> aggrotta le sopracciglia confusa, mentre allontana la fronte dalla mia.

<<In che senso?>>

<<Che è per il giuramento che io riesco a volare, e che è sempre per il giuramento che non invecchierò.>> è perplessa.

<<Da come lo dici...non né sembri felice.>> scuoto il capo.

<<Sono felice, ma...se il giuramento funziona così, potrebbe essere per questo che ultimamente sei sempre stanca, ed aggiungere un'altra persona..>>

<<Sono stanca perché sto usando la luce in maniera incontrollata e continuo a tenere i muri alti da quando hanno avvelenato Clark e Li.>> si giustifica lei ed io annuisco.

<<Pensi che ci stiano ascoltando?>>

<<Penso di sì.>> si ferma per qualche secondo e socchiude gli occhi come quando sta pensando a qualcosa.

<<Cosa stai pensando? Sento gli ingranaggi che si muovono.>>

<<Cos'altro ti ha detto?>>

<<Cazzate, che potreste minare la mia linea di comando...come se a me importasse qualcosa di essere un leader.>>

<<Ti preoccupa solo questo? Il fatto che potrei diventare una fonte di energia anche per Clark?>>

<<No...ho bisogno di ragionare su una cosa, e tu sei l'unica che mi può dare una mano.- annuisce - Alita e Adax non sono mai totalmente d'accordo...ma siamo sicuri di poterci fidare di entrambe?>> la vedo sgranare gli occhi.

<<COSA?>> lascia andare le braccia e fortunatamente sono abbastanza reattivo da non lasciarla cadere.

<<Attenta.- ci sediamo sull'erba, lei ancora scioccata -Adax ti ha detto che è una buona idea, Alita dice di no.>>

<<Adax ha più esperienza, è una dea.>> puntualizza lei.

<<E se avesse un tornaconto personale? Sai quello che ti ha fatto.>>

<<Sì, ed io le ho quasi spappolato la parte pensante del cervello. Adax ha salvato gli umani, le hanno strappato le ali per questo...anche Alita potrebbe avere il suo tornaconto, ieri mi ha fatto un discorso strano.>>

<<Tipo?>>

<<Non esistono solo buoni o cattivi, me lo aveva già detto.>>

<<È una cosa vera.>> alzo le spalle, non capendo.

<<È un insieme di cose, lei che dice questo, mio padre e Nehet che continuano a dirmi o a scrivermi 'Niente è come sembra.'...- sospira -...Senti, la cosa è facile, o ampliamo il giuramento o tu e Clark dovrete partire. Quindi, io voto per farlo il prima possibile, Clark si è convinto ormai.>>

<<Né hai parlato con Alec?>>

<<Sì, ed è d'accordo.>>

<<Ragioniamo fino alla chiave, poi...prima di recuperare il libro lo faremo.>>

<<Okay...Caleb?>>

<<Dimmi.>>

<<Ti va di volare?>> non ci penso due volte prima di annuire e sentire di nuovo quel piacevole peso sulle spalle.


Spazio autrice:

Ciao bella gente!

Come va? Che ne pensate del capitolo?

Voi che team siete? Team Adax o team Alita? Fatemelo sapere con un commentino, nel mentre io vi mando un abbraccio.

A venerdì,

Belle

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